Economia
Def in Cdm, sul tavolo anche restyling imposte successione...
Def in Cdm, sul tavolo anche restyling imposte successione e bollo
Deficit al 4,3% e debito al 137,8%. Giorgetti: "Quadro internazionale complicato. Obiettivo conferma taglio cuneo in 2025"
Disco verde del Consiglio dei ministri al Documento di economia e finanza (Def). Il Pil per il 2024 è stato stimato all'1%, un deficit al 4,3% e il debito al 137,8%.
Nel 2025 il Pil crescerà dell'1,2%, mentre il deficit si attesterà al 3,7% del Pil e il debito al 138,9%. Nel 2026 il Pil dovrebbe registrare un +1,1%, il deficit si dovrebbe assestare al 3% del Pil e il debito al 139,8%. L'anno successivo il Pil è previsto in crescita dello 0,9%, il deficit al 2,2% del Pil e il debito al 139,6%.
Giorgetti
Dal quadro tendenziale, aggiornato rispetto le dinamiche delle nuove previsioni politiche economiche, emerge ''l'impatto devastante del superbonus e simili''. ''L'andamento del debito è quello pesantemente condizionato dai riflessi per cassa dal pagamento dei crediti fiscali del superbonus nei prossimi anni. Questa enorme massa di 219 miliardi di crediti edilizi, scenderanno in forma di compensazione nei prossimi anni, e diventeranno a tutti gli effetti debito pubblico, anche ai fini contabili'', ha affermato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa dopo il via libera del Cdm al Def.
''Quello che non cessa adesso è la verifica e il controllo della bontà di questi debiti'' derivanti dal superbonus, che ''ha già portato, ad oggi, a circa 16 miliardi di crediti annullati e sequestrati a vario titolo''. ''Questa operazione di verifica circa la bontà di tutti questi crediti vantati, o dichiarati tali, presso lo Stato continuerà e credo sia una delle parti più importanti dell'operazione di accertamento e di verifiche fiscali che dobbiamo fare quest'anno'', ha aggiunto.
Le previsioni macro e di crescita sono "assai complicate in un quadro internazionale e geopolitico complicato", ha spiegato ancora Giorgetti aggiungendo che il Def "tiene conto della rivoluzione delle regole di bilancio e fiscali in sede europea, tali per cui mancano le disposizioni attuative, le istruzioni per la costruzione del percorso". ''In sede europea - ricorda - è stato deciso che il termine per la presentazione del nuovo Def, cioè il programma strutturale, è stato stabilito per 20 settembre. Ovviamente la nostra volontà è di presentarlo prima, quando saranno disponibili tutti gli elementi, prima di tuto la traiettoria tecnica che dovrebbe essere resa disponibile presumibilmente nella seconda metà giugno da parte dell'Unione europea''.
"Quello della decontribuzione che scade nel 2024 è un obiettivo che intendiamo assolutamente replicare nel 2025", è "il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il piano strutturale entro il 20 settembre", ha spiegato poi.
E ancora: "Auspico che si avvii a breve una diminuzione dei tassi di interesse in relazione al fatto che l'inflazione, almeno nel nostro Paese, sembra sotto controllo", ha detto Giorgetti spiegando che "nel corso degli anni la spesa per interessi aumenta" a causa dell'aumento dei tassi da parte della Bce.
Quanto alla corsa dei prezzi della benzina "esiste già una disposizione dello scorso anno, se si verificheranno le circostanze partirà, ma come è evidente a tutti il prezzo della benzina non dipende dal governo".
Inoltre, "al ministero stiamo pensando come andare ulteriormente avanti in questa direzione di tagli di spesa, non auspicavamo il disastro del superbonus e questo complica il quadro onestamente". Nel prossimo piano dovremo "tenere conto del nuovo quadro ma anche degli obiettivi come la decontribuzione che ha restituito un po' di fiato agli italiani" ed in questo anche "l'andamento dell'inflazione ci conforta", ha detto Giorgetti. '"Quando si farà la legge bilancio si troveranno le forme per confermare" il taglio del cuneo che "è la priorità numero Uno", ha aggiunto.
Portavoce Ue: "Può deviare da linee guida su contenuti"
La Commissione europea ha "informato tutti gli Stati membri che, nelle circostanze attuali e quindi in vista dell'entrata in vigore delle nuove norme fiscali", l'esecutivo Ue "non richiederà agli Stati membri di rispettare le linee guida relative alla presentazione e al contenuto dei programmi di stabilità o di convergenza", che devono essere comunicati nel mese di aprile. Lo precisa la portavoce dell'esecutivo Ue per l'economia, Veerle Nuyts, rispondendo, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, in merito ai contenuti del Def che, secondo indiscrezioni, dovrebbe contenere solo il deficit tendenziale e non quello programmatico, cosa che ha attirato al governo critiche da parte delle opposizioni.
"Anche se non commentiamo i piani dei singoli Stati membri - ha aggiunto Nuyts - ricordo più in generale che, in base all'attuale legislazione dell'Ue, cioè in base al patto di stabilità e crescita, gli Stati membri devono presentare i loro programmi nazionali di riforma e di stabilità in aprile. In vista della prevista entrata in vigore delle nuove regole, quindi del quadro della governance economica, nelle prossime settimane, la Commissione riconosce che gli Stati membri si stanno concentrando sulla preparazione di piani strutturali di bilancio a medio termine".
"La Commissione riconosce anche - ha spiegato la portavoce - che, in questo contesto, l’utilità pratica dei programmi nazionali di riforma da un lato e dei programmi di stabilità e di convergenza dall’altro, potrebbe essere minore del solito e, di conseguenza, alcuni Stati membri potrebbero preferire inviare versioni più snelle di questi documenti. Quello che posso dire è che i servizi della Commissione sono entrati in contatto con tutti gli Stati membri attraverso il Comitato economico e finanziario e li hanno informati che, nelle circostanze attuali, la Commissione non richiederà agli Stati membri di rispettare le linee guida sul formato e sul contenuto dei programmi di stabilità e di convergenza, che risalgono al 2017".
"In attesa dell'adozione definitiva da parte dei legislatori - ha detto ancora Nuyts - ci aspettiamo ovviamente che alcuni Stati membri presentino i loro piani strutturali fiscali a medio termine a settembre. Andando, in linea con l'accordo provvisorio su questa nuova legislazione, tutti gli Stati membri saranno tenuti a includere traiettorie fiscali a medio termine nei loro piani strutturali di bilancio a medio termine e ad affrontare le priorità identificate nelle raccomandazioni specifiche per Paese, emesse nel contesto del Semestre europeo. Questi piani uniranno gli attuali programmi di stabilità e convergenza con i programmi nazionali di riforma", ha concluso.
Economia
Se il caffè scomparisse?: Lavazza lancia la nuova campagna...
In occasione della Giornata Mondiale della Terra Lavazza, azienda italiana specializzata nella produzione del caffè, lancia una campagna di sensibilizzazione sull’importanza del rispetto del nostro pianeta. Protagonista il comico e creator digitale Adrian Bliss che in veste di presentatore, annuncia una notizia allarmante: il caffè è terminato in tutto il mondo.
Economia
‘Se il caffè sparisse?’, al via nuova campagna...
Il progetto racconta in chiave satirica il rischio della sparizione del caffè come uno degli effetti del cambiamento climatico e sottolinea l'impegno di Fondazione Lavazza nella formazione dei coltivatori di caffè.
In occasione della Giornata Mondiale della Terra (22 aprile), Lavazza, l’azienda italiana attiva nella produzione di caffè, lancia una nuova campagna globale, realizzata in collaborazione con la società di marketing Freeda Platform per sensibilizzare le persone sull’importanza del rispetto del nostro pianeta. Il progetto, che vede protagonista il comico e creator digitale Adrian Bliss, racconta in chiave satirica il rischio della sparizione del caffè come uno degli effetti del cambiamento climatico e sottolinea l'impegno di Fondazione Lavazza nella formazione dei coltivatori di caffè. (Video)
Tramite un telegiornale, Bliss, in veste di presentatore, annuncia l’arrivo di una notizia non ancora confermata: la sera precedente il caffè è terminato in tutto il mondo. In seguito si vedono le reazioni di persone provenienti da diversi paesi, interpretate sempre da Bliss in chiave satirica, che reagiscono alla notizia con sconforto e disperazione. Torna la linea allo studio e la notizia viene smentita, si tratta di una Fake News. Così il concept della campagna che invita a riflettere sugli effetti della crisi climatica.
Da anni, la Fondazione Lavazza si impegna a migliorare la resa produttiva e la qualità del caffè, anche attraverso la diffusione delle buone pratiche agricole, per permettere ai produttori di rispondere efficacemente agli effetti del cambiamento. Adrian Bliss lancia quindi un messaggio di consapevolezza per ricordarci che l’Earth Day è tutti i giorni.
“L’attenzione alla sostenibilità fa parte del percorso aziendale di Lavazza. Coinvolgere e sensibilizzare quante più persone possibili al rispetto dell’ambiente, attraverso una comunicazione originale ed innovativa, è la strategia che ci distingue da anni - commenta Carlo Colpo, Marketing Communication Director and Brand Home Director del Gruppo Lavazza - Con questa campagna digitale, lanciata nella Giornata Internazionale della Terra, abbiamo voluto ipotizzare uno scenario allarmante in cui le scorte di caffè si esauriranno, al fine di promuovere messaggi di responsabilità sociale e condivisione di buone pratiche, due attività che Lavazza porta avanti da tempo”.
Questa campagna nasce dopo il rinnovo della partnership con la società di marketing Freeda Platform e segna un nuovo capitolo per il brand, come spiega anche il Ceo di Freeda, Andrea Scotti Calderini: “Siamo entusiasti di continuare la collaborazione con Lavazza Group, questa volta nel ruolo di partner strategico per portare avanti la sua visione a livello globale. Continueremo a collaborare strettamente con i team di Lavazza Group, sfruttando il nostro approccio unico, basato su dati e creatività per aiutare il brand a raccontarsi, ad ascoltare e comprendere al meglio i consumatori nelle diverse countries”.
Nel 2024 infatti, Freeda Platform gestirà direttamente gli account globali del marchio in tutto il mondo su TikTok, Instagram e YouTube, distribuendo le campagne di brand su tutte le principali piattaforme social. Inoltre Freeda Platform sarà responsabile dell’organizzazione, gestione e governance di campagne in più di 19 mercati internazionali in cui Lavazza Group è presente. La campagna sarà live sulle piattaforme digital e social di Lavazza a partire dal 18 aprile.
Economia
Privacy, Vassallo (Città metropolitana): “Vorrei che...
Il vicesindaco agli Stati generali delle ingegnerie digitali
“C’è la necessità di avere una legislazione chiara, che oggi in Italia non esiste. Oggi consultiamo posta elettronica, web, ci iscriviamo a corsi di formazione e utilizziamo cloud che da qualche parte devono risiedere. Ecco, io preferirei fossero in Italia, perché la nostra legislazione sui dati privacy è una legislazione molto più evoluta e tra le prime al mondo”. Lo dice Francesco Vassallo, vicesindaco della Città metropolitana di Milano, durante gli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all’Acquario civico. “Un secondo tema è avere chiari i soggetti che devono assumere le decisioni e fornire strumenti per le esigenze del committente”, prosegue Vassallo.
“Nei nostri Piani di governo del territorio, ad esempio, non sappiamo come inquadrare il data center: nell’ambito produttivo, industriale, dei servizi o di trasformazione tecnologica. Le voci istituzionali possono servire a dare gli strumenti atti a chiarire aspetti lasciati un po’ al caso. Vorremmo anche dare le linee guida alle amministrazioni comunali per accogliere risorse sul territorio: parliamo di investimenti da 4 miliardi dei grandi operatore tecnologici mondiali, che vorrebbero investire in Italia ma che rischiamo di perdere proprio perché la nostra legislazione è carente e burocratizzata”.
“Con Regione Lombardia stiamo lavorando per dare queste informazioni”, aggiunge Vassallo. “Ma c'è necessità di un intervento legislativo più ampio. Il nostro ruolo è saper ascoltare, decidere e assumere orientamenti a beneficio delle nostre comunità: semplificazione e digitalizzazione devono essere il nostro mantra”.