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Sanremo 2024, quarta serata: standing ovation per Vecchioni, arriva Lorella Cuccarini e si balla

La lunga notte delle cover tra standing ovation, balli ed emozione. Letto il comunicato dei trattori, sul finale tornano i Jalisse. Da Cocciante a Tozzi e Nannini, platea in piedi e applausi per i big della musica italiana

Geolier - Fotogramma /Ipa

Giunge al termine anche la quarta serata di Sanremo 2024, la 'lunga notte' delle cover e dei duetti che ha visto sul palco tutti i 30 cantanti in gara. Ad accompagnare Amadeus è stata Lorella Cuccarini, co-conduttrice di questa sera che ha infiammato la platea. Fischi sul finale all'arrivo della Top 5 che ha visto trionfare Geolier, seconda Angelina Mango, terza Annalisa, quarto Ghali e quinto Alfa.

Ricca la scaletta, con gli artisti che si sono esibiti con nuove e vecchie glorie della canzone italiana e internazionale, ma anche tanti ospiti. Seduto nel Palchetto d'onore del teatro Ariston, il principe Alberto di Monaco. All'Ariston quindi il pilota di MotoGp Pecco Bagnaia, Margherita Buy ed Elena Sofia Ricci e la pattinatrice Carolina Kostner. Sul palco galleggiante, quindi, Gigi D'Agostino e da quello in piazza Colombo Arisa.

Incursione sul palco di Fiorello

Ed è subito incursione sul palco di Fiorello, che arriva alle spalle di Amadeus in giaccone. Prima cerca il bagno, poi spiega il perché della presenza alla domanda del conduttore? "Solo per romperti le palle", risponde e se ne va. La quarta serata del festival ora ha veramente inizio.

Servizio di sicurezza a 4 zampe sul palco

Quattro cani di Carabinieri e Polizia sul palco dell'Ariston in rappresentanza del servizio d'ordine che quotidianamente opera a Sanremo per garantire la sicurezza all'evento nella ricerca di droga e ordigni.

Ovazione per Nannini, Tozzi e i The Kolors infiammano, standing ovation per Vecchioni

Ovazione dalla platea per Gianna Nannini, tornata al festival per accompagnare nel duetto Rose Villain. E sulle note di 'Meravigliosa Creatura' il pubblico in sala si unisce al coro. Applausi e 'Gianna! Gianna!' al termine della performance.

E Umberto Tozzi infiamma la platea con i suoi più grandi successi nel medley con i The Kolors. E su 'Gloria' che chiude l'esibizione l'Ariston esplode in un applauso calorosissimo. Standing ovation per l'esibizione di Alfa e Roberto Vecchioni con il brano 'Sogna ragazzo sogna". "Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato” rappa Alfa che sul finale si commuove. "Bello spettacolo" dice Vecchioni ad Amadeus.

Cuccarini, ed è subito ballo

Arriva Lorella Cuccarini ed è subito ballo. La showgirl fasciata in un abito di raso color pesca con corsetto entra all'Ariston sulle note dei suoi più grandi successi. Dalla celebre sigla 'Tutto Matto' al musical 'Grease', con il quale entra in teatro abbracciata ad un Amadeus nei panni di Danny Zucco, che con giubbotto di pelle balla con lei. E' poi il momento di 'La Notte vola', e il pubblico si scalda e balla in sala.

Poi arriva il colpo di teatro: Fiorello entra in scena imitando il ballerino Manuel Franjo, e balla un'improbabile 'Sugar Sugar' con la Cuccarini. "La prima cosa che voglio dire è che non firmo la liberatoria", ha ironizzato Fiore, "non per il ballo, ma per 'los cabellos'", ha detto riferendosi alla surreale parrucca. E lamentandosi in un improbabile spagnolo ha cominciato a descrivere la scomodità dei pantaloni di pelle, che per evitare di far fuoriuscire la camicia contenevano un elastico che creava tra le gambe "una sensazione di divisione" tra le risate della platea.

Ariston in piedi per Cocciante

Ariston in piedi, con una commossa standing ovation per Riccardo Cocciante, sul palco con Irama con 'Quando finisce un amore'. Al termine dell'esibizione, le parole di Cocciante al pubblico: "In questo momento difficile che sta vivendo il mondo, voglio lasciarvi questo: 'vivere per amare, amare quasi da morire, morire dalla voglia di vivere, amare, dare l'anima alla vita, morire dalla voglia di vivere, con la voglia di vivere'", dice, regalando alla platea una strofa di 'Vivere per amare' dal musical Notre Dame de Paris.

Mannoia balla, Gabbani si inginocchia (di nuovo)

Eleganza e divertimento è l'incontro tra Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani che hanno condiviso il palco dell'Ariston per la serata duetti con i brani 'Che sia benedetta' e 'Occidentali’s Karma'. Al termine dell'esibizione Gabbani si è inginocchiato davanti la Mannoia esattamente come fece nel 2017 quando la sua 'Occidentali's Karma' trionfò al Festival davanti al brano della Mannoia.

Standing ovation anche per Skin, Amadeus suggella l'amore tra il cantante e Matilda De Angelis

Ed è ancora una standing ovation al termine del duetto di Santi Francesi e Skin, sul palco con 'Hallelujah' di Leonard Cohen. Pubblico in piedi per l'incredibile performance dell'artista, già leader degli Skunk Anansie.

E Amadeus 'suggella' in diretta l'amore tra il cantante Alessandro De Santis e l'attrice Matilda De Angelis, seduta in prima fila all'Ariston. Al termine dell'esibizione dei Santi Francesi in duetto con Skin, il conduttore è sceso in platea e si è avvicinato all'attrice. "C'è una persona che è stata la mia co-conduttrice in un festival di Sanremo, che dovresti conoscere, la vado a salutare", ha detto Ama rivolto al frontman del gruppo. La De Angelis, che ha esibito una capigliatura rossa e un outfit total black, ha ricordato insieme al conduttore la sua esperienza al Festival di Sanremo 2021.

Divertimento e applausi con i Ricchi e Poveri

L'Ariston batte le mani e si diverte sulle note di 'Sarà perché ti amo' (cantata in parte anche in spagnolo) per poi esplodere in piedi con 'Mamma Maria'. L'esibizione per la serata duetti dei Ricchi e Poveri insieme a Paola e Chiara fa ballare tutto il teatro Ariston.

Ghali sceglie l'impegno e omaggia Cutugno

Ghali sceglie l'impegno per la serata cover e porta sul palco la performance 'Italiano Vero'. Il cantautore di origini tunisine porta all'Ariston un medley dei suoi brani 'Bayna' e 'Cara Italia', per concludere con un omaggio a 'L’italiano' di Toto Cutugno. Con 'Bayna', Ghali mantiene la promessa di tornare all'Ariston e cantare in arabo fatta quando venne al festival nel 2020 da superospite. Prodotto dal producer Ratchopper, che accompagna il cantante sul palco, 'Bayna' (in arabo “vederci chiaro”) è il brano d’apertura dell’album di Ghali 'Sensazione Ultra' (2022) ed ha ispirato il nome della rescue boat donata dall’artista a Mediterranea Saving Humans. Operativa dallo scorso marzo, l’imbarcazione a novembre 2023 ha contribuito a mettere in salvo 227 vite umane nel Mediterraneo, tra cui un bimbo di due mesi, il più piccolo mai salvato.

Il testo della parte in arabo di 'Bayna', portata sul palco stasera, recita: "La tristezza potrebbe aver preso il sopravvento su di me, il tempo è passato/Pensavi che la tua freddezza sarebbe stata eterna/Hai iniziato a incolparmi/Con l'anima della mia ombra ho volato alto/Anche se le nuvole erano cupe/Anche se sono stato sfortunato/Guardando negli occhi le persone che hanno tradito, non lo dimenticherò/Ma le mie intenzioni erano sempre buone/Dimmi solo che non lo sapevo/E i miei occhi non vedevano un percorso chiaro/Ma è chiaro ed evidente/Niente è impossibile/Ma è chiaro ed evidente/Questo non durerà per sempre".

Tornano i Jalisse, dirige il Maestro Beppe Vessicchio

Tornano i Jalisse, dirige il Maestro Beppe Vessicchio. A 27 anni dalla vittoria con 'Fiumi di parole', il duo composto da Alessandra Drusian e Fabio Ricci ritorna all'Ariston. "Due bacchette per i Jalisse" scherza Fiorello che, in collegamento fuori dall'Ariston accoglie i due artisti e il maestro Vessicchio con una gag di magia sotto la pioggia. I Jalisse si esibiranno in tarda serata con il brano 'Fiumi di parole' con cui vinsero Sanremo nel 1997.

La notizia del ritorno girava da giorni, e al Tg1 di questa sera Fiorello ha dato la conferma senza rovinare la sorpresa ad Amadeus. Collegato insieme a Giorgia Cardinaletti dal balconcino di fronte all'Ariston, Fiorello ha chiesto alla giornalista di intervistare le sagome del duo: "Vi fa piacere tornare a Sanremo?", ha chiesto la giornalista. E dalle sagome si è levata la risposta dei Jalisse: "Eh, dopo 27 anni....". Poi l'invito ad accennare il brano con cui vinsero Sanremo, puntualmente esaudito dalle sagome.

Falsa partenza per Bertè, problemi tecnici

Falsa partenza per problemi tecnici relativi all'audio del monitor auricolare per l'esecuzione di Loredana Berté e Venerus, che sul palco dell'Ariston nella serata delle cover portano 'Ragazzo mio' di Luigi Tenco. Appena partita la musica, Loredana ha fatto cenno di 'no' con la testa, facendo capire di non sentire il ritorno audio. La cantante ha chiesto dunque di fermare la musica. Prontamente Amadeus si è avvicinato cercando di capire quale fosse il problema e, una volta compreso che si trattava di un problema al microfono, ha chiamato un tecnico per cambiarlo e l'esecuzione è potuta ripartire.

Il capitano Gigi D'Agostino torna e fa ballare la Costa Smeralda

Dopo due anni di assenza dalle scene a causa di una malattia Gigi D'Agostino torna ad esibirsi e lo fa in occasione di Sanremo 2024. In collegamento con l'Ariston il dj fa ballare la Costa Smeralda con un medley dei suoi successi. "Il capitano è tornato a farci ballare" dice Amadeus alla fine dell'esibizione.

Emozione Angelina Mango con l'omaggio al papà Pino

Accompagnata dal quartetto d'archi dell'orchestra di Roma, Angelina Mango commuove con l'omaggio al padre Pino cantando la sua versione de 'La Rondine'. Visibilmente emozionata al termine dell'esibizione, l'artista raccoglie la standing ovation della platea che in coro urla "Pino, Pino!". Dalla galleria spunta il cartello 'Grazie Pino'. Angelina e lo stesso Amadeus prendono tempo perché entrambi con gli occhi bagnati dalle lacrime.

Nuovo appello di Dargen D'Amico

"In questo momento dall'altra pare del Mediterraneo ci sono bambini buttati sul pavimento, perché negli ospedali non ci sono più barelle, bambini mutilati, operati a luce dei cellulari senza anestesia. Se abbiamo il coraggio di voltarci dall’altra parte usiamo quel coraggio per imporre un cessate il fuoco. Cessate il fuoco, per favore. Cessate il fuoco". E' il nuovo appello di Dargen D'Amico dal palco dell'Ariston al termine della sua esibizione nella serata dei cover. Dargen e la BabelNova Orchestrasi sono esibiti in un omaggio a Ennio Morricone con un medley.

La protesta dei trattori sul palco, Amadeus legge la nota

"Chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori". E' questo uno dei passaggi del documento del collettivo 'Riscatto Agricolo' consegnato al festival, di cui Amadeus ha letto una sintesi sul palco dell'Ariston. "Noi agricoltori - legge ancora il direttore artistico - non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno. Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione".

Sardegna sul palco con Mamhood e i Tenores di Bitti

Mahmood e i Tenores di Bitti Remunnu 'E Locu hanno portato la Sardegna sul palco dell'Ariston. L'artista - la cui mamma è di origini sarde - ha eseguito insieme all'ensemble dei tenores di Bitti 'Come è profondo il mare' di Lucio Dalla. I tenores hanno aggiunto al brano una strofa tratta da una loro poesia in lingua sarda composta da 9 strofe: nello specifico cantano 'Finis, de s’Oceanu violentu / Currer dias sas abbas piùs malas' che tradotto in lingua italiana significa 'Sulla somma dell’oceano violento correrei le acque più feroci'. Questa frase va a sottolineare la forza del sentimento, che riesce a far superare anche le situazioni più difficili, le tempeste e il mare violento della vita. Alla fine dell'esibizione, accolta da grandi applausi, il gruppo ha aperto la bandiera dei Quattro Mori esponendola sul palco.

Problemi tecnici anche per Il Tre

"Non ho sentito la base". Falsa partenza per Il Tre che chiede di ricominciare a causa di un problema tecnico agli auricolari. Nella quarta serata del festival dedicata alle cover, Il Tre si è esibito con Fabrizio Moro in un medley di canzoni del cantautore romano: "Pensa", "Portami via" e "Il senso di ogni cosa".

BigMama e l'appello alle donne

Per tutte le donne: non abbiate paura. Fate sentire la vostra voce. Quando serve denunciate". E' l'appello che Big Mama lancia dal palco dell'Ariston al termine dell'esibizione che l'ha vista cantare 'Lady Marmelade' insieme a Gaia, La Niña e Sissi.

Impazza il Fantasanremo tra i big

Continua intanto la gara del Fantasanremo anche nella serata delle cover del festival. Questa sera a conquistare il bonus Pelù, portando 'a casa' 20 punti, sono ben due artisti. Nell'ultima esibizione della serata Renga, in gara con Nek, scende in platea e 'ruba' la borsa della figlia Jolanda. Poco prima anche Big Mama che fa di più: in total black twerka e lancia un appello alle donne, portando a casa anche i punti per il messaggio sociale.

L'appello non manca neanche nella performance di Dargen D'amico e Rose Villaine che dedica l'esibizione alla mamma e si esibisce a piedi scalza. E in questa serata non mancano gli artisti che si esibiscono con uno strumento, i fiori ai direttori d'orchestra, i ringraziamenti, gli abbracci al direttore artistico e gli occhiali da sole. E c'è anche una tiara, quella di Veronica de La Rappresentante di Lista che hanno affiancato Annalisa. Malus per Gazzelle, che inciampa nell'asta del microfono e perde 10 punti.

'Fiumi di parole' all'Ariston 27 anni dopo

Fiorello dalla platea con il classico cartoncino del presentatore fa un annuncio speciale e chiama sul palco i Jalisse che tornano sul palco dell'Ariston con 'Fiumi di parole' dopo l'annuncio in serata. "Per il piacere dei fan, per il piacere di Fiorello e il mio - dice Amadeus che raggiunge lo showman siciliano - annuncio il ritorno al festival della canzone italiana, i Jalisse". Dirigono l'orchiestra Leonardo De Amicis e Beppe Vessicchio che, per l'occasione, torna anche lui al festival.

Geolier primo nella Top 5, fischi all'Ariston

Geolier vince il Premio della Serata Cover di Sanremo 2024. Il rapper napoletano ha vinto con il medley 'Strade' eseguito insieme a Guè, Luché e Gigi D'Alessio. Al secondo posto della Top 5 della quarta serata Angelina Mango che ha omaggiato il padre Pino con 'La Rondine', al terzo posto Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia sulle note di 'Sweet Dreams', al quarto Ghali con Ratchopper nel medley 'Italiano Vero', al quinto Alfa con Roberto Vecchioni nel brano 'Sogna ragazzo sogna'.

Il pubblico del teatro Ariston ha accolto con i fischi il verdetto. All'annuncio del vincitore da parte di Amadeus, la platea ha espresso fischiando il suo dissenso, rilevato dal conduttore. "Il pubblico in sala non è d'accordo con quello delle giurie votanti, a volte capita che non coincidano", ha detto Amadeus.

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Ucraina in pressing su G7. Allarme Cia: senza armi Usa,...

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Kuleba rinnova la richiesta per sistemi di difesa aerea

Un soldato ucraino

L'Ucraina chiede di accelerare la consegna dei sistemi di difesa aerea Patriot e Samp/T, determinanti per contenere gli attacchi della Russia. La Cia, intanto, lancia l'allarme: senza le armi degli Usa, Kiev rischia di perdere la guerra entro il 2024. Al Congresso sono bloccati 60 miliardi di dollari di aiuti destinati al paese guidato dal presidente Volodymyr Zelensky. Il Senato ha dato il via libera, ma la Camera dei Rappresentanti a maggioranza repubblicana non ha ancora votato e il semaforo verde non è scontato.

In questo quadro, la Cia ha mandato un messaggio chiarissimo. Se gli Stati Uniti non manderanno altri aiuti militari, l'Ucraina potrebbe "perdere" la guerra contro la Russia entro la fine dell'anno. L'allarme - fra i più netti finora inviati dall'amministrazione Biden al Congresso - è stato lanciato dal direttore della Cia, William Burns, che appena un mese fa si era limitato ad avvertire del rischio che Kiev "perda terreno e probabilmente terreno significativo nel 2024".

Ora, parlando al George W. Bush Center, Burns è andato molto oltre: "Con la spinta che verrebbe dall'assistenza militare, sia dal punto di vista pratico che psicologico, credo che gli ucraini siano assolutamente in grado di resistere fino al 2024". Ma, ha continuato, "senza assistenza supplementare, il quadro è molto più disastroso: c'è il rischio molto concreto che gli ucraini possano perdere sul campo di battaglia entro la fine del 2024, o almeno mettere Putin in una posizione tale da poter dettare i termini di una soluzione politica".

Kuleba al G7: "Servono sistemi di difesa aerea"

I raid effettuati dalla Russia negli ultimi giorni hanno acceso i riflettori sulla priorità assoluta per l'Ucraina: servono sistemi di difesa aerea. E' il punto su cui ha insistito il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, nel suo giro di bilaterali a Capri, teatro del G7 Esteri, dopo l'ennesima strage russa nella città di Chernihiv. Un appello, quello di Kiev, che segue l'irritazione manifestata dal presidente Zelensky, per il diverso trattamento che l'Occidente - a suo parere - ha riservato ad Israele rispetto al suo Paese nel fronteggiare la minaccia dai cieli.

E che è stato accolto dai capi delle diplomazie dei 'Grandi' della Terra, che hanno espresso la volontà politica di garantire all'Ucraina l'assistenza militare necessaria, così come dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo cui segnali "positivi" sul sostegno militare all'Ucraina sono arrivati dagli Usa e da altri alleati come la Germania. Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato che "abbiamo tutti confermato il nostro massimo impegno" sull'Ucraina.

"Aiutare l'Ucraina significa lavorare per la pace - ha dichiarato Tajani nel suo intervento nella sessione di apertura del G7 - Se l'Ucraina perde, Putin non si siederà mai al tavolo della pace. E' nostro dovere aiutare il Paese in difesa dei valori di libertà, democrazia e rispetto del diritto internazionale".

Durante i faccia a faccia con i suoi colleghi, il titolare della Farnesina ha ribadito come il sostegno politico, finanziario e militare a Kiev sia "essenziale per permettere all'Ucraina di sedere al tavolo di pace in condizioni di parità". Concetto sottolineato anche da Stoltenberg, che in un punto stampa ha esortato gli alleati a dare i propri Patriot e Samp/T perché ogni giorno di ritardo "provoca sempre più morti e danni in Ucraina".

Kuleba, dal canto suo, ha indicato come una "priorità" l'arrivo "il prima possibile" dei sistemi di difesa aerea nel colloquio avuto nell'isola campana con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, mentre dagli Usa arrivano prime notizie incoraggianti per Kiev sugli aiuti militari bloccati dal Partito Repubblicano.

Gli aiuti americani non cambieranno la situazione al fronte che è "sfavorevole" gli ucraini, ha rintuzzato subito il portavoce del Cremlino, Dmytro Peskov, secondo cui sarà solo "l'industria bellica americana" a trarre vantaggio della situazione. "E' un passaggio fondamentale per andare verso la pace perché Putin si siederà intorno a un tavolo solo se capirà che è impossibile sconfiggere l'Ucraina", ha invece tenuto il punto Tajani.

"Non ci sono divisioni tra gli alleati" in merito agli aiuti all'Ucraina, "all'interno del G7 c'è piena solidarietà", ha evidenziato Kuleba, sottolineando a Sky Tg24 che i Patriot americani e i Samp/T franco-italiani "sono gli unici sistemi capaci di intercettare i missili balistici russi". Il ministro, riferendosi anche alla carneficina di Chernihiv, ha chiarito senza mezzi termini che si tratta di "una questione di vita o di morte", aggiungendo che l'unico motivo della sua visita a Capri è garantire che l'Ucraina abbia i mezzi per difendersi. Lo scenario da scongiurare è quello della "Terza Guerra Mondiale" che diventerebbe realtà se la Russia vincesse la guerra, ha scandito il premier ucraino, Denys Shmyhal, intervistato alla Bbc.

E una sponda importante il governo ucraino l'ha trovata nei vertici delle istituzioni europee. "Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e smettere di dire: lo faranno gli Stati Uniti. Abbiamo i Patriot, abbiamo sistemi antimissili. Dobbiamo tirarli fuori dai nostri depositi e inviarli in Ucraina. Sono sicuro che lo faremo, ma dobbiamo farlo in fretta", è stato lo sprone dell'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, mentre da Mosca si registra una nuova strategia nei bombardamenti.

La nuova strategia russa

Nelle ultime settimane, infatti, le forze russe hanno iniziato ad infliggere danni al sistema energetico ucraino, cercando di colpire anche i vasti depositi di gas sotterraneo su cui hanno contato i Paesi della Ue lo scorso inverno per scongiurare crisi di approvviggionamento. Le rovine della bombardata centrale termoelettrica a carbone di Trypilska, la principale centrale di Kiev a 50 km a sud della capitale che produceva elettricità per milioni di persone, sono il simbolo di questo cambio di passo.

"Dobbiamo prendere decisioni più rapide per sostenere maggiormente l'Ucraina perché non possiamo permetterci la vittoria di Putin. L'Ucraina sta combattendo, ma ha bisogno di armi e noi dobbiamo fornirle molto più rapidamente", ha rimarcato Borrell, mentre da Bruxelles, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha evidenziato l'estrema determinazione dell'Europa a sostenere l'Ucraina, sottolineando che per la consegna delle armi chieste da Zelensky "non è questione di mesi, ma di giorni o settimane". Schierati con Kiev senza esitazioni si sono confermati i Paesi baltici, che hanno rivelato quello che concretamente chiede l'Ucraina ai suoi alleati. Nient'altro che "sei" sistemi Patriot, ha affermato la premier estone, Kaja Kallas.

"Si sta valutando cosa si può dare e che disponibilità c'è, l'Italia non ha Patriot quindi non è una questione che ci riguarda, noi abbiamo già avuto un pacchetto che è stato approvato poco tempo fa", ha chiosato Tajani. Intanto oggi pomeriggio si terrà nel quartier generale dell'Alleanza a Bruxelles una riunione del Consiglio Nato-Ucraina alla quale Zelensky parteciperà da remoto.

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Politica

Ue, Meloni si sfila da ‘toto-Draghi’:...

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"Sono i cittadini che decidono le maggioranze, non partecipo al dibattito"

Giorgia Meloni (Afp)

Non apre e non chiude, semplicemente si sfila. Perché sul futuro di Mario Draghi ai vertici dell'Europa - quella che verrà dopo il voto del 9 giugno - per Giorgia Meloni si fa mera "filosofia". I giochi si decideranno soltanto poi, quando i voti saranno nero su bianco e i rapporti di forza ben definiti. Tutto questo dibattere attorno all'ex premier e numero uno della Bce sembra quasi infastidirla. Lasciando l'Europa Building dopo un Consiglio europeo che si è protratto ben oltre ogni più fosca aspettativa -tanto che al 'fischio' di fine vertice un applauso spontaneo si leva dalla sala stampa-, la premier si ferma per un punto stampa alla lanterna, rispondendo a ogni singola domanda come fosse su un ring.

Aborto, par condicio, carcere per i giornalisti, discesa in campo di Ilaria Salis, vendita dell'Agi: ribatte domanda su domanda parlando spesso -per ben 4 volte- di fake news. E anche su Draghi, lascia intendere, è la stampa ad aver 'ricamato'. "Io sono contenta che si parli di un italiano - premette - ma questo dibattito è filosofia. La tendenza di decidere prima che i cittadini votano non mi troverà mai d'accordo. Sono i cittadini che decidono le maggioranze, per questo non parteciperò al dibattito" su Draghi sì, Draghi no, Draghi forse.

"Questo dibattito è buono per i titoli dei giornali e fare campagna elettorale - aggiunge poi - ma non è così che funziona. Questa tendenza a tentare di decidere chi fa cosa prima che i cittadini votino è una tendenza sulla quale non mi troverete mai". E pazienza se le parole pronunciate da 'Super Mario' alla vigilia del vertice siano suonate alle orecchie di molti come un discorso programmatico, la rotta che punta a un ruolo di peso nei futuri assetti europei.

"A giugno spero l'Europa sia diversa, capace di rispondere alle sfide"

I giochi si fanno poi, torna a ribadire Meloni, che mezz'ora prima dell'avvio del summit incontra la presidente uscente Ursula Von Der Leyen, candidata del Ppe in corsa per il bis ma con un certo affanno, complice il 'fuoco amico' del Partito popolare europeo. Con lei, dirà poi Meloni incontrando i giornalisti, ha parlato di migranti, con i flussi "in significativo calo", rivendica, prova che la strategia messa in piedi "sta dando risultati". Ma è comunque un'Europa "diversa" quella che la premier italiana vede dopo il voto, “capace di rispondere alle grandi sfide” che l’attendono.

Perché un cambio di passo va impresso, e il rapporto di Enrico Letta - su cui oggi si sono 'accapigliati' i leader- e il cambiamento "radicale" chiesto da Draghi dimostrano, rimarca, che le critiche mosse in passato da chi certo non vantava l’etichetta dell’europeista convinto un fondamento l’avevano: "Fino a ieri ci dicevano che andava tutto bene - rivendica Meloni, ricordando il 'pedigree' di Letta e Draghi - oggi fanno i conti con il fatto che le priorità sono altre".

E lei sente di avere l’opinione pubblica dalla sua parte: "Potete continuare a ripetere che sono una pericolosa fascista e mi aiutate anche, visto che penso che la gente che vede il lavoro di questo governo si renda conto che gli estremisti stanno da un'altra parte", dice. Come stanno dall'altra parte, per l'esattezza "a sinistra" -accusa- quelli che vorrebbero cambiare la Legge 194, ma che a suo dire non hanno il coraggio di dirlo, di intestarsi la battaglia.

Meloni difende a spada tratta l’emendamento della discordia al dl Pnrr quater sui movimenti pro-vita nei consultori: "Ricalca esattamente il testo della 194", che è una "legge equilibrata". Anche sul 'balletto' andato in scena in vigilanza sulle regole della par condicio, "non c’è nessuna TeleMeloni, non accetto lezioni di democrazia da nessuno", tuona.

Mentre il carcere per i giornalisti - altra notizia che ha infiammato il dibattito - "c’è già, è una legge di Fdi che lo sta togliendo". Lei, assicura, difende "la libertà di stampa", e infatti assicura non ci sia la sua ‘manina’ -"ho letto tante falsità e ricostruzioni surreali"- dietro la vendita dell’Agi, al centro della trattativa Eni-Angelucci: "Non so se chi ispira queste letture fosse abituato a usare le partecipate dello Stato per risolvere i problemi privati degli amici o per stiparci i parenti, può essere che sia stato così ma non è la mia lettura su a cosa servano le partecipate”.

"Salis candidata? Non so quanto aiuti..."

Sul caso Salis - mentre la candidatura per Avs viene prima smentita e poi annunciata - Meloni assicura che il Governo continuerà a fare il suo lavoro. "Non cambia nulla" riguardo alla detenzione della maestra 39enne, "verrà garantita comunque come è giusto". "La politicizzazione della vicenda, come ho già detto in passato, non so quanto possa aiutare il caso in sé", ma "le scelte personali di Salis non mi permetto di giudicarle".

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Gli Stati Uniti mettono il veto su adesione piena Palestina...

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Hanno votato contro durante il Consiglio di Sicurezza

Consiglio di Sicurezza dell'Onu (Fotogramma/Ipa)

Al Consiglio di Sicurezza gli Stati Uniti hanno votato contro la richiesta palestinese di diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Il Consiglio, composto da 15 membri, ha votato un progetto di risoluzione che raccomandava ai 193 membri dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di ammettere "lo Stato di Palestina alle Nazioni Unite".

Il progetto di risoluzione ha ricevuto 12 voti a favore, due astenuti e un voto contrario. Una risoluzione del Consiglio di sicurezza ha bisogno di almeno nove voti a favore e nessun veto da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia o Cina per essere approvata.

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