Sostenibilità
‘Steam in Minecraft’, contest su transizione...
‘Steam in Minecraft’, contest su transizione ecologica premia idee della scuola
Già 350 le candidature pervenute, prorogata la data di scadenza al 6 marzo
Un vero e proprio boom di candidature, oltre quota 350, tanto che la scadenza di invio delle stesse è stata prorogata di una settimana: da oggi come previsto inizialmente, al prossimo 6 marzo. E' il contest “Steam in Minecraft”, organizzato da “Maker Faire Rome - The European Edition”, evento promosso dalla Camera di Commercio di Roma, e Maker Camp in collaborazione con Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola) e con il patrocinio di ASviS. Un contest rivolto agli studenti italiani che ispira a una riflessione approfondita sull’attualissimo tema della transizione ecologica.
Abbraccia temi cruciali come l’energia sostenibile, l’economia circolare, la gestione delle risorse naturali e il riciclo innovativo. Un’iniziativa, gratuita, rivolta alle classi delle scuole primarie (limitatamente alle quarte e quinte) e secondarie di primo e secondo grado, degli istituti pubblici e paritari italiani che mira a sensibilizzare i giovani sull’importanza della transizione ecologica, della consapevolezza ambientale e della cittadinanza attiva, incoraggiandoli a concepire soluzioni sostenibili per tutti noi. Gli elaborati devono presentare narrazioni originali, basate su scenari reali o immaginari, che esplorino come la tecnologia, la scienza, l’ingegneria, l’arte e la matematica possano promuovere un benessere sostenibile e un futuro ecosostenibile. I partecipanti saranno invitati a realizzare progetti digitali in Minecraft “Education Edition” che riflettano l’importanza delle innovazioni nel campo delle energie rinnovabili, dell’economia circolare e della gestione sostenibile delle risorse.
Il contest evidenzia il ruolo chiave delle discipline Steam per sviluppare progetti che non solo dimostrino l’applicazione pratica della scienza e della tecnologia, ma promuovano anche un approccio olistico alla sostenibilità. Gli studenti sono chiamati a contribuire al miglioramento dell’ambiente e alla gestione sostenibile delle risorse a livello locale, utilizzando Minecraft come strumento per visualizzare e progettare idee innovative. Le registrazioni si possono effettuare, dunque, fino al prossimo 6 marzo prossimo. I premi, fino a un valore di 500 euro, saranno assegnati da un Comitato di valutazione in base alla creatività e all’efficacia delle soluzioni presentate. Il regolamento del contest, con tutte le informazioni nel dettaglio, è pubblicato sul sito www.makerfairerome.eu.
Sostenibilità
Proteggere la fauna ornitologica per rigenerare le foreste
La protezione della fauna ornitologica deve diventare un tassello fondamentale della strategia conservazionista. È la tesi di un team di esperti dell’Eth di Zurigo, in Svizzera, in un articolo recentemente pubblicato sulla rivista di settore “Megataxa”. Comprimere la libertà degli uccelli tropicali tramite pesanti interventi di deforestazione può infatti portare a una drastica riduzione del potenziale rigenerativo delle foreste. È anche dalla loro preservazione che dipende il nostro futuro sul Pianeta.
Sostenibilità
Le nuove strade della sostenibilità, evento Adnkronos al...
Post Content
Sostenibilità
Inquinamento, stop alla plastica monouso
Secondo un sondaggio Ipsos/WWF per l'85% delle persone andrebbe vietata
Ogni anno nel mondo vengono prodotte 460 milioni di tonnellate di plastica, di cui il 60% è monouso ovvero usa e getta. Se a ciò si aggiunge che a livello globale il riciclo della plastica raggiunge solo il 9% del totale e che la plastica monouso rappresenta oltre il 70% dei rifiuti plastici che inquinano i mari e gli oceani, risulta piuttosto evidente che sia necessario un cambio di rotta netto e rapido. A cominciare dal vietare globalmente la plastica monouso. Sarà questo uno dei temi al centro del quarto negoziato sul Trattato sull'inquinamento da plastica che svolgerà dal 23 al 29 aprile in Canada, a Ottawa. Sullo stop alla plastica monouso è d'accordo anche la grande maggioranza dei cittadini. Infatti, secondo un recente sondaggio realizzato da Ipsos per il WWF, su un campione di 24 mila persone di 32 Paesi tra cui l'Italia, l'85% delle persone nel mondo ritiene che la plastica monouso debba essere vietata.
Italiani attenti al tema della plastica
A livello nazionale, gli italiani interpellati dal sondaggio di cui sopra, sostengono in particolare il divieto delle sostanze chimiche nocive utilizzate nella produzione della plastica, indicate dall'87% del campione e sui prodotti in plastica che non possono essere facilmente riciclati (84%). Dai risultati emerge anche la diffusa consapevolezza che i divieti non siano sufficienti ad arrestare l'inquinamento da plastica monouso. Infatti, la maggioranza delle persone intervistate sostiene la necessità di una rifondazione dell'attuale sistema della produzione e del riciclo della plastica in modo che siano garantiti il riciclo e il riuso sicuro. Nello specifico, l'83% degli intervistati italiani ha dichiarato necessario imporre l'obbligo per i produttori di investire in sistemi di riutilizzo della plastica, mentre il 67% è d'accordo sul garantire a tutti i Paesi accesso ai finanziamenti, alle tecnologie e alle risorse necessarie per affrontare e risolvere il tema dell'inquinamento da plastica. In tal senso, l'87% degli intervistati a livello globale (l'83% degli italiani) ritiene necessaria una riduzione dellla produzione complessiva di plastica. I risultati del recente sondaggio Ipsos confermano quanto emerso dai due precedenti report sul tema, specie sul fatto di sostenere l'emanazione di norme che siano vincolanti per poter trasformare in maniera radicale l'universo della plastica.
Il Trattato globale sull'inquinamento da plastica
Come anticipato, dal 23 al 29 aprile a Ottawa si svolgerà il nuovo summit per discutere i contenuti del Trattato globale sull'inquinamento da plastica. Un incontro particolarmente importante in quanto si tratta del penultimo appuntamento del ciclo di negoziati delle Nazioni Unite su tale tema. Se da una parte la maggioranza degli Stati è d'accordo sull'introduzione di norme globali vincolanti per tutta la catena del valore della plastica, dall'altra permane l'opposizione di una minoranza che ritiene di difendere il profitto a discapito del delicato equilibrio ambientale del Pianeta. Norme globali vincolanti, infatti, consentirebbero ai Governi e alle aziende di agire seguendo le stesse regole, incrementando allo stesso tempo la messa a punto di soluzioni innovative e mobilitando gli investimenti lungo l'intera catena del valore della plastica, in modo da distribuire più equamente gli oneri necessari per affrontare il tema dell'inquinamento da plastica.