Cronaca
Meteo, weekend e neve: dove si può sciare al Nord da Friuli...
Meteo, weekend e neve: dove si può sciare al Nord da Friuli a Piemonte
Le precipitazioni hanno imbiancato le vette. Si può sciare anche sugli Appennini
Con l'arrivo della 'materia prima', la stagione delle settimane bianche in Italia può davvero iniziare. "La neve al momento è tanta, - spiega all'Adnkronos il meteorologo Lorenzo Tedici di iLMeteo.it, - sulle Alpi ha cominciato a nevicare a novembre, con diversi episodi, e ha nevicato tanto anche nel fine settimana dell'Epifania. Infatti sono arrivati più di 70-80 centimetri di neve e le Alpi sono tutte imbiancate dal Sestriere fino alla Valle d'Aosta, innevate anche le Alpi Lombarde che avevano sofferto. E' arrivata una bella neve fresca anche in Trentino Alto Adige e in Friuli: si può andare tranquillamente a sciare".
"La novità del periodo sono state le nevicate sull'Appennino - evidenzia Tedici - quindi sono aperti gli impianti per gli amanti degli sci, dalla Toscana, fino all'Abruzzo e così via fino anche al sud, dove ha nevicato sulla Sila. Possiamo dire che una situazione così, con tanta neve, non si vedeva dal 2020, considerando che in quell'anno nevicò di più rispetto a quest'anno, ma nessuno andò in settimana bianca a causa del covid. Adesso, invece, è la stagione giusta".
Proiezioni per le prossime settimane? "Difficili da fare in tempi di riscaldamento globale - spiega ancora Tedici - probabilmente, tra una quindicina di giorni sull'Appennino un po' di neve potrebbe sciogliersi, perché potrebbero arrivare piogge sulle cime più alte. Mentre sulle Alpi potrebbe nevicare ancora. C'è, comunque, un fattore da tenere in considerazione: il vero inverno è più tra gennaio-febbraio e molti lo scordano: anche se le giornate si allungano, i fattori meteorologici, tra cui la temperatura del mare, sono invernali e questo potrebbe essere un fattore positivo per la stagione sciistica. Vorrei essere fiducioso sul fatto che, in particolare sulle Alpi, si potrà sciare fino a Pasqua, cioè fino a fine marzo".
"Facendo poi un confronto con il passato, si può notare che il limite delle nevicate si è alzato. Le nevicate ci sono sempre state e ci saranno ancora in montagna, ma vanno quasi a scomparire in pianura. Ad esempio l'ultima nevicata importante in pianura Padana l'ha fatta il 28 dicembre 2020, poi ci sono stati due anni di siccità e di temperature elevate: quindi la neve in città e in pianura sarà sempre più difficile", ha chiosato Tedici.
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.
Cronaca
Aviaria, i timori dell’Oms: “Preoccupa rischio...
L'allarme di Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità
La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Il mese scorso mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente per gli esperti perché non si riteneva fossero suscettibili a questo tipo di influenza. E ora il rischio che questo virus possa propagarsi fino all'uomo "resta una grande preoccupazione". Lo ha dichiarato Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad oggi non è stata registrata trasmissione interumana (da uomo a uomo) del virus, è la premessa, ma l'H5N1 ha avuto un tasso di mortalità "estremamente alto" tra le persone che sono state contagiate fino al oggi. Questa "è un'infezione influenzale iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre, e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo, e infettando anatre e pollame - ma ora sempre più mammiferi - il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E, poi, aspetto critico, sviluppi la capacità di passare attraverso una trasmissione da uomo a uomo", ha evidenziato Farrar. Le sue parole sono rimbalzate su diversi media internazionali.
L'esperto ha commentato l'epidemia di H5N1 registrata tra le mucche da latte negli Stati Uniti e ha sollecitato un ulteriore attento monitoraggio e attività di indagine da parte delle autorità sanitarie pubbliche, "perché potrebbe evolversi e trasmettersi in modi diversi". "Dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse arrivare agli esseri umani con una trasmissione da uomo a uomo, saremo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica".
Nello spirito di aumentare la cooperazione internazionale in caso di nuova pandemia, l'Oms ha anche annunciato un linguaggio aggiornato per descrivere gli agenti patogeni presenti nell'aria. L'iniziativa, ha spiegato Farrar, è stata originariamente innescata dall'emergenza Covid e dal riconoscimento di una mancanza di termini comunemente concordati tra medici e scienziati per descrivere la modalità di trasmissione del coronavirus, il che ha aumentato la sfida rappresentata da quella crisi.
Per evitare situazioni simili, l'Oms ha condotto consultazioni con quattro importanti agenzie di sanità pubblica di Africa, Cina, Europa e Stati Uniti, prima di annunciare un accordo su una serie di nuovi termini concordati. Per esempio la definizione 'particelle respiratorie infettive' o Irp, dovrebbe essere utilizzata al posto di 'aerosol' e 'droplet' (goccioline), per evitare qualsiasi confusione riguardo alla dimensione delle particelle coinvolte. Al di là della nuova terminologia, l'iniziativa consolida comunque l'impegno della comunità internazionale ad affrontare "epidemie e pandemie sempre più complesse e frequenti", ha infine evidenziato Farrar ai giornalisti a Ginevra.