

Ultima ora
Ribaltone meteo, torna il gelo russo. Neve a Roma?
Ribaltone meteo in vista. “Nei prossimi giorni le temperature si manterranno su valori primaverili, specie al Centro-Sud, con valori fino a 15-20°C e con punte di 25°C sulle Isole Maggiori. Domenica 26 febbraio entreremo invece in un’altra stagione” spiegano gli esperti del sito www.iLMeteo.it.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, prevede che, con lo spostamento dell’alta pressione verso il Nord Europa, un nuovo nocciolo artico dalla Russia scenderà verso l’Italia ad una velocità anomala: in meno di 24 ore, tra sabato sera e domenica sera, le temperature crolleranno di almeno 10 gradi. Sabato vivremo una giornata mite specie al Centro-Sud, quasi calda in Sicilia; domenica improvvisamente arriverà la neve fin quasi sulle coste adriatiche con la Bora che soffierà impetuosa.
Intanto con la fine del Carnevale, anche l’Anticiclone perde colpi al Nord dove arrivano correnti più umide: fino a sabato sono previste delle piogge sparse, più diffuse domani e sabato, ma ancora non sufficienti a ribaltare il quadro siccitoso presente al settentrione. Al momento non sono purtroppo confermate le nevicate abbondanti attese sulle Alpi: ci vorrebbero 40 giorni di piogge costanti, in pratica – visto che oggi inizia la Quaresima – sarebbe necessario che piovesse da oggi fino al Giovedì Santo per colmare il deficit di acqua e neve al Nord. Purtroppo pioverà per 3-4 giorni, ma in modo isolato e debole; da domenica tornerà il freddo, ma anche il clima secco sulle regioni settentrionali.
Il quadro previsto per la pioggia e la neve al Centro, invece, sarà totalmente diverso: nei prossimi giorni avremo nubi di passaggio, ma non sono attese precipitazioni. Da domenica invece il maltempo potrebbe fare sul serio con neve a bassa quota su Marche, Abruzzo e Molise e tra lunedì sera e martedì mattina anche tra Lazio, Umbria e Toscana: non si esclude una spolverata nella notte tra lunedì e martedì su Roma, Terni, Perugia e Firenze.
Insomma, alla fine dell’inverno meteorologico che cade il 28 febbraio, ecco che la dama bianca potrebbe sorprendere gran parte delle regioni centrali fino in pianura.
Ovviamente è una tendenza ad una settimana, ma intanto fissiamo le previsioni più attendibili: caldo anomalo fino a sabato compreso, crollo delle temperature di 10 gradi domenica 26 febbraio, venti impetuosi tra domenica e lunedì con aria gelida di origine artica russa.
Un colpo di coda invernale di un inverno che di veri colpi freddi e nevosi ne ha avuti pochi.
NEL DETTAGLIO
Mercoledì 22. Al Nord: prima nebbia poi cielo coperto e piovaschi al Nord Ovest entro sera. Al Centro: nebbie al mattino, poi cielo coperto. Sulla Sardegna, tutto sole. Al Sud: soleggiato salvo nubi basse sulle tirreniche.
Giovedì 23. Al Nord: piogge deboli. Al Centro: piogge deboli in Toscana. Al Sud: ancora tempo stabile e caldo per il periodo.
Venerdì 24. Al Nord: pioviggine con nubi basse al Nord Ovest. Al Centro: molte nubi specie sulle tirreniche. Al Sud: bel tempo prevalente.
Tendenza: sabato a tratti nuvoloso, ma con clima primaverile; domenica irruzione artica con neve a bassa quota sulle adriatiche.
Coronavirus
2 giugno, Meloni brinda con Mattarella: “Alla Repubblica”

Il presidente della Repubblica rompe gli schemi del ricevimento, sostando con la premier e le più alte cariche dello Stato sulla terrazza del Quirinale anziché nella coffee house

Un brindisi “alla Repubblica”. Giorgia Meloni brinda con il capo dello Stato Sergio Mattarella, che la riceve rompendo gli schemi del ricevimento per la festa del 2 giugno, sostando con lei e con le più alte cariche dello Stato sulla terrazza del Quirinale anziché nella coffee house come da tradizione. E’ Mattarella che porge un bicchiere di prosecco alla premier, che intitola il brindisi “alla Repubblica”.
Il presidente della Repubblica accoglie il presidente del Consiglio al ricevimento al Quirinale mostrandole la vista su una bellissima Roma al tramonto dalla terrazza. La premier, accompagnata dal consorte Andrea Giambruno, riconosce dal Colle il suo ufficio alla Camera, e lo indica al capo dello Stato che le ha mostrato dall’alto del Quirinale Montecitorio. Con loro, sulla terrazza, anche i due presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra. Un formato inedito per questo evento – il primo dopo la lunga pausa legata al Covid – visto che solitamente il presidente della Repubblica rimaneva nella coffee house ad attendere il saluto degli ospiti al ‘padrone di casa’.
Stamani in Moldova, nel pomeriggio a Roma. Eppure la premier sembra non avvertire stanchezza e scherza con tutti al ricevimento per la festa della Repubblica. ‘Tampinata’ dai cronisti che non si staccano da lei nemmeno per un attimo, dopo aver concesso loro un selfie di gruppo scherza: “Banda di origliatori seriali”.
Poi incrocia il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo che le presenta la moglie Laura. “Ma sei proprio sicura?”, si presenta lei subito pronta alla battuta. Dunque si imbatte nel presidente del Cnel, Renato Brunetta: “Ti vedo carico, combattivo”. E i complimenti arrivano anche per il regista Enrico Vanzina: “E’ da tanto che non ti vedo, ma ti vedo proprio bene”.
I giornalisti sono sempre lì, al suo seguito. “Che stai a scrive?”, ride a uno del gruppo chiedendo di vedere il taccuino. Arriva la fedelissima Patrizia Scurti per portarla dal vicepremier Antonio Tajani, che l’attende per un colloquio riservato. “Ecco, m’ha salvato – dice Meloni ai cronisti congedandosi – che io sono una chiacchierona…”. Meloni lascia poi il Quirinale, dopo essersi intrattenuta a lungo, riservatamente, con il ministro degli Esteri, che la ‘scorta’ fino all’auto che l’attende nel cortile.
Ultima ora
Festa scudetto Napoli 2023, la città si prepara al 4 giugno

Metro, bus e funicolari fino alle 2

Napoli si prepara alla festa scudetto 2023 del 4 giugno. “La quota di turisti tifosi del Napoli, o più semplicemente appassionati di calcio, attirati a Napoli dai festeggiamenti che avverranno in città domenica per lo scudetto vinto dalla squadra di Spalletti, è sempre molto consistente e non accenna a diminuire”, sottolinea il presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno Vincenzo Schiavo.
Sarà prolungato fino alle 2 di notte l’orario di esercizio di bus, funicolari e metropolitana domenica 4 giugno in occasione di Napoli-Sampdoria, ultima partita del campionato di Serie A in programma alle 18.30 allo stadio Diego Armando Maradona, e della festa che inizierà dopo la partita allo stadio, trasmessa sui maxischermi collocati in diverse piazze della città e in provincia. Anm, azienda del trasporto pubblico del Comune di Napoli, comunica che la Linea 1 della metropolitana limiterà alla tratta Piscinola-Dante con servizio senza interruzioni fino alle ore 2 del giorno successivo; l’ultima corsa sull’intera tratta partirà da Garibaldi alle 21.04 e da Piscinola alle 20.34, mentre l’ultima corsa notturna partirà da Piscinola per Dante all’1.26 e da Dante per Piscinola all’1.48.
Le Funicolari Montesanto, Mergellina e Centrale resteranno in servizio fino alle ore 2 del giorno successivo, così come il servizio bus delle linee 116, 140, 151, 162, 169, 175, 182, 184, 196, C16, 204, 254 (con autobus), R5, R7, 612, mentre le altre linee effettueranno l’esercizio ordinario festivo. Sarà garantito fino alle 2 anche il servizio Alibus per l’aeroporto di Capodichino, così come resteranno aperti fino alle 2 i parcheggi Argento, Chiaiano e Frullone, mentre i parcheggi Brin e Colli Aminei resteranno aperti tutta la notte. Il servizio filobus e tram sarà invece sospeso dalle ore 17.
Corse straordinarie anche per i treni della Linea 2 della metropolitana. Trenitalia, in accordo con Regione Campania e Comune di Napoli, farà circolare treni metropolitani della Linea 2 oltre il consueto orario di termine del servizio e fino alle 2 di notte, così da consentire un più agevole deflusso degli spettatori dallo stadio. In totale saranno 88 le corse supplementari in partenza dalla stazione di Napoli Campi Flegrei, di cui 44 in direzione Napoli San Giovanni-Barra e 44 in direzione Pozzuoli.
Anche i servizi ferroviari gestiti da Eav, holding dei trasporti della Regione Campania, saranno rafforzati domenica 4 giugno. La linea ferroviaria Cumana sulla tratta Mostra-Montesanto sarà prolungata con ultime corse da Mostra alle 2.06 con arrivo a Montesanto alle 2.16 e da Montesanto all’1.41 con arrivo a Mostra all’1.50.
Sulla tratta Montesanto-Fuorigrotta saranno effettuate le seguenti corse aggiuntive: da Montesanto alle ore 2 con arrivo a Fuorigrotta alle 2.08 e da Montesanto alle ore 2.20 con arrivo a Fuorigrotta alle 2.28. Le biglietterie di Montesanto, Fuorigrotta e Mostra resteranno aperte al pubblico fino a fine servizio. Prolungata anche la linea metropolitana Piscinola-Aversa, con ultima corsa da Piscinola all’1.45 con arrivo ad Aversa all’1.58 e da Aversa all’1.45 con arrivo a Piscinola all’1.58.
Cronaca
SuperEnalotto, centrato 5+1 da oltre 600mila euro a Cagliari

La combinazione vincente
I numeri dell’estrazione vincente del SupErenalotto di oggi, 1 giugno 2023: 2, 37, 64, 83, 89, 90. Jolly: 34. SuperStar: 23. Nessun ‘6’ al concorso di oggi del SuperEnalotto, mentre è stato centrato un ‘5+1’ a cui vanno 647.063,27 euro a Quartucciu in provincia di Cagliari, presso la tabaccheria Punto Centrale di Giuseppe Pisu. Sono stati realizzati due ‘5’, che vincono 104.525,61 euro ciascuno: uno a Vezzano Ligure nello spezzino e l’altro a Busnago nella provincia di Monza e Brianza. L’ultimo ‘6’ da 73,8 milioni di euro è stato centrato il 25 marzo 2023 grazie a una giocata on line. Il jackpot a disposizione del ‘6’ per il prossimo concorso sale a 39.300.000 di euro.
Ultima ora
Maltempo oggi Sardegna, disagi nel Sassarese: salvata donna disabile

Un violento acquazzone ha creato disagi nella zona di Olmedo, non lontano da Alghero

Continua l’ondata di maltempo in Sardegna, specialmente nel Sassarese. Un violento acquazzone ha creato disagi nella zona di Olmedo, non lontano da Alghero. Tra le tante chiamate ricevute, al comando dei vigili del fuoco di Sassari è arrivata una richiesta di soccorso urgente per una donna disabile che si trovava in uno scantinato che si stava allagando. La squadra del 115 è riuscita ad arrivare in tempi rapidi nell’abitazione di Olmedo e a portare in salvo la donna.
A pochi chilometri di distanza le acque di un canale del lago Cuga hanno invaso la Statale 127 bis e alcune auto sono rimaste intrappolate. L’intervento dei vigili del fuoco è ancora in corso, ma tutte le persone coinvolte sono state messe al sicuro e la situazione adesso è sotto controllo.
Sempre nelle campagne di Olmedo disagi si sono registrati a un rifugio per animali. L’acqua ha allagato la fattoria didattica con la titolare che ha lanciato disperati appelli sui social perché aveva paura che i tanti animali che sono ospitati lì venissero travolti dall’acqua. È scattata una mobilitazione e, passato il temporale, la situazione è tornata alla normalità. “Tutti gli animali sono salvi”, è stato il messaggio rassicurante dopo la grande paura.
Cronaca
Vaticano, uomo si denuda nella Basilica di San Pietro

E' salito sull'altare maggiore, la scena è stata ripresa da un gruppo di fedeli
Un uomo, poco prima della chiusura ai turisti della Basilica di San Pietro, è salito sull’altare maggiore denudandosi. La scena è stata ripresa da un gruppo di fedeli e diffusa su Telegram al canale ‘Welcome to favelas’.
Politica
Offese a Kyenge, Calderoli condannato a 7 mesi

La condanna nel procedimento per diffamazione aggravata dalla matrice razziale nei confronti dell'ex ministra dell'Integrazione
Il Tribunale di Bergamo ha condannato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli a 7 mesi, nel procedimento per diffamazione aggravata dalla matrice razziale nei confronti dell’ex ministra dell’Integrazione Cecile Kyenge. L’esponente leghista il 13 luglio 2013 definì “orango” la ministra del Pd, alla festa della Lega di Treviglio di Bergamo durante un comizio.
Cronaca
Naufragio Cutro, primi indagati: disposti interrogatori e perquisizioni

L'inchiesta della procura di Crotone tenta di fare luce sui mancati soccorsi all'imbarcazione naufragata

La procura della Repubblica di Crotone ha iscritto i primi nomi nel registro degli indagati per il naufragio di Cutro (Kr) avvenuto nella notte fra il 25 e il 26 febbraio scorso e che costò la vita a 94 persone (circa 30 i dispersi). Gli inquirenti hanno disposto una serie di perquisizioni e interrogatori. L’inchiesta della procura di Crotone tenta di fare luce sui mancati soccorsi all’imbarcazione naufragata.
Ecco uno dei passaggi principali del decreto di perquisizione personale, locale, informatica e contestuale sequestro disposto dalla procura di Crotone nell’ambito dell’indagine sul naufragio: “Rilevato che nella telefonata intercorsa alle ore 23:49 tra l’operatore del Roan della Guardia di Finanza di Vibo Valentia e il capo turno della sala operativa della Guardia Costiera, registrata sul server del Mrsc di Reggio Calabria, l’operatore del Roan, su indicazione dell’Otc di turno, notiziava l’operatore della CP dell’impiego della ‘vedetta 5006’; in tale conversazione l’operatore della CP riferiva che, sebbene in quel momento non era presente alcuna loro imbarcazione in mare, avrebbe potuto allertare una unità dispiegata presso l’Ucg di Crotone o, in alternativa, presso l’Ucg di Roccella Ionica, ricevendo rassicurazioni da parte dell’operatore della Guardia di Finanza; rilevato che, nonostante quanto riferito alla sala operativa della CP e attestato” dall’Otc di turno “dall’annotazione redatta del comandante della vedetta ‘V.5006’, emergeva che la predetta imbarcazione, in quei momenti, lungi dall’essere in navigazione alla ricerca del target, si trovava, in realtà, all’interno del porto di Crotone”.
Il procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia, nel decreto di perquisizione e contestuale sequestro disposto nell’ambito dell’indagine sul naufragio, scrive ancora, riferendosi alle annotazioni sul giornale di bordo della motovedetta V.5006 della Gdf: “Le modalità di redazione del ‘Giornale di Chiesuola’ inducono a ritenere che le circostanze presenti alle pagine 37, 38, 39 e 40, verificatesi in momenti antecedenti al disastro, quindi in una situazione non di emergenza, siano state annotate successivamente ai fatti”. Il documento, infatti, rilevano i pm, “risulta composto di n. 6 (sei) facciate e presenta delle significative anomalie atteso che i fogli non presentano numerazione progressiva”.
Nel decreto di perquisizione e sequestro, il procuratore Capoccia fa tra l’altro riferimento a una conversazione tra l’operatore della sala operativa del Roan di Vibo e l’operatore della sala operativa dell’Mrsc (Maritime rescue sub centre) di Reggio Calabria: “Successivamente all’inversione di rotta delle imbarcazioni in uso Guardia di Finanza, tra le ore 03:58:03 e le ore 03:59:38”, quindi successivamente anche all’orario indicato dagli operatori, “intercorreva un’ulteriore conversazione tra l’operatore della sala operativa del Roan di Vibo e l’operatore della sala operativa dell’Mrsc di Reggio Calabria (sempre captata sui server della CP) durante la quale, sebbene il target fosse monitorato da circa 24 minuti, l’operatore di sala riferiva: ‘Anche noi dal… dal radar al momento non battiamo nulla'”.
Nel chiarire le motivazioni che rendono “assolutamente indispensabile procedere alla perquisizione informatica dei cellulari in uso agli indagati”, la procura mette in luce tra l’altro anche come “al fine di procedere ad una compiuta ricostruzione del fatto e comprendere le ragioni sottese a simili scelte operative, al ritardo accumulato nell’operazione della Gdf e alla mancata comunicazione della posizione del natante alla Capitaneria di Porto, si cercava di acquisire le comunicazioni di servizio intercorse tra gli operatori della Guardia di Finanza impegnati nel servizio quella notte ma – si legge nel decreto – sui server in uso alla Guardia di Finanza, non veniva ritrovata alcuna traccia audio”.
Cronaca
Giulia Tramontano, il fidanzato Impagnatiello: “Cadavere in auto fino a mercoledì”

"L'ho colpita al collo per non farla soffrire"

Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della compagna Giulia Tramontano, la 29enne incinta di 7 mesi uccisa a Senago, avrebbe girato in auto con il cadavere della donna fino a mercoledì scorso, dopo averlo tenuto nascosto in un box e aver provato a bruciarlo prima con dell’alcol e poi con della benzina. “Martedì mattina verso le 7, vado in cantina e tiro fuori il corpo trascinandolo verso il box – si legge nel verbale della confessione del 30enne -. Poi porto la macchina nel box e carico il corpo nel bagagliaio”.
“Lascio il corpo di Giulia nella macchina fino alla notte di mercoledì quando decido di gettarlo, intorno alle 02.30 del mercoledì in quel posto che già conoscevo e dove poi è stato rinvenuto e che ho comunicato ai carabinieri”.
Impagnatiello precisa inoltre che “da quando ho messo il corpo di Giulia nel bagagliaio martedì, io ho comunque usato la macchina andandoci in giro con il cadavere nel bagagliaio”.
Durante la confessione dell’omicidio della compagna Giulia Tramontana, Alessandro Impagnatiello ha raccontato che la 29enne incinta si sarebbe procurata dei tagli sulle braccia da sola, con il coltello con cui stava cucinando. “Mi diceva che non voleva più vivere”, racconta il 30enne reo confesso che, scrivono l’aggiunta Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo nel decreto di fermo, “ha dimostrato di essere in grado di mentire ripetutamente e di cambiare più volte versione dei fatti”. Agli inquirenti Impagnatiello ha raccontato, quindi, che la compagna “si era già inferta qualche colpo all’altezza del collo” e allora “per non farla soffrire, le ho inferto anche io tre o quattro colpi all’altezza del collo”. A quel punto la donna, incinta di 7 mesi, sarebbe “stremata a terra e io le dicevo che era finita e che doveva riposarsi”. Durante l’accoltellamento, durato a quanto riferisce l’uomo “pochi minuti”, Giulia avrebbe “tentato di divincolarsi in maniera debole” e senza urlare.
Politica
2 giugno, Meloni scherza con Landini e Bombardieri: “Non saluta sindacati?”’

Siparietto nel ricevimento al Quirinale
Saluta Lino Banfi, poi, mentre si dirige dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni -rientrata dalla Moldova per non mancare al ricevimento ai Giardini del Quirinale per il 2 Giugno – si imbatte nei segretari di Cgil e Uil Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, che la fermano con una battuta: “Presidente, se non saluta i sindacati….”. Meloni si ferma per un saluto, dunque ricambia pronta la battuta: “Non mi fate polemica anche qui, eh…”.
Salute e Benessere
Lupus, Iaccarino (UniPd): “Biologici riducono danni organi e articolazioni”

Al MiCo di Milano in corso il Congresso Eular

“Il lupus eritematoso sistemico (Les) è una malattia reumatica autoimmune, ciò vuol dire che il sistema immunitario agisce non solo contro gli agenti esterni, come batteri e virus, ma anche contro organi e apparati dello stesso organismo. Può quindi attaccare qualsiasi organo e apparato, e quelli più frequentemente colpiti sono le articolazioni, la cute e i reni. Il paziente con il lupus rischia di vedere compromessa la funzionalità di alcuni organi, oltre che la qualità della vita. In alcuni casi più gravi è messa a rischio anche la sopravvivenza stessa del paziente”. Lo ha ricordato Luca Iaccarino, professore associato di Reumatologia all’università di Padova, a margine del Congresso Eular (European Congress of Rheumatology) 2023, in svolgimento al MiCo di Milano dal 31 maggio al 3 giugno, facendo il punto sulle cure per il Les.
La terapia che si è rivelata vantaggiosa in termini di percentuale di pazienti che raggiungono una risposta e nei migliori dei casi la remissione è quella basata sui farmaci biologici, come belimumab, impiegata nei pazienti con lupus da circa dieci anni: “In alcuni soggetti, la terapia con farmaci biologici, come belimumab – ha spiegato Iaccarino – ha garantito la riduzione dell’accumulo di danno, cioè la compromissione della funzionalità degli organi, delle articolazioni, del rene. Traggono beneficio dalla terapia con farmaci biologici anche gli aspetti dermatologici, come le cicatrici cutanee. Questi farmaci hanno sicuramente aiutato a migliorare la qualità della vita di questi pazienti”.
A dimostrare l’efficacia della terapia con farmaci biologici nella riduzione del danno d’organo sono i risultati dello studio italiano ‘BeRLiSS: belimumab in real life setting study’, coordinato proprio dal centro di Padova e che ha coinvolto quasi 500 pazienti con lupus eritematoso sistemico, trattati con belimumab e seguiti dai 24 centri specializzati presenti sul territorio nazionale: “Questo studio non solo ha confermato i dati che avevamo potuto vedere nei trial randomizzati controllati – ha concluso il professore – ma ha anche dimostrato la capacità di questo farmaco di ridurre le riacutizzazioni della malattia e l’accumulo di danno in questi pazienti”.
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