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Cronaca

Roma, busto di Anna Magnani divelto a Trastevere: indagini...

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Roma, busto di Anna Magnani divelto a Trastevere: indagini in corso

Il busto dedicato all'attrice è stato poi ritrovato nelle vicinanze. Acquisite intanto le immagini di video sorveglianza delle telecamere presenti nella zona

La nicchia e il busto divelto di Anna Magnani

Un busto di Anna Magnani è stato divelto da una nicchia in via della Pelliccia a Trastevere nel cuore di Roma. E' accaduto stanotte e sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale del gruppo Sicurezza pubblica emergenziale (Spe). Il busto è stato ritrovato nelle vicinanze e preso in custodia dal personale della polizia locale. Sono in corso le indagini per risalire ai responsabili. Gli agenti della polizia locale hanno subito acquisito le immagini di video sorveglianza delle telecamere presenti nella zona.

Residenti: "Ennesimo scempio"

"L'ennesimo scempio compiuto nelle notti romane". È il commento di Viviana Piccirilli Di Capua, coordinatrice responsabile dell’Associazione Abitanti Centro Storico di Roma, intervistata dall'Adnkronos. "E' evidente che ci sia una carenza di controlli, ma soprattutto c'è una disgregazione nel sociale, vedi l'educazione dei giovani che dovrebbero essere accompagnati in percorsi per farli riflettere su situazione di vita comune. Inoltre, andrebbe controllato tutto quel commercio notturno che assolutamente non fa bene alla città".

"Se stiamo andando verso il Giubileo, ritengo che qualcosa di definitivo bisogna pur mettere in campo - aggiunge Di Capua - Rispetto a questo grande evento, non possiamo limitarci a dare numeri stratosferici del turismo in arrivo quando questo non viene, peraltro, stenta ad essere incanalato in condizioni serie e di rispetto della città. Basta andare a Trastevere o al Pantheon e vedere masse informi sopra monumenti che urlano, mangiano, bevono e sporcano: tutto ciò non è compatibile con una città che è anche capitale d'Italia. Cerchiamo di utilizzare il Giubileo per riportare un po' di serenità in questa città".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cronaca

Guglielmo Marconi, 150 anni fa la nascita di uno dei più...

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Grazie al telegrafo senza fili cambiò per sempre il nostro modo di comunicare e nel 1909 condivise con Carl Ferdinad Braun il Nobel per la Fisica

Guglielmo Marconi - (Dal sito Rai/Archivio Luce)

Il 25 aprile 1874 nasceva a Bologna Guglielmo Marconi. Sono dunque trascorsi 150 anni dalla nascita di uno dei più grandi inventori della storia moderna, che grazie al telegrafo senza fili cambiò per sempre il nostro modo di comunicare e nel 1909 condivise con Carl Ferdinad Braun il Nobel per la Fisica.

La dichiarazione del presidente Mattarella

"La società di oggi che vede connessioni in tempo reale fra milioni di persone in una situazione mondiale, superando i confini spazio-temporali tra popoli e nazioni, deve molto al prezioso contributo di Guglielmo Marconi" si legge in una dichiarazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Illustre scienziato e instancabile ricercatore, Marconi fin da giovane si distinse per la genialità di intuito e per le sue ineguagliabili capacità di sperimentazione che lo portarono a inventare il nuovo sistema di telegrafia senza fili che ha dato impulso all’elaborazione degli odierni strumenti di comunicazione a portata globale, con ricadute inimmaginabili per l’umanità - prosegue - Il sistema radio sviluppato da Guglielmo Marconi permise di salvate numerose vite mentre si consumavano tragedie in mare come quelle della nave Florida e dei transatlantici Republic e Titanic".

"La sperimentazione dalle radiocomunicazioni a onde lunghe alla telegrafia a onde corte fu per Marconi un ulteriore traguardo che seppe brillantemente raggiungere, consegnando alle generazioni future inedite tecniche radiofoniche - sottolinea ancora il capo dello Stato - Le sue capacità trovarono riconoscimento con il conferimento del Premio Nobel per la Fisica e con la nomina a Senatore del Regno d’Italia, così come con le lauree honoris causa della Regia Scuola di Applicazione per ingegneri e in Fisica dell’Università di Bologna, nonché la nomina di Presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, dopo avere ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche". "A 150 anni dalla nascita, mi unisco al ricordo della sua figura di scienziato che ha saputo promuovere la ricerca nel nostro Paese, fautore di sviluppi tecnologici che hanno cambiato il mondo", conclude Mattarella.

La mostra dedicata

A Palazzo Piacentini è stata inaugurata la mostra 'Guglielmo Marconi e le onde del Made in Italy', promossa dal ministero delle Imprese e del Made in Italy con il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Gugliemo Marconi. La mostra mette a disposizione di tutti parte del considerevole patrimonio scientifico e documentale riguardante Marconi custodito all’interno del Museo storico della Comunicazione dell’Eur e ora esposto nel dicastero di via Veneto fino al 12 maggio. In questo lasso di tempo sarà possibile ammirare 19 oggetti-cimelio che raccontano l’esperienza scientifica del luminare, vissuta tra ricerche e sperimentazioni sull’elettromagnetismo e non solo. Su appositi frame espositivi, dotati anche di monitor, troveranno spazio tra gli altri:

la riproduzione dell’apparecchio trasmittente con antenna, utilizzato da Marconi nel primo esperimento di trasmissione dei segnali senza fili nella Villa Griffone di Pontecchio;

la ricostruzione del primo detector magnetico realizzato utilizzando una scatola di sigari nel 1902;

il modellino del Panfilo Elettra;

vari apparecchi trasmettitori e riceventi;

telegrafi;

alcune radio;

un televisore;

diverse fotografie e video dell’Istituto Luce;

alcune fotografie di proprietà del Museo storico della comunicazione riprodotte in grandi dimensioni;

le riproduzioni ingrandite di emissioni filateliche a tema, per concessione di Poste Italiane;

altri oggetti appartenenti all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

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Cronaca

Dal freddo artico al caldo africano, altalena meteo nel...

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Da domenica 28 aprile tornano i 30 gradi all’ombra

Cielo nuvoloso - FOTOGRAMMA

Dal freddo artico al caldo africano, altalena meteo sull'Italia dove oggi giovedì 25 aprile le temperature saranno più miti dopo il colpo di coda invernale. E addirittura da domenica 28 aprile tornano i 30 gradi all’ombra.

Nelle prossime ore dunque si cambierà di nuovo: l’aria polare scandinava infatti rientrerà a casa sua, mentre un ciclone atlantico avanzerà da Ovest verso Est raggiungendo la Normandia durante il weekend. Questo ciclone ‘normanno’, spiega iLMeteo.it, favorirà un’intensificazione delle correnti meridionali miti verso il nostro Paese.

In sintesi, da oggi il tempo italiano sarà via via sempre più governato da venti di Ostro o di Scirocco, da Sud o da Sud-est. I venti meridionali inizialmente porteranno aria umida ed instabile con qualche rovescio sparso, poi tra sabato e domenica (rafforzandosi da Sud-est) spingeranno precipitazioni a tratti intense verso il Nord-ovest: sul resto del Paese il tempo del Ponte del 25 aprile migliorerà.

Nel dettaglio, nelle prossime ore sono attesi dei rovesci di ‘transizione’ tra l’aria scandinava e l’aria nordafricana in arrivo: gli acquazzoni saranno più probabili su Liguria, Alta Toscana e dal pomeriggio su gran parte delle regioni centro-meridionali a macchia di leopardo. Sarà una classica giornata primaverile con sole, scrosci di pioggia ma soprattutto temperature massime in sensibile aumento, ovunque.

Venerdì l’aria umida da Sud provocherà ancora qualche piovasco, specie nel pomeriggio e al Centro-Nord. I fenomeni saranno perlopiù deboli, più diffusi al Centro e in intensificazione verso il Nord-ovest. Il Nord-ovest (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia occidentale) vedrà infatti aprirsi una fase di maltempo che perdurerà nel fine settimana con precipitazioni frequenti e nevose sopra i 1500-1700 metri: lo zero termico infatti è previsto in forte risalita oltre i 2000 metri al Nord, fino a 3000 metri al Centro-Sud.

Oggi, giovedì 25 aprile - Al nord: soleggiato, instabile sui monti nel pomeriggio. Al centro: instabilità pomeridiana con temporali specie a ridosso degli Appennini. Al sud: piogge sulle tirreniche.

Domani, venerdì 26 aprile - Al nord: peggiora specie sul Nord-ovest. Al centro: instabilità con locali rovesci. Al sud: soleggiato.

Sabato 27 aprile - Al nord: precipitazioni al Nord-ovest. Al centro: soleggiato e più caldo. Al sud: soleggiato e più caldo.

Tendenza: domenica soleggiata salvo piogge sul Nord-Ovest, a tratti intense. Fase più calda e serena lunedì e martedì poi piogge il Primo Maggio. iLMeteo.it

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Cronaca

25 aprile, cortei e manifestazioni in tutta Italia: strade...

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A Porta San Paolo insulti e grida tra manifestanti pro Palestina e rappresentanti della Brigata ebraica e della comunità ebraica. Sassi contro i cronisti

Manifestanti a Porta San Paolo  a Roma - (Adnkronos)

Tensione tra grida, insulti e petardi a piazza di porta San Paolo a Roma in occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione. Da un lato i manifestanti pro Palestina, circa 300 persone tra movimento degli studenti palestinesi, antagonisti e collettivi universitari, dall'altro rappresentanti della Brigata ebraica e della comunità ebraica. I due schieramenti erano separati dai blindati della polizia e dagli agenti in tenuta anti sommossa.

Poco prima delle 11 il presidio della Brigata ebraica si è sciolto. I manifestanti sono stati scortati dalle forze dell'ordine fino a piazza Vittorio Bottego dove si sono poi allontanati. Nel frattempo da Porta San Paolo è partito il corteo dei pro Palestina.

Alcuni manifestanti della Brigata Ebraica, mentre stavano lasciando il presidio, sono tornati indietro, tentando più volte di superare il cordone delle forze dell'ordine per raggiungere i manifestanti pro Palestina. "Fino a che loro non se ne vanno noi restiamo qui", è il grido dei manifestanti pro Palestina dall'altro lato della piazza.

Dalle fila della Brigata ebraica sono stati inoltre lanciati alcuni sassi verso il gruppo di cronisti presenti. Durante il lancio dei sassi sono stati colpiti un cronista di un sito di informazione online, raggiunto al naso, e un operatore della tv alla testa. Entrambi non hanno riportato conseguenze e hanno continuato a svolgere il loro lavoro.

"Fuori i genocidi dalla storia, con la resistenza sempre", è lo slogan sullo striscione esposto dai manifestanti pro Palestina in piazza. "Non tolleriamo che in questa giornata vengano sventolati i simboli di uno Stato oppressore", gridano i manifestanti. A poche decine di metri sotto le lapidi dei caduti per la resistenza la Brigata ebraica che grida "Israel, Israel", cantando l'inno d'Italia.

Roma blindata, in campo oltre 600 agenti

Sono oltre 600 gli operatori delle forze dell'ordine, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza in campo oggi a Roma per la gestione dell'ordine pubblico oggi nella Capitale che già da ieri si è blindata facendo scattare controlli e le bonifiche nella zona di Porta San Paolo. Qui la comunità ebraica depone una corona d'alloro e alcuni movimenti di sinistra, tra cui gli antagonisti, il movimento studenti palestinesi e i collettivi universitari si sono dati appuntamento per una manifestazione dal titolo 'Antifascismo e antisionismo'. E su questa concomitanza sarà massima l'attenzione delle forze dell'ordine.

Presidente Mattarella e premier Meloni all'Altare della Patria

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dai presidenti del Senato Ignazio La Russa, della Camera Lorenzo Fontana, del Consiglio Giorgia Meloni, della Corte costituzionale Augusto Barbera, dal ministro della Difesa Guido Crosetto e dalle alte cariche militari, ha reso omaggio all'Altare della Patria, deponendo una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto.

Il capo dello Stato, che non rinunciò all'omaggio al Vittoriano neanche durante il lockdown, quando si recò da solo a piazza Venezia, si sposterà ora a Civitella in Val di Chiana, in Toscana, scelta quest'anno per la celebrazione del 25 aprile, dove nel 1944 i nazisti trucidarono 244 persone. La giornata si concluderà nel pomeriggio al Quirinale con l'udienza ai rappresentanti delle Associazioni d'Arma.

Centinaia le manifestazioni in tutta Italia, Salvini in piazza a Milano

Sono centinaia le manifestazioni è previste per oggi in tutta Italia. Come ogni anno a Roma è previsto il corteo dell'Anpi provinciale di Roma, da Largo Benedetto Bompiani a piazzale Ostiense. Prenderanno la parola, dal palco di Porta San Paolo, un rappresentante del Comune, Roberto Salis, e la presidente dell'Anpi provinciale Marina Pierlorenzi.

A Milano interverranno, tra gli altri, coordinati dal presidente dell'Anpi provinciale Primo Minelli, il presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo, Pif, il sindaco Giuseppe Sala. Parteciperà lo scrittore Antonio Scurati. Nel capoluogo lombardo parteciperà a una manifestazione anche il vicepremier Matteo Salvini, come reso noto dalla comunicazione del leader della Lega, la quale non ha aggiunto ulteriori dettagli. Anche la segretaria Pd, Elly Schlein, parteciperà al corteo di Milano organizzato dall'Anpi per la festa della Liberazione.

Tensioni a Torino

Qualche momento di tensione alla partenza della fiaccolata per il 25 aprile si è verificata ieri sera a Torino. Prima ancora che il corteo iniziasse a sfilare, militanti dei centri sociali e del fronte della gioventù comunista hanno protestato contro l’arrivo in piazza Arbarello di esponenti dell’associazione radicale Adelaide Aglietta che si sono presentati con bandiere dell’Ucraina, dell’Iran e della Ue. Tra loro anche un cartello della brigata ebraica con la stella di David. Sono partiti cori ‘fuori la Nato dal corteo’ e ‘il 25 aprile non è una ricorrenza ora e sempre resistenza’ mentre alcuni esponenti dei centri sociali hanno strappato alcune bandiere ucraine. Sono volati spintoni e pugni. A riportare la calma personale della Digos.

Sulle note dell’Inno alla Gioia e dell’Inno d’Italia si è conclusa in piazza Castello a Torino la manifestazione. Quando le autorità hanno lasciato il palco, i componenti dello spezzone dei centri sociali che durante gli interventi avevano accesso fumogeni, scandito slogan a sostegno della causa palestinese e contro le forze dell’ordine e chiesto ripetutamente di poter intervenire, hanno aperto le transenne poste a protezione del palco e sono saliti srotolando striscioni contro la guerra e per la libertà della Palestina. La manifestazione si è chiusa senza ulteriori tensioni.

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