Cronaca
Giù le temperature e ancora pioggia sull’Italia, cosa...
Giù le temperature e ancora pioggia sull’Italia, cosa ci aspetta e quando arriva il caldo?
Le risposte dei meteorologi Andrea Giuliacci e Lorenzo Tredici all'Adnkronos
"Le correnti fredde in arrivo sull’Italia domani porteranno qualche pioggia soprattutto sul versante adriatico e molto vento al Centro-Sud e un ulteriore generale calo delle temperature che torneranno nella norma in gran parte d’Italia". A fare il quadro per l'Adnkronos è il meteorologo Andrea Giuliacci.
"Giovedì arriverà un’altra perturbazione fredda: tra giovedì e venerdì in gran parte d’Italia si alterneranno quindi fasi soleggiate e improvvisi acquazzoni o temporali, ancora molto vento al Centro-Sud e temperature in ulteriore calo e al di sotto della norma in gran parte d’Italia, con nevicate su Alpi e Appennino Centrale e Settentrionale anche al di sotto di 1500 metri. - conclude Giuliacci -. La fase fresca e piovosa, in base alle proiezioni odierne, dovrebbe insistere anche nel weekend e nella prima parte della prossima settimana: per il caldo quindi ci sarà da aspettare…".
Lorenzo Tredici: "Giovedì e venerdì giornate invernali"
"Da un fine settimana in piena estate con temperature tra i 32 e i 33 gradi, con caldo ovunque, da stasera per una settimana entrano correnti scandinave,- spiega all'Adnkronos il meteorologo Lorenzo Tedici - quindi una massa d'aria che scende dalla Svezia che porterà un crollo delle temperature anche di 15 gradi, nel bolognese ad esempio dai 30 gradi di domenica potremmo passare a 11, 12 gradi, sarebbero 17, 18 gradi in meno".
"Attualmente abbiamo vento forte di foehn a nord ovest, poi entrerà la bora dal triestino sull'alto Adriatico, - continua Tedici - e ora ci sono forti temporali al nord est e le temperature sono ancora miti, ma proprio da domani le temperature inizieranno a calare in maniera sensibile, anche sul versante adriatico e farà freddo ovunque e pioverà soprattutto al centro sud. Giovedì e venerdì saranno giornate invernali, tornerà anche la neve sugli Appennini, a mille metri, non abbondante, una spolverata di neve su Marche, Abruzzo, Molise, Lazio e Toscana".
"Quindi un ribaltone gigante per il fine settimana - conclude Tedici - c'è una nuova perturbazione dalla Svezia, quindi si aspettano altri temporali, piogge e vento sparsi da Nord a Sud e quindi le temperature purtroppo sono attese sotto le media del periodo, per la prima volta in questo 2024, fino alla fine del mese".
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.
Cronaca
Aviaria, i timori dell’Oms: “Preoccupa rischio...
L'allarme di Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità
La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Il mese scorso mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente per gli esperti perché non si riteneva fossero suscettibili a questo tipo di influenza. E ora il rischio che questo virus possa propagarsi fino all'uomo "resta una grande preoccupazione". Lo ha dichiarato Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad oggi non è stata registrata trasmissione interumana (da uomo a uomo) del virus, è la premessa, ma l'H5N1 ha avuto un tasso di mortalità "estremamente alto" tra le persone che sono state contagiate fino al oggi. Questa "è un'infezione influenzale iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre, e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo, e infettando anatre e pollame - ma ora sempre più mammiferi - il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E, poi, aspetto critico, sviluppi la capacità di passare attraverso una trasmissione da uomo a uomo", ha evidenziato Farrar. Le sue parole sono rimbalzate su diversi media internazionali.
L'esperto ha commentato l'epidemia di H5N1 registrata tra le mucche da latte negli Stati Uniti e ha sollecitato un ulteriore attento monitoraggio e attività di indagine da parte delle autorità sanitarie pubbliche, "perché potrebbe evolversi e trasmettersi in modi diversi". "Dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse arrivare agli esseri umani con una trasmissione da uomo a uomo, saremo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica".
Nello spirito di aumentare la cooperazione internazionale in caso di nuova pandemia, l'Oms ha anche annunciato un linguaggio aggiornato per descrivere gli agenti patogeni presenti nell'aria. L'iniziativa, ha spiegato Farrar, è stata originariamente innescata dall'emergenza Covid e dal riconoscimento di una mancanza di termini comunemente concordati tra medici e scienziati per descrivere la modalità di trasmissione del coronavirus, il che ha aumentato la sfida rappresentata da quella crisi.
Per evitare situazioni simili, l'Oms ha condotto consultazioni con quattro importanti agenzie di sanità pubblica di Africa, Cina, Europa e Stati Uniti, prima di annunciare un accordo su una serie di nuovi termini concordati. Per esempio la definizione 'particelle respiratorie infettive' o Irp, dovrebbe essere utilizzata al posto di 'aerosol' e 'droplet' (goccioline), per evitare qualsiasi confusione riguardo alla dimensione delle particelle coinvolte. Al di là della nuova terminologia, l'iniziativa consolida comunque l'impegno della comunità internazionale ad affrontare "epidemie e pandemie sempre più complesse e frequenti", ha infine evidenziato Farrar ai giornalisti a Ginevra.