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Economia

Rifiuti, per carta e cartone più riciclo aggiungerebbe...

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Rifiuti, per carta e cartone più riciclo aggiungerebbe materiale per 1 miliardo di euro al 2030

Lo studio condotto da DS Smith

Rifiuti, per carta e cartone più riciclo aggiungerebbe materiale per 1 miliardo di euro al 2030

Un aumento dei tassi di riciclo del packaging in carta e cartone nell’Unione Europea, anche solo del 9%, potrebbe aggiungere 5 milioni di tonnellate di materiale per un controvalore fino a 1 miliardo di euro ai flussi di riciclo entro il 2030. E’ quanto stima una ricerca condotta da DS Smith, azienda attiva in soluzioni di packaging innovative e sostenibili quotata nel listino Ftse100. I tassi di riciclo di carta e cartone sono in contrazione da cinque anni a questa parte, con una media Ue dell’81% nel 2022. Lo studio condotto da DS Smith dà indicazioni per aiutare a portare questa percentuale al 90%, dando un forte impulso all’economia circolare, con uno dei materiali più riciclati in Europa. Il piano d’azione tiene conto del fatto che la crescita dell’e-commerce contribuisce a un aumento dei consumi di packaging, con nuovi dati che stimano 39 milioni di tonnellate di carta e cartone utilizzate ogni anno dai Paesi dell’Ue entro il 2030.

Lo studio condotto da DS Smith, ‘Wasted Paper: A Pathway To Better Recycling’, rivela inoltre che i tassi di riciclo potrebbero essere maggiori fra le persone più giovani. Infatti, meno di due terzi (62%) degli europei fra i 18 e i 24 anni riciclano la maggior parte della carta e cartone che utilizzano, paragonati all’88% degli over 65. Questo dato potrebbe riflettere una mancanza di comprensione e fiducia nel riciclo, considerato che solo il 62% della Gen Z è convinto che i rifiuti che producono vengano smaltiti correttamente dalle organizzazioni preposte, paragonata al 72% degli over 65. A titolo di paragone, la percentuale di italiani fra 18 e 24 anni che ricicla almeno l’80% della carta e cartone che utilizza è di oltre il 66%, dei quali il 54,6% è convinto che i rifiuti siano smaltiti correttamente dalle autorità e il 31% non ha un’opinione in merito.

L’Italia è in controtendenza, con un tasso di riciclo di crescita media dello 0,4% annuo e proiettato a raggiungere il 90% entro il 2030, svettando tra tutti i Paesi analizzati nella ricerca; rimane tuttavia del lavoro da svolgere, con una proiezione di 3,9 milioni di tonnellate di materiale non riciclato, pari a un valore di 720 milioni di euro da qui al 2030. In generale, i tassi e la domanda di riciclo differiscono tra le nazioni europee, con la Germania che produce tanto materiale di imballaggio in carta e cartone quanto i 24 Paesi che producono meno rifiuti messi insieme. Questo Paese ha comunque un tasso di riciclo superiore alla media, pari all’84%, migliore di altri grandi produttori come Francia (82%), Regno Unito (74%) e Spagna (72%).

Per accrescere i tassi di riciclo, DS Smith si appella ai legislatori europei e nazionali, e alle amministrazioni locali per lavorare di concerto all’implementazione delle seguenti quattro raccomandazioni: “Ove non sia già previsto, legiferare per rendere obbligatoria la differenziazione a livello domestico e nelle strade; introdurre sistemi di riciclo coerenti a livello nazionale; standardizzare le etichette con indicazioni di riciclo e accrescere le iniziative di educazione dei consumatori; creare un impianto legislativo chiaro con l’obiettivo di sostenere gli investimenti delle aziende nel riciclo”.

Per John Melia, Strategy Development and Innovation Director della Divisione Recycling di DS Smith, “carta e cartone sono i materiali di packaging più riciclati in Europa e uno dei materiali che meglio si prestano alla circolarità. Tuttavia, mentre quattro oggetti di carta e cartone sono già riciclati, rimane un enorme spazio di miglioramento, con la possibilità di creare valore economico e migliaia di posti di lavoro, conservando al contempo le preziose risorse del pianeta. Se i legislatori, le autorità locali, le aziende e i consumatori collaboreranno, siamo convinti di poter fare in modo che nessun packaging diventi un rifiuto”. “Nel contesto della ricerca condotta, l’Italia si dimostra particolarmente virtuosa con un tasso di riciclo che parte da una proiezione superiore all’80% nel 2023, a fronte di quasi 5 milioni di tonnellate prodotte, e una proiezione tendenziale che ci dovrebbe vedere raggiungere il 90% nel 2030, ottenendo il migliore risultato tra i Paesi che hanno partecipato al sondaggio. Questo risultato testimonia l’efficacia delle normative e la sensibilità dei cittadini verso i temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare. Per DS Smith questo è uno stimolo ad invitare legislatori, industria e cittadini a fare ancora di più per ridurre al minimo le quantità di carta e cartone che rimarranno non riciclati, nel 2030”, aggiunge Paolo Marini, Managing Director di DS Smith Packaging Italia.

DS Smith Packaging è costantemente al lavoro per ridurre l’impatto ambientale del packaging che produce, applicando criteri di circolarità alla progettazione. In particolare, ha recentemente creato un modello di design circolare basato su cinque principi: proteggere adeguatamente il proprio prodotto; ottimizzare dimensioni e peso del pack; pensare all’efficienza lungo la catena di fornitura; riciclare e riutilizzare materiali; continuare a lavorare sulla ricerca. La ricerca ‘Wasted Paper: A Pathway To Better Recycling’ è stata commissionata da DS Smith e condotta da White Space Strategy sulla base di dati raccolti attraverso interviste a 50 esperti (politici, Ong, società di gestione dei rifiuti, autorità locali e altre parti interessate) e sondaggi sui consumatori con 2.000 adulti in tutto il Regno Unito. A livello locale sono state condotte ricerche in Croazia, Francia, Italia, Romania, Portogallo, Germania, Spagna, Regno Unito.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Economia

McDonald’s raggiunge quota 700 ristoranti in Italia,...

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Il traguardo è stato celebrato a Roma con un evento speciale alla presenza di Francesco Lollobrigida, Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

McDonald’s raggiunge quota 700 ristoranti in Italia, rinnovato l'impegno per le comunità locali

McDonald’s ha inaugurato nel quartiere di Spinaceto a Roma, il suo 700° ristorante italiano: un traguardo importante nel percorso di crescita dell’azienda - da gennaio sotto la guida della nuova Amministratrice Delegata Giorgia Favaro - celebrato a Roma con un evento speciale alla presenza di Francesco Lollobrigida, Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

700 ristoranti, un numero significativo che rappresenta la presenza capillare dell’azienda in Italia, ma anche soprattutto il suo contributo alle Comunità, riassunto simbolicamente nel concept '7volte100' che raccoglie programmi e iniziative implementati lungo tutto il territorio, coinvolgendo e dando voce all’intera rete di franchisee, nonché ai partner e alle istituzioni con cui McDonald’s quotidianamente collabora. Dal nuovo accordo con il Consorzio della pera dell’Emilia-Romagna IGP alla rinnovata collaborazione per contrastare la violenza di genere a fianco di Differenza Donna; dall’impegno contro la povertà alimentare alla tutela dell’ambiente; dall’inclusione lavorativa delle categorie fragili e il supporto ai giovani, all’attività di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald.

“Sono orgogliosa di celebrare oggi questo importante traguardo. 700 è molto più che un numero, è simbolo del nostro lungo percorso in Italia, che ha per noi un significato profondo: è il valore generato da McDonald's sul territorio, insieme con i nostri oltre 150 licenziatari e 35.000 dipendenti, a sostegno del sistema Paese. Oggi abbiamo scelto di fermarci in questa meravigliosa città - che ci ha accolto con il nostro primo ristorante 38 anni fa - per condividere i grandi risultati ottenuti fino ad ora e i progetti che ancora vogliamo sviluppare sul territorio, con la promozione di iniziative dal forte impatto sociale, il sostegno alla filiera agroalimentare italiana, la condivisione dei temi della sostenibilità. Per i prossimi mesi, abbiamo in programma piani chiari e concreti: nuove aperture e nuove assunzioni, iniziative per il territorio e virtuose collaborazioni, con l’obiettivo di continuare a dare un contributo significativo al nostro paese”, ha commentato Giorgia Favaro, amministratrice delegata McDonald’s Italia.

In particolare, il recente accordo siglato con il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp - che entrerà presto a far parte di un nuovo hamburger – rappresenta un importante contributo dell’azienda ad una filiera che è stata colpita dalle alluvioni della scorsa estate. Grazie a questa collaborazione McDonald’s acquisterà oltre 65mila chili di prodotto, fornito da produttori locali della provincia di Modena. Un’azione questa, che ricalca l’accordo annunciato lo scorso anno con il Pomodoro di Pachino Igp e che per McDonald’s rappresenta un modello di impegno da continuare a implementare a supporto delle filiere che si trovano ad operare in contesti difficili. McDonald’s, grazie alla partnership con Qualivita, collabora con i consorzi di materie prime Dop e Igp dal 2008.

“Esprimo grande soddisfazione per la partnership che in questo importante progetto di McDonald’s vede protagonista anche la Pera dell’Emilia-Romagna Igp insieme a tante eccellenze del Made in Italy. Sarà sicuramente un’azione importante che favorirà ed accrescerà la conoscenza dello stretto legame con il territorio e la tradizione”, ha detto Mauro Grossi, presidente del Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp.

“E' fondamentale sensibilizzare il più alto numero possibile di consumatori, soprattutto giovani, per garantire la sopravvivenza sia dell’Igp che dell’intera filiera delle pere, così duramente messe alla prova in questi ultimi 5 anni. Questa azione si aggiunge al supporto garantitoci dalla Regione Emilia-Romagna per l’Igp e dal Ministero della Sovranità Alimentare e delle Foreste per la filiera delle pere. Ricordo che la pera 'era' uno dei quattro prodotti frutticoli per cui l’Italia era determinante nel mercato globale. La pera dell’Emilia-Romagna Igp è stata tra le prime denominazioni protette ad essere riconosciute a livello europeo nel 1998.”

Per quanto riguarda invece il supporto contro la violenza di genere, continua la collaborazione con l’Associazione differenza donna, che già ha visto McDonald’s impegnata nella diffusione del 1522, numero nazionale antiviolenza e antistalking. In particolare, le due parti si stanno adoperando per avviare programmi che facilitino l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. “Siamo qui per testimoniare che le grandi aziende devono e possono fare la loro parte. Con McDonald's il lavoro di diffusione del 1522 è stato capillare e intenso e siamo certe che non ci fermeremo qui. Il lavoro di sensibilizzazione se strutturato in maniera puntuale ed organica è un mezzo formidabile di contrasto alla violenza sulle donne. Vogliamo che con McDonald's si prosegua per dire insieme che non possiamo restare indifferenti alla violenza maschile contro le donne”, spiega Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna.

Inoltre, grazie alla capillarità sul territorio degli oltre 150 licenziatari vengono realizzate molteplici attività e iniziative locali: quasi 200 progetti di inclusione e assunzione di persone fragili come persone con disabilità anche cognitive e rifugiati; oltre 220 attività dedicate ai giovani per contribuire a contrastare il fenomeno della dispersione giovanile, attraverso il supporto ad attività e squadre sportive e la formazione su temi quali bullismo e parità di genere, anche all’interno delle scuole; centinaia di iniziative per la tutela dell’ambiente come piantumazione, riqualifica e manutenzione del verde pubblico, progetti di decoro urbano, laboratori di educazione e sensibilizzazione al corretto riciclo, in collaborazione con istituzioni, scuole e associazioni. A queste si aggiungono attività nazionali ormai consolidate: l’operato di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald che accoglie e dà sostegno alle famiglie dei bambini ospedalizzati; 'Sempre aperti a donare', l’iniziativa benefica che da quattro anni offre pasti caldi ai bisognosi, grazie alla collaborazione tra McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, con il prezioso contributo di Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e centinaia di enti solidali locali. Nel corso delle prime tre edizioni sono stati donati oltre 527mila pasti caldi.

Sul fronte della sostenibilità, l’azienda è impegnata in prima linea nella sensibilizzazione sulle buone pratiche di riciclo nei ristoranti e contro il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti attraverso le 'Giornate insieme a te per l’ambiente', che dal 2021 hanno coinvolto 15.000 volontari in oltre 350 tappe. Un impegno costante nel nostro Paese testimoniato anche dai numeri: da un recente misurazione realizzata da Althesys, infatti, McDonald’s Italia ha creato 1,9 miliardi di euro di valore condiviso, pari allo 0,1% del pil, di cui 623 milioni di euro di contribuzione fiscale. Per ogni euro fatturato in Italia, McDonald’s ne redistribuisce 3,3 lungo tutta la filiera, divisi fra famiglie, Stato e altre imprese. Un impatto positivo che continuerà anche nel 2024 grazie all’apertura di 50 nuovi ristoranti e la creazione di 5.000 nuovi posti di lavoro.

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Il traguardo è stato celebrato a Roma con un evento speciale alla presenza di Francesco Lollobrigida, Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

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McDonald’s ha inaugurato nel quartiere di Spinaceto a Roma, il suo 700° ristorante italiano: un traguardo importante nel percorso di crescita dell’azienda - da gennaio sotto la guida della nuova Amministratrice Delegata Giorgia Favaro - celebrato a Roma con un evento speciale alla presenza di Francesco Lollobrigida, Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

700 ristoranti, un numero significativo che rappresenta la presenza capillare dell’azienda in Italia, ma anche soprattutto il suo contributo alle Comunità, riassunto simbolicamente nel concept '7volte100' che raccoglie programmi e iniziative implementati lungo tutto il territorio, coinvolgendo e dando voce all’intera rete di franchisee, nonché ai partner e alle istituzioni con cui McDonald’s quotidianamente collabora. Dal nuovo accordo con il Consorzio della pera dell’Emilia-Romagna IGP alla rinnovata collaborazione per contrastare la violenza di genere a fianco di Differenza Donna; dall’impegno contro la povertà alimentare alla tutela dell’ambiente; dall’inclusione lavorativa delle categorie fragili e il supporto ai giovani, all’attività di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald.

“Sono orgogliosa di celebrare oggi questo importante traguardo. 700 è molto più che un numero, è simbolo del nostro lungo percorso in Italia, che ha per noi un significato profondo: è il valore generato da McDonald's sul territorio, insieme con i nostri oltre 150 licenziatari e 35.000 dipendenti, a sostegno del sistema Paese. Oggi abbiamo scelto di fermarci in questa meravigliosa città - che ci ha accolto con il nostro primo ristorante 38 anni fa - per condividere i grandi risultati ottenuti fino ad ora e i progetti che ancora vogliamo sviluppare sul territorio, con la promozione di iniziative dal forte impatto sociale, il sostegno alla filiera agroalimentare italiana, la condivisione dei temi della sostenibilità. Per i prossimi mesi, abbiamo in programma piani chiari e concreti: nuove aperture e nuove assunzioni, iniziative per il territorio e virtuose collaborazioni, con l’obiettivo di continuare a dare un contributo significativo al nostro paese”, ha commentato Giorgia Favaro, amministratrice delegata McDonald’s Italia.

In particolare, il recente accordo siglato con il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp - che entrerà presto a far parte di un nuovo hamburger – rappresenta un importante contributo dell’azienda ad una filiera che è stata colpita dalle alluvioni della scorsa estate. Grazie a questa collaborazione McDonald’s acquisterà oltre 65mila chili di prodotto, fornito da produttori locali della provincia di Modena. Un’azione questa, che ricalca l’accordo annunciato lo scorso anno con il Pomodoro di Pachino Igp e che per McDonald’s rappresenta un modello di impegno da continuare a implementare a supporto delle filiere che si trovano ad operare in contesti difficili. McDonald’s, grazie alla partnership con Qualivita, collabora con i consorzi di materie prime Dop e Igp dal 2008.

“Esprimo grande soddisfazione per la partnership che in questo importante progetto di McDonald’s vede protagonista anche la Pera dell’Emilia-Romagna Igp insieme a tante eccellenze del Made in Italy. Sarà sicuramente un’azione importante che favorirà ed accrescerà la conoscenza dello stretto legame con il territorio e la tradizione”, ha detto Mauro Grossi, presidente del Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp.

“E' fondamentale sensibilizzare il più alto numero possibile di consumatori, soprattutto giovani, per garantire la sopravvivenza sia dell’Igp che dell’intera filiera delle pere, così duramente messe alla prova in questi ultimi 5 anni. Questa azione si aggiunge al supporto garantitoci dalla Regione Emilia-Romagna per l’Igp e dal Ministero della Sovranità Alimentare e delle Foreste per la filiera delle pere. Ricordo che la pera 'era' uno dei quattro prodotti frutticoli per cui l’Italia era determinante nel mercato globale. La pera dell’Emilia-Romagna Igp è stata tra le prime denominazioni protette ad essere riconosciute a livello europeo nel 1998.”

Per quanto riguarda invece il supporto contro la violenza di genere, continua la collaborazione con l’Associazione differenza donna, che già ha visto McDonald’s impegnata nella diffusione del 1522, numero nazionale antiviolenza e antistalking. In particolare, le due parti si stanno adoperando per avviare programmi che facilitino l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. “Siamo qui per testimoniare che le grandi aziende devono e possono fare la loro parte. Con McDonald's il lavoro di diffusione del 1522 è stato capillare e intenso e siamo certe che non ci fermeremo qui. Il lavoro di sensibilizzazione se strutturato in maniera puntuale ed organica è un mezzo formidabile di contrasto alla violenza sulle donne. Vogliamo che con McDonald's si prosegua per dire insieme che non possiamo restare indifferenti alla violenza maschile contro le donne”, spiega Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna.

Inoltre, grazie alla capillarità sul territorio degli oltre 150 licenziatari vengono realizzate molteplici attività e iniziative locali: quasi 200 progetti di inclusione e assunzione di persone fragili come persone con disabilità anche cognitive e rifugiati; oltre 220 attività dedicate ai giovani per contribuire a contrastare il fenomeno della dispersione giovanile, attraverso il supporto ad attività e squadre sportive e la formazione su temi quali bullismo e parità di genere, anche all’interno delle scuole; centinaia di iniziative per la tutela dell’ambiente come piantumazione, riqualifica e manutenzione del verde pubblico, progetti di decoro urbano, laboratori di educazione e sensibilizzazione al corretto riciclo, in collaborazione con istituzioni, scuole e associazioni. A queste si aggiungono attività nazionali ormai consolidate: l’operato di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald che accoglie e dà sostegno alle famiglie dei bambini ospedalizzati; 'Sempre aperti a donare', l’iniziativa benefica che da quattro anni offre pasti caldi ai bisognosi, grazie alla collaborazione tra McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, con il prezioso contributo di Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e centinaia di enti solidali locali. Nel corso delle prime tre edizioni sono stati donati oltre 527mila pasti caldi.

Sul fronte della sostenibilità, l’azienda è impegnata in prima linea nella sensibilizzazione sulle buone pratiche di riciclo nei ristoranti e contro il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti attraverso le 'Giornate insieme a te per l’ambiente', che dal 2021 hanno coinvolto 15.000 volontari in oltre 350 tappe. Un impegno costante nel nostro Paese testimoniato anche dai numeri: da un recente misurazione realizzata da Althesys, infatti, McDonald’s Italia ha creato 1,9 miliardi di euro di valore condiviso, pari allo 0,1% del pil, di cui 623 milioni di euro di contribuzione fiscale. Per ogni euro fatturato in Italia, McDonald’s ne redistribuisce 3,3 lungo tutta la filiera, divisi fra famiglie, Stato e altre imprese. Un impatto positivo che continuerà anche nel 2024 grazie all’apertura di 50 nuovi ristoranti e la creazione di 5.000 nuovi posti di lavoro.

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700 ristoranti, un numero significativo che rappresenta la presenza capillare dell’azienda in Italia, ma anche soprattutto il suo contributo alle Comunità, riassunto simbolicamente nel concept '7volte100' che raccoglie programmi e iniziative implementati lungo tutto il territorio, coinvolgendo e dando voce all’intera rete di franchisee, nonché ai partner e alle istituzioni con cui McDonald’s quotidianamente collabora. Dal nuovo accordo con il Consorzio della pera dell’Emilia-Romagna IGP alla rinnovata collaborazione per contrastare la violenza di genere a fianco di Differenza Donna; dall’impegno contro la povertà alimentare alla tutela dell’ambiente; dall’inclusione lavorativa delle categorie fragili e il supporto ai giovani, all’attività di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald.

“Sono orgogliosa di celebrare oggi questo importante traguardo. 700 è molto più che un numero, è simbolo del nostro lungo percorso in Italia, che ha per noi un significato profondo: è il valore generato da McDonald's sul territorio, insieme con i nostri oltre 150 licenziatari e 35.000 dipendenti, a sostegno del sistema Paese. Oggi abbiamo scelto di fermarci in questa meravigliosa città - che ci ha accolto con il nostro primo ristorante 38 anni fa - per condividere i grandi risultati ottenuti fino ad ora e i progetti che ancora vogliamo sviluppare sul territorio, con la promozione di iniziative dal forte impatto sociale, il sostegno alla filiera agroalimentare italiana, la condivisione dei temi della sostenibilità. Per i prossimi mesi, abbiamo in programma piani chiari e concreti: nuove aperture e nuove assunzioni, iniziative per il territorio e virtuose collaborazioni, con l’obiettivo di continuare a dare un contributo significativo al nostro paese”, ha commentato Giorgia Favaro, amministratrice delegata McDonald’s Italia.

In particolare, il recente accordo siglato con il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp - che entrerà presto a far parte di un nuovo hamburger – rappresenta un importante contributo dell’azienda ad una filiera che è stata colpita dalle alluvioni della scorsa estate. Grazie a questa collaborazione McDonald’s acquisterà oltre 65mila chili di prodotto, fornito da produttori locali della provincia di Modena. Un’azione questa, che ricalca l’accordo annunciato lo scorso anno con il Pomodoro di Pachino Igp e che per McDonald’s rappresenta un modello di impegno da continuare a implementare a supporto delle filiere che si trovano ad operare in contesti difficili. McDonald’s, grazie alla partnership con Qualivita, collabora con i consorzi di materie prime Dop e Igp dal 2008.

“Esprimo grande soddisfazione per la partnership che in questo importante progetto di McDonald’s vede protagonista anche la Pera dell’Emilia-Romagna Igp insieme a tante eccellenze del Made in Italy. Sarà sicuramente un’azione importante che favorirà ed accrescerà la conoscenza dello stretto legame con il territorio e la tradizione”, ha detto Mauro Grossi, presidente del Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp.

“E' fondamentale sensibilizzare il più alto numero possibile di consumatori, soprattutto giovani, per garantire la sopravvivenza sia dell’Igp che dell’intera filiera delle pere, così duramente messe alla prova in questi ultimi 5 anni. Questa azione si aggiunge al supporto garantitoci dalla Regione Emilia-Romagna per l’Igp e dal Ministero della Sovranità Alimentare e delle Foreste per la filiera delle pere. Ricordo che la pera 'era' uno dei quattro prodotti frutticoli per cui l’Italia era determinante nel mercato globale. La pera dell’Emilia-Romagna Igp è stata tra le prime denominazioni protette ad essere riconosciute a livello europeo nel 1998.”

Per quanto riguarda invece il supporto contro la violenza di genere, continua la collaborazione con l’Associazione differenza donna, che già ha visto McDonald’s impegnata nella diffusione del 1522, numero nazionale antiviolenza e antistalking. In particolare, le due parti si stanno adoperando per avviare programmi che facilitino l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. “Siamo qui per testimoniare che le grandi aziende devono e possono fare la loro parte. Con McDonald's il lavoro di diffusione del 1522 è stato capillare e intenso e siamo certe che non ci fermeremo qui. Il lavoro di sensibilizzazione se strutturato in maniera puntuale ed organica è un mezzo formidabile di contrasto alla violenza sulle donne. Vogliamo che con McDonald's si prosegua per dire insieme che non possiamo restare indifferenti alla violenza maschile contro le donne”, spiega Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna.

Inoltre, grazie alla capillarità sul territorio degli oltre 150 licenziatari vengono realizzate molteplici attività e iniziative locali: quasi 200 progetti di inclusione e assunzione di persone fragili come persone con disabilità anche cognitive e rifugiati; oltre 220 attività dedicate ai giovani per contribuire a contrastare il fenomeno della dispersione giovanile, attraverso il supporto ad attività e squadre sportive e la formazione su temi quali bullismo e parità di genere, anche all’interno delle scuole; centinaia di iniziative per la tutela dell’ambiente come piantumazione, riqualifica e manutenzione del verde pubblico, progetti di decoro urbano, laboratori di educazione e sensibilizzazione al corretto riciclo, in collaborazione con istituzioni, scuole e associazioni. A queste si aggiungono attività nazionali ormai consolidate: l’operato di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald che accoglie e dà sostegno alle famiglie dei bambini ospedalizzati; 'Sempre aperti a donare', l’iniziativa benefica che da quattro anni offre pasti caldi ai bisognosi, grazie alla collaborazione tra McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, con il prezioso contributo di Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e centinaia di enti solidali locali. Nel corso delle prime tre edizioni sono stati donati oltre 527mila pasti caldi.

Sul fronte della sostenibilità, l’azienda è impegnata in prima linea nella sensibilizzazione sulle buone pratiche di riciclo nei ristoranti e contro il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti attraverso le 'Giornate insieme a te per l’ambiente', che dal 2021 hanno coinvolto 15.000 volontari in oltre 350 tappe. Un impegno costante nel nostro Paese testimoniato anche dai numeri: da un recente misurazione realizzata da Althesys, infatti, McDonald’s Italia ha creato 1,9 miliardi di euro di valore condiviso, pari allo 0,1% del pil, di cui 623 milioni di euro di contribuzione fiscale. Per ogni euro fatturato in Italia, McDonald’s ne redistribuisce 3,3 lungo tutta la filiera, divisi fra famiglie, Stato e altre imprese. Un impatto positivo che continuerà anche nel 2024 grazie all’apertura di 50 nuovi ristoranti e la creazione di 5.000 nuovi posti di lavoro.

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