Spettacolo
Design week, a Milano torna il party di NUL
Ospite dell'evento sarà la cantante iraniana Nava, in programma anche una performance inedita: la danza volante a 6 metri di altezza interpretata dal coreografo e ballerino Santo Giuliano
Installazioni immersive, live e un dj set in una location segreta che verrà rivelata solo poco prima dell’evento. In occasione della Design week torna il NUL party, uno degli eventi di culto milanesi, in programma il 19 aprile prossimo nel capoluogo lombardo. Ospite dell'evento la cantante iraniana Nava, che si esibirà in uno show tra musica e performance art. Durante la show, Nava ibrida le forme aliene degli immaginari cyber con la strumentazione ancestrale della sua terra natia. "Come nei lontani mondi del film 'Dune', visioni mistiche e futuri possibili si incrociano - spiegano gli organizzatori dell'evento -. NUL da sempre lavora su questo tipo connessioni al fine di generare immaginari inediti".
Anche nel food prevale l’ibridazione tra oriente e occidente, passato e futuro. Lo chef guest di questo evento è Eugenio Roncoroni che proporrà uno street food fusion a base vegetale. Lo chef, noto per essere stato un pioniere dell'hamburgheria di stampo americano, è ora sempre più attratto alle evoluzioni della cucina vegetale, un terreno dove sta raggiungendo alte vette di creatività. Per l'occasione ha accettato la sfida di proporre una selezione speciale di street food fusion vegano. L’identità visiva di NUL è come sempre curata da Matteo Mugnai, graphic designer indipendente mentre le installazioni video sono a cura dell’artista 4c, di base a Berlino, che lavora su forme aliene, mutanti: sculture digitali che si creano, diventano fluide e si ricompongono. L’evento, assicurano gli organizzatori, "sarà un viaggio dei corpi e delle menti lungo sette ore, ricco di contenuti e stimoli in onore alla creatività e delle connessioni rese possibili dalla Design week".
L’arte performativa è da sempre una caratteristica degli eventi NUL che per questa occasione proporrà una performance inedita: la danza volante a 6 metri di altezza interpretata dal coreografo e ballerino Santo Giuliano. I dj che si alternano sono Anasbri, Dj Dax e Tyler Ov Gaia. Dub, acid house e avanguardie sonore saranno mixate per guidare il pubblico attraverso gli stati emotivi della scoperta, della danza e della perdita delle inibizioni. Direttore artistico del progetto è il Tyler Ov Gaia, dj e ricercatore culturale che si esibisce tanto nel circuito dei club underground quanto nei luoghi dell’arte contemporanea, dalla Biennale di Venezia a Manifesta, portando la sua idea di musica come pratica liberatoria e anti-gerarchica.
Spettacolo
Federico Fashion Style vittima di aggressione omofoba:...
La denuncia del parrucchiere delle star: "Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno davanti agli occhi di tutti!".
“È vergognoso che nel 2024 ancora succeda tutto ciò! Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno Italo davanti agli occhi di tutti! Essere denigrato e aggredito per l’orientamento sessuale è vergognoso!". Così Federico Fashion Style, il parrucchiere delle star, denuncia su Instagram, di essere stato vittima di un'aggressione omofoba, e in un breve video, da una barella di Pronto soccorso, quasi in lacrime si dice sconvolto che ancora esistano "gli omofobi di m...a", dice. E poi scrive: "Grazie per i mille messaggi, ora farò tutti gli aggiornamenti e vi farò sapere! Ma vi prego, smettetela di chiamare la gente Frocio! L’omosessualità non è una malattia!”.
Spettacolo
La vita privata di Alberto Sordi in un docufilm, primo ciak...
Tratto dal libro "Alberto Sordi secret" scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino del grande attore
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi dal titolo "Alberto Sordi secret", tratto dall'omonimo libro scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino dell'attore - che ne è anche il regista - e pubblicato da Rubbettino editore, giunto all'undicesima ristampa. Il primo ciak si è tenuto nel suggestivo centro storico di Narni, in provincia di Terni, dove si sono presentate centinaia di comparse che hanno sovraffollato la cittadina. Un progetto internazionale, anche in lingua inglese e spagnola, in cui dell'Alberto nazionale si racconta la vita familiare.
Il docufilm si compone di una parte documentaristica con testimonianze inedite di amici e parenti dell'attore tra i quali il regista Pupi Avati, l'annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti, la nipote di Totò Elena de Curtis, il re dei paparazzi Rino Barillari, la contessa Patrizia de Blanck, Sabrina Sammarini (figlia dell'attrice Anna Longhi), foto di famiglia, video e audio originali. Questa parte si lega a un'altra dove la narrazione diventa racconto filmico con personaggi vissuti realmente, in cui viene mostrata l'infanzia e l'adolescenza di Alberto Sordi negli Anni Venti e Trenta grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti e a tre bambini di età diverse che impersonano l'attore. Un biopic in cui nulla è fiction, frutto di fantasia, ma dove invece i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi.
E' noto che l'attore fosse riservatissimo, non amasse l'ostentazione e la sua vita privata fosse blindata. Con il pubblico, a cui era molto legato e riconoscente - e con i suoi collaboratori - ha condiviso soltanto la sua vita professionale. Il docufilm, lontano dai luoghi comuni, è ricco di emozioni, aneddoti e curiosità, orgogliosamente e volutamente indipendente, in quanto realizzato senza alcun contributo pubblico. Partner del progetto sono il ministero della Cultura, il Parco archeologico del Colosseo, il Parco archeologico di Ostia antica, la Repubblica di San Marino, De Matteis Agroalimentare e Artemisia Lab. La regia e la sceneggiatura sono di Igor Righetti, il direttore della fotografia è Gianni Mammolotti, scenografo e costumista Stefano Giovani, una produzione Cameraworks, prodotto da Massimiliano Filippini. Le riprese, oltre che a Narni, si svolgeranno nei luoghi amati da Alberto Sordi come Roma, la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino.
Spettacolo
Enrico Nigiotti: “Io come l’alimentare di...
L'artista si racconta in occasione dell'uscita del nuovo singolo 'Occhi grandi': "La puoi ballare, cantare o urlare. E' terapeutica"
Il nuovo singolo, il tour nei club, la nuova vita "da babbo" e l'approccio alla musica da "alimentare di quartiere": "quello che ti conosce, che ti vende il pane e ti chiede come stanno i tuoi figlioli". Enrico Nigiotti, si racconta in un'intervista all'Adnkronos, in occasione dell'uscita del nuovo singolo 'Occhi grandi', scritto insieme a Jvli, che ne ha curato anche la produzione con Enrico Brun. Un brano sincero che racconta l'amore così com'è, con tutte le sue verità, dal "sapore molto chitarristico e country". "Credo che sia uno dei brani più 'nigiotteschi'", scherza l'artista che inserisce il brano tra i suoi preferiti: "'Occhi Grandi', insieme a 'Nonno Hollywood', 'L'amore è', 'Tuo per sempre' e 'Ninna Nanna', è già nel mio cuore e spero che entri anche nel cuore degli altri". Nel suo moderno stile cantautorale, il brano racconta una storia d’amore attraverso una serie di immagini che descrivono stati d’animo, sensazioni e domande tutt'altro che scontate.
"I sentimenti, quelli forti, sia negativi che positivi, credo che siano sempre belli. Sembra una frase fatta, ma è la realtà. Per sentirsi vivi bisogna un po' tribolare", afferma l'artista, secondo il quale la canzone può essere cantata sia da una persona super innamorata che da una tristemente innamorata: "un urlo nel silenzio che diventa liberatorio. La puoi ballare, saltare, cantare a stile coro da stadio, o la puoi anche urlare in maniera frenetica e violenta per scacciare via i pensieri. E' una canzone terapeutica". E' un momento felice per l'artista che dopo i live di maggio sarà impegnato con il nuovo album, segnando il ritorno in Sony: "Enrico Brun è praticamente il sarto di tutte le mie canzoni più belle". A livello musicale "è un po' come sentirmi a casa", afferma Nigiotti che riflette anche sui cambiamenti che ha vissuto soprattutto in quest'ultimo anno, da quando è diventato padre di due gemelli, Maso e Duccio.
"Adesso vedo tante piccole sfumature, che prima erano impercettibili. Mi sento molto più sensibile rispetto a prima: è come se il mio vocabolario dei sentimenti e delle emozioni si fosse rinnovato", racconta l'artista. Un cambiamento che lo ha reso più consapevole e aperto alla bellezza e alla complessità della vita. "E' una cosa molto strana: è come se fosse una seconda adolescenza con tutti gli odori e i profumi ma con la maturità di una persona di 36 anni". Il nuovo singolo arriva dopo “ninnananna”, il brano dedicato ai figli, e “In punta di piedi”, con il quale Nigiotti ha inaugurato il 2024 e sull'uscita del nuovo album non c'è una data precisa: "So solo che dopo maggio entro in studio. Non voglio lavorare con delle scadenze. Voglio lavorare a delle canzoni che siano veramente importanti, per cui non mi voglio spremere come i limoni".
In totale controtendenza con l'attuale panorama musicale dove il mantra da seguire è sfornare un 'singolo dopo l'altro" ed essere sempre presenti sulla scena. "Io ho la fortuna o la sfortuna di non aver mai toccato il successo quello vero, quello che ti cambia tutto", afferma Nigiotti, secondo cui questo gli consente di essere "totalmente libero. Io non sono il grande supermercato ma piuttosto l'alimentari di Enzo e Enza, quello di quartiere che ti conosce e che insieme al pane ti chiede come stanno i tuoi figlioli". Ecco, "io sono questo. Non ho altre ambizioni se non quella di portare a termine una canzone che sia giusta per me". E sulle pressioni di un sistema che hanno portato alcuni artisti, come Sangiovanni, a dover prendere una pausa, Nigiotti commenta: "ci sta che ci si può sentire schiacciati. Il problema, però, non è solo nella musica, ma è nella cultura di oggi che ti impone di dover essere sempre tutto. Si perde tempo dietro a cose che non hanno valore".
Nigiotti, che ha partecipato sia ad Amici di Maria De Filippi all'età di 21 anni che a X Factor, quando ne aveva 30, si è soffermato anche sul mondo dei talent. "A 21 anni non ero assolutamente come i ragazzi di oggi che sono molto imprenditori di loro stessi, hanno già uno schema più manageriale che artistico. Io ero un bimbo con la chitarra ed ero più attento ai lati umani".
Il successo e la fama possano essere effimeri, la musica invece rimane. La possibilità di suonare in teatri, palazzetti o club è qualcosa che nessuno può togliere a un musicista. E dopo il grande successo delle tre anteprime esclusive portate a dicembre a Roma, Milano e Firenze, Nigiotti tornerà anche dal vivo, a maggio, con un tour acustico che toccherà i principali club italiani, nelle città di Roma, Bologna, Torino, Padova, Milano, Firenze e anche nella sua Livorno. "E' il mio primo giro nei club, vero e proprio. Ci tenevo ed è una roba molto emotiva. Sarò un po' il bimbo Kleenex", scherza l'artista che promette di forti emozioni in questi live molto intimi. (di Loredana Errico)