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Cronaca

Roma, da profilo fake assessore messaggio-truffa a partecipanti ‘concorsone’

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“Ciao vincitori, congratulazioni per la tua fortuna. Solo i fortunati saranno selezionati come vincitorie riceveranno un messaggio speciale da me”. Inizia così, a quanto apprende l’Adnkronos, il messaggio inviato su messenger dal profilo facebook – fake – dell’assessore capitolino al personale, all’anagrafe e stato civile Antonio De Santis a centinaia di partecipanti al “concorsone” del Comune di Roma. L’ennesimo disagio dopo la prova per i funzionari annullata, che però stavolta è una vera e propria frode, con cui naturalmente il Campidoglio non ha nulla a che fare. Ad accorgersi del tentativo di truffa, corredata dalla richiesta di invio dei dati da parte del sedicente assessore ai finti vincitori del concorso, il sindacato di Polizia Locale Sulpl che ha provveduto a contattare lo stesso assessore che si è poi premurato di avvisare le vittime.

“Mi hanno rubato l’identità, hanno clonato il mio profilo per frodare i partecipanti del concorsone. Come se non bastasse quanto già accaduto” dice l’assessore De Santis all’Adnkronos, commentando l’ennesimo disagio per i tanti in lizza per un posto da funzionario al Comune di Roma che già si erano trovati a fare i conti con la prova annullata e da rifare.

“Gli esperti di Facebook ci hanno consigliato di segnalare il profilo Facebook per bloccarlo – spiega – Intanto lo abbiamo denunciato”.

(di Silvia Mancinelli)

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Cronaca

Il santo del giorno di oggi 1 ottobre: Teresa di Lisieux

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"Maestra nella vera scienza dell’amore", come sarà definita da Giovanni Paolo II

Probabilmente la più grande santa dei tempi moderni, Patrona delle Missioni e seconda Patrona di Francia. “Maestra nella vera scienza dell’amore”, come sarà definita da Giovanni Paolo II, Teresa Martìn nasce nel 1873 ad Alencon, in Francia, da una famiglia della piccola borghesia – il padre è orologiaio – distinguendosi ben presto per la sua fede viva e per un carattere intraprendente, che la porta, in occasione di un pellegrinaggio a Roma nel 1887, a sbigottire i prelati.

Teresa è una mistica aperta al dialogo e al sorriso, che morirà però a soli 24 anni, di tubercolosi – la sera del 30 settembre 1897 – offrendo le proprie sofferenze in riparazione per i castighi riservati ai peccatori. Ma il suo messaggio “la piccola via” non morirà con lei. La sorella Paolina, che l’aveva spinta a raccogliere le esperienze spirituali, decide, infatti, di pubblicarne i quaderni. Il 19 ottobre 1997 Giovanni Paolo II la nomina 33^ Dottore della Chiesa Universale per la sua dottrina spirituale: terza donna a ricevere questo onore dopo Caterina da Siena e Teresa d’Avila.

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Cronaca

Catania, escursionista 58enne muore nel fiume Alcantara

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L'incidente sarebbe avvenuto nell'area della Centrale idroelettrica dell'Enel

Un uomo di 58 anni ha perso la vita annegando nelle acque del fiume Alcantara, a Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania. Il 58enne, palermitano, faceva parte di un gruppo di quattro escursionisti, tre dei quali sono stati recuperati da un elicottero dei vigili del fuoco. L’incidente sarebbe avvenuto nell’area della Centrale idroelettrica dell’Enel, in una zona a monte del corso d’acqua. Secondo quanto si apprende, il gruppo di amici stava effettuando body rafting.

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Cronaca

Roma, uccide madre e nasconde corpo in sacco dentro armadio

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La scoperta nel quartiere Primavalle. Fermato il figlio di 59 anni che avrebbe confessato l'omicidio. La donna uccisa con tre coltellate al collo

Ha ucciso la madre e ha nascosto nell’armadio il cadavere, chiuso in un sacco. Questa notte, verso le due, i carabinieri della stazione di Roma Montespaccato e del nucleo operativo della compagnia Roma Trastevere sono intervenuti in via Pietro Gasparri nel quartiere Primavalle per il ritrovamento del cadavere di una donna di 88 anni chiuso in un sacco sigillato e nascosto dentro un armadio della camera da letto. A chiamare al 112 sarebbe stato il figlio della donna che avrebbe riferito di averla uccisa e di averne occultato il cadavere.

Sul posto è intervenuto il medico legale, il magistrato di turno ed i carabinieri del Nucleo Investigativo per i rilievi tecnico scientifici. Il figlio 59enne della donna verrà trasferito, in stato di fermo, presso il carcere di Regina Coeli in attesa della convalida.

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Cronaca

Migrante partorisce dopo arrivo Geo Barents a Brindisi e muore, neonata sta bene

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La bimba pesa due chili e 900 grammi, si alimenta regolarmente e non ha bisogno di ossigeno

Migrante partorisce dopo arrivo Geo Barents a Brindisi e muore, neonata sta bene

Una migrante arrivata a Brindisi con la nave Geo Barents (dell’Organizzazione non governativa Medici senza frontiere) è morta pochi giorni dopo aver dato alla luce una bambina. La piccola, ricoverata in buone condizioni nell’Utin (unità di terapia intensiva neonatale) dell’ospedale ‘Perrino’, si chiama Kone Airon: il nome le è stato dato dalla mamma, che ha fatto in tempo ad abbracciarla prima del suo peggioramento.

“La bimba – spiega la Asl di Brindisi – ha 9 giorni di vita, pesa due chili e 900 grammi, si alimenta regolarmente e non ha bisogno di ossigeno. Il decorso è quindi regolare e sarà dimessa appena possibile. Come da protocollo è stata subito affidata ai Servizi sociali del Comune di Brindisi”. Il direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio esprime “profondo dolore per la morte della donna, lo stesso che hanno provato tutti gli operatori sanitari che hanno profuso il massimo impegno nel tentativo, purtroppo vano, di salvarle la vita. Nel dramma – sottolinea – vorrei anche condividere la gioia per la nascita di una bella bambina sana, avvenuta in condizioni estreme”.

Gli sforzi messi in campo in maniera sinergica da Prefettura, Questura, Ambasciata e Asl, per cercare i familiari della donna, quando le sue condizioni di salute stavano peggiorando, hanno dato i loro risultati. Il papà della bimba è stato rintracciato ieri sera in Tunisia da Drissa Doumbya, presidente della Comunità africana di Brindisi che, attraverso un’amica di Sephora, è riuscito a contattare sua sorella e poi il marito.

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Cronaca

Taxi Roma, Ghini: “Termini come Lampedusa per i turisti”

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L'attore all'Adnkronos: "Aspettano che qualcuno tenda loro una mano"

Massimo Ghini (Fotogramma/Ipa)

La stazione Termini di Roma come Lampedusa. Massimo Ghini, intervistato dall’AdnKronos, mette a confronto le due realtà per rappresentare il forte disagio, dovuto alla mancanza di taxi, che i turisti devono fronteggiare appena arrivati in città. Realtà diverse, certo, ma che secondo l’attore che “non vuole sembrare offensivo” presentano dei punti di contatto. “E’ come se ci trovassimo – dice infatti – di fronte a due ‘Lampeduse’: da un lato quella dei poveri disgraziati, che vengono dall’Africa, e dall’altro quella dei turisti, che vengono per portarci i soldi, ma che restano in attesa che qualcuno tenda loro la mano. Abito vicino alla stazione Termini – dice Ghini -, ma sembra come stare a Lampedusa. E gli albergatori? E i ristoratori? E i commercianti? Perché non alzano la voce?”, si chiede Ghini secondo il quale il problema si può risolvere soltanto se “la politica accetta di affrontare seriamente questo problema. E’ un braccio di ferro tra una categoria e la politica che ha interesse a tenersi buoni i tassisti perché sono un serbatoio di voti”.

Detto questo Ghini conviene sul fatto che “servano licenze nuove, serve fare lavorare i taxi 24 ore su 24. Ma è chiaro che devono essere messi nella condizione di avere un’assistenza. A Roma l’unico petrolio che abbiamo è il turismo, noi non siamo Milano o Torino” dice Ghini ricordando che “tra due anni a Roma ci sarà il Giubileo”. Per questo “la politica deve intervenire in maniera pesante”. Passando poi dalle considerazioni generali all’esperienza quotidiana, Ghini racconta: “Stasera devo andare a cena in un ristorante che si trova in una traversa di via del Corso e mi sto ponendo il problema di come farò a ritornare a casa. Spero che qualcuno mi accompagni con il motorino”.

“Quando vado a Parigi, a Madrid, a Londra o a Berlino – afferma – se alzo un braccio per strada si ferma un taxi. E qui stiamo ancora a discutere di questo problema nato con la questione delle licenze. Capisco che per un tassista la licenza è un investimento che viene fatto sulla propria vita e sulla propria vecchiaia”. Ma, si chiede Ghini, “se i taxi sono auto pubbliche, perché la vendita delle licenze è privata?”.

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Cronaca

Taxi Roma, Pingitore: “Rientrare a casa è un rebus”

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Nella Capitale "il caldo ha fatto squagliare pure i tassisti"

(di Enzo Bonaiuto) – “Una tragicommedia, ma più tragedia che commedia, la situazione dei taxi a Roma”. E’ la definizione che dà il regista Pier Francesco Pingitore, lo scrittore e regista patron del ‘Bagaglino’, che intervistato dalla Adnkronos osserva: “Nella Capitale i residenti sono sempre stati tanti, ben oltre i due milioni; i turisti sempre tantissimi; eppure, fino a qualche mese fa, pur con qualche disagio, prendere il taxi non era un’odissea. Evidentemente, con il caldo, si sono ‘squagliati’ anche i tassisti…”, scherza ricorrendo al doppio senso del verbo, inteso come ‘squagliarsi al sole’ ma anche come ‘squagliarsela’.

“Ho sempre preso il taxi, ma oggi devo sottostare ad attese infinite e spesso anche inutili, perché dopo aver aspettato un sacco di tempo ti dicono che non ci sono taxi disponibili in zona – protesta Pingitore -. Si fatica a capire cosa sia successo veramente. E poi, tornare a casa la notte diventa un rischio, un rebus: se riesci a prendere un taxi a sera per andare a teatro o al ristorante, non è detto che poi riesci a trovarne uno a spettacolo o cena finita che ti riporti a casa. E che si fa? Si torna a piedi?”. Chissà cosa scriverebbe Pasquino, oggi… “Eh già: vorrà dire che lo farò parlare io, nel mio prossimo libro”, chiosa Pingitore.

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Cronaca

Milano, cane abbandonato da mesi sul balcone: salvato da guardie zoofile

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Costretto a vivere in due metri quadrati, è stato trovato tra gli escrementi e con la muscolatura delle zampe atrofica

Il cane Zeus con una delle guardie Oipa

Costretto da mesi a vivere in due metri quadrati di balcone senza poter uscire quasi mai, tanto da avere la muscolatura delle zampe atrofica. Questa la triste sorte capitata a un cane, a Sesto San Giovanni, nel milanese.

Il cagnolino, di nome Zeus, è stato soccorso dalle guardie zoofile dell’Oipa-Organizzazione internazionale protezione animali: “Abbiamo trovato Zeus in una condizione di sofferenza, chiuso in quel balcone tra le sue deiezioni e costretto a stare sempre sdraiato -racconta il coordinatore del nucleo delle guardie Oipa di Milano e provincia, Fabio D’Aquila-. Dopo alcuni sopralluoghi e diversi appostamenti, durati settimane, siamo intervenuti”.

Zeus ha due anni ed è un cane molto socievole: “Appena ci ha visti con il guinzaglio -afferma D’Aquila- ha capito che lo stavamo salvando e ha iniziato a scodinzolare e a saltare dandoci tante leccatine. È stato molto commovente”. Il cane è ora ospitato nel canile di Pozzo d’Adda, ma può essere affidato in via provvisoria; terminato l’iter legislativo, potrà essere adottato in via definitiva da chi potrà dargli per sempre amore e serenità. L’uomo che lo deteneva è stato sanzionato, ai sensi della normativa regionale.

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Cronaca

Taxi, Barillari: “A Termini dopo attesa infinita ho scattato foto”

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Il re dei paparazzi all'Adnkronos

(di Enzo Bonaiuto) – “Situazione tragica, con la gente sempre più incavolata e con tantissimi turisti con i quali come capitale facciamo una figura di m…”. Non usa mezzi termini Rino Barillari, il ‘re dei paparazzi’ intervistato dalla Adnkronos, nel ‘fotografare’ il livello del servizio taxi a Roma. “Basta l’ultimo esempio: l’altra volta ero a Termini, c’erano centinaia di persone in attesa e non sto esagerando. Alla fine, passata un’ora e un quarto, mi sono staccato dalla fila, ho rinunciato a prendere il taxi e ho cominciato a scattare foto: l’unica cosa che potevo fare…”, racconta il celebre fotografo romano.

“Ormai è diventato difficile persino chiamarlo, il taxi: stai lì le mezz’ore intere ad ascoltare la musichetta e la segreteria telefonica e poi la telefonata si interrompe e tu resti lì come un… vabbé, non voglio dire altre parolacce! – si ‘autocensura’ Barillari -. E poi, ci mettono un sacco di tempo ad arrivare anche quando la postazione taxi risulta vicina, sbagliano strada apposta per fare itinerari più lunghi e far scorrere il tassametro. Così, è inevitabile che le strade di Roma si riempiano di gente che va anche in due o in tre sul monopattino…”.

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Cronaca

Roma, Pippo Baudo: “C’è una dittatura dei tassisti”

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"Vogliono essere dominatori assoluti della Capitale"

(di Enzo Bonaiuto) – “Una situazione indegna di una capitale europea e di una delle città più famose e visitate del mondo”. Pippo Baudo, intervistato dalla AdnKronos, si unisce alla protesta montante di romani, turisti e vip sul livello scadente del servizio taxi a Roma.

“C’è una vera e propria dittatura dei tassisti – accusa il popolare conduttore catanese che vive a Roma – Vogliono essere i dominatori assoluti della città! Non passano, non rispondono al telefono con i call center che sembrano fantasmi, per avere la certezza di un taxi bisogna chiamare almeno due ore prima, sono pochi e vogliono restare in pochi. Davvero una situazione intollerabile”, conclude Pippo Baudo.

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Coronavirus

Vaccino covid Lazio dal 2 ottobre: a chi spetta, come si prenota

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La campagna articolata in 3 fasi, si parte da operatori sanitari e Rsa

Una dose di vaccino


Nel Lazio, lunedì 2 ottobre 2023 comincia la campagna per la vaccinazione covid, parallelamente alla campagna per il vaccino contro l’influenza. Le dosi saranno affidate alle Asl per il personale sanitario negli ospedali e nelle strutture presenti sul territorio competente. La vaccinazione è obbligatoria? A chi spetta il vaccino covid? Chi ha diritto per primo alle dosi? Ci si può vaccinare nelle farmacie? Quali sono le regole per i bambini? Ecco le risposte alle principali domande.

Nella prima fase della campagna, verrà data priorità agli operatori sanitari e sociosanitari di aziende sanitarie locali, ospedali, policlinici universitari e Irccs. Tra le categorie prioritarie ci sono anche i professionisti delle Rsa e delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (case di riposo e strutture riabilitative) con ospiti e pazienti: le vaccinazioni avverranno sotto la supervisione dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl, in collaborazione con i medici di medicina generale.

La seconda fase della campagna vaccinale è prevista dal 16 ottobre, quando la somministrazione delle dosi sarà assicurata per i cittadini con età superiore agli 80 anni e alle persone fragili. Per questi ultimi – sottolinea la Regione – l’accesso sarà garantito grazie ai medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Vaccinazione, la terza fase

A partire dal 30 ottobre sarà possibile somministrare le dosi anche alle altre fasce della popolazione, consigliando i familiari, i conviventi e i caregiver di persone con gravi fragilità; le farmacie di comunità diventeranno centri vaccinali dal mese di novembre.

Nella prima fase della campagna di vaccinazione anti Covid-19 – precisa la Regione puntualizzando che l’iniezione non è obbligatoria – alle sarà somministrato il vaccino Pfizer – tecnicamente il Comirnaty Omicron XBB 1.5 – in attesa dell’approvazione del vaccino proteico adiuvato Nuvaxovid XBB 1.5 in programma per la metà del mese di ottobre.

Il vaccino sarà somministrato come dose di richiamo a distanza di 6 mesi dall’ultima vaccinazione covid o dall’ultima positività. Se per valutazioni cliniche fosse necessario anticipare la vaccinazione, si raccomanda una distanza di almeno 3 mesi dalla dose precedente.

Per chi non si è mai vaccinato, si raccomanda una singola dose di Comirnaty Omicron XBB 1.5. Per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni che non abbiano completato il ciclo primario anti Covid-19, saranno invece disponibili 3 dosi: la seconda sarà somministrata a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla precedente.

La Regione Lazio ha predisposto la prenotazione online presso i punti di somministrazione vaccinale delle strutture sanitarie, attraverso la piattaforma https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it oppure al numero di telefono 06.164.161.841, che sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 7 e 30 alle 19 e 30 e il sabato dalle 7 e 30 alle 13.

Per i cittadini che necessitano di ulteriori chiarimenti, è stato istituito il numero verde 800118800, a cura di Ares 118, per i seguenti servizi: le informazioni sul funzionamento, dalle modalità alle tempistiche, della campagna vaccinale avviata nel Lazio, a partire dai contatti per i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i centri vaccinali presenti nelle Asl; la raccolta delle richieste di vaccinazione domiciliare delle persone non autosufficienti, impossibilitate a recarsi negli studi medici o le sedi vaccinali. Le richieste saranno prese in carico dalle Asl, programmando la vaccinazione a domicilio in collaborazione con i medici di medicina generale con la stessa tipologia per le Rsa e le case di riposo.

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