Cronaca
Detenuto 32enne trovato morto nella sua cella a Poggioreale
Il medico legale avrebbe trovato segni di violenza sul corpo
Un detenuto 32enne è stato trovato morto, questa mattina, nella sua cella a Poggioreale, a Napoli. Il ragazzo, originario di Secondigliano, si trovava recluso nel reparto Napoli al piano terra. Sul posto il magistrato di turno e il medico legale che avrebbero trovato segni di violenza sul corpo. Indagini sono in corso per accertare la dinamica dei fatti e individuare eventuali responsabili.
Il garante dei detenuti campani, Samuele Ciambriello, all'Adnkronos assicura che saranno effettuati tutti gli esami, autopsia e tossicologico in primis, utili a verificare le cause esatte del decesso e chiede "giustizia e verità".
Di Giacomo: "Se è omicidio come si sospetta, è il quarto in un anno"
"Se come si sospetta il 32enne trovato morto a Poggioreale è stato ucciso, sarebbe il quarto omicidio in un anno a dimostrazione che il sistema penitenziario è al collasso. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono. Non sono un caso le due sommosse in due giorni ad Agrigento e a Santa Maria Capua Vetere" dice all'Adnkronos di Aldo Di Giacomo, segretario generale S.Pp in relazione alla vicenda. "Servirebbe un avvicendamento del sottosegretario alla Giustizia Del Mastro con una persona che tecnicamente conosce il carcere e abbia voglia di migliorarlo e lavorarci adeguatamente", conclude.
(di Silvia Mancinelli)
Cronaca
Università: UniCamillus, a maggio test ingresso per corsi...
Per l’anno accademico 2024-2025
L’Università di Scienze Mediche UniCamillus ha pubblicato i bandi per le professioni sanitarie dell’anno accademico 2024-2025 per la sede di Roma. I bandi in questione sono due: uno permette di iscriversi ai corsi di laurea triennale in lingua inglese (Fisioterapia, Infermieristica, Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia), l’altro a quelli in lingua italiana (Ostetricia e Tecniche di Laboratorio Biomedico). In caso di superamento degli stessi, i candidati ammessi potranno pre-immatricolarsi per l’anno accademico 2024-2025, per partecipare alle lezioni che cominceranno in autunno.
Il test d’ingresso di maggio presso UniCamillus è aperto sia a coloro che sono in possesso di un diploma di maturità, sia agli iscritti all’ultimo anno della scuola secondaria di II grado: in quest’ultimo caso i maturandi potranno congelare l’eventuale piazzamento in graduatoria, prima ancora di superare l’Esame di Stato.
Per il bando in lingua inglese, i posti sono in totale 105, così distribuiti: 80 per Infermieristica, 15 per Fisioterapia e 10 per Tecniche di Radiologia e Diagnostica per Immagini. Per il bando in lingua italiana, invece, i posti totali sono 30: 15 per Ostetricia e 15 per Tecniche di Laboratorio Biomedico.
Il numero di chance per rientrare in graduatoria è estremamente interessante. Infatti, iscrivendosi a un bando in lingua italiana e/o in inglese, si può decidere di mettersi in graduatoria per tutti i corsi di laurea tenuti in quella lingua, ovviamente esprimendo preferenza per uno di essi. In questo modo si hanno più possibilità di entrare in un percorso accademico nella lingua scelta (italiano o inglese).
La quota di partecipazione al test per più corsi di laurea nella stessa lingua si paga una sola volta. Tuttavia, è possibile anche partecipare ad entrambi i bandi (per i corsi di laurea in lingua inglese e per quelli in lingua italiana) pagando la quota due volte, in quanto il test è previsto in orari differenti. Le prove saranno svolte online in modalità home-based, comodamente dal proprio domicilio, e si terranno il 23 maggio per tutti i cinque corsi di laurea triennale.
I partecipanti avranno a disposizione un’ora, in cui affronteranno 60 domande a risposta multipla, inerenti a materie scientifiche quali Biologia, Chimica, Fisica, Matematica, ma che toccano anche aspetti quali la comprensione del testo, il ragionamento logico e cultura generale. La presentazione della domanda per le prove d’ingresso dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13.00 del 17 maggio 2024, in modalità telematica al seguente URL: https://unicamillus-studenti.gomp.it/Login/Index?ReturnUrl=%2f
Cronaca
I migliori (e peggiori) aeroporti al mondo. Fiumicino...
Lo scalo Leonardo da Vinci scala una posizione rispetto all’anno scorso, vincendo (è la prima volta per l'Italia) il premio per il migliore al mondo nel campo della sicurezza
Quali sono i migliori (e i peggiori) aeroporti al mondo? È appena uscita la classifica 2024 di SkyTrax, e l’Italia può vantare ai primi posti l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino (Roma), che si piazza 12°, scalando una posizione rispetto all’anno scorso e vincendo (è la prima volta per l'Italia) il premio per il migliore al mondo nel campo della sicurezza.
Al primo posto troviamo l’aeroporto di Doha in Qatar che scalza Changi di Singapore (2°). In generale, ottimi risultati per l’Asia: al terzo posto c’è Seoul (Corea del Sud), seguita dai due scali di Tokyo, mentre Dubai risale dal 17° al 7°. In Europa, nella top ten ci sono Charles de Gaulle, Monaco di Baviera, Zurigo e Istanbul.
Ma è interessante andare a studiare il fondo della classifica, determinata dai sondaggi sui viaggiatori: in ultimissima posizione c’è lo sfortunato scalo di Berlino-Brandeburgo, che doveva aprire nel 2011 e invece fu inaugurato nel 2020, in pieno periodo pandemico, funestato da scandali finanziari e amministrativi di ogni tipo, fallimenti delle società appaltatrici, problemi con i sistemi di sicurezza. Unica nota positiva: quest’anno passa dal 120° posto al 100° (non è dato conoscere gli aeroporti che finiscono sotto questo livello).
Sempre tra i peggiori della classifica troviamo una serie di aeroporti americani, che in generale non vanno granché in questa graduatoria. Al 93° c’è JFK di New York (che scala 5 posizioni), al 97° Logan di Boston e al 99° Detroit, città che oltre ad aver perso la ricchezza un tempo garantita dal settore automobilistico si trova a fare i conti con uno scalo non amato dai suoi utenti.
Di seguito la top 20 di SkyTrax, tra parentesi la posizione del 2023:
1. Doha Hamad (2)
2. Singapore Changi (1)
3. Seoul Incheon (4)
4. Tokyo Haneda (3)
5. Tokyo Narita (9)
6. Paris CDG (5)
7. Dubai (17)
8. Munich (7)
9. Zurich (8)
10. Istanbul (6)
11. Hong Kong (33)
12. Rome Fiumicino (13)
13. Vienna (11)
14. Helsinki-Vantaa (12)
15. Madrid-Barajas (10)
16. Centrair Nagoya (16)
17. Vancouver (20)
18. Kansai (15)
19. Melbourne (19)
20. Copenhagen (14)
Cronaca
Scontri Sapienza, i rettori: “Nessun boicottaggio di...
La presidente della Crui Giovanna Iannantuoni: "Difendiamo la libertà di pensiero e di critica forte. Siamo in grado di gestire queste situazioni, non alziamo i toni"
“Nessun ateneo della Crui ha mai votato il boicottaggio alla collaborazione scientifica con atenei israeliani. Dopo queste proteste non è cambiato nulla, noi siamo aperti a collaborare al di là dei confini e dei conflitti con tutti. Non c’è nessun boicottaggio dei rapporti scientifici esistenti con le università israeliane". È quanto afferma Giovanna Iannantuoni, presidente Crui, conferenza dei rettori delle università italiane, durante il confronto in corso sulle tensioni di questi giorni nelle università.
"Nel caso della Sapienza ci sono stati anche arresti ma siamo in grado di gestire quelle situazioni. Non alziamo i toni - l’appello di Iannantuoni - non siamo strumento di ulteriore radicalizzazione o estremizzazione di quello che sta succedendo".
"Sono manifestazioni legate alla guerra e crediamo la scienza sia uno strumento di pace: non facciamo parte della politica, non siamo un ente di parte, ma difendiamo la libertà di pensiero e di critica forte, da parte di chiunque voglia venire negli atenei a parlare. Il dialogo certo è fondamentale. Non dobbiamo e non vogliamo formare le opinioni degli studenti- continua - Dobbiamo dare gli strumenti affinché i ragazzi si formino una propria idea di quello che succede nel mondo”.
"No azioni preventive, sentiamo forze dell’ordine quando necessario"
“Gli scontri di questi giorni creano preoccupazioni legate a manifestazioni singole. Non siamo particolarmente preoccupati che la situazione possa degenerare. Siamo in grado di gestire quanto avviene nei nostri atenei e campus - ribadisce - Siamo 85 rettori e ognuno è autonomo nelle proprie azioni e nei propri convincimenti, siamo qui per difendere la libertà di pensiero”.