Economia
Ricerca, Carrozza inaugura al Cnr il meeting H2IOSC:...
Ricerca, Carrozza inaugura al Cnr il meeting H2IOSC: “Il nuovo Cloud è una vera sfida”
Il progetto si inserisce nella transizione digitale che coinvolge anche il patrimonio umanistico e culturale
"E' una vera sfida" dare vita ad un "grande 'cloud' multidisciplinare", di libero accesso, per ricercatori e professionisti, che possa mettere in sinergia e 'in dialogo' i nodi nazionali delle principali infrastrutture di ricerca nel settore umanistico e delle scienze del patrimonio culturale presenti attualmente in Italia. E' stata la presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, ad aprire così il meeting del progetto H2iosc - Humanities and cultural Heritage Italian Open Science Cloud che si tiene oggi e domani, 7 febbraio, nell'aula convegni della sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, a Roma.
Nel suo discorso di apertura Carrozza ha rilevato che "costruire una infrastruttura di open science che però tuteli il copyright, i dati, che tuteli i creatori dei dati" non è semplice. Il progetto si inserisce nella transizione digitale che "coinvolge ampiamente il patrimonio umanistico e culturale" ed "un aspetto di tale processo è la costruzione di infrastrutture di ricerca per potenziare la condivisione di dati, strumenti di ricerca e conoscenze in tali ambiti" ha sottolineato il Cnr.
"Al Cnr siamo nel posto giusto" per sviluppare questo progetto. Il Cnr, ha poi aggiunto la presidente Carrozza, "ha le competenze per affrontare questa sfida". La presidente ha aperto i lavori insieme al coordinatore scientifico del progetto e ricercatore dell’Istituto Opera del vocabolario italiano del Cnr, Emiliano Degl’Innocenti.
Il progetto "H2iosc è un ecosistema digitale avanzato che favorisce la collaborazione, la sinergia tra discipline e il progresso nella ricerca scientifica, ottimizzando l'efficienza dei processi e promuovendo l'innovazione attraverso l’uso di tecnologie all'avanguardia. Un'opportunità unica per rafforzare la centralità del sistema italiano della ricerca umanistica e sul patrimonio culturale nel contesto internazionale" ha spiegato Dell'Innocenti.
Costanza Miliani, coordinatrice del nodo italiano di E-Rihs e direttrice dell’istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr, ha indicato che "nell’ambito del progetto di federazione il nodo italiano dell’infrastruttura di ricerca per le scienze del patrimonio E-Rihs mira a implementare la nuova piattaforma di accesso Digilab basata su un cloud interoperabile per la ricerca data-driven negli studi storico-artistici, archeologici, di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, seguendo i principi Fair dei dati e adottando un approccio di Open Science".
Parito il 1° novembre del 2022, il progetto H2iosc ha una durata complessiva di 30 mesi e conta sul coordinamento del Cnr e su oltre 41 milioni di euro di fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il Cnr spiega che l’obiettivo di H2Iosc è quello di creare un ecosistema digitale aperto a studiosi, professionisti e cittadini, in grado di mettere in sinergia e ‘in dialogo’ i nodi delle principali infrastrutture di ricerca nel settore umanistico e delle scienze del patrimonio culturale presenti attualmente in Italia, riconosciute dall’Esfri - European strategy forum on research infrastructure, promuovendo la condivisione e l'accesso libero ai dati scientifici.
I 'nodi' italiani delle infrastrutture di ricerca che saranno federati sono E-Rihs - European Research Infrastructure for Heritage Science - che aggrega, coordina, rende interoperabili e accessibili i migliori laboratori, archivi fisici e digitali e tecnologie all’avanguardia per il patrimonio culturale; Clarin - Common Language Resources and Technology Infrastructure - dedicata alle risorse e alle tecnologie linguistiche; Operas - Open Scholarly Communication in the European Research Area for Social Sciences and Humanities - tesa al potenziamento delle politiche di open science e open publishing nelle scienze umane e nel patrimonio culturale; Dariah - Digital Research Infrastructure for the Arts and Humanities - un’infrastruttura digitale avanzata per la ricerca umanistica, che fornisce strumenti, supporto e risorse per facilitare la collaborazione, l'accesso ai dati e la condivisione delle conoscenze nelle arti e nelle discipline umanistiche.
Il Pnrr, prevedendo investimenti specifici per il settore dell’Innovazione Sociale e Culturale, stimola la comunità scientifica a compiere il processo di transizione digitale, attraverso un approccio sempre più stringente rispetto all’utilizzo di strumenti e tecnologie digitali per lo studio, la gestione e l’elaborazione dei dati prodotti da ricercatori e ricercatrici. Infatti, la federazione delle infrastrutture di ricerca realizzata da H2iosc ha positive ricadute anche per la conservazione e l’interpretazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, per superare - attraverso la creazione di questo ecosistema aperto e accessibile di risorse digitali - la frammentazione degli strumenti e delle conoscenze nell’ottica della interdisciplinarità della ricerca.
Il progetto H2iosc coinvolge 12 istituti del Cnr ed ha già permesso l'assunzione a tempo determinato all'interno dell'Ente di circa 50 figure professionali e si prevede possa diventare un volano per l’incremento occupazionale e la creazione di figure professionali altamente qualificate. Più in generale H2iosc, che riecheggia il modello europeo Eosc (European Open Science Cloud), risponde all’esigenza di favorire l’evoluzione dello Spazio Europeo della Ricerca (European Research Area, Era), nato per consolidare la leadership europea in settori strategici come ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico, favorendo la libera circolazione di ricercatori e ricercatrici e allineando le politiche e i programmi nazionali. Infine la rete paneuropea di infrastrutture di ricerca fornisce risorse, servizi e soluzioni basate sulla conoscenza e contribuisce alla realizzazione delle transizioni verde e digitale.
Economia
Peste suina: Canada blocca export prosciutti Parma,...
Il grido d'allarme del Consorzio del Prosciutto di Parma e Assica, interpellati dall'Adnkronos, alla luce della nuova zona II in Italia nel parmense e per le conseguenze sull'export extra Ue.
"C'è tanta, tanta preoccupazione. Da oggi il Canada è un mercato chiuso per tutti i prosciutti e salumi che provengono dalla zona di restrizione II che comprende tra gli altri i comuni di Collecchio, Felino, Fornovo, Varano, in provincia di Parma, ad alta vocazione suinicola mentre gli Stati Uniti hanno una misura simile ma solo per i prodotti a breve stagionature e quindi sono salvi i prosciutti crudi stagionati, quindi il prosciutto di Parma è salvo per gli Usa". E' quanto afferma Davide Calderone, direttore di Assica, l'Associazione industriali delle carni e dei salumi di Confindustria, interpellato dall'Adnkronos sulla questione della peste suina africana e sulla sua diffusione in Italia tra i cinghiali.
"Ci raggiungono ulteriori limitazioni a quelle già in atto e questo preoccupa molto. -afferma Calderone - Il problema diventa più urgente ora perché le zone sottoposte a restrizione cominciano ad essere quelle dove ci sono tanti salumifici, inizialmente riguardavano l'Alta Liguria e il Piemonte dove ci sono pochissimi salumifici e pochi allevamenti, ora invece sono coinvolte anche le zone ad altissima vocazione di prosciuttifici e salumifici (Parma)". "Riteniamo sia ancora possibile intervenire e chiediamo che il governo e la struttura commissariale decidano di intervenire ponendo recinzioni per salvaguardare le zone ad alta vocazione suinicola e produttiva. E' fondamentale recintare. Chiediamo dunque che ci sia un cambio di passo, dopo il peggioramento della situazione con le nuove zone di restrizione che si stanno allargando. E' una situazione economica molto problematica".
Forte preoccupazione anche dal Consorzio del Prosciutto di Parma. "Segnaliamo che le elevate garanzie sanitarie fornite dalla lunga stagionatura del nostro prodotto permettono di mantenere aperti importanti sbocchi per le nostre esportazioni come gli Stati Uniti e l’Australia. L’unico cambiamento di rilievo riguarda il Canada, Paese che rappresenta il 2,5% del nostro export, verso il quale le aziende produttrici di Prosciutto di Parma situate in zona di restrizione II (ovvero quelle in cui la Psa è presente nel cinghiale) non possono spedire il loro prodotto". E' quanto afferma Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. "Il nostro auspicio è che tutte le iniziative intraprese dal Ministero della Salute, dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, dal Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dalle Regioni competenti portino al contenimento ed eradicazione del virus, e a tutti va l’invito a compiere un ulteriore sforzo per raggiungere al più presto questo fondamentale obiettivo" conclude Utini.
Economia
Gioco responsabile, Fondazione FAIR presenta la sua ricerca...
È stata presentata a Roma, a IGE-Italian Gaming Expo, nell’ambito della tavola rotonda “Un Nuovo Approccio al Gioco Responsabile" la prima ricerca condotta da Fondazione FAIR, la Fondazione per l’Ascolto, l’Innovazione e la Ricerca nata su iniziativa di Sisal per promuovere un nuovo approccio al Gioco Responsabile.
Economia
Fondazione Fair: “Avere anche in Italia modello...
L'obiettivo di identificare e studiare le migliori pratiche internazionali e valutare potenziali opportunità per il mercato italiano
La Fondazione Fair, nata recentemente su iniziativa di Sisal per promuovere un nuovo approccio al Gioco Responsabile basato su studi e ricerca, presenta oggi i risultati della sua prima ricerca in una tavola rotonda dal titolo 'Un Nuovo Approccio al Gioco Responsabile' nell'ambito di Ige – Italian Gaming Expo, in corso in questi giorni a Roma (18-19 aprile). Realizzata dalla società di consulenza Oc&c, la ricerca ha esaminato il panorama globale del mercato e gli strumenti del Gioco Responsabile, con l'obiettivo di identificare e studiare le migliori pratiche internazionali e valutare potenziali opportunità per il mercato italiano. (VIDEO)
Durante la presentazione Luigi Nicola Serravalle, Partner e Giorgio Crainz, Associate Partner di Oc&c, hanno illustrato i risultati dello studio che ha identificato le migliori pratiche internazionali nel campo del Gioco Responsabile. Quest'analisi ha evidenziato la mancanza in Italia di un modello unico e accessibile di ricerca e studio indipendente, comune e accessibile a tutti, considerando il panorama attuale come estremamente frammentato, caratterizzato da iniziative parziali e isolate. A commentare i risultati della ricerca sono intervenuti la Sen. Elena Murelli (Lega); l’On. Alessandro Cattaneo (Forza Italia) e l’On. Mauro Del Barba (Italia Viva).
“Come primo passo abbiamo sentito la necessità di colmare gli attuali divari conoscitivi nel campo del Gioco Responsabile per fornire dati e know-how condivisi” ha dichiarato Matteo Caroli, Presidente della Fondazione Fair. "In Italia non esistono Fondazioni indipendenti dedicate al Gioco Responsabile: con la Fondazione Fair vogliamo promuovere una cultura del gioco che metta al centro la prevenzione, nonché il rispetto e la tutela delle persone, attraverso lo sviluppo di filoni di ricerca scientifica, studi e ricerche. Abbiamo poi l’obiettivo di promuovere collaborazioni e attività di studio con soggetti terzi qualificati, adottando così un approccio multidisciplinare e aperto al confronto con tutti".
La partecipazione di Fair alla due giorni di Ige ribadisce l'impegno della Fondazione nel creare cultura e consapevolezza sul Gioco Responsabile, oltre a promuovere un dialogo costruttivo con istituzioni pubbliche, operatori del settore, e attori sociali riguardo all'ascolto, alla ricerca e all'innovazione nel campo del Gioco Responsabile. Domani, venerdì 19 aprile, la Fondazione Fair sarà di nuovo protagonista a Ige con un panel dal titolo “Gioco Responsabile, tra Innovazione Digitale e Intelligenza Artificiale”. Questo evento esaminerà l'intersezione tra innovazione digitale e intelligenza artificiale nel contesto del Gioco Responsabile, mettendo in luce le implicazioni etiche, le sfide regolamentari e le potenzialità per la protezione dei giocatori in un ambiente di gioco evoluto e consapevole.
A moderare ci sarà Daniele Chieffi, giornalista, reputation manager, docente, Ceo The Magician, Co-founder Ailyn e interverranno Maurizio Benzi, Head of Digital Strategy Casaleggio Associati; Stefano Mainetti, Co-direttore Osservatorio Cloud Transformation School of Management Politecnico Milano; Emanuela Girardi, presidente PopAi e Stefano De Vita, Direttore Generale Fondazione Fair.