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MioDottore presenta la più grande indagine su come medici e pazienti affrontano il tema della prevenzione in Italia
L’azienda ha esplorato le prospettive e le pratiche nella prevenzione medica. Risultato? Accurata analisi delle percezioni, abitudini e comportamenti di medici e pazienti
* 8 italiani su 10 non fanno prevenzione regolare
* Per la metà dei medici intervistati, i pazienti non sono abbastanza consapevoli dei rischi per mancata prevenzione
* il 71% pensa che il coinvolgimento dei pazienti attraverso l’uso di strumenti digitali potrebbe essere la svolta
* il 76% dei pazienti non si sente abbastanza stimolato dal medico di famiglia a partecipare a programmi preventivi, meglio con gli specialisti
* Medici e pazienti concordano che la scarsità di risorse economiche sia uno dei maggiori impedimenti
* Più della metà degli italiani desidera che il medico di famiglia dedichi loro più tempo durante le visite
* Le donne mostrano più attenzione alla salute, gli uomini hanno maggior difficoltà nel capire le racco-mandazioni dei medici
* Ginecologi, dermatologi e dentisti usano di più le tecnologie per comunicare con i loro pazienti
Roma, 31 gennaio 2024 – MioDottore, la piattaforma di riferimento in Italia e a livello mondiale per la prenotazione online di visite mediche appartenente al gruppo DocPlanner, rende noti i risultati dell’indagine* “Prevenzione: il punto di vista dei medici e dei pazienti” realizzata in collaborazione con la società di ricerca Datanalysis. Lo studio si è concentrato sull'analisi delle prospettive e delle pratiche legate alla prevenzione da parte di medici e pazienti, offrendo uno sguardo approfondito sulle loro percezioni, abitudini e atteggiamenti. Lo scopo di questa ricerca è quello di comprendere meglio come i professionisti medici promuovano la prevenzione, quali siano le opinioni dei medici sui loro assistiti e quali siano le attitudini, necessità e pareri dei pazienti.
I dati raccolti offrono una panoramica esaustiva delle dinamiche che circondano il concetto di prevenzione, evidenziando le differenze e le similitudini nelle prospettive di medici e pazienti. Questa indagine fornisce un quadro fondamentale per sviluppare strategie e interventi mirati a migliorare la consapevolezza e l'adesione alla prevenzione nella pratica medica e tra il pubblico.
Comunicazione verso il paziente: quali strumenti vengono usati e con quanta frequenza
Il 64% dei medici intervistati usa il metodo tradizionale, cioè quello di parlare direttamente con il proprio paziente, con un picco del 75% nelle Sud e nelle Isole. Affrontare il tema della prevenzione durante le visite non sembra però essere per tutti una buona pratica, infatti il 51% non lo fa sempre e dipende da quante volte incontra il suo assistito.
Nell’uso della tecnologie - come le piattaforme digitali o i social media - per dialogare con i pazienti, il nord Italia detiene lo scettro dei medici più virtuosi (42%) e in generale ginecologi (44%), dermatologi (40%) e dentisti (38%) sembrano essere i più inclini. Nonostante l’utilizzo di mezzi digitali, che favorisce un flusso d’informazione più mirato verso i pazienti, solo il 34% applica la regola di una comunicazione periodica effettuata attraverso questi strumenti (ogni 6 mesi o almeno 1 volta all’anno) per la gestione di avvisi o promemoria dedicati ai programmi preventivi. Il 70% dei medici del Sud e Isole lo fa solo quando si ricorda.
Prevenzione: la radiografia dei medici
Secondo i medici le azioni dei pazienti al seguito delle raccomandazioni sulla prevenzione risultano essere mediamen-te tiepide (63%), con un 26% che riscontra una tendenza addirittura ad ignorarle, con una più alta incidenza nelle spe-cializzazioni di ortopedia (37%), gastroenterologia (35%) e dermatologia (35%). Quando ascoltati, dichiarano di notare negli assistiti discreti miglioramenti nel cambio di abitudini (56%), soprattutto in ambito urologico e cardiologico. Tuttavia, in base alla media nazionale, un terzo dei medici evidenzia una totale mancanza di variazione.
Ma qual è il maggior ostacolo a sottoporsi ai programmi di prevenzione? Quasi la metà del corpo medico interpellato sostiene che i pazienti non siano sufficientemente consapevoli dei rischi che corrono se non si prendono cura di sé, seguito dal 17% che attribuisce questa carenza a questioni di tipo economico (21% nel Sud e Isole). La mancanza di tempo e l’interesse insufficiente (25%) sono le altre due motivazioni che pesano di più. Inoltre, per i ginecologi (28%) e i cardiologi (20%) la scarsa propensione ad avvicinarsi alla prevenzione è da attribuire alla paura di affrontare il tema.
Come agevolare il paziente: il punto di vista dei medici
Qual è l’elemento che potrebbe ottimizzare l’approccio medico-paziente per una migliore e più frequente prevenzio-ne? Per il 71% dei medici il coinvolgimento dei pazienti attraverso l’uso di strumenti digitali potrebbe essere la chiave e lo affermano con più forza gli urologi e i gastroenterologi. Il dato è seguito da un 26% che sostiene che andrebbero incrementate le risorse per promuovere maggiori iniziative in favore della prevenzione. Per motivare i pazienti è necessario anche trovare una forma di incentivazione. Il 38% degli intervistati dà maggiore peso ai contributi economici, in particolar modo i dentisti (45%), i cardiologi (40%) e gli oculisti (38%) mentre quasi un medico su tre pensa che rendere le procedure ai programmi di accesso più facili e rapide potrebbe essere una delle migliori soluzioni.
I pazienti non sempre comprendono, ma usano i canali digitali
L’87% dei medici sostiene che i pazienti hanno una comprensione parziale se non addirittura scarsa sui rischi associati a comportamenti non salutari, di questi il dato che fa più riflettere riguarda gli ortopedici (91%), i dermatologi (90%) e gli oculisti (89%). Questa rilevanza va di pari passo se si considera che, durante l’indagine, circa due terzi degli intervistati dichiara che le domande che vengono rivolte loro riguardano le malattie croniche e solo la restante parte riceve richieste di consigli per migliorare la propria salute o di informazioni su pratiche mediche come vaccinazioni o esami diagnostici. Tuttavia, i medici registrano una buona propensione dei pazienti ad utilizzare canali di comunicazione digitale come email, chat, messaggistica su piattaforme per chiedere consigli. Il 90% dei dottori dichiara di ricevere quesiti attraverso questi mezzi, senza significative differenze sul territorio italiano. Ginecologi, dentisti e cardiologi sono i più contattati tramite questi canali.
La Prevenzione vissuta dal lato dei pazienti: quanto dedicano alla cura
Dall’indagine emerge che i pazienti non fanno prevenzione in modo così regolare, infatti il 60% del campione totale dichiara di sottoporsi a controlli in modo occasionale, ogni due o 3 anni che se si somma a coloro che non lo fanno mai si raggiunge l’84%. Gli uomini sembrano essere meno attenti, il 35% lo fa raramente o mai, mentre le donne si curano con più costanza: l’87% fa visite o esami almeno una volta all’anno (23%) o ogni 2 o 3 anni (64%). Con una certa comprensione i 20enni e i 30enni si occupano raramente o mai di fare prevenzione, rispettivamente il 45% e il 32%. Della fascia più agée – over 70 - solo poco più del 30% partecipa a programmi preventivi con la corretta frequenza, cioè almeno una volta all’anno. Il 78% di coloro che afferma di prendersi cura di sé in modo sporadico o per nulla ha un’istruzione di livello medio-basso. Dove si informano i pazienti? Dalla media generale delle risposte il medico specialista viene considerato la fonte primaria (35%), sono soprattutto le donne a privilegiare questa risorsa (41%), gli over 70 (48%) e i lau-reati (41%). Della media nazionale del 21%, circa un terzo dei cittadini del Nord preferisce informarsi tramite Internet o Social Media, contro il 13% di coloro che abitano al Sud o nelle Isole. E all’interno dell’universo femminile ben il 27% usa questa come fonte primaria, così come il 35% dei ventenni. In questa ultima fascia d’età ci si rivolge inoltre con maggior frequenza ad un familiare o un amico per avere informazioni.
La gestione della prevenzione con il medico di famiglia
L’identikit della persona che discute più spesso con il proprio medico di famiglia su temi di prevenzione è donna, con istruzione superiore e over 50. Il 56% della totalità degli intervistati dichiara di affrontare qualche volta il tema con il proprio medico. Nel Sud del paese la tendenza diminuisce, il 24% della popolazione affronta raramente la questione, mentre l’universo femminile generale è più propenso (29%) e, come normale che sia, coloro che hanno superato il mezzo secolo d’età lo fanno con più frequenza. Inoltre, le persone che hanno un’istruzione medio-bassa hanno una propensione molto inferiore alla discussione. Sorprende in positivo il dato che riguarda i più giovani, il 66% dei 20enni e il 67% dei 30enni che qualche volta affrontano la prevenzione con il proprio dottore. Fa pensare invece un po’ in ne-gativo la situazione dei 40enni, il 75% discute poco o nulla.
Quanto i pazienti si sentono stimolati dal medico di famiglia a partecipare a pratiche preventive, come visite di routine o esami periodici? Solo il 24% degli intervistati ha risposto “molto attivamente” e quasi un 20% non si sente per nulla spronato. Quest’ultima percezione si conferma anche nelle fasce d’età più giovani (18/29 e 30/39) e se il livello d’istruzione del paziente è medio-bassa.
Inoltre, nell’indagine si è voluto approfondire l’aspetto della comprensione del paziente. Secondo gli intervistati quan-to sono chiare e comprensibili le raccomandazioni e le spiegazioni del medico di base sulla prevenzione? Purtroppo il 58% dichiara di comprendere a volte e il 20% raramente o mai. Il genere maschile mostra più difficoltà a capire rispetto a quello femminile, così come è naturale che salga all’81% la complessità per i più giovani (20enni) e al 70% per chi possiede un’istruzione medio-bassa.
La gestione della prevenzione con il medico specialista
Se invece l’interlocutore è il medico specialista, l’attitudine dei pazienti circa la prevenzione un po’ cambia. Per fortuna, solo il 9% dichiara di non toccare mai l’argomento durante le visite (contro il 19% del medico di base), mentre il 74% di coloro con istruzione medio-superiore lo fa sempre. Anche in questo caso le donne sono più partecipative, il 37% di loro affronta puntualmente l’argomento durante la visita (contro il 29% del medico di base) così come il 49% degli over 70. Come per il medico di famiglia anche nella relazione con lo specialista i 40enni discutono meno del tema, solo qualche volta o raramente (69%). Per coloro che hanno un’istruzione medio-bassa il dialogo con uno specialista invece incentiva di più il confronto. Ricordiamo che dall’indagine il medico specialista è la prima fonte di informazione.
Circa il sentirsi stimolati a intraprendere programmi di prevenzione, l’indagine non evidenzia un risultato generale nelle medie così differente rispetto all’esperienza che vivono con il medico di base. Le differenze oscillano di più a seconda dell’età. Sale il numero degli over 50 che afferma di sentirsi molto attivamente spronati dallo specialista (78% vs. 72% del medico di famiglia).
Per ciò che concerne la comprensione del paziente durante le visite specialistiche il livello della comprensione fa un buon passo in avanti. Il 35% dei partecipanti all’indagine dichiara di ricevere informazioni chiare (ben 14 punti percen-tuali in più rispetto ai medici di famiglia) e le donne mostrano di avere un maggior grado di intendimento. Un’analoga tendenza si riscontra per tutte le fasce d’età.
Come rendere il percorso di prevenzione più efficiente: parola ai pazienti
Nell’indagine è stato chiesto ai pazienti di fornire dei suggerimenti per migliorare la comunicazione tra loro e il medico. Il 58% sceglie come preferenza quella di avere la possibilità di poter passare più tempo con il dottore durante le visite di cui il 79% è over 70 e il 39% è laureato. La seconda alternativa (33%) è quella di poter usufruire di servizi digitali che rammentino loro di partecipare ai programmi di prevenzione. Di questo gruppo le fasce di età più giovani 18/29 anni (74%) e 30/39 anni (63%) hanno mostrato il maggior interesse. Ricordiamo che questa opzione è stata più fortemente appoggiata dai medici (71%). Inoltre, il percorso di prevenzione potrebbe diventare più efficiente se l’accessibilità e la facilità nell’ottenere i servizi fosse più agevole, infatti, per il 91% degli intervistati questo scoglio costituisce un problema che con l’andare dell’età diventa il più evidente (97% dei 60enni e 98% degli over 70) e per i 96% dei laureati. Questo tema era stato messo in luce anche dal 30% dei medici.
L’analisi termina con la domanda su quali barriere i cittadini percepiscono come principali impedimenti nel seguire le raccomandazioni sulla prevenzione. Le scarse risorse economiche svettano con il 34% in tendenza con quanto percepito anche dai medici, la mancanza di tempo (24%) è il secondo fattore che influenza i pazienti del Nord, l’assenza di sintomi (21%) è un elemento omogeneo sul territorio mentre la sfiducia nel personale medico è assai residuale (4%). Ciò che stride è apprendere invece come solo il 15% è stato attribuito alla mancanza di consapevolezza da parte dei pazienti, quando il 50% dei medici che ha partecipato a questa inchiesta ha individuato come maggior ostacolo alla prevenzione proprio la “mancanza di consapevolezza” delle persone.
E’ a disposizione la versione integrale dell’indagine. Per richiederla scrivere a: zoe.perna@napermultiedia.it
Scarica QUI le infografiche
*Indagine è stata condotta nel periodo dicembre 2023 | gennaio 2024 su un campione di 192 medici equamente distribuiti sul territorio italiano, divisi per specializzazioni e 800 pazienti equamente divisi per distribuzione geografica, genere, fa-scia d’età e scolarità.
MioDottore fa parte del Gruppo DocPlanner ed è la piattaforma leader in Italia dedicata alla sanità privata che connette i pazienti con medici specialisti, medici di medicina generale, centri medici e ospedali come IRCCS Humanitas, IEO, Istituto Auxologico Italiano, Ospedale San Raffaele, Ospedale Israelitico, Gruppo Mantova Salus, Gruppo GVM e Gruppo PSH. MioDottore offre ai pazienti uno spazio dove prenotare online visite mediche con medici specialisti e medici di medicina generale e recensire lo specialista più adatto alle proprie esigenze. Allo stesso tempo fornisce ai professionisti sanitari e ai centri medici utili strumenti per gestire il flusso di pazienti, migliorare l'efficienza e la propria presenza online e acquisire nuovi pazienti. Arrivato in Italia nel novembre 2015, ha già registrato numeri record con 2,5 milioni di prenotazioni al mese, oltre 8 milioni di visite mensili al portale e 300.000 dottori disponibili sulla piattaforma.
Sono parte di MioDottore anche il CRM TuoTempo, che permette a cliniche, ospedali, ambulatori e studi medici di gestire interamente il percorso digitale del paziente, e GIPO il software gestionale per strutture mediche n. 1 in Italia, che ad oggi gestisce oltre 1.500 centri medici.
Il Gruppo DocPlanner attualmente serve 90 milioni di pazienti e gestisce 18 milioni di prenotazioni ogni mese. Conta oltre 2 milioni di professionisti e circa 12 milioni di recensioni sui suoi siti in 13 paesi. L’azienda, fondata nel 2012 in Polonia, ad oggi si avvale di un team di 2.200 persone con sedi a Varsavia, Barcellona, Istanbul, Roma, Città del Messico, Monaco, Bologna e Curitiba.
Per ulteriori informazioni visitare il sito: https://www.miodottore.it/
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NAPER MULTIMEDIA | Zoe Perna | Tel. 333 2585959 | mail: zoe.perna@napermultimedia.it
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Serie A – Thiago Motta “prenota” la panchina della Juve,...
Roma, 19 marzo 2024 – Nove giornate al termine, una Champions (quasi) in cassaforte e una semifinale di Coppa Italia da giocare contro la Lazio. Ma, nonostante questi numeri, la Juventus sta vivendo il momento più difficile della stagione e si interroga sul futuro. Soprattutto, da qui alla fine dell’anno calcistico, il management bianconero dovrà decidere se continuare con Max Allegri o cambiare strada. La situazione non è delle più semplici ma, è inevitabile, che ci si guardi intorno sebbene il tecnico di Livorno abbia il contratto in scadenza nel 2025. Proprio Allegri farà di tutto per tenersi la panchina della Juventus, un’ipotesi in quota a 2,25 secondo gli esperti Sisal.
C’è però chi, a suon di prestazioni esaltanti alla guida del Bologna, è in pole per guidare Chiesa e compagni nella prossima stagione. Thiago Motta vorrebbe salutare la formazione rossoblù con un regalo che si chiama Champions League per poi gettarsi in questo nuovo step di carriera. L’ex centrocampista dell’Italia sarebbe chiamato a riportare la Juventus al successo in campionato, che manca dal 2020. Thiago che siede sulla panchina bianconera è offerto a 1,80.
Ma ci sono due idoli del popolo juventino che puntano a tornare a casa. Il primo, neanche a dirlo, è Antonio Conte, prima capitano e poi allenatore della Juventus nell’inizio del ciclo vincente portando a casa tre titoli consecutivi tra il 2013 e il 2015. Il tecnico salentino, nuovamente alla guida dei bianconeri a 4,00, è fermo dopo l’esperienza al Tottenham ma sembra pronto a rientrare.
A proposito di rientri ecco che Zinedine Zidane, dopo aver vinto tutto con il Real Madrid, potrebbe rimettersi in gioco dove ha regalato magie da calciatore. Vedere Zizou in panchina allo Stadium è il sogno dei tifosi della Juventus, che aspettano il suo ritorno da 23 anni, un sogno che pagherebbe 9 volte la posta.
Molto indietro gli altri candidati con Vincenzo Italiano e Raffaele Palladino che capeggiano gli inseguitori a 20 con De Zerbi e il CT dell’Italia Spalletti a 25. E Pep Guardiola? L’attuale tecnico del Manchester City, che sbarca a Torino sponda bianconera, si gioca a 100.
Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.
Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento. La Società opera a livello internazionale nel canale retail attraverso una rete di oltre 49.000 punti vendita, e su quello online con 1 milioni di consumatori.
La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di aggiudicarsi gare per nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.
Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore online di giochi e scommesse al mondo, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello mondiale e quotato alla Borsa di Londra nell’indice FTSE.
Sisal Italia S.p.A.
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Studenti e docenti della Cusano rispondono all’articolo de...
19 marzo 2024. Il quotidiano La Repubblica ha pubblicato recentemente un articolo dedicato alle università telematiche dal titolo “La fabbrica delle lauree facili”, puntando il dito contro diversi atenei, tra cui l’Università Niccolò Cusano, pur senza conoscere realmente l’ambiente e l’attività didattica e di ricerca di questa realtà.
Il Prof. Gino Bella, direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Università Niccolò Cusano, ha commentato l’articolo intervenendo nella trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani su Radio Cusano Campus.
“L’approccio di questo articolo -ha affermato Bella- è quello di definire un confine tra i buoni e i cattivi, anziché andare all’interno delle singole realtà. Sostanzialmente, l’articolo è estremamente superficiale, perché non entra all’interno del problema, che è un problema universitario italiano.”
“Non voglio entrare specificamente nel contenuto di questa analisi unilaterale degli atenei telematici -ha dichiarato il Rettore Fabio Fortuna al quotidiano Tag24-. In questi atenei insegnano professori ordinari, associati e ricercatori che sono vincitori di concorsi pubblici, al pari di quelli degli atenei statali. Questo già è un elemento di garanzia sotto il profilo della didattica. Le università telematiche e statali fanno tutte parte dello stesso sistema universitario, fare differenziazioni è pregiudizievole. La differenza sta solo nella modalità di erogazione nella didattica.”
Infine, Pietro Battaglia, il presidente nazionale degli studenti di “Noisiamocusano” ha affermato “I servizi che danno le telematiche sono di qualità, dal tutoraggio che ti avvicina al percorso di studio e che ti mette in contatto con gli assistenti, i quali ti seguono e ti assistono nel percorso, per non parlare dei professori. Io mi preoccuperei delle statali che non offrono nessun servizio in più, ma nessuno dice nulla e non lo mettono in rilievo perché sono vicine all’ambiente di Repubblica.”
Ufficio Stampa
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Estathé 3×3 Italia Streetbasket Circuit, ad Alba presentato...
Dal 31 maggio al 2 giugno la cittadina piemontese aprirà la quarta edizione del circuito 3x3.
Alba, 19 marzo 2024. Si è svolta venerdì 15 marzo, presso la Sala del Consiglio Comunale di Alba, la conferenza stampa di presentazione dell'Opening Tournament dell'Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit 2024, il circuito dedicato all’attività 3×3 Open, maschile e femminile, organizzato dalla Federazione Italiana Pallacanestro in collaborazione con Master Group Sport.
Non casuale la scelta della location che dal 31 maggio al 2 giugno vedrà la partenza della quarta edizione del circuito federale 3x3. La cittadina piemontese è infatti la sede storica del Gruppo Ferrero, che da ormai tre anni, con il proprio marchio Estathé, è title sponsor della manifestazione intrattenendo il pubblico di appassionati e semplici turisti con la sua irrefrenabile allegria e voglia di divertirsi, nonché rinfrescando tutti con il suo gusto unico ed inconfondibile.
L'Opening Tournament nella cittadina piemontese di Alba (31 mag-2 giu) darà il via ad un tour che toccherà 18 Regioni italiane, per un totale di circa 100 Tornei, e che porterà fino alle Estathé 3x3 Italia Finals che il 2-3 agosto assegneranno il titolo di Campioni d’Italia 3×3. I tornei del circuito sono stati suddivisi, in base al livello agonistico, in quattro fasce: Master, Top, Classic e Basic. Ogni Torneo permetterà ai ballers di acquisire punti validi per il ranking FIBA e costituirà una tappa per la qualificazione alle Finals.
Ad aprire la conferenza stampa il Sindaco del Comune di Alba, Carlo Bo: “L’anno scorso, quando ci è stata proposta questa opportunità, abbiamo colto con grande entusiasmo l’occasione di ospitare la tappa di apertura di questo prestigioso tour organizzato dalla Federazione Italiana Pallacanestro insieme a Master Group Sport e Ferrero S.p.A. Ad Alba la pratica sportiva conta su oltre 70 associazioni attive in molteplici discipline, compresa la pallacanestro. Il Circuito 3x3 Italia 2024 è un importante evento nazionale che toccherà 18 regioni italiane su 20, coinvolgendo molte ragazze e ragazzi impegnati in questo sport. Per i numerosi giovani che parteciperanno alle competizioni del torneo in diverse città, sarà una bella occasione per conoscere l’Italia in generale e la nostra bella città in particolare, nei tre giorni di permanenza ad Alba. Cercheremo di ospitarli al meglio. Intanto ringrazio gli organizzatori e la Ferrero S.p.A. per aver scelto la nostra città per il via”.
“Sono veramente contento che proprio da Alba parta l’edizione 2024 dell’Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit - le parole di Giovanni Petrucci, Presidente Federazione Italiana Pallacanestro - Ferrero è una grande azienda che un po’ fa parte anche della mia storia di Dirigente sportivo e che ha sempre investito nello sport. Il 3x3 è una disciplina che sta raggiungendo numeri eccezionali anche grazie al nostro advisor commerciale Master Group Sport, importante compagno di viaggio. Un grande in bocca al lupo a tutti i partecipanti e a tutti coloro che amano la pallacanestro. Grazie al Comune di Alba per l'ospitalità e a Ferrero che ci rende orgogliosi di essere italiani nel mondo”.
“Mi associo alle parole del Presidente Federale Petrucci nel ringraziare il Comune di Alba che ci ospita qui oggi e Ferrero per l’investimento e il supporto offerto in questi anni - il commento di Maurizio Bertea, Segretario Generale Federazione Italiana Pallacanestro -. Supporto che continua in maniera costruttiva e con grande entusiasmo anche per la stagione in arrivo. La novità di questi mesi è che la Federazione Italiana Pallacanestro, considerato il grande sviluppo dell’Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit, individuerà tra gli atleti che si cimenteranno nelle tappe del circuito coloro che rappresenteranno il nostro Paese nelle manifestazioni internazionali. A dimostrazione di una crescita esponenziale del movimento non solo in termini numerici ma anche e soprattutto di qualità. Colgo l’occasione per augurare a tutti una grande estate di sport e divertimento”.
Presente alla conferenza stampa anche Rudi Cena, Vice Presidente del Comitato Regionale FIP Piemonte.
A seguire il commento di Antonio Santa Maria, Direttore Generale Master Group Sport: “Siamo ormai alle porte della quarta edizione dell’Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit e siamo molto contenti che il circuito inizierà proprio qui da Alba dove oggi presentiamo ufficialmente l’Opening Tournament. Negli anni il circuito ha raccolto numeri sempre più straordinari abbracciando tutta Italia, frutto del grande lavoro di tutte le parti coinvolte. Il basket 3x3 è uno sport in costante e continua ascesa che riesce a coinvolgere un pubblico eterogeneo, dagli adulti ai bambini, dagli uomini alle donne e siamo molto felici di avere accanto a noi Ferrero che, con il suo marchio Estathé, è title sponsor dell’evento da ormai tre anni”.
Estathé condivide con la FIP i valori fondamentali di lealtà, rispetto e integrità, senza dimenticare il divertimento. Estathé sarà presente in tutte le iniziative e le tappe del circuito 2024: non solo basket, ma anche tanto intrattenimento con animazioni e giochi a premi per il pubblico presente e tanto Estathé fresco per dissetare tutti.
Tutti gli aggiornamenti sull’evento e sul circuito Estathé 3x3 Italia Streetbasket Circuit 2024 saranno disponibili sul sito ufficiale 3x3italia.fip.it, sulla pagina Instagram 3x3italiaofficial e su quella Facebook 3×3 Italia. Hashtag ufficiali #3x3Italia e #3x3Estathé.
Per maggiori informazioni: 3x3italia.fip.it