Esteri
Navalny, il messaggio della moglie Yulia: “Grazie per...
Navalny, il messaggio della moglie Yulia: “Grazie per 26 anni di assoluta felicità”
La vedova non ha partecipato ai funerali del marito perché si trova fuori dalla Russia
La moglie di Alexei Navalny, Yulia Navalnaya, ha reso omaggio al marito sepolto oggi, 1 marzo, nel cimitero di Mosca. La vedova del dissidente non ha potuto prendere parte ai funerali del marito morto in carcere perché si trova fuori dalla Russia, ma lo ha ringraziato per "26 anni di assoluta felicità... anche negli ultimi tre anni".
"Per l'amore, per avermi sempre sostenuto, per avermi fatto ridere anche dal carcere, per il fatto che mi hai sempre pensato. Non so come vivere senza di te, ma cercherò di renderti felice per me lassù e orgoglioso di me. Non so se riuscirò a gestirlo o no, ma ci proverò", scrive, in un messaggio che accompagna un omaggio video su X.
Alexei #Navalny era molte cose, ma anche un omone di quasi 2 metri con un carisma innato, un'espressività potentissima, le stimmate del leader.
— Dario D'Angelo (@dariodangelo91) March 1, 2024
Ora tocca a Yulia Navalnaya. E l'impresa di sostituire un "campione" come Alexei è a dir poco complicata.
Serviva coraggio per… pic.twitter.com/82F99MjZcc
"Ci incontreremo sicuramente un giorno. Ho così tante storie non raccontate per te, e ho così tante canzoni salvate per te sul mio telefono, stupide e divertenti, a dire il vero, canzoni terribili, ma parlano di noi, e volevo davvero fartele ascoltare. E volevo davvero vederti ascoltarle, ridere e poi abbracciarmi. Ti amerò per sempre. Riposa in pace."
Esteri
Usa, l’allarme dell’Fbi: “Hacker cinesi...
Il direttore Wray: "Sono riusciti a infiltrarsi in diverse società americane che operano in settori critici, come quello energetico o idrico"
Il direttore dell'Fbi, Christopher Wray, ha lanciato l'allarme sul fatto che hacker legati al governo cinesi stanno aspettando "solo il momento giusto per un devastante attacco" ad infrastrutture critiche negli Stati Uniti. Durante un discorso alla Vanderbilt University, Wray ha rivelato che un gruppo di hacker cinesi, Volt Typhoon, è riuscito ad infiltrarsi in diverse società americane che operano in settori critici, come quello energetico o idrico, secondo quanto riporta l'International Business Times.
Nel suo discorso, Wray ha sottolineato quindi che la Cina possiede la capacità di infliggere danni sostanziali a infrastrutture critiche Usa, e che il piano degli hacker è quello di "attaccare infrastrutture civili per cercare di indurre il panico". Un portavoce del ministero degli Esteri cinesi ha dichiarato, all'inizio della settimana, che Volt Typhoon non ha nessun contatto con il governo cinese ma fa parte di un gruppo criminale specializzato in "ransomware".
Esteri
Biden e la gaffe sullo zio mangiato dai cannibali
Il presidente e l'omaggio allo zio morto nella Seconda guerra mondiale
"Mio zio forse è stato mangiato dai cannibali". Parola di Joe Biden. Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti somigliano ad una nuova gaffe e non passano inosservate. Biden si è espresso durante una visita a Scranton, Pennsylvania, la città che - come sanno gli appassionati di serie tv - è diventata celebre anche perché è la sede di The Office, lo show Nbc che dal 2005 al 2013 ha avuto un enorme successo.
Biden ha reso omaggio allo zio, Ambrose Finnegan, pilota morto durante la Seconda guerra mondiale. "E' stato abbattuto in Nuova Guinea e non hanno mai trovato il corpo. In quella parte della Nuova Guinea c'erano molti cannibali", le parole del presidente. Secondo i registri militari, in realtà, l'aereo su cui volava Finnegan precipitò davanti alle coste della Nuova Guinea: l'apparecchio e il corpo non vennero mai trovati.
Esteri
G7, Tajani: “Convergenza su tutte le questioni...
A Capri il vertice dei ministri degli Esteri
"Grande unità d'intenti e convergenza su tutte le questioni internazionali". Così Antonio Tajani nella conferenza finale del vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7 a Capri. Ribadito il no all'operazione militare israeliana a Rafah, per il Medio Oriente va perseguita la de-escalation. Ok alle sanzioni all'Iran ma la porta del dialogo resta aperta.