Esteri
Israele-Hamas, Gantz: “Primi segnali verso accordo su...
Israele-Hamas, Gantz: “Primi segnali verso accordo su ostaggi”. Venerdì colloqui a Parigi
Il ministro del gabinetto di guerra israeliano annuncia "qualche progresso". Si muove il direttore della Cia
"Ci sono i primi segnali di progresso verso un nuovo accordo sugli ostaggi". Lo ha affermato il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, in una dichiarazione trasmessa dal ministero della Difesa. "Siamo davanti a un'operazione a Rafah, che inizierà dopo l'evacuazione della popolazione dalla zona. Se non ci sarà un piano per liberare gli ostaggi, opereremo anche durante il Ramadan", ha precisato Gantz.
Confermando durante una conferenza stampa che ci sono "tentativi in corso" per promuovere una nuova intesa sugli ostaggi, e parlando di segnali "promettenti", Gantz - riferendosi anche alle parole del ministro delle Finanze Smotrich, secondo cui la liberazione degli ostaggi non è la priorità - ha assicurato che Israele "non smetterà di cercare una strada e non perderà alcuna occasione per riportare a casa le nostre ragazze e i nostri ragazzi".
Israele ha però smentito la notizia del quotidiano saudita Asharq al-Awsat, secondo cui avrebbe inviato una delegazione per i colloqui sugli ostaggi con Hamas al Cairo dopo che il gruppo terroristico "ha ammorbidito le sue posizioni". "Il rapporto saudita non è corretto, una delegazione israeliana non andrà al Cairo. Israele attende la risposta di Hamas, che dovrebbe arrivare oggi o domani, e poi verrà presa una decisione", ha detto a Ynet una fonte israeliana.
Il direttore della Cia, William Burns, è atteso venerdì a Parigi per una nuova serie di colloqui con le controparti di Qatar, Egitto e Israele per riprendere gli sforzi per arrivare all'intesa sugli ostaggi, in cambio di una tregua con Hamas, riferiscono fonti a conoscenza del dossier al sito Axios.
Intanto il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha criticato duramente Smotrich, dopo che l'esponente di estrema destra ha dichiarato che garantire il ritorno degli ostaggi "non è la cosa più importante" per Israele in questo momento, indicando come priorità la distruzione totale di Hamas.
"Un discorso molto irrispettoso sta cominciando a svilupparsi sugli ostaggi e le loro famiglie", ha dichiarato Herzog, citato dai media dello Stato ebraico. "Non esiste 'mitzvah' più grande nel giudaismo di salvare i prigionieri - ha aggiunto -. Si può discutere sul modo in cui raggiungere l'obiettivo, ma invito l'opinione pubblica e soprattutto i funzionari eletti a tenere conto dei sentimenti delle famiglie degli ostaggi". "Bisogna sapersi comportare con la massima sensibilità e capire che a volte ci sono cose che non vanno dette in pubblico", ha concluso Herzog.
Le autorità israeliane intanto si apprestano ad aprire il valico di frontiera di Karni, con la Striscia di Gaza, per permettere l'ingresso di maggiori aiuti umanitari per la popolazione palestinese nel nord dell'enclave, come riporta l'emittente Abc News citando fonti di Tel Aviv.
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Attentato Mosca, Russia: “Kiev ha finanziato i...
In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".
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Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".