Esteri
Danimarca, la regina ha abdicato: Federico X è il nuovo re
La regina Margherita ha firmato una dichiarazione di abdicazione, trasferendo ufficialmente la corona al figlio
Inchinarsi davanti alla regina, sua madre Margherita. Questo è stato il primo atto di Federico X, nuovo re della Danimarca dopo la decisione di Margherita II di abdicare dopo 52 anni di regno. Il passaggio di consegne è avvenuto durante una riunione di gabinetto al Palazzo di Christiansborg, nella capitale Copenaghen, dove la regina Margherita ha firmato una dichiarazione di abdicazione, trasferendo ufficialmente la corona a Federico. Lo riferisce la Broadcasting Corporation danese (Dr).
Oltre 100mila persone sono scese in strada nella capitale danese per assistere al momento in cui il nuovo re, insieme alla moglie e alla premier Mette Frederiksen, si è affacciato al balcone del Palazzo di Christiansborg. Si tratta di un momento simbolico che proclama pubblicamente l'ascesa al trono del nuovo re, come prevede la Costituzione in vigore dal 1849.
"La mia speranza è di diventare un re unificante. E' un compito a cui mi sono avvicinato per tutta la vita. E' un compito che intraprendo con orgoglio, rispetto e gioia'', le prime parole di Federico X. Il re, visibilmente emozionato, ha anche reso omaggio alla regina madre, definendola una reggente ''straordinaria''. Poco prima la premier Mette Frederiksen lo aveva proclamato re pronunciando tre volte la formula "Lunga vita al re Federico il decimo" di Danimarca, Groenlandia e Isole Faroe. La nuova regina Mary, nata in Australia, ha quindi raggiunto Federico X sul balcone insieme ai quattro figli, tra i quali il nuovo principe ereditario Christian. Attivista per i diritti delle donne, Mary ha baciato il nuovo monarca davanti ai sudditi.
Un momento storico per la Danimarca perché l'ultima volta che un regnante ha abdicato volontariamente era il 1146. Decisamente inusuale, quindi, un'ascesa al trono con il regnante precedente ancora in vita. La regina Margherita, 83 anni, aveva preannunciato la sua abdicazione nel discorso formulato per l'inizio del nuovo anno. In quell'occasione aveva spiegato che a febbraio si sarebbe dovuta sottoporre a un importante intervento chirurgico alla schiena. Un appuntamento medico che, ha spiegato, l'ha fatta riflettere sul fatto se non fosse giunto il momento di passare il testimone alla prossima generazione reale.
Il messaggio di Mattarella
"La proclamazione quale Re di Danimarca mi offre la gradita opportunità di porgere a Vostra Maestà, a nome della Repubblica Italiana e mio personale, i più fervidi auguri per un lungo e prospero Regno al servizio del popolo danese, cui per oltre cinquant’anni la Regina Emerita Margrethe ha dedicato le sue migliori energie con esemplare dedizione". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Federico X, re di Danimarca.
"I vincoli di amicizia che uniscono Copenaghen e Roma hanno radici antiche, ma sono proiettati nel futuro. Essi si sviluppano costantemente nella cornice delle comuni istituzioni europee e della convinta e coerente collaborazione nella difesa dei valori di libertà, democrazia e stato di diritto tanto in seno all’Alleanza Atlantica come anche nel contesto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite", prosegue il capo dello Stato.
"In questo spirito, e nel lieto ricordo del nostro incontro al Quirinale, rinnovo a Vostra Maestà le più sincere felicitazioni, mentre estendo vivissimi auguri di benessere alla Regina Mary, alla Famiglia Reale e all’amico popolo danese", conclude Mattarella.
Esteri
Attentato Mosca, Russia: “Kiev ha finanziato i...
In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".
Esteri
Attacco a Mosca, Russia: “Soldi da Ucraina a...
In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".
Esteri
Chasiv Yar l’obiettivo strategico russo per controllare il...
Dopo la conquista di Avdiivka, e l’avanzata ad ovest della città, le truppe di Mosca stanno aumentando la pressione anche più a nord, sempre nella regione di Donetsk, nell’area di Bakhmut. I russi sono arrivati alla periferia di Chasiv Yar, obiettivo strategico nell’area.