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Rigenerazione urbana, Ambrosetti: “1 euro investito ne genera 2,5”

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Sempre più alte le ricadute economiche e ambientali rilevate con i progetti di rigenerazione urbana. The European House – Ambrosetti ha studiato infatti l’impatto economico di progetti di rigenerazione urbana, partendo da quello che sta realizzando Costima Bergamo e ha rilevato che per 1 euro investito ne sono stati generati 2,5 euro con una riduzione delle emissioni di CO2 rilevante e pari a 1.624 tonnellate annue. Lo studio di The European Hous – Ambrosetti ha messo in evidenza che con il progetto
Chorus Life di Bergamo, che sarà ultimato nei prossimi mesi, il giro d’affari previsto per il 2020-2023 è pari a 991 milioni di euro, di cui 361 milioni di euro da investimenti, 504 milioni di euro da catene di subfornitura, 126 milioni di euro da consumi da redditi da lavoro pagati.
 

Chorus Life di Bergamo è il maggiore intervento di riqualificazione urbana mai realizzato nella città e tra i più importanti in Italia e la presentazione dello studio è stata al centro dell’evento andato in onda oggi presso la sede di Confindustria Bergamo al Kilometro Rosso. Francesco Percassi, presidente Costim, e Valerio De Molli, managing partner e Ceo The European House – Ambrosetti hanno parlato degli impatti dell’intervento di rigenerazione urbana Chorus Life Bergamo, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e dell’intervento della presidente di Confindustria Bergamo, Giovanna Ricuperati, focalizzato sullo sviluppo e crescita sostenibile del territorio. Durante l’evento è stato trasmesso un videomessaggio da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini. L’evento è stato animato anche da una tavola rotonda sulle sfide e opportunità della rigenerazione urbana per i territori che ha visto coinvolti: Emilio Bellingardi, direttore generale Sacbo; Marcello Buoncompagni, iI Lead Microsoft Consulting Italy; Luca Valerio Camerano, managing director Algebris Investments; Jacopo Palermo, amministratore delegato di Costim. 

Con questo progetto gli analisti di Ambrosetti hanno verificato un moltiplicatore a 2.5 (per ogni euro investito generati 1,5 euro addizionali), 170 milioni di giro d’affari generato ogni anno dal momento dell’avviamento del sito, 3,4 milioni di euro di gettito fiscale annuo attivato, 1.340 posti di lavoro addizionali all’anno. “Crisi sanitaria, crisi economica, esigenze ambientali sempre più forti hanno evidenziato la necessità di adottare modelli di sviluppo capaci di generare un benessere più diffuso e sostenibile, rimettendo al centro i territori e i processi di rinnovamento delle città e delle infrastrutture” sottolineano gli analisti. E Chorus Life, l’innovativo progetto immobiliare su Bergamo “si inserisce in questo scenario come modello per il futuro prossimo dell’Italia e dei territori dismessi, con l’obiettivo di creare valore in campo sociale, tecnologico e ambientale”. 

Il progetto Chorus Life è stato promosso da Polifin e sviluppato da Costim, il gruppo fondato dal Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli e dall’avvocato Francesco Percassi, che opera nel settore immobiliare e delle costruzioni, con l’obiettivo di realizzare ‘chiavi in mano’ progetti di rigenerazione urbana. Un progetto ambizioso e multidimensionale, quello di Bergamo, oggetto di uno “Studio strategico di misurazione e valorizzazione degli impatti multidimensionali di Chorus Life Bergamo” condotto da The European House – Ambrosetti, che vuole tracciarne l’impatto concreto sul territorio, dalla capacità di attrazione conferita alla città fino alla promozione della crescita e dell’occupazione trasversalmente a diverse filiere economiche, passando per inclusione sociale, miglioramento della qualità della vita, decarbonizzazione e sostenibilità ambientale.  

La “città del futuro” è digitalizzata e nell’ottica dell’user experience: hotel, residence, area food & beverage, area wellness, verde pubblico attrezzato, aree multifunzionali e parcheggi sotterranei dedicati per un intervento che andrà a recuperare 70.000 metri quadrati di territorio dismesso, rigenerandoli, bonificandoli e attrezzandoli di tutti i requisiti per una quotidianità smart e a misura di cittadino. Il tutto per 361 milioni di euro investiti e 1-1,5 milioni di city user attesi ogni anno.  

Numeri che, come sottolinea il report di The European House – Ambrosetti, rendono Chorus Life Bergamo il maggiore intervento di riqualificazione urbana mai realizzato nella città e tra i più importanti in Italia, e che vedrà coinvolto anche l’assetto viario circostante per ottimizzare i collegamenti del complesso verso l’esterno. Un sistema di spazi intelligente e integrato, non solo internamente ma anche con l’ambiente urbano di contesto, per un totale di 81.837 metri quadri coperti e 20.000 di verde attrezzato. Ma non è tutto. Chorus Life Bergamo si pone come “modello di radicamento territoriale anche per la capacità del progetto di coinvolgere attori locali e attrarre investimenti nella zona di costruzione”. Per esempio, l’83% dei fornitori è situato in un raggio di meno di 50 chilometri dal cantiere; mentre il 96% degli stessi proviene dalla Lombardia. Il focus su Bergamo, come sottolinea la ricerca di The European House – Ambrosetti, “è preponderante, con il 41% dei fornitori appartenenti alla provincia”. 

“Dietro questo progetto c’è l’idea di un imprenditore che stiamo riuscendo a realizzare grazie al lavoro di tante persone: di una squadra, Costim, e diversi partner mettendo insieme settore immobiliare, industriale e il tema della rigenerazione urbana. Se vogliamo cogliere le opportunità di Chorus Life, frutto di una visione a lungo termine che va oltre le consuetudini e che offre opportunità di crescita con numeri impressionanti, ognuno deve avere un ruolo attivo. Serve il coraggio di investire, auspicando che anche le istituzioni sostengano lo sforzo imprenditoriale. È importante che si riduca al minimo il rischio imprenditoriale – perché non diventi un azzardo – per far sì che il settore immobiliare sia ancora di più a sostegno di quelle che sono 31 delle 37 categorie merceologiche principali del business generale del nostro Paese”, ha sottolineato Fabio Bosatelli, Presidente di Polifin. 

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Maltempo Italia, venti forti in arrivo: allerta meteo in 5 regioni

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(Adnkronos) – Maltempo in arrivo, sull’Italia torna la pioggia con venti forti da Nord a Sud. Su 5 regioni, segnala la Protezione Civile, scatta l’allerta meteo gialla per lunedì 27 marzo: si tratta di ampi settori di Campania, Calabria, Molise e sull’intero territorio di Puglia e Basilicata.  

“Una struttura depressionaria in arrivo sulle nostre regioni Nord-Occidentali porterà, nelle prossime ore, un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche. Assisteremo a una decisa intensificazione della ventilazione sull’Italia dai quadranti occidentali, con tendenza a rinforzare al Nord per raffiche di favonio e al Centro-Sud a ridosso delle aree appenniniche, con ulteriori rinforzi da Nord-Ovest sulle isole maggiori e sul Meridione”, fa sapere sapere il Dipartimento della Protezione Civile.  

L’avviso prevede dalla tarda serata di domenica 26 marzo venti di burrasca dai quadranti settentrionali su Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, sulle zone alpine con sconfinamenti sulle aree pianeggianti e vallive e da Ovest-Nord-Ovest su Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con raffiche di burrasca forte specie lungo i settori costieri e su quelli appenninici. Possibili mareggiate lungo le coste esposte.  

Sulla base dei fenomeni previsti per la giornata di domani, lunedì 27 marzo, è stata valutata allerta gialla su ampi settori di Campania, Calabria, Molise e sull’intero territorio di Puglia e Basilicata.  

MILANO – Allerta non solo per le regioni. Il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia ha diramato un’allerta meteo gialla (rischio moderato) per vento a partire dalla mattina lunedì 27 marzo, e per tutta la giornata, fa sapere il Comune di Milano. 

“Non sono previste chiusure ma ai cittadini e alle cittadine si raccomanda di porre attenzione e preferibilmente di non sostare sotto alberi (in strada, nei parchi, nei cimiteri), impalcature dei cantieri, dehors e tende. Si raccomanda inoltre di mettere in sicurezza oggetti e vasi sui balconi e tutti i manufatti che possono essere spostati dal vento”. Il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile sarà attivo per monitorare e coordinare gli eventuali interventi. 

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Laporte vince Gand-Wevelgem 2023, Ganna cade

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(Adnkronos) – Il francese Christophe Laporte della Jumbo Visma si aggiudica l’85ma edizione della Gand-Wevelgem. Al secondo posto Vout Van Aert dello stesso team, che ha dato spazio al compagno di squadra. Terzo classificato Sep Vanmarcke della Israel Premier Tech. La gara ha registrato la caduta di Filippo Ganna a 142 km dall’arrivo, fortunatamente per l’azzurro niente di rotto a due settimane dalla Parigi-Roubaix.  

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Spettacolo

Il gol di Turone, su RaiUno lo speciale su Juve-Roma del 1981

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(Adnkronos) – Uno speciale sul celeberrimo gol di Turone. Stasera, dopo Malta-Italia valida per le qualificazioni a Euro 2024, alle 23.05 va in onda su RaiUno ‘Er gol de Turone era bono’, per la regia di Francesco Miccichè e Lorenzo Rossi Espagnet. Il documentario torna, a oltre 40 anni dall’episodio, sul gol annullato alla Roma sul campo della Juventus. E’ il 10 maggio del 1981 e allo stadio Comunale di Torino si gioca Juventus-Roma a tre giornate dalla fine del campionato di Serie A, con la Juventus a 39 punti, la Roma a 38, e la vittoria che vale due punti. La Juve è in 10 per l’espulsione di Furino. Nel finale, la Roma sembra sbloccare il risultato con il colpo di testa di Maurizio ‘Ramon’ Turone, che incorna dopo la torre di Roberto Pruzzo e buca Dino Zoff. La rete, però, viene annullata dall’arbitro Paolo Bergamo per un fuorigioco che farà discutere per anni, tra moviole viste e riviste, retroscena assortiti, recriminazioni (giallorosse) e ironie (bianconere) 

Nel documentario vengono ascoltate le versioni dei testimoni oculari: quelli che erano in campo come Prandelli, Pruzzo, Falcão e Marocchino; i giallorossi sugli spalti come Paolo Calabresi, Enrico Vanzina, Ettore Viola. Ma anche chi era dall’altro lato delle gradinate, come il giornalista Paolo Rossi e il critico d’arte e opinionista Luca Beatrice. E ancora i reporter che avevano seguito le cronache come Giorgio Martino, Gian Paolo Ormezzano e Michele Plastino. Viene chiesta anche una versione definitiva all’arbitro Bergamo e al collaboratore Giuliano Sancini, che con il suo gesto annullò il gol. Infine, la testimonianza del vero protagonista, Maurizio Ramon Turone.  

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Milano, accoltellato perché beve birra durante Ramadan

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(Adnkronos) – Accoltellato perché ha bevuto una birra durante il Ramadan, il mese sacro dell’Islam, I carabinieri sono intervenuti ieri in via Galvani a Milano per una lite tra stranieri. L’intervento ha permesso di identificare due tunisini di 47 e 39 anni che hanno riferito di essere stati aggrediti da tre uomini di origine nordafricana, uno dei quali ha accoltellato al fianco il 47enne, accusandolo “di bere una birra nel periodo del Ramadan”. La vittima è stata trasportata in codice giallo al Policlinico. Sono in corso, spiegano i militari, “gli accertamenti e l’acquisizione delle immagini degli impianti di videosorveglianza”. 

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Spettacolo

Lorella Cuccarini: “Meglio Meloni di Schlein”

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(Adnkronos) – “Tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein andrei a cena con Giorgia Meloni”. Sono le parole di Lorella Cuccarini a La Verità. “Non sono per le quote rosa, ma sono felice che ci siano sempre più figure femminili emergenti, come il premier. Tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein andrei a cena con Giorgia Meloni, anche perché tifiamo per la stessa squadra. A pelle mi sta molto simpatica. Mi piacerebbe conoscerla di più”, dice la showgirl. 

Si torna a parlare del rapporto ‘teso’ con Heather Parisi. “Vorrei evitare di fare quello che fa lei con me, non ho bisogno di Heather per esserci. La apprezzo artisticamente, ma dopo Nemicamatissima non ci siamo più sentite. Abbiamo visione diverse della professione. Non sono mai stata prima della classe come ha detto lei a Belve, ma m’impegno e lavoro molto. Così mi è stato insegnato e così sono riuscita a crescere”. 

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Sport

MotoGp Portogallo 2023, Bagnaia vince con Ducati a Portimao

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(Adnkronos) – Pecco Bagnaia vince il Gp del Portogallo, primo appuntamento MotoGp dell’anno. Il pilota della Ducati, campione del mondo in carica, si impone sul tracciato di Portimao dominando il primo weekend del Motomondiale: dopo la vittoria nella sprint di sabato, ecco il successo nella gara tradizionale. Secondo posto per lo spagnolo Maverick Vinales e terza piazza per Marco Bezzecchi (Ducati). Giornata storta per Marc Marquez: il pilota spagnolo della Honda è uscito di scena nelle prime battute della gara dopo un aver abbattuto la Aprilia di Miguel Oliveira con una manovra a dir poco azzardata. 

Nella classe Moto3, doppietta spagnola con la vittoria di Daniel Holgado davanti a David Munoz. A completare il podio tutto targato Ktm, il brasiliano Diogo Moreira. Migliore italiano, sempre su Ktm, è Stefano Nepa che chiude al settimo posto in una gara tiratissima: i primi 10 della classifica sono raccolti in 1”5. 

La Spagna domina anche la Moto2, con la vittoria di Pedro Acosta davanti a Aron Canet. Tony Arbolino è terzo. 

Il Motomondiale si sposta in Argentina: domenica prossima si corre sul tracciato di Rio Hondo.  

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Louise Michel fermata a Lampedusa: stop a nave di Banksy, ecco perché

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(Adnkronos) –
La nave di soccorso Louise Michel in stato di fermo, dopo lo sbarco a Lampedusa, per violazione del nuovo decreto italiano, dopo il salvataggio di 180 persone. A darne notizia sui social sono gli stessi attivisti della Louise Michel, ex imbarcazione della marina francese acquistata con i proventi della vendita delle opere d’arte di Banksy. 

“Ci è stato comunicato che la nostra nave è stata trattenuta, non abbiamo ancora una giustificazione scritta ufficiale per la detenzione – si legge sui social della Louise Michel – Sappiamo di decine di barche in pericolo proprio di fronte all’isola in questo momento, eppure ci viene impedito di assistere. Questo è inaccettabile!”. 

Non osservanza delle disposizioni impartite e un comportamento, “che già di per sé complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi, si sommavano le continue chiamate dei mezzi aerei Ong che hanno sovraccaricato i sistemi di comunicazione del centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni dei già presenti assetti aerei dello Stato”, sottolinea in una nota la Guardia costiera spiegando i motivi del fermo. “L’unità era giunta ieri nel porto dell’isola con a bordo 178 migranti, soccorsi su 4 diverse imbarcazioni (il primo evento avvenuto in aera Sar libica, i successivi 3 in area Sar maltese) – spiega la Guardia Costiera – Il provvedimento è stato emesso a seguito degli accertamenti effettuati da Imrcc Roma – autorità coordinatrice dei soccorsi – in base al dl 1/2023, convertito nella legge 15/2023 e recante ‘disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare’”.  

L’unità, nello specifico, dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche, come riporta la Guardia Costiera, ha contravvenuto “all’impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani, dirigendo invece su altre tre unità di migranti sulle quali, peraltro, sotto il coordinamento di Imrcc Roma, stavano già dirigendo in soccorso i mezzi della Guardia Costiera italiana. Le disposizioni impartite alla nave Ong, valutate le sue piccole dimensioni, erano altresì tese a evitare che la stessa prendesse a bordo un numero di persone tale da pregiudicare sia la sua sicurezza che quella delle imbarcazioni di migranti a cui avrebbe prestato soccorso”. 

“La non osservanza delle disposizioni, inoltre, ha rallentato il raggiungimento di un porto di sbarco per i migranti salvati nel primo intervento, inizialmente individuato in quello di Trapani dal ministero dell’Interno, inducendo così a ridisegnare la decisione in modo da far convergere l’arrivo della Ong, per motivi di sicurezza e di urgenza, nel porto di Lampedusa, già peraltro sollecitato dai numerosi arrivi di migranti di questi ultimi giorni”, continua la Guardia Costiera. 

“A tale comportamento che già di per sé complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi, si sommavano le continue chiamate dei mezzi aerei Ong che hanno sovraccaricato i sistemi di comunicazione del centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni dei già presenti assetti aerei dello Stato”, osserva ancora la Guardia Costiera. 

“Allo stesso modo, l’episodio citato da Ong Ocean Viking e riferito ai presunti spari della guardia costiera libica avvenuto in area Sar ricadente nella responsabilità di un altro centro di coordinamento nazionale, non veniva riportato al Paese di bandiera come sarebbe previsto dalle norme sulla sicurezza della navigazione, bensì al centro di coordinamento italiano, in modo continuativo, finendo anche questo col sovraccaricare l’Imrcc in momenti particolarmente intensivi di soccorsi in atto”, conclude. 

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Cronaca

Terrorismo, Perruggini (Oss. Anni Piombo): “Francia ci rispetti, ex Br tornino in Italia”

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(Adnkronos) – “Il mio auspicio è che la Francia dimostri di rispettare l’Italia anche quale culla del diritto. Sarebbe altrimenti un ulteriore sgarbo intollerabile specialmente dopo la firma in pompa magna di un trattato bilaterale ‘del Quirinale’ che prevede addirittura la partecipazione reciproca dei ministri alle riunioni altrui. È importante che i terroristi pluriomicidi ancora in Francia vengano riportati in Italia altrimenti ci avranno ucciso due volte e in questo caso con l’appoggio esplicito di una nazione che dovrebbe essere nostra alleata. Lo Stato deve continuare a non cedere ai compromessi. Deve continuare a chiedere a chi ancora sopravvive di parlare e rendere onore al paese e alle sue vittime rivelando le verità ancora nascoste”. Così all’AdnKronos Potito Perruggini Ciotta, presidente dell’Osservatorio ‘Anni di piombo’ per la Verità storica e nipote del Brigadiere Giuseppe Ciotta, ucciso da Prima Linea il 12 marzo 1977 a Torino, in vista della decisione della Corte di Cassazione francese, attesa per il prossimo 28 marzo, sull’estradizione di dieci ex terroristi italiani.  

“Purtroppo – osserva – ho il fondato sospetto che ci siano ancora da proteggere dettagli e soggetti importanti che hanno collaborato e simpatizzato con il sistema funzionale all’eversione. Attendiamo di capire i veri mandanti dietro le loro azioni violente e sovversive. Si è perso troppo tempo prezioso. Il parlamento italiano potrebbe promuovere un’azione operosa di garanzia ulteriore per i detenuti che dovessero collaborare alla ricostruzione della Verità storica. In altri termini, promuovere un percorso che arrivi alla pacificazione e riconciliazione nazionale. Già diversi anni fa dei sedicenti giornalisti francesi vennero a chiedermi quando ci sarebbe stata l’amnistia”.  

“Dopo tanti anni – prosegue Potito Perruggini – l’accanimento carcerario non serve a nulla. Ci vorrebbe una commissione di esperti multidisciplinare con la partecipazione di tutti i protagonisti sopravvissuti, per la verità storica e la riconciliazione nazionale. Come hanno fatto in Sudafrica dopo l’apartheid. Non ci servono degli ulteriori Cospito, agitatori di piazze, o Messina Denaro, moribondi da curare a spese della collettività”.  

Nel caso in cui l’estradizione non dovesse essere concessa, osserva, infine, Potito Perruggini, “il governo italiano dovrebbe anzitutto valutare il richiamo immediato dell’ambasciatore a Parigi. Ricordo che per molto meno la Francia richiamò il suo da Roma poco tempo fa. Alla fine, comunque, il governo potrà fare ben poco visto il patto ‘leonino’ che da sempre l’Italia ha con l’Europa e, in particolare, con la Francia. Salvo diversi equilibri che dovessero verificarsi con le prossime elezioni europee”.  

 

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Trump: “Elezioni Usa 2024 saranno battaglia finale”

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(Adnkronos) – L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso che le elezioni presidenziali del 2024 saranno “la battaglia finale”. Parlando in Texas, a Waco, durante la sua prima manifestazione elettorale ufficiale, ha affermato, criticando il sistema giudiziario americano, che “i nostri oppositori hanno fatto tutto il possibile per schiacciare il nostro spirito e spezzare la nostra volontà, ma hanno fallito. Ci hanno solo resi più forti”. 

“E il 2024 sarà la battaglia finale, la più importante: se mi riporterete alla Casa Bianca, gli Stati Uniti saranno di nuovo una nazione libera”, ha aggiunto Trump, assicurando che saprà rispondere alle accuse nei suoi confronti, pur sostenendo che “la più grande minaccia” per Washington non sono la Cina o la Russia, ma i leader americani, tra cui alcuni suoi compagni di partito, i repubblicani Mitch McConnell o Ron DeSantis. “Sono una minaccia più grande perché con la Cina possiamo trattare con la Cina”, ha sostenuto l’ex presidente. 

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Ucraina, Nato: “Da Russia retorica nucleare pericolosa e irresponsabile”

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(Adnkronos) – La Nato denuncia la retorica nucleare russa, definendola “pericolosa e irresponsabile”, all’indomani dell’annuncio del presidente Vladimir Putin del dispiegamento di armi tattiche in Bielorussia. “La Nato continua a vigilare e a monitorare la situazione da vicino”, ha detto un portavoce dell’Alleanza atlantica, assicurando tuttavia di “non aver visto alcun cambiamento nella postura nucleare russa che ci porti ad aggiustare la nostra”. Il portavoce poi definisce “totalmente fuorviante” il riferimento alla presenza di armi nucleari nei Paesi alleati, che “agiscono nel pieno rispetto dei loro obblighi internazionali”, mentre la Russia ha a più riprese “violato i suoi impegni sul controllo delle armi, sospendendo la sua partecipazione al Trattato nuovo Start”. 

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