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Riforma Cartabia sulle crisi, primo evento dopo la promulgazione
Bologna, 4 luglio 2022 .Si tiene oggi all’università Alma Mater Studiorum di Bologna, la più antica del mondo, il primo convegno in Italia dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del codice della crisi d’impresa.
Il parterre è quello delle grandi occasioni: presiede i lavori il decano dei fallimentaristi, Alberto Maffei Alberti, e intervengono alcuni dei maggiori esperti a livello nazionale: da Alberto Jorio a Paolo Felice Censoni, da Stefano Ambrosini a Vittorio Zanichelli (già presidente del tribunale di Modena), da Antonio Rossi a Gianluca Guerrieri ed Edgardo Ricciardiello. Al centro del dibattito le nuove misure varate da Governo e Parlamento (dopo i pareri delle commissioni competenti di Camera e Senato e quello del Consiglio di Stato) e la loro efficacia nell’ottica di far emergere tempestivamente la crisi e di tutelare i creditori e i posti di lavoro. Nell’occasione viene presentato anche in questo contesto, dopo gli eventi di Torino, Roma e Venezia, il volume “Le crisi d’impresa e del consumatore”, curato da Ambrosini ed edito da Zanichelli.
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Il Futuro delle Auto Usate in Italia: “Il Valutatore” al Centro della Trasformazione del Settore


Vendere la tua auto usata non è mai stato così facile grazie al servizio de il Valutatore oppure L’evoluzione del mercato delle auto usate ed il servizio de Il Valutatore
Parma, 26/09/2023 – Il mercato delle auto usate in Italia è in continua e costante crescita, con un numero sempre maggiore di italiani che al momento dell’acquisto di una nuova auto, preferiscono scegliere tra quelle di seconda mano. Dal 2012 il Valutatore che spicca tra gli innovatori del settore, si distingue come pioniere nel servizio di valutazione e quotazione delle auto usate tramite il loro sito web www.ilvalutatore.it .
Per il primo semestre del 2023, così come per tutto l’anno 2022, è notevolmente cresciuto il mercato delle auto usate in Italia. Il nuovo rapporto di UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) mette in evidenza che nel mese di giugno 2023 ci sono stati 400.872 trasferimenti di proprietà contro i 367.603 dello stesso periodo 2022. Si tratta di un incremento pari al 9,1%. Questo trend positivo e presumibilmente ancora in aumento per i prossimi mesi, si deve sicuramente alla maggiore accessibilità economica delle auto usate, alla crescente preoccupazione legate alla salvaguardia dell’ambiente e all’innovazione tecnologica che va via via sviluppandosi sempre di più all’interno del settore.
E’ innegabile che ci sia una crescente preferenza del mercato verso le auto usate a discapito del nuovo, specie guardando ai trend di lungo periodo. Tra le motivazioni che spingono i clienti ad optare per l’usato sicuramente anche i lunghi tempi di attesa necessari per la fabbricazione e la successiva consegna delle autovetture di nuova produzione: le macchine nuove si possono certo ancora avere, ma vanno ordinate con larghissimo anticipo e senza eccessive aspettative sui tempi di consegna.
Interessante osservare come nonostante l’aumento del costo dei carburanti, nel mercato delle auto usate prevalgono ancora le alimentazioni tradizionali (diesel e benzina); la quota dell’ibrido a benzina si pone al 4,8% a luglio 2023 con un buon incremento pari al 55,6%, mentre le auto elettriche sono ancora allo 0,5% di quota.
• Secondo una recente ricerca, l’età media delle auto usate vendute in Italia è di 4,5 anni.
• Circa il 60% degli italiani considera l’acquisto di un’auto usata come una soluzione più economica e sostenibile.
• Le regioni con il maggior numero di vendite di auto usate sono la Lombardia, il Lazio e la Campania.
• La Fiat Panda rimane l’auto usata più venduta in Italia, seguita da Ford Fiesta e Volkswagen Golf.
Il sito web il Valutatore, nato nel 2012, è uno dei primi in Italia a offrire una piattaforma di valutazione online e successivo acquisto delle auto usate, dando così la possibilità a coloro che vogliono vendere la propria auto di ricevere una quotazione immediata, concreta e competitiva per il loro veicolo. Grazie alla sua banca dati in continuo aggiornamento sull’andamento del mercato delle auto usate, lo strumento di valutazione auto online offerto da il Valutatore è semplice, veloce e accurato
Un servizio veloce e gratuito quello offerto da Il Valutatore che permette all’utente di :
– Richiedere una valutazione tramite sito web (che impiega solo 60 secondi) inserendo semplicemente la targa dell’auto;
– Prenotare una perizia professionale (sempre gratuita!) presso uno dei 49 point dislocati su tutto il territorio nazionale;
– Vendere la propria auto ad un’azienda esperta del settore senza il pericolo di incappare in truffe e perdite di tempo.
Oggi, il Valutatore si è evoluto e rappresenta un’importante e solida realtà nel settore delle auto usate, con oltre 2 milioni di utenti attivi ogni mese e con nuovi e stimolanti progetti da portare avanti.
Tra questi quello riguardante la valutazione delle auto di lusso usate: oggi il Valutatore oltre al classico servizio di valutazione auto offre la possibilità ai proprietari di auto di lusso tra cui Ferrari, Porsche, Lamborghini, Aston Martin e molte altre, di ottenere una valutazione reale ed immediata della propria supercar (Qui puoi scoprire la quotazione della tua auto di lusso).
Il Valutatore ha creato un apposito portale web per tutti coloro che desiderano vendere la propria auto di lusso usata in totale sicurezza e con la tranquillità di essere costantemente affiancati da un team esperto in tutte le fasi della vendita, dalla valutazione online alla stipula del contratto. Il processo anche qui risulta semplice, rapido e sicuro. Basterà selezionare la marca della propria vettura sul portale, inserire la targa, attendere la quotazione, presentarsi in uno dei 49 point il Valutatore per una perizia gratuita e successivamente sarà il Valutatore stesso ad acquistare la vostra supercar offrendovi la massima professionalità e trasparenza.
Il mercato delle auto usate in Italia continua a dimostrare una crescita costante e sostenuta, e con pionieri come il Valutatore a guidare attivamente la rivoluzione all’interno del settore, è pronosticabile che il mercato continuerà a crescere anche nei prossimi anni.
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Coronavirus
Governo della Salute: dieci anni di progetti. Le proposte di Motore Sanità per una riforma possibile del Servizio Sanitario Nazionale


Una settimana di eventi, dibattiti, tavole rotonde, sessioni plenarie e parallele con i principali stakeholder della Sanità italiana tra medici ospedalieri, docenti universitari, direttori generali, amministratori, presidenti di società scientifiche e di associazioni di pazienti per il decimo appuntamento con la Summer School che si è concluso nei giorni scorsi a Gallio, sull’altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. Un’opportunità per condurre un’analisi profonda delle opportunità e urgenze di riforma del SSN e per il rilancio di un sistema di cure universalistico e improntato all’equità come quello italiano, ispirato dalla Carta costituzionale ma drammaticamente a corto di risorse e di personale, e anche di idee, con cui riportare in cima all’agenda della politica e dell’economia il più importante dei servizi pubblici alla persona e ai cittadini malati.
26 settembre 2023. La settimana di eventi scientifici, di approfondimenti e analisi dello stato dell’arte della Sanità italiana e delle Regioni che si è appena conclusa a Gallio, in provincia di Vicenza, segna anche dieci anni di attività e di certosino lavoro svolto da Motore Sanità all’insegna della produzione di contenuti qualificati tesi a cucire rapporti virtuosi tra il bene Salute e i bisogni della popolazione assistita. Una formula che ha incontrato in questi due lustri trascorsi dapprima l’interesse e poi un crescente favore in cittadini e operatori consentendo di gettare lo sguardo lontano puntando al nuovo, all’innovazione e al futuro per un nuovo impegno in una Europa che mai, come in questo momento, ha bisogno di bussole e rotte sicure su cui orientarsi.
Una settimana che si è aperta a Milano nella sede istituzionale di Palazzo Lombardia, con l’evento dedicato all’“Impatto delle bonifiche ambientali sul Global Health”, alla presenza del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Proseguita con la tre giorni di “Mega Salute”, a Padova dal 19 al 21 settembre, infine con il parallelo decollo della la decima edizione della Summer School – il 20, 21, 22 settembre – centrale occasione formativa e di confronto che ha messo al centro la sanità con i riflettori accesi dai massimi esperti del governo della Salute provenienti da tutto lo Stivale che hanno animato decine di tavoli di discussione, sessioni di approfondimento, dibattiti e collegamenti a distanza.
Il contenitore di tutto questo sono stati i 10 anni di attività di Motore Sanità – un traguardo importante denso di volontà di fare, entusiasmo, desiderio di lasciare una traccia tra le istituzioni e la politica con l’obiettivo di mettere a fuoco attese, aspirazioni e speranze di una platea amplissima di utenti, operatori e addetti ai lavori che hanno a cuore le sorti del sistema sanitario nazionale.
SUMMER SCHOOL 2023: I 7 punti per un’agenda politica per il governo della Salute in Italia
PUNTO 1 – La carenza di posti letto e le sfide del Servizio Sanitario Nazionale: i pazienti cronici
Il SSN italiano che tutti considerano ospedalocentrico in realtà vive un progressivo indebolimento della struttura di accoglienza dei malati in termini di posti letto, sia quelli disponibili per i pazienti acuti sia quelli destinati ai malati cronici che per definizione non guariscono.
Con una dotazione di 3,7 posti per mille abitanti di cui lo 0,7 per i lungodegenti, l’Italia è la nazione con la minor dotazione dell’intero mondo occidentale.
La proposta di riforma scaturita dalla Summer School – che sposa quella proveniente dalla Simg e della Fimmg, organismi di categoria della medicina di famiglia, e dallo stesso ente previdenziale dei medici (Enpam) disposto a metterci risorse – punta su risposte assistenziali articolate attorno ad aggregazioni funzionali territoriali tra medici (Aft) arricchite dalla presenza di medici di continuità assistenziale e infermieri come già previste dal legislatore ma configurate ora come Case della Salute spoke, da collegare in rete con quelle Hub finanziate dal Pnrr. Strutture da ubicare nelle immediate vicinanze dei pronto soccorso per assorbire la domanda di salute dei codici a bassa urgenza. Le risorse risparmiate nel triage ospedaliero sarebbero a quel punto dirottate sull’offerta di posti letto di medicina interna per i cronici in cui accogliere anziani e lungodegenti e in posti per post acuti in cui ricoverare quelli che oggi stazionano per settimane nei reparti di Osservazione intensiva breve. Un modo per il alleggerire il peso nei pronto soccorso e quello che grava sulle RSA. Analogo potenziamento dovrebbe avere l’assistenza domiciliare, allestendo team multidisciplinari formati da medici e professionisti sanitari territoriali dotati di autonomia organizzativa e finanziaria, ma incardinati nei distretti con cui erogare a domicilio assistenza che altrimenti verrebbe richiesta impropriamente in ospedale, passando dalla porta girevole dei pronto soccorso. Tutto ciò con la necessità di abbattere le liste d’attesa della specialistica territoriale.
PUNTO 2 – Innovazione per le Salute è motore di sviluppo del Paese.
L’innovazione nel settore della Salute è spesso guardata con sospetto, mentre è una forza trainante per garantire cure migliori a un prezzo inferiore e incide fortemente anche sull’indotto dell’economia generale del Paese. Basta pensare alle nuove terapie e strumenti diagnostici avanzati e a tutto quanto ruota attorno alla sanità digitale.
Nella tre giorni della Summer School di Motore Sanità, a Gallio, si sono raccontate esperienze ed evidenze scientifiche – nel campo della ricerca oncologica, delle malattie cardiovascolari, delle malattie rare, autoimmuni, infettive, respiratorie, metaboliche, neurologiche e psichiatriche – che raccontano come strumenti innovativi di prevenzione diagnosi e cura abbiano cambiato la vita e la salute di decine di migliaia di cittadini e delle loro famiglie. Best practice messe a fuoco da ogni regione italiana, ma con accesso molto diversificato.
Migliorare le cure delle patologie croniche, allungare la vita in benessere, prevenire le malattie degenerative e aumentare le opportunità di guarigione, gli obiettivi di un sistema di cure orientato all’innovazione.
Spazio anche alla sanità digitale che sta rivoluzionando la gestione delle informazioni sanitarie, rendendo accessibili i dati dei pazienti per migliorare l’integrazione tra erogatori di assistenza sanitaria, gli operatori e i pazienti in un’ottica di miglioramento continuo della qualità e dell’efficienza del sistema sanitario nel suo complesso.
PUNTO 3 – Riformare il Servizio sanitario italiano: integrazione tra pubblico e privato.
Il sistema italiano delle cure deve mirare a stabilire un equilibrio tra il modello assicurativo e quello basato sulla fiscalità diretta, tenendo ben presente che tutto l’impianto della sanità accreditata è, di fatto, riconducibile al sistema pubblico e che la spesa completamente privata ha raggiunto livelli per entità di spesa (circa 347 miliardi di euro e oltre) tali da richiedere un riposizionamento organizzativo di quello che deve essere l’alveo della Sanità pubblica e quello che invece può essere affidato a un sistema privato sorretto dalle casse professionali autonome e dal sistema assicurativo. Un equilibrio sostenibile dunque tra finanziamento pubblico e sistema privato, capace di migliorare l’efficienza e l’accesso ai servizi sanitari per tutti i cittadini. In molti paesi europei per sciogliere questo nodo si è optato per una combinazione di finanziamento pubblico e assicurativo, che ha dimostrato di poter garantire una migliore copertura e una gestione più efficiente delle risorse sanitarie. Un SSN realmente accessibile a tutti in termini di liste di attesa e di qualità dell’accoglienza è una garanzia per tutti i cittadini a fronte del crescente invecchiamento della popolazione e dei costi dell’innovazione tecnologica.
PUNTO 4 – La gestione delle risorse umane nel SSN: aspetti contrattuali, economici e sociali.
Le risorse umane al pari di quelle economiche reggono l’interno impianto del Servizio sanitario nazionale. Gli operatori sanitari di aree critiche e salvavita come i pronto soccorso, le rianimazioni e le prime linee, sono sottoposti a turni massacranti in condizioni di lavoro rese difficili da iperafflusso, rapporto conflittuale con l’utenza inferocita dai tempi di attesa a fronte di carichi di lavoro insostenibili, scarse tutele legali e contrattuali, profondo disequilibrio tra dotazione organica e pazienti da trattare in un contesto che alimenta la medicina difensiva con riverberi inevitabili sulla qualità dell’atto medico erogato, della qualità media percepita dai pazienti, dell’efficienza ed efficacia del sistema di cure. Il tutto condito da alti livelli di stress, tendenza al burnout, fuga del personale. Tutto ciò confluisce in una vera e propria emergenza che si avvita nella impossibilità di garantire il turn over, in concorsi che vanno deserti e progressivo spopolamento delle corsie.
La mancanza di personale qualificato minaccia la capacità del SSN di fornire assistenza di alta qualità a tutti i cittadini. Il cosiddetto “calo delle vocazioni” rappresenta un ulteriore sintomo di questa crisi.
La “cura” di questo snodo gordiano richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni sanitarie e dei professionisti del settore attraverso azioni mirate quali:
-Adeguamento contrattuale e delle retribuzioni
-Welfare aziendale e miglioramento delle condizioni di lavoro
-Riforma del sistema formativo per attrarre e formare nuovi talenti
-Ruolo attivo e nuova centralità affidata ai camici bianchi nel sistema di governo dei processi organizzativi e assistenziali
PUNTO 5 – Adeguamento organizzativo e finanziario della salute mentale in Italia
La salute mentale è la cenerentola delle politiche sanitarie degli ultimi anni. Al pari del capitolo della prevenzione sarebbe destinataria di una fetta di almeno il 5% della torta nazionale dei finanziamenti per la Salute, con una stima minima di almeno due miliardi di euro l’anno. Risorse che solo in alcune regioni, le più virtuose, raggiungono investimenti per il 3,5 per cento del fondo sanitario assegnato, insufficienti per il rispetto dei paletti fissati dalla legge Orsini-Basaglia relativi alla domiciliarizzazione e territorializzazione delle cure. Ciò a fronte di bisogni nuovi ed emergenti nella popolazione, soprattutto giovanile minata dalla pandemia e da modelli sociali in rapida evoluzione, in cui incidono l’uso intenso dei device elettronici con la nascita di più frequenti disturbi, disagi della personalità e psicosi. La psichiatria impatta intanto in modo sempre più interdisciplinare e trasversale all’interno del servizio sanitario, a fronte della crescente importanza attribuita agli aspetti bio-psico-sociali della salute mentale dei cittadini. Interconnessioni che richiedono investimenti adeguati in risorse e personale per articolare servizi innovativi e capaci di intercettare preocemente questi bisogni delle famiglie spesso invece abbandonate a se stessi.
Il finanziamento aggiuntivo è dunque fondamentale per sviluppare servizi e programmi capaci di soddisfare le esigenze di una società in continua evoluzione. Fondi destinati a migliorare l’accesso alle cure, promuovere la prevenzione, sostenere la ricerca e l’innovazione nel settore della salute mentale, formare e sostenere gli operatori sanitari che lavorano in questo campo.
Il benessere mentale è un aspetto cruciale per la salute complessiva della popolazione e, anche in questo caso, la spesa equivale a un investimento sociale a tutto tondo.
PUNTO 6 – La sfida dell’antimicrobico-resistenza e la lotta contro le Sepsi.
Le infezioni resistenti agli antibiotici rappresentano la pandemia prossima ventura. Nel nostro Paese le infezioni correlate all’assistenza e resistenti agli antibiotici sono in costante aumento e si traduce in circa 20 mila vite perse ogni anno. Un fenomeno preoccupante legato all’uso improprio e al costante abuso di antibiotici in ambito sanitario e veterinario.
È essenziale rafforzare la comunicazione e l’informazione su questo tema a tutti i livelli, affinché sia il personale medico sia gli stessi pazienti comprendano l’importanza dell’uso responsabile degli antibiotici.
Per affrontare l’antimicrobico-resistenza in modo efficace, è necessario un approccio coordinato su base regionale. Ogni Regione dovrebbe adottare strategie specifiche per monitorare e ridurre l’uso improprio degli antibiotici sui propri territori, promuovendo una prescrizione appropriata e garantendo un accesso responsabile a questi farmaci.
Il governo italiano ha già stanziato 60 milioni di euro per contrastare l’antimicrobico-resistenza, ma è fondamentale garantire che queste risorse siano utilizzate in modo razionale ed efficace. Ciò richiederà un controllo attivo e una valutazione continua dei programmi e delle iniziative messe in atto per ridurre la resistenza agli antibiotici.
Quanto alle Sepsi, a dare una mano a riconoscerla e trattarla può essere proprio l’innovazione: è infatti stato messo a punto un nuovo biomarcatore rappresentato dal volume medio dei monociti, misurabile con un semplice emocromo già disponibile in molti ospedali di molte regioni. Un volume monicitario aumentato è un indice predittivo di evoluzione di un’infezione in sepsi. Quest’ultima è una risposta abnorme dell’organismo a uno stimolo infettivo (batterico o virale) e, a parità di casi, provoca più morti dell’infarto. Non sempre in pronto soccorso si riesce a individuare precocemente lo sviluppo di una sepsi, basti pensare a quelle provocate dai meningococchi, agenti delle meningiti, ma anche dovute a pneumococchi e agli stessi virus considerando che le morti da Covid in molti casi, nelle prime ondate, erano provocate da sepsi. C’è ora questa nuova possibilità che, a costo zero, può essere fornita a tutti i centri ospedalieri e territoriali dotati di un presidio analitico-diagnostico.
PUNTO 7 – Vaccini: un irrinunciabile presidio di prevenzione primaria.
I vaccini restano il principale presidio di Salute pubblica in tutto il mondo. È necessario attuare e potenziare percorsi di facilitazione e azioni di medicina d’iniziativa per garantire vaccinazioni gratuite a tutte le fasce di età della popolazione, estendendo e consolidando le positive esperienze maturate sul campo durante la pandemia che hanno coinvolto farmacie, distretti, medici di medicina generale, professioni sanitarie. L’obiettivo è proteggere i soggetti fragili per età o patologia.
Ufficio stampa Motore Sanità
LauraAvalle – 320 098 1950
Liliana Carbone – 347 264 2114
comunicazione@motoresanita.it
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È nata Cenergam, la comunità energetica che coinvolge la Stazione zoologica Anton Dohrn e il Comune di Amendolara che la ospita


Il progetto, realizzato da Fotovoltaica Srl, riduce le emissioni di Co2 e fornisce energia pulita ai cittadini
Cosenza, 26 settembre 2023. Enti pubblici, istituzioni, privati cittadini e imprese lavorano insieme per produrre energia pulita e tutelare l’ambiente. È la prospettiva a cui tutti i territori dovrebbero ambire e ciò che accade già ad Amendolara, in provincia di Cosenza, grazie a Cenergam, la prima comunità energetica nata dalla collaborazione tra la sede calabrese della Stazione zoologica Anton Dohrn e il comune che la ospita.
L’iniziativa è stata presentata nella suggestiva cornice del Museo Darwin Dohrn (DaDoM) della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli. A fare gli onori di casa il presidente Chris Bowler, che coglie il valore sociale dell’iniziativa: “È una nostra responsabilità partecipare a questo tipo di azioni, la presenza della stazione in Calabria testimonia la volontà di essere parte integrante della comunità e di trovare soluzioni per tutelare al meglio l’ambiente e creare esempi di sostenibilità ecologica. Spero che il nostro gesto possa portare al moltiplicarsi di queste attività che coinvolgono sia enti di ricerca che enti territoriali”.
La comunità energetica di Amendolara è costituita da privati cittadini, enti e imprese, che consumano l’energia autoprodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili. La sua creazione si inserisce nel progetto Crimac – Centro ricerche e infrastrutture marine avanzate in Calabria, finanziato con fondi del ministero dell’Università e della Ricerca.
A curare la realizzazione tecnica e l’intero iter amministrativo per la messa in funzione degli impianti e per ottenere il riconoscimento della comunità energetica da parte del Gse (Gestore servizi energetici) è stata Fotovoltaica Srl, azienda di Corigliano Rossano, pioniera del fotovoltaico in Calabria e tra le prime in Italia, che si sta occupando anche dell’ampliamento. “Sono partiti i lavori per realizzare un nuovo impianto destinato ai parcheggi, che – spiega l’amministratore delegato Cataldo Romeo – permetteranno alla stazione di essere autonoma dal punto di vista energetico e di rimettere in rete una consistente quantità di energia”.
“È fondamentale mettere in campo azioni per ridurre al minimo le emissioni di CO2. La creazione della comunità energetica dà l’idea della nostra volontà di farlo – afferma Silvio Greco, vicepresidente e direttore della sede Calabria della Stazione zoologica Anton Dohrn -. L’impegno della stazione è di restituire un modo nuovo di fare ricerca e di porsi in termini politici verso la cittadinanza. Noi ricercatori abbiamo il dovere di restituire alla collettività, che ci ha permesso di fare tutto questo, dobbiamo impegnarci nella salvaguardia di altre specie”.
La Stazione zoologica, nell’ambito di Cenergam, produce e consuma energia e immette nella rete quella eccedente che resta a disposizione degli associati ‘consumatori’. “La nostra mission – afferma Antonio Ciminelli, ex sindaco di Amendolara e referente della comunità energetica amendolarese – è mettere a disposizione di questo pianeta e del suo futuro la capacità di realizzare progetti che puntino al risparmio di CO2 e l’abbattimento dell’uso di energie fossili”.
CONTATTI: Fotovoltaica Srl
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Biohacking, Roma: “L’evento formativo che insegna come avere Mente Brillante e Corpo in Forma a qualsiasi età”


Biohackers da tutta Italia e dall’estero si riuniscono per un weekend di formazione coinvolgente, alla riscoperta dei ‘superpoteri’ nascosti della mente e del corpo
Roma, 26 settembre 2023.In un panorama in cui la ricerca del benessere spesso si scontra con promesse irraggiungibili, spicca l’evento ‘Biohacking Now’. Un’esperienza unica che offre la possibilità di esplorare il mondo del biohacking da una prospettiva scientifica e pratica, con la guida autorevole di Stefano Santori, noto Biohacker Coach italiano, supportato dal Comitato Medico Scientifico. Biohacking Now va ben oltre i soliti seminari motivazionali, presentando un approccio fondato su solide basi scientifiche e protocolli ampiamente testati.
L’evento ‘Biohacking Now’, in programma a Roma il 30 settembre e l’1 ottobre 2023, avrà luogo nel prestigioso Courtyard by Marriott Rome Central Park. Offrirà un’immersione completa nel mondo del biohacking, fornendo strumenti e conoscenze pratiche per raggiungere un benessere duraturo attraverso un cambiamento graduale.
“Sarà un’esperienza imperdibile per tutti coloro che desiderano conquistare il benessere a cui spesso si rinuncia, attraverso la consapevolezza del proprio corpo”, afferma con convinzione Stefano Santori, tra i pionieri del Biohacking in Italia, nonchè Coach con oltre venticinque anni di esperienza. Stefano ha assimilato e sperimentato in prima persona questa innovativa disciplina rivoluzionando la sua vita e quella di centinaia di studenti, dimostrando che il potenziale nascosto in ciascuno di noi può essere sbloccato attraverso la conoscenza e l’azione.
L’evento Biohacking Now si distingue quindi per il suo approccio realistico e concreto al benessere della persona, basato su anni di esperienza e ricerca. “Non si tratta di ballare a tempo di rock, ma di apprendere protocolli di Biohacking fondati su studi scientifici che guideranno i partecipanti verso il raggiungimento dei propri obiettivi di benessere”, sottolinea Santori. “Sappiamo che non tutti potranno essere presenti di persona a Roma, per questo motivo sarà possibile partecipare all’evento anche tramite diretta streaming, scegliendo una delle tre tipologie di biglietto“.
L’evento Biohacking Now non sarà condotto solo da Stefano Santori; esperti di calibro internazionale, come Teemu Arina, famoso biohacker di fama internazionale e Ivan Martellato, Biologo nutrizionista e Body Builder di grandissima esperienza, condivideranno le loro conoscenze, arricchendo ulteriormente l’esperienza dei partecipanti. A completare il quadro, un comitato scientifico di spicco composto da figure quali: il Dott. Francesco Marinelli, il Dott. Cono Casale, il Medico Chirurgo Claudio Urbani, il Dott. Manuel Salvadori, il Dott. Nicolò Ragalmuto e il Dott. Paolo Tordiglione, apporterà ulteriori prospettive sulla salute ed il benessere, spiegando cosa significa in concreto il “Medical Biohacking”.
Per i presenti a Roma sarà inoltre possibile conoscere gli sponsor ed i loro prodotti tecnologici: New Food for Life, T-nes, Medical Biohacking Suite, London Nootropics, Elios Lamp, Pleyo, Gravity, Ke food e Corsi.it.
‘Biohacking Now’ promette di essere un’esperienza che lascerà un segno indelebile nel percorso verso il benessere e la consapevolezza del proprio corpo. Per ulteriori dettagli e iscrizioni, è possibile visitare la pagina ufficiale dell’evento.
Contatti:
biohackingnow.it
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M&A, l’instabilità geopolitica rende l’Europa meta sicura e attrattiva:il rapporto di 36Brains e Mergermarket


•Dall’annuale edizione del Risky Business emerge che per investitori americani e cinesi nei prossimi 12 mesi a trainare le operazioni rimarranno i settori della tecnologia e dell’energia
•La percezione del rischio si capovolge: i Paesi scandinavi visti come i più rischiosi, migliora la reputazione dell’Italia e dell’intero Sud Europa
•Vintiadis (CEO 36Brains): “Le recenti crisi hanno alterato l’equilibrio internazionale modificando la percezione degli investitori. In Europa grandi opportunità, ma per gli acquirenti fondamentale avvalersi di consulenti preparati”
Milano, 26 settembre 2023 – Le tensioni tra USA e Cina aumentano, mentre la guerra in Ucraina bussa alle porte dell’Europa e un accordo di pace non sembra all’orizzonte. Ciononostante – anzi, proprio per questo – l’Europa risulta, agli occhi degli investitori asiatici e statunitensi, come una meta attrattiva e sicura per l’M&A.
È questo uno dei principali risultati a emergere da Risky Business: US and Asian investment atittudes amid shifting geopolitics, l’annuale rapporto di 36Brains e Mergermarket redatto sulla base di 60 interviste condotte a top manager cinesi e statunitensi a capo di aziende, fondi di private equity e speculativi, per raccogliere informazioni sul rischio di investimento in Europa e sulle nuove tematiche supply chain e ESG.
La maggior parte degli intervistati ritiene che le tensioni tra USA e Cina (l’83%) e la Guerra tra Russia e Ucraina (il 55%) renderanno il Vecchio Continente una destinazione vantaggiosa per l’M&A nei prossimi 12 mesi, in particolare nei settori della tecnologia e dell’energia.
Oltre un terzo degli interpellati asiatici reputa che a determinare le
proprie mosse saranno principalmente le opportunità di ristrutturazione e turnaround di imprese in crisi – in aumento rispetto allo scorso anno –, mentre il 37% degli statunitensi darà priorità alla creazione di sinergie.
Aumenta poi l’attenzione verso le questioni relative alle tematiche ESG. Il 60% dei dirigenti consultati afferma che la due diligence relativa alle questioni di sostenibilità, in Europa, ha registrato il maggiore aumento del controllo negli ultimi 12 mesi. Un quinto degli intervistati ammette di aver abbandonato almeno un’operazione a causa della scarsa valutazione delle pratiche ambientali di una società target.
La scelta dei Paesi target
Più di un terzo del bacino reputa che Regno Unito e Irlanda offriranno le migliori opportunità di M&A in Europa nei prossimi 12 mesi. Sulla percezione dei vari Paesi, però, ci sono importanti differenze: i dirigenti americani vedono come migliori destinazioni per un M&A il Regno Unito e la Francia, mentre gli asiatici privilegiano Germania, Francia, Italia, Spagna e Portogallo.
Ma è la percezione del rischio a riservare le maggiori sorprese: il Paese con meno ostacoli per un cross-border M&A? Il 42% degli interpellati dice la Francia, seconda posizione – ex aequo con il Portogallo e la Spagna – per l’Italia (33%). Metà degli interpellati cita i Paesi scandinavi come i più rischiosi.
La percezione comune del rischio si sta quindi capovolgendo. Mentre gli ostacoli normativi dei Paesi del Nord Europa, tipicamente percepita come “sicura”, scoraggiano alcuni investitori, i mercati tradizionalmente “rischiosi” dell’Europa meridionale non sono più considerati tali.
Settori
La crisi energetica ha dimostrato la necessità di una maggiore diversificazione, con conseguente boom di investimenti nel settore per favorire la transizione energetica, che richiede investimenti su larga scala.
Anche il settore tecnologia & media, storicamente uno dei principali stimoli al dealmaking in Europa, è destinato a crescere rapidamente. Poco meno di un terzo del campione (32%) prevede che l’ambito registrerà la maggiore crescita in attività di M&A in Europa nei prossimi 12 mesi, di gran lunga la percentuale più alta. All’estremo opposto, poco meno di un quarto degli intervistati (23%) ritiene che il settore farmaceutico, medico e biotecnologico vedrà la crescita minore, seguito dal settore dei trasporti (17%).
L’importanza degli advisor
Gli investitori cercano advisor che abbiano una profonda conoscenza del mercato locale, chiari sulle politiche, le procedure e i prerequisiti per completare le operazioni nei tempi previsti.
Ma sono le competenze sulle questioni ESG al primo posto nella scelta di un consulente in Europa, fondamentale per garantire un M&A senza intoppi. Il controllo sulle operazioni è infatti in aumento, soprattutto in relazione ai fattori di sostenibilità e ESG, data anche la legislazione in costante evoluzione. L’assunzione di consulenti con una profonda conoscenza non solo delle normative locali, ma anche delle sfumature culturali legate alle pratiche commerciali, diventa dunque essenziale per garantire un’attività di lungo termine.
“Le recenti crisi hanno alterato l’equilibrio internazionale, accentuando i cambiamenti nel panorama degli investimenti globali. Spagna, Portogallo e Italia per esempio, tutti Paesi che negli ultimi anni hanno investito molto per migliorare il loro profilo economico, sono diventati mercati invitanti per gli investitori stranieri”, ha commentato Marianna Vintiadis, AD di 36Brains. “Gli osservatori statunitensi e asiatici vedono grandi opportunità di M&A in Europa. Tuttavia, il controllo sulle operazioni è in aumento, in particolare in relazione ai fattori ESG. Per questo, al fine di garantire il successo sul lungo termine, è sempre più fondamentale avvalersi della collaborazione di consulenti con una conoscenza approfondita non solo delle normative locali, ma delle diverse sfumature relative alle pratiche commerciali”.
“Vediamo e continueremo a vedere aziende straniere disinvestire dalla Russia. Questo crea interessanti opportunità per gli investitori in cerca di occasioni in Europa”, ha dichiarato Andrej Klisans, Country Manager in Germania per 36Brains. “Nel portare avanti queste operazioni, un passaggio essenziale sarà costituito dalla due diligence delle catene di fornitura, in particolare per quanto riguarda la conformità alle normative ESG, che si stanno facendo sempre più stringenti”.
Contatti comunicazione – UTOPIA
Piero Tatafiore – p.tatafiore@utopialab.it
Massimiliano Mellone – m.mellone@utopialab.it
Jacopo Bernardini – j.bernardini@utopialab.it
36Brains
Il rapporto allegato è anche scaricabile a questo link
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Kaspersky: come proteggere il proprio brand dalle cyber minacce


Milano, 26 settembre 2023.Secondo l’ultimo report Spam e Phishing di Kaspersky, nel 2022 le pagine che si spacciano per servizi di consegna hanno registrato il maggior numero di clic su link di phishing bloccati dalle soluzioni Kaspersky (27,38%), mentre gli store online (15,56%) si sono classificati al secondo posto. I sistemi di pagamento (10,39%) e le banche (10,39%) si sono posizionati rispettivamente in terza e quarta posizione.
“I criminali informatici sfruttano la buona reputazione dei brand e ne traggono profitto per condurre attività malevole. Copiano, infatti, fedelmente il sito web di un brand o di un servizio online e utilizzano contenuti accurati per “ingannare” le vittime, rubando credenziali di accesso a identità personali e professionali e informazioni aziendali o finanziarie. Ciò può comportare gravi perdite in termini di dati e di denaro, ma anche grandi rischi per la reputazione, dal momento che crea una percezione negativa del marchio originale da parte del pubblico”, ha dichiarato Olga Svistunova, Web Content Analyst di Kaspersky.
Per proteggere il proprio brand da possibili rischi informatici, è opportuno seguire alcune semplici regole:
1)Insegnare a riconoscere email o siti di phishing sia ai dipendenti che ai clienti. Una scarsa attenzione alla sicurezza informatica da parte del personale può portare all’interruzione di importanti attività aziendali e alla perdita di dati. I cybercriminali possono impossessarsi dei profili social dell’azienda ed effettuare attività malevole per suo conto.
I clienti corrono lo stesso rischio, dovrebbero infatti conoscere le possibili minacce. Per farlo, le aziende possono organizzare corsi di formazione dedicati alla cybersecurity per i dipendenti e creare storie o campagne e-mail di sensibilizzazione alla sicurezza, che spieghino ai clienti come identificare le attività di phishing.
2)Se si lavora nel settore finanziario o in un altro ambito particolarmente sensibile, che spesso attira l’interesse dei criminali informatici, è importante avvertire i propri clienti e fare in modo prendano consapevolezza del crescente rischio di poter essere ingannati. Invitateli a prestare maggiore attenzione alle mail e ai messaggi che ricevono.
3)Chiedere ai propri clienti di segnalare eventuali attività sospette svolte a nome del marchio, attraverso screenshot o altre prove tangibili, così da potere scoprire in tempo le azioni sospette.
4)Prestare attenzione alle impostazioni di sicurezza dei propri account sui social media. Di solito le aziende postano informazioni non solo sulle proprie risorse, ma anche su piattaforme esterne. Per questo è importante controllare attentamente le impostazioni relative alla privacy, creare password complesse e, dove possibile, impostare l’autenticazione a due fattori.
5)Utilizzare strumenti di threat intelligence, come Kaspersky Digital Footprint Intelligence, per rilevare in modo tempestivo eventuali attacchi di impersonificazione di un brand. Queste soluzioni offrono notifiche in tempo reale su phishing mirato e i profili social falsi, nonché aiutano a tracciare la comparsa di siti web di phishing che sfruttano il brand name di un’azienda, nonché a monitorare e rimuovere i falsi account di social network e le app nei marketplace mobili.
Informazioni su Kaspersky
Kaspersky è un’azienda globale di sicurezza informatica e digital privacy fondata nel 1997. Le profonde competenze in materia di Threat Intelligence e sicurezza si trasformano costantemente in soluzioni e servizi innovativi per proteggere aziende, infrastrutture critiche, governi e utenti in tutto il mondo. Il portfolio completo di sicurezza dell’azienda comprende una protezione leader degli endpoint e diverse soluzioni e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune, per combattere le sofisticate minacce digitali in continua evoluzione. Oltre 400 milioni di utenti sono protetti dalle tecnologie Kaspersky e aiutiamo 220.000 aziende a tenere al sicuro ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/
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Massimo Ferrero prosegue la sua avventura in radiovisione su Cusano Italia Tv

26 settembre 2023. Massimo Ferrero continua la sua avventura in radio, anzi raddoppia. Con il nuovo palinsesto di Cusano Media Group la trasmissione “Ferrero, non solo sport” continua ad andare regolarmente in onda dal lunedì al venerdì su Radio Cusano Campus dalle 14 alle 15. Ma l’ex presidente della Sampdoria con il nuovo format, eclettico e mai scontato, raddoppia la propria presenza, infatti, sempre dalle 14 alle 15 si potrà vedere in televisione su Cusano Italia Tv (canale 264 del DDT). Ogni giorno si discuteranno temi di stretta attualità sul mondo del calcio, ma anche dello spettacolo, della cultura e della cronaca con importanti personaggi. In studio a condurre ci sarà Gianluca Scarlata, mentre opinionista fisso è Paolo Bargiggia. Non mancheranno colpi a effetto, sorprese, si analizzeranno tanti temi in una chiave diversa, poco scontata e affatto convenzionale proprio come il mattatore del programma, l’istrionico Massimo Ferrero.
Ufficio Stampa Cusano
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Lavoro. Ha fatto tappa a Napoli “Women on Board 2023”: il percorso formativo per favorire l’ingresso delle donne nei cda delle imprese pubbliche e private


Oltre 1000 le donne che si sono confrontate a Napoli per divulgare una nuova cultura aziendale e del lavoro che favorisca la parità di genere e il merito delle donne manager.
Napoli, 26 settembre 2023 – Ieri è stata una giornata interamente dedicata alla riduzione del divario di genere e volta a favorire l’inclusione nonché l’accesso delle donne alle posizioni di responsabilità all’interno delle organizzazioni aziendali e nei cda delle imprese pubbliche e private. Ha infatti fatto tappa in Campania a Napoli “Women on Board 2023” il percorso ideato da Manageritalia e Federmanager insieme a AIDP, Hub del Territorio ER con la partecipazione delle Consigliere di Parità Regionali e la partnership degli ordini degli Avvocati, dei Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro. La tappa campana si è svolta lunedì 25 settembre presso gli uffici di Manageritalia Campania in via Medina 40. Women on Board quest’anno toccherà ben 10 regioni d’Italia con 14 incontri.
A confrontarsi, con le oltre 1000 donne (tra presenti in sala e in collegamento) sono state: Cristina Mezzanotte, Presidente Manageritalia Emilia Romagna – Sara Cirone, Federmanager Minerva e Presidente Hub del Territorio Emilia Romagna – Matilde Marandola, Presidente AIDP nazionale – Antonella La Porta, Consigliera ordine commercialisti e Presidente Comitato pari opportunità – Alessandra Belluccio, Presidente Aidp Campania – Rossella Bonaiti, Vice Presidente Manageritalia Campania – Federica Cordova, Vicepresidente Manageritalia Campania e Vice Presidente Nazionale FIDDOC, Presidente della Commissione su Sostenibilità e Responsabilità Sociale dell’Impresa presso l’ODCEC di Napoli – Antonella Portalupi, Vice Presidente Nazionale Manageritalia e Presidente Fondo Mario Negri – Rossella
Sobrero, Consiglio Direttivo del Sustainability Makers – The professional network e del CdA della Fondazione Pubblicità Progresso – Alessia Fulgeri, Componente Collegi sindacali di società partecipate della PA.
“Sono particolarmente orgogliosa che Manageritalia Campania e Fiddoc sia entrata a pieno titolo nel percorso virtuoso tracciato da WOB. Virtuoso perché fornisce uno strumento metodologico che può agire concretamente sul tema della diversità ed inclusione di cui la parità di genere è una derivata. La tappa di oggi focalizzata sull’Etica di Impresa e sulla G di Governance degli ESG ci ha fatto definitivamente comprendere che comunicare ma soprattutto pianificare e misurare in termini di sostenibilità è il nuovo paradigma a cui aziende e professionisti devono tendere” così commenta l’incontro Federica Cordova, Vicepresidente di Manageritalia Campania..
“Ospitare a Napoli questa tappa del percorso formativo – spiega Alessandra Belluccio, Presidente Aidp Campania – ha significato per Aidp Campania rinnovare l’impegno a diffondere sul territorio una cultura di azienda etica e responsabile, capace di creare valore per tutti gli stakeholders. Sono le giovani generazioni a reclamarlo e nessun imprenditore o manager può dimenticarlo senza rischiare di perdere le migliori energie del Paese. E’ stato un momento di grande coesione tra enti e associazioni che ci ricorda l’importanza di fare sistema per andare più lontano”.
“La sostenibilità – prosegue Sara Cirone, Federmanager Minerva – è un ambito di approfondimento manageriale irrinunciabile soprattutto per la Governance delle organizzazioni sia pubbliche che private. Per questo abbiamo previsto un modulo intero in due tappe per dare una visione completa di tutte le implicazioni del tema sui consigli di amministrazione”.
“Lo spirito di condivisione, il racconto di esperienze, la necessità di ridurre il divario di genere al fine di poter avere una governance d’impresa sempre più sostenibile ma soprattutto la volontà di cambiare le cose hanno caratterizzato la tappa di Women On Board a Napoli. Sono estremamente felice di questo progetto a cui, come AIDP, abbiamo deciso di aderire data la coerenza con i valori che caratterizzano da sempre la nostra Associazione” così conclude Matilde Marandola, Presidente AIDP nazionale.
Il progetto, giunto alla sua seconda edizione, sta facendo segnare un grande successo con oltre 1500 iscritte da tutta Italia.
Tre le novità introdotte da “Women on Board 2023”. La prima, si amplia il numero degli incontri formativi passato da 6 a 14, con una durata di 3 ore ciascuno, in cui le partecipanti avranno l’occasione di confrontarsi con diversi professionisti del settore giuridico, economico e aziendale aumentando così le loro competenze, esperienze e capacità di analisi. La seconda, il programma formativo è organizzato come un vero e proprio Roadshow itinerante in tutta Italia. Forte la collaborazione con le regioni: Abruzzo, Molise, Marche, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana e Veneto che organizzano e ospitano una delle tappe itineranti. La terza, grazie alla collaborazione con gli Ordini professionali degli avvocati, dei commercialisti e dei consulenti del lavoro, la frequentazione al corso darà diritto ai crediti formativi previsti dai rispettivi ordini.
“Women on Board 2023” è un percorso totalmente gratuito espressamente ideato per le donne ma aperto anche agli uomini con un programma di 14 incontri formativi che si sta svolgendo, sia in presenza che on line, da maggio ad ottobre in tutta Italia. Al termine del corso e dopo il superamento di una prova d’esame sarà conseguita l’attestazione e l’inserimento in un apposito elenco on line consultabile dalle imprese che potranno così scegliere la figura professionale più in sintonia con le caratteristiche della società e le specifiche esigenze dei CdA di aziende, società pubbliche e organizzazioni in cerca di manager per i propri organi di governance. Il 17 dicembre prossimo la consegna degli attestati durante il Gran Galà della Solidarietà presso il Teatro Europauditorium di Bologna.
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LAGO punta sulla consulenza SEO data driven di Fattoretto Agency per il perfezionamento della sua presenza digitale


Milano, 26 Settembre 2023 – In un’epoca di incessante evoluzione digitale, le collaborazioni strategiche si rivelano essenziali per il successo e la crescita. È per questo che un nuovo, stimolante capitolo si apre nella storia di Fattoretto Agency e LAGO. Le due realtà annunciano oggi l’avvio di una collaborazione tesa a consolidare e potenziare la presenza online del brand di design “Made in Italy” attraverso una consulenza SEO integrata con mirate campagne di Digital PR.
Fattoretto Agency, agenzia di punta nella SEO per eCommerce e con una solida esperienza di venti anni nel settore, si impegna a supportare LAGO con strategie data driven, definite anche grazie allʼutilizzo di software proprietari. La partnership rappresenta un ulteriore passo nel percorso di crescita che LAGO ha avviato da anni, fatto di vere e proprie “imprese digitali”, come quelle della consulenza gratuita digitale e del configuratore online.
Un percorso che conferma lʼorientamento dellʼazienda a far proprio un futuro virtuale sempre più dinamico, integrato e consumer-oriented, capace di dialogare con bisogni concreti in unʼottica di costante miglioramento delle performance, unendo l’innovazione del design all’attenzione per la sostenibilità.
“Per noi di Fattoretto Agency è un privilegio poter contribuire alla crescita di un brand prestigioso come LAGO, che interpreta l’eccellenza del design Made in Italy in ambito internazionale”, ha dichiarato Massimo Fattoretto, fondatore di Fattoretto Agency. “Siamo pronti a mettere a disposizione la nostra competenza e a unirla alla visione innovativa del cliente, con l’obiettivo di creare strategie digitali efficaci e personalizzate, rispettando i valori fondamentali del brand”.
LAGO è un’azienda che ha sempre rivolto una particolare attenzione alle persone, all’ambiente e alla comunità, facendo del design un potente strumento di trasformazione sociale. Le soluzioni d’arredo proposte, altamente modulari e per tutte le aree della casa, nascono per dialogare armonicamente con gli spazi e le persone che li abitano.
Ogni prodotto è il risultato di studi e ricerche che puntano a dare forma a mobili timeless e di alta qualità, in grado di coniugare l’affidabilità dei processi industriali alla dedizione di una cura artigianale.
Forte di una community digitale in continua crescita che oggi conta oltre 25 milioni di persone, LAGO fortifica ulteriormente la sua presenza online, proseguendo la sua evoluzione digitale. A supporto di questo processo Fattoretto Agency, con un team di esperti e l’utilizzo di strumenti all’avanguardia come FattoBoost, so ware proprietario che integra le API di Google Search Console, DataforSEO e Semrush per dati più precisi e tempestivi, svilupperà per LAGO strategie SEO incentrate sul conseguimento di obiettivi tangibili. Il metodo di lavoro dellʼagenzia si basa sulla creazione di progetti sartoriali, concepiti per raggiungere risultati concreti, rispondendo alle specifiche esigenze del cliente.
La collaborazione rappresenta un inedito punto di partenza che vedrà le due aziende lavorare insieme per raggiungere nuovi traguardi. Una sinergia vincente che combina la profonda conoscenza del settore eCommerce e del marketing digitale di Fattoretto Agency con l’approccio innovativo e sostenibile di LAGO, con l’obiettivo di contribuire alla definizione del futuro del design nel mondo digitale.
Ufficio stampa Fattoretto Agency
Agenzia SEO&Digital PR
https://fattoretto.agency
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Tumori solidi: verso un’oncologia sempre più personalizzata


Se ne parla a Genova, nel corso dell’evento dal titolo: “Profilazione molecolare dei tumori solidi: quale modello per l’oncologia ligure?”.
Genova, 25 Settembre 2023 – Negli ultimi 10 anni l’oncologia è profondamente cambiata: una rivoluzione enorme dettata dalle conoscenze sulla biologia dei tumori e dagli avanzamenti della tecnologia. Se n’è parlato nel corso dell’evento promosso da Motore Sanità dal titolo “PROFILAZIONE MOLECOLARE DEI TUMORI SOLIDI. QUALE MODELLO PER L’ONCOLOGIA LIGURE?”, con il contributo incondizionato di Roche.
“Il problema” ha evidenziato Deliana Misale , Associazione Nazionale “Noi Ci Siamo” Tumore al Seno Metastatico MBC Italia. “è che i sistemi sanitari – nazionale e regionali – non sempre riescono a stare al passo di questi progressi e a garantire l’accesso a diagnosi e cure di precisione che sono ormai un diritto dei pazienti, così come lo è la loro presa in carico completa e multidisciplinare, anche nella fase metastatica. Come Associazione continueremo quindi a vigilare affinché si arrivi a definire un modello ligure che garantisca tali diritti, e a collaborare con le Reti Oncologiche, il sistema salute e le divisioni sanitarie affinché si parta sempre dalle necessità del paziente e l’oncologia personalizzata sia davvero realtà per tutti”.
IL MODELLO DELLA REGIONE LIGURIA
“In un’ottica di medicina personalizzata di oncologia di precisione è straordinariamente importante, in molti casi, disporre della profilazione genomica del tumore, che oggi si può ottenere più facilmente rispetto al passato con le nuove tecnologie della Next-Generation Sequencing”, spiega Paolo Pronzato, Coordinatore DIAR Oncoematologia Regione Liguria, già Direttore Oncologia Medica – IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova: “In molti casi questa profilazione è necessaria (ad esempio per l’adenocarcinoma polmonare metastatico) per prescrivere un farmaco che, in soggetti selezionati, ha efficacia molto grande; per altri tipi di tumore e/o in altre situazioni, invece, necessita di essere ancora studiata ma è certo che i vantaggi si amplieranno. La Regione Liguria, attraverso la sua rete oncologica, è alla ricerca del modello migliore. Siamo messi nella condizione di poter sfruttare al meglio i provvedimenti nazionali che riguardano i profili di espressione genica per il tumore alla mammella e la profilazione genomica per l’adenocarcinoma polmonare metastatico e il colangiocarcinoma. Ovviamente il nostro compito come rete oncologica è prioritariamente quello di soddisfare i bisogni dei pazienti, dando loro le cure appropriate. Il modello non è ancora definitivo perché questo è un settore in straordinaria evoluzione, anche tecnologica. È chiaro che oggi facciamo riferimento al nostro Istituto Tumori che è il policlinico San Martino di Genova, ma bisogna tenere conto che le necessità sono così diffuse e grandi da dover dare la possibilità di erogare quest’analisi anche in altre sedi e di poter accedere a laboratori extra regionali pubblici e privati quando necessario. Il nostro è un modello fortemente in evoluzione che cerca di coordinarsi con i modelli delle altre Regioni e che sfrutta il fatto di avere un Istituto scientifico al suo centro e una rete oncologica molto consolidata”.
RISPOSTE PERSONALIZZATE
“La progressiva e inesorabile avanzata di nuove tecnologie ed ecosistemi digitali, unitamente a competenze sempre più profonde nell’analisi e interpretazione dei big data, consentono sempre più risposte terapeutiche personalizzate ed efficaci”, chiosa Paolo Petralia, Direttore Generale ASL 4 Sistema Sanitario Regione Liguria. “Richiedono però quelle oggettive condizioni di equità di accesso, certezza dei tempi di risposta e garanzia di risultato che possono e debbono essere frutto di un percorso di base regionale definito in termini di assetti logistico-organizzativo-amministrativi, grazie all’impegno comune di tutte le aziende e dei loro professionisti”.
“In merito all’NGS che abbiamo acquisito”, ha sottolineato infine Filippo Ansaldi, Direttore Generale A.Li.Sa. Regione Liguria, “orientata alle patologie più frequenti: polmone, colon, tiroide di BRAF, melanoma, ci sono molte aspettative sui risultati che ci auguriamo di ottenere. A mio avviso era opportuno fornire un percorso opportuno a questi pazienti. L’obiezione di ottimizzare le risorse è debole, perché si parla di un incremento di spesa di 60mila euro”.
Ufficio stampa Motore Sanità
Laura Avalle – 320 098 1950
Liliana Carbone – 347 264 2114
comunicazione@motoresanita.it
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