Lavoro
Consulenti del lavoro: al via da Napoli tour itinerante con...
Consulenti del lavoro: al via da Napoli tour itinerante con 19 tappe in tutta Italia
Far conoscere ai giovani le reali esigenze delle aziende, orientamento al lavoro al centro
Far conoscere ai giovani le reali esigenze delle aziende. Secondo i consulenti del lavoro, conoscitori del sistema produttivo del Paese, vale la pena scommettere sull’orientamento mirato per arginare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. In un Paese dove scarseggiano i profili tecnici e professionali, è necessario far comprendere alle nuove generazioni quali sono le opportunità che il territorio può offrire loro una volta terminati gli studi. Secondo i dati di Unioncamere, a marzo 2024, il disallineamento tra domanda e offerta ha raggiunto punte elevate tra le imprese del Nord Est, per cui sono difficili da reperire circa il 52,9% dei profili ricercati; situazione che resta critica anche nelle aziende del Centro (45,9%) e del Sud (44,5%).
L’orientamento al lavoro è uno degli obiettivi del tour itinerante 'Il Lavoro viaggia con noi', promosso dalla Fondazione Consulenti per il Lavoro, in collaborazione, tra gli altri, con i consigli provinciali dell’Ordine e l’Associazione nazionale giovani consulenti del lavoro, e presentato oggi in una conferenza stampa, presso la Camera dei Deputati, cui ha preso parte anche Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro di Montecitorio. Nelle 19 tappe del tour che attraverserà lo Stivale da domani, partendo da Napoli (piazza Dante) e terminando a Messina il 6 maggio, la Fondazione Lavoro, agenzia per il lavoro del Consiglio nazionale dell’ordine, sensibilizzerà i ragazzi anche ai valori della legalità e della sicurezza sul lavoro.
I giovani, infatti, potranno mettersi alla prova con 'GenL', il videogame ideato dalla Categoria nel 2019 per educare e promuovere il lavoro etico cimentandosi in sfide virtuali, che oggi hanno coinvolto oltre 140mila studenti. Ma anche avere la possibilità di conoscere i percorsi da intraprendere per svolgere la professione di loro interesse, ricevere utili suggerimenti per redigere un curriculum vitae efficace e avere, così, più chance nel corso di un colloquio di lavoro. L’orientamento al lavoro avverrà anche sperimentando 'Sorprendo', piattaforma tecnologica che aiuterà i ragazzi a individuare i propri punti di forza e l’ambito lavorativo in cui spendere al meglio le proprie competenze.
“Con il tour 'Il lavoro viaggia con noi' intendiamo portare a conoscenza le opportunità che il mercato del lavoro offre alle nuove generazioni”, ha affermato Vincenzo Silvestri, presidente della Fondazione Consulenti per il lavoro. “Una delle principali cause del mismatch, infatti, è proprio la difficoltà di acquisire consapevolezza delle proprie aspirazioni, nonché sui percorsi da intraprendere per svolgere la professione di interesse. Fondazione Lavoro, quale collettore del know-how dei Consulenti del Lavoro, si mette a disposizione per colmare la distanza fra la domanda e l’offerta”, ha precisato.
“È importante trasmettere agli studenti, fin dalla loro giovane età, un approccio culturale improntato sui principi dell’etica e della sicurezza per costruire un mondo del lavoro che faccia dell’integrità, della giustizia e della sicurezza i suoi elementi fondanti”, ha dichiarato Elisa Paolieri, presidente dell’Angcdl. “L’Associazione porta avanti questa missione, che fa parte del ruolo sociale della nostra categoria, da anni impegnata in un’opera di sensibilizzazione alle tematiche del lavoro etico e regolare e nell’attività di orientamento al lavoro”, ha ricordato. “I ragazzi spesso accedono al mondo del lavoro impreparati, complice la scarsa formazione scolastica che ricevono, per esempio, sulle materie Stem”, ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca.
“Mettere in contatto il mondo del lavoro con i giovani attraverso strumenti di informazione e orientamento è prioritario”, ha affermato Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro pubblico e privato. “Ho quindi accolto con grande favore questa iniziativa che è in linea con il mio impegno per la diffusione della cultura del lavoro e della sicurezza. E che ha visto la recente approvazione alla Camera di una mia proposta di legge per fare di questi temi un insegnamento in tutti gli istituti scolastici”, ha concluso.
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Driverso: in Ue fatturato a 169 mln per car hiring d’alta...
Al Museo Maxxi di Roma il secondo global meeting della prima piattaforma digitale europea
Un comparto in grande espansione a livello europeo, con 169 milioni di euro di fatturato nel 2023, 192 imprese attive e un parco auto di 3.456 unità. E per quanto riguarda l'Italia i dati parlano di 45 milioni di euro di fatturato con circa 1000 auto. I numeri che arrivano da Driverso’s Analysis Lab riguardano il mercato del car hiring d’alta gamma nel Continente e segnalano anche un costo medio per noleggio di 2.916 euro per 58.074 transazioni nell’anno.
La durata media dei contratti è stata di 5,4 giorni per 313.600 giornate complessive, con ricavi medi sul singolo veicolo pari a 49mila euro. Ma c’è soprattutto un’aspettativa di crescita rilevante: il fatturato del settore è atteso a 195 milioni di euro già alla fine di quest’anno, per poi salire via via fino ai 714 milioni previsti nel 2030. Il bacino di mercato potenziale, comunque, è enorme, dato che il giro d’affari del luxury travel è calcolato oggi in 1.380 miliardi di euro.
Circa 40 di queste aziende, che rappresentano il meglio dell’offerta del car hiring d’alta gamma e rispettano standard di qualità predefiniti, operano su Driverso, la prima piattaforma digitale europea, nata in Italia, per il noleggio auto premium. L’aggregatore online mette a disposizione centinaia di veicoli di tutti i marchi più prestigiosi, forniti dai player attivi su 10 Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Spagna, Svizzera).
Decine di aziende, esperti, stakeholder qualificati e appassionati provenienti da tutta Europa si sono ritrovati oggi nel suggestivo scenario del Museo Maxxi di Roma per il secondo global meeting di Driverso, da cui sono emersi numeri, scenari e tendenze di un ramo dell’automotive che incrocia i temi del lusso, del lifestyle, dell’economia digitale e soprattutto le sempre mutevoli abitudini di consumo turistico. Il servizio, infatti, si rivolge soprattutto a un target di clientela legata al tempo libero e alla ricerca di un’esperienza esclusiva di viaggio e di mobilità del tutto customizzata.
Durante la giornata al Maxxi, sono intervenuti esperti del calibro di Ryan Sarver, Partner Redpoints Ventures e soprattutto ex direttore della piattaforma Twitter, Massimiliano Archiapatti, Ceo di Hertz Italy, Jasmine Boni-Ball, Executive assistant di ‘Tuscany Now and More’, Ferruccio Rossi, Direttore generale di Sanlorenzo Yacht, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia, e Maurizio Iperti, Ceo di LoJack.
Pierluigi Galassetti, co-founder con Saverio Castellaneta di Driverso, ha detto: “Il noleggio auto di alta gamma riveste un ruolo chiave nell’offerta turistica italiana e internazionale e agisce come un elemento in grado di caratterizzare e arricchire l’intera esperienza di viaggio. Questa proposta di mobilità è apprezzata sia dai visitatori nazionali che da quelli internazionali e si inserisce in un contesto in cui la clientela ricerca non solo comfort ed esclusività, ma richiede esperienze immersive e personalizzate in ogni dettaglio del soggiorno, dalla cucina all'alloggio, fino agli spostamenti in auto, che completano la gamma dei servizi”. “Nell’ambito del settore lusso, fortemente in crescita
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Peste Suina, Martinelli (Assosuini): “Se crolla...
Il presidente dell'associazione: "Allevamenti e prosciutti sono sicuri, al mercato però non interessa"
"Il rischio grosso che stiamo correndo è di perdere un settore importante, un'eccellenza del made in Italy. La Cina già non importa i nostri prosciutti da due anni, com e anche la Corea e il Giappone. Adesso anche il Canada e se poi decideranno di fare la stessa cosa Stati Uniti, Francia e Germania che rappresentano i nostri principali mercati allora resteremo con i maiali negli allevamenti e i prosciutti nei prosciuttifici. Questo perchè il 30% dei prosciutti che si producono in Italia vengono esportati. Se crolla l'export sarà una catastrofe per i 4mila allevamenti italiani e per i trasformatori ma anche per tutto l'indotto". E' l'allarme che lancia, con Adnkronos/Labitalia, Elio Martinelli, presidente di Assosuini, dopo che il diffondersi della peste suina sui cinghiali anche nella zona del Parmense ha portato l'Ue a stabilire la zona di restrizione II a Langhirano, patria del Prosciutto di Parma.
E per Martinelli "se crolla l'export le aziende non avranno alternativa che chiudere e se, guardiamo all'esempio della Germania che ha affrontato il problema prima di noi, adesso il Paese fa segnare un 20% in meno di allevamenti dopo la fine dell'emergenza". "Questo fa capire che una volta chiusa l'attività è difficile che questa riparta dopo la fine dell'emergenza", sottolinea.
Secondo il presidente di Assosuini "finora il contrasto alla peste suina nel selvatico si è fatto solo in teoria, basti pensare che dopo un anno e mezzo il commissario straordinario non è ancora operativo. Si dove agire come fatto in Sardegna, dove il virus è stato eradicato con il coinvolgimento di tutte le forze in campo, a partire dai cacciatori che sono stati la chiave per sconfiggere il problema. E invece ora abbiamo un virus che corre velocissimo in Italia dove si calcola che ci siano 1,5-2 milioni di cinghiali", sottolinea.
Ma nonostante il virus corra tra i cinghiali gli allevamenti italiani di suinbi sono al sicuro. "I nostri allevamenti di suini, grazie agli investimenti fatti dagli allevatori in materia di recinti e barriere e anche con i controlli che vengono fatti di continuo, sono super sicuri. Ricordiamo che la peste suina non si trasmette all'uomo ma colpisce cinghiali e suini, si propaga velocemente e porta nel 90% dei casi alla morte degli animali. Detto questo, i nostri prosciutti sono sicuri e super controllati ma questo non interessa al mercato che non intende rischiare", conclude Martinelli.
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Ai, Iannicelli (Ordine Ingegneri): “Fondamentale dare...
Parla il responsabile scientifico della Commissione Metrologia agli "Stati generali delle ingegnerie digitali”
“La metrologia è la scienza della misura che si divide tra la metrologia scientifica, legale, industriale. In Italia è stata un po' trascurata ed è per questo che ci siamo riuniti una commissione. La prima commissione di metrologia è nata a Milano e vi collaborano persone da tutta Italia perché è fondamentale dare peso a questa scienza che sta dietro a tutte le cose”. A parlare è Carmelo Iannicelli, presidente Commissione Metrologia dell'Ordine degli Ingegneri, dal palco degli "Stati generali delle ingegnerie digitali - Costruendo il futuro tecnologico di Milano e del Paese", organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all'Acquario civico del capoluogo lombardo. Nel panel “Metrologia 4.0: verso una misurazione smart e intelligente” si è discusso di smart Metrology: “Se l'intelligenza artificiale si basa su numeri sbagliati perché non abbiamo conoscenza e competenza, stiamo perdendo il controllo delle nostre misure. Il controllo dei dati, il controllo delle misure, il controllo delle tolleranze dei nostri strumenti di misura è fondamentale- illustra Iannicelli - Abbiamo deciso di metterci insieme per cercare di far capire l'importanza e il presidio che deve essere fatto su tutto questo”, conclude.