Cronaca
Al via al crowdfunding Comunità Sant’Egidio sostenuto da...
Al via al crowdfunding Comunità Sant’Egidio sostenuto da Bper per ‘Casa Walter’
Il progetto di housing sociale realizzato due anni fa dalla Comunità di Sant’Egidio - operativa a Milano dal 1989 grazie a decine di volontari e reti di azione con altri enti pubblici e privati, per offrire supporto alle persone senza dimora, malate e anziane, ospitate nella struttura
È partito in questi giorni il crowdfunding “Le Chiavi del Paradiso” per dare continuità a “Casa Walter”, il progetto di housing sociale realizzato due anni fa dalla Comunità di Sant’Egidio - operativa a Milano dal 1989 grazie a decine di volontari e reti di azione con altri enti pubblici e privati, per offrire supporto alle persone senza dimora, malate e anziane, ospitate nella struttura. L’iniziativa è sostenuta da Bper Banca, nell’ambito delle azioni di Bper Bene Comune, l’unità costituita per offrire competenze specifiche e servizi al Terzo Settore e alla Pubblica Amministrazione, attraverso il proprio network su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, che ha fornito, nell’occasione, un fattivo contributo consulenziale per l’avvio della campagna.
“Casa Walter” è uno dei primi esperimenti di housing first - un modello innovativo che intende superare l'approccio tradizionale all'assistenza, offrendo direttamente un tetto a chi non ne ha - ispirato dalla storia di Walter Berchioni, un anziano senza fissa dimora incontrato presso la stazione milanese di Garibaldi, che è purtroppo venuto a mancare lasciando, però, una missione da compiere a tutti coloro che lo ricordano con molto affetto: creare un luogo dove nessun anziano si senta abbandonato a Milano.
Ora “Casa Walter” vuole crescere e, dopo aver superato la fase sperimentale, è arrivato il momento espandere la capacità di accoglienza e garantire una sostenibilità a lungo termine. Per questo, sabato 24 febbraio, in occasione del “Talk sulla Strada”, il responsabile dei servizi di Sant'Egidio a Milano per le persone senza dimora, Ulderico Maggi, ha lanciato la campagna di raccolta fondi in crowdfunding con un obiettivo economico di 50mila euro in 4 mesi, necessari a coprire i costi di affitto, utenze, assistenza e vitto.
Sostenere questa campagna significa credere in un mondo dove l'amicizia e il sostegno reciproco possono trasformare la vita delle persone più vulnerabili, oltre che contribuire a scrivere storie di speranza e rinascita nel cuore di Milano, dove attualmente vivono in strada circa 2000 persone.
L’azione di Bper Banca in favore della Comunità di Sant’Egidio si inserisce in una relazione consolidata nel tempo anche grazie al sostegno offerto per il rinnovo dell’illuminazione e dell’impianto audio della Chiesa San Bernardino a Milano, inaugurati durante l’evento speciale “Musica e luci per la pace”, un concerto del “OneSoul Gospel Choir”, ospitato qualche giorno fa proprio a San Bernardino.
"Bper Bene Comune - sottolinea Daniele Pedrazzi, Responsabile Bper Bene Comune - nasce con l’obiettivo di offrire risposte e soluzioni alle realtà non profit impegnate nel creare valore per la comunità e i territori. Per questo abbiamo deciso di raccogliere l’appello della Comunità di Sant’Egidio di Milano per supportare la sua incessante azione di riduzione delle disuguaglianze e aiuto concreto alle persone senza fissa dimora, mettendo a disposizione il nostro network di crowdfunding". La costruzione del videoclip della campagna - che sarà disponibile nei prossimi giorni direttamente sulla pagina del crowdfunding - è stata ideata e realizzata da Riccardo De Marco.
Cronaca
Moda, nel centenario della nascita Roma si...
Alessandro Onorato, 'Se Roma è capitale della moda, dell'arte, della cultura è anche grazie alle sue intuizioni e al suo lavoro'. La figlia, 'mio padre un’icona di stile dall’animo puro e l’entusiasmo di un fanciullo'.
Omaggio nella capitale, il 3 e il 4 maggio, a Renato Balestra, il grande couturier scomparso il 26 novembre 2022, nel centenario della nascita. La città, ed in particolare i luoghi del cuore che ha 'abitato' nel corso della sua lunga esistenza, Piazza del Campidoglio, la Scalinata di Trinità dei Monti e Porta Pinciana in via Veneto, saranno illuminati e 'rivestiti' con il classico Blu Balestra, colore icona dei suoi abiti, delle sue creazioni e delle sue sfilate, una sorta di marchio di fabbrica, personalissimo.
"Abbiamo voluto rendere omaggio a Renato Balestra nel giorno del centenario della sua nascita - annuncia Alessandro Onorato, assessore Moda, Sport, Turismo e Grandi Eventi del Campidoglio - L'amore del maestro con Roma è stato lungo e intenso. Si sono piaciuti fin da subito e si sono valorizzati a vicenda. Questa città l'ha accolto a braccia aperte e si è lasciata incantare dalla sua creatività. Se Roma è la capitale della moda, dell'arte e della cultura è anche grazie alle intuizioni e al lavoro di Balestra, che dagli anni Cinquanta ha portato in alto il nome della città, rendendola attraente per artisti, modelli e attori".
"Ha rappresentato e rappresenta ancora la qualità dell’artigianato made in Italy, un patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che dobbiamo valorizzare ogni giorno - continua Onorato - L’esempio di Balestra deve indirizzare tanti giovani a inseguire il proprio sogno. Siamo contenti di avergli reso omaggio con il sindaco Gualtieri. Prima di annunciare la notizia dei monumenti illuminati abbiamo consegnato alla famiglia Balestra, alle figlie Fabiana, Federica e alla nipote Sofia, una targa celebrativa di Roma Capitale”
"Renato Balestra è stato un pioniere della moda italiana nel mondo, capace di conquistare sin dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso il jet set internazionale con il suo stile elegante e raffinato - spiega Federica Balestra - Un’icona di stile dall’animo puro e l’entusiasmo di un fanciullo. La sua fantasia e le sue emozioni si riflettono nelle sue creazioni trasformandole in opere d’arte e sogni da indossare. Con il blu sempre nel cuore, negli occhi e nei suoi abiti indimenticabili".
Cronaca
Pestaggi al carcere minorile Beccaria, pm: “Sistema...
Secondo i magistrati a favorire le gli abusi il "contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti"
Nell'istituto minorile Beccaria di Milano c'era "un sistema consolidato di violenze reiterate, vessazioni, punizioni corporali, umiliazioni e pestaggi di gruppo realizzati dagli indagati" appartenenti alla polizia Penitenziaria "ai danni dei detenuti per la maggior parte minorenni". Ne sono convinte le magistrate - la procuratrice aggiunta Letizia Mannella e i pm Cecilia Vassena e Rosaria Stagnaro - che hanno firmato la richiesta di misura cautelare per 21 agenti, 13 finiti dietro le sbarre e 8 sospesi dal servizio per reati che vanno dai maltrattamenti e alle lesioni aggravate fino alla tortura.
Un sistema "consolidato, nel corso degli anni", che coinvolgeva gli agenti in turno di servizio "e il resto del personale fuori servizio, convocato specificamente per la partecipazione ai pestaggi". Presunte violenze che hanno avuto come "principale fondamento" il "contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti", un presunto 'aiuto' che "ha consapevolmente agevolato e rafforzato le determinazioni criminose dei suoi sottoposti".
Si parla di una diffusione "sistematica della violenza" che ha determinato nei detenuti "la maturazione di un concetto di 'normalità' della stessa" come dimostrano i loro racconti e i rudimentali metodi di prevenzione rispetto ai pestaggi come la scelta di insaponare il corpo per sfuggire alla presa o di indossare molti strati di abiti per attutire i colpi.
Al via gli interrogatori degli agenti indagati
Oggi sono iniziati i primi interrogatori degli indagati. Sei gli agenti del Beccaria sentiti in carcere dal gip di Milano Stefania Donadeo. Gli agenti, detenuti a Bollate, alcuni difesi dallo stesso legale, potrebbero decidere di avvalersi della facoltà di non rispondere di fronte ad accuse molto pesanti. Gli interrogatori proseguiranno nel pomeriggio, mentre gli altri sette arrestati saranno sentiti nei prossimi giorni.
Le intercettazioni degli agenti
Nell'inchiesta sono riportate diverse intercettazioni telefoniche che, a dire della procura di Milano, rappresentano un grave indizio contro gli indagati. In una conversazione, risalente allo scorso 9 marzo, riportata nella richiesta di misura cautelare, uno degli agenti sospeso confida a un collega, rispetto a un pestaggio di cui è accusato uno degli arrestati: "Le immagini sono veramente disastrose, non sono a favore di Giovanni. (...) Nelle immagini non si vede che gli sputa sangue addosso (il minorenne, ndr), ma si vede ben altro e quello che si vede è veramente grave. Non solo schiaffi, schiaffi, calci, pugni...quello a terra. Perciò ti dico che non è un bel vedere diciamo, dai".
All'aggressione sarebbero stati presenti altri tre agenti, ma le immagini sembrerebbero restituire solo la violenza di uno. "E' caduto per terra gli ha dato due calci, due pugni e l'ha distrutto! Si vede chiaramente", dice l'agente che confessa: "Le immagini le ho viste solo io stamattina".
Cronaca
Roma, la denuncia: drogata e stuprata dopo appuntamento su...
Una ragazza di 20 anni ha denunciato di essere stata narcotizzata e violentata da due persone che aveva conosciuto su Instagram
Una ragazza di 20 anni ha denunciato di essere stata narcotizzata e stuprata da due persone che aveva conosciuto su Instagram, dopo essere stata portata con l'inganno in un appartamento alla periferia di Roma. La violenza sarebbe avvenuta il 17 aprile scorso. La ragazza è stata rintracciata davanti a un bar di via di Torrenova, in zona Torre Angela, dal fidanzato il giorno successivo grazie alla localizzazione tramite cellulare. Il giovane l'aveva chiamata molte volte ma lei non aveva più risposto al telefono.
La 20enne dopo aver conosciuto sul social i due ragazzi si sarebbe data appuntamento con loro per un aperitivo. I due si sarebbero poi offerti di darle un passaggio alla metro ma l'avrebbero invece portata in un appartamento dove si sarebbe consumata la violenza. La giovane è stata visitata al policlinico Tor Vergata e dimessa con una prognosi di 40 giorni. Sono in corso le indagini della polizia del commissariato Casilino per ricostruire quanto accaduto.