

Ultima ora
Pil, Bonomi: “Paese è fermo e mi preoccupa molto”
“Questo Paese è fermo e mi preoccupa molto. Siamo di fronte a scenari internazionali molto asimettrici, gli Stati Uniti rallentano ma rallentano pochissimo rispetto all’Europa e all’interno della stessa Europa l’Italia e la Germania saranno i paesi più colpiti e la Germania peraltro è un mercato molto importante per le imprese italiane”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi intervenendo all’assemblea di Confindustria Romagna. “E noi cosa avevamo chiesto al Governo? – ha aggiunto- Capiamo che è un momento difficile e capiamo le sanzioni alla Russia ma a una condizione, che in questo Paese si apra un periodo di riformismo competitivo”.
Secondo il leader di Confindustria “oggi dobbiamo fare interventi necessari per rispondere alle difficoltà del Paese: è innegabile che c’è una fascia di italiani che sta soffrendo, sono quelli sotto i 35mila euro di reddito, lo abbiamo detto e ridetto: bisogna intervenire per mettere più soldi in tasca agli italiani e lo possiamo fare solo con una strada: ridurre le tasse sul lavoro, il famoso taglio contributivo del cuneo fiscale”.
“Un grande obiettivo del Paese è rispondere alle diseguaglianze alle quali da 161 anni, dall’Unità d’Italia, non si dà risposte, cioè le diseguaglianze di genere, generazionali, di territorio e di competenze. Quali sono le riforme che aspettiamo? Fisco, concorrenza, politiche attive del lavoro, potrei fare un lungo elenco…riforme che sono bloccate dalle battaglie di bandierina dei partiti e che determinano il fatto, che le riforme che si stanno facendo sono annacquate, non sono quelle di cui il Paese ha bisogno”.
Bonomi ha poi rivolto un pensiero all’Ucraina dove è stato di recente. “Io sono stato a Borodjanka dove è stata fermata l’avanzata russa: vedere 600 bambini sfollati e sapere che il primo di settembre non hanno una scuola, e sono il futuro di quel paese, colpisce profondamente. Duecento di questi bambini sono quasi abbandonati e quindi mi sono preso l’impegno come Confindustria, se sarà possibile, di costruire una scuola entro il primo di settembre per dare un futuro a questi bambini”. Lo ha detto intervenendo all’assemblea di Confindustria Romagna.
Spettacolo
Italia’s Got Talent 2023, vince Francesca Cesarini: chi è

La 16enne di Magione (Perugia), con un’emozionante performance di pole sportiva, ha conquistato e commosso il pubblico che ne ha decretato la vittoria

E’ Francesca Cesarini la vincitrice di Italia’s Got Talent 2023. Con un’emozionante performance di pole sportiva, la 16enne ha conquistato e commosso il pubblico che ne ha decretato la vittoria. La concorrente si è aggiudicata l’ambito premio di 100mila euro, posizionandosi al primo posto sui 10 finalisti arrivati all’ultima puntata del talent show. La giovane performer di Magione (Perugia) ha portato sul palco un’esibizione in cui la statua alata della Nike di Samotracia si apre per rivelare al suo interno proprio Francesca che si è messa in gioco con volontà e passione, affermando tutto il proprio talento.
Francesca è nata con una malformazione, l’agenesia degli arti (mancato sviluppo dei due arti superiori e un arto inferiore). È nata senza le mani e ha imparato a fare tutto senza. A 9 mesi le hanno applicato una protesi all’arto inferiore per aiutarla a camminare. Le protesi alle braccia, invece, le ha sempre rifiutate. Le erano d’impiccio. Le pesavano e anche a scuola non riusciva a scrivere bene. Nel 2019 è arrivata la decisione di praticare la pole sport. Lei dice che non sa come è arrivata quest’idea: forse dai social, forse da un sogno… Fatto sta che è arrivata e lì è scattato qualcosa. Nel 2021 e nel 2022 ha partecipato ai campionati italiani di parapole vincendoli (è l’unica atleta agonista in Italia con il suo tipo di disabilità) e ha vinto il titolo mondiale nel 2021. Non è stato facile arrivare dove è arrivata. Ci sono state giornate difficili in cui gli esercizi non riuscivano. Ci sono state lacrime e lividi, ma lei non ha mai mollato. In lei non solo c’è la determinazione di aver scelto uno sport dove le braccia fanno praticamente il 90% del lavoro, e di farlo in maniera eccellente, ma anche la maturità di scherzare sulla sua disabilità, la spontaneità e la freschezza dei suoi 15 anni, la meraviglia nei suoi occhi che si emozionano quando parla del suo sport.
Italia’s Got Talent è una produzione originale Disney+ prodotta da Fremantle Italia e disponibile sulla piattaforma streaming in Italia con tutte le puntate.
Quest’anno, al tavolo siedono la cantante Elettra Lamborghini e Khaby Lame, social media star di fama mondiale, che sono i nuovi giudici del programma affiancando i veterani amatissimi dal pubblico Mara Maionchi, talent scout e volto televisivo, e l’attore e comico Frank Matano, riconfermati ancora una volta per scovare i migliori talenti del nostro Paese. La conduzione è stata affidata alla simpatia di Aurora e Fru dei The Jackal che portano la loro ironia sul palco di Italia’s Got Talent. Un ritorno a casa per Aurora che ha debuttato proprio in questo programma nel 2019.
Esteri
Elezioni Slovacchia, vince il partito dell’ex premier filorusso Fico

Dopo lo spoglio di quasi il 99% dei distretti elettorali, il partito d'opposizione SMER-SSD ha ottenuto il 23,3% dei voti

L’ex primo ministro slovacco filorusso Robert Fico e i suoi socialdemocratici di sinistra hanno vinto le elezioni parlamentari in Slovacchia, contrariamente ai primi exit poll. Dopo lo spoglio di quasi il 99% dei distretti elettorali, il partito d’opposizione SMER-SSD ha ottenuto il 23,3% dei voti, secondo i risultati preliminari della commissione elettorale di Bratislava. Questo dà al partito di Fico un vantaggio inattaccabile sul partito liberale Progresivne Slovensko (Slovacchia progressista, PS) al suo debutto in Parlamento, al 17% dopo essere stato in testa nei primi exit poll.
L’affluenza alle urne è stata di circa il 68%. Tuttavia, non sarà facile per il partito SMER di Fico formare una coalizione con una maggioranza sufficiente a controllare il Parlamento.
L’ex premier di lungo corso Fico, filorusso, aveva annunciato, prima delle elezioni, di voler porre fine alle forniture di armi alla vicina Ucraina, definendolo un popolo di “nazisti e fascisti”. Già premier fra il 2012 e il 2018, costretto a dimettersi dopo le proteste innescate dall’assassinio del giornalista autore di inchieste sulla corruzione del partito al potere, Jan Kuciak e della sua compagna, Fico è favorevole allo stop dei rifornimenti di armi a Kiev e contrario all’adesione dell’Ucraina alla Nato. Nei 19 mesi di guerra la Slovacchia ha inviato a Kiev aerei, sistemi di difesa aerea S-300 e cannoni di artiglieria Howitzer.
Cronaca
Il santo del giorno di oggi 1 ottobre: Teresa di Lisieux

"Maestra nella vera scienza dell’amore", come sarà definita da Giovanni Paolo II
Probabilmente la più grande santa dei tempi moderni, Patrona delle Missioni e seconda Patrona di Francia. “Maestra nella vera scienza dell’amore”, come sarà definita da Giovanni Paolo II, Teresa Martìn nasce nel 1873 ad Alencon, in Francia, da una famiglia della piccola borghesia – il padre è orologiaio – distinguendosi ben presto per la sua fede viva e per un carattere intraprendente, che la porta, in occasione di un pellegrinaggio a Roma nel 1887, a sbigottire i prelati.
Teresa è una mistica aperta al dialogo e al sorriso, che morirà però a soli 24 anni, di tubercolosi – la sera del 30 settembre 1897 – offrendo le proprie sofferenze in riparazione per i castighi riservati ai peccatori. Ma il suo messaggio “la piccola via” non morirà con lei. La sorella Paolina, che l’aveva spinta a raccogliere le esperienze spirituali, decide, infatti, di pubblicarne i quaderni. Il 19 ottobre 1997 Giovanni Paolo II la nomina 33^ Dottore della Chiesa Universale per la sua dottrina spirituale: terza donna a ricevere questo onore dopo Caterina da Siena e Teresa d’Avila.
Ultima ora
Prezzi bloccati, da oggi 1 ottobre scatta patto anti inflazione

Prezzi calmierati su una serie di prodotti in negozi, supermercati e farmacie

Prezzi bloccati da oggi 1 ottobre per 3 mesi, fino al 31 dicembre 2023, su una serie di prodotti in supermercati, negozi e farmacie che in tutta Italia aderiscono all’iniziativa: da Milano a Roma, da Palermo a Napoli. Prezzi calmierati per pasta, latte Uht, biscotti, uova, pannolini, olio e saponi. E anche prodotti per la casa e per la cura della persona. Entra in vigore oggi, infatti, il patto anti inflazione varato in settimana dal governo. Come funziona? Quali sono i prodotti? Dove viene applicato lo stop ai prezzi?
Il protocollo, che mira a tutelare le famiglie e le fasce più deboli, non fa riferimento esplicito alle tipologie di prodotti ma riguarda “beni di prima necessità alimentari e non alimentari di largo consumo”, compresi i prodotti per l’infanzia e per la cura della persona, e si applicherà ad una “selezione di articoli rientranti nel carrello della spesa”, secondo l’intesa sottoscritta dalle associazioni della distribuzione e del commercio (Gdo e dettaglio), insieme alle associazioni che rappresentano i settori delle farmacie e parafarmacie.
Nelle more del protocollo, che si dipana in 13 articoli, viene esplicitamente scritto che “il paniere su cui applicare prezzi calmierati” nel trimestre preso in considerazione, “viene definito da ciascuna impresa distributiva anche sulla base del concreto supporto delle imprese delle filiere, ricomprendendo quanto più possibile prodotti di prima necessità alimentari e non, ad esclusione degli alcolici”. L’iniziativa mira a contenere i prezzi dei beni di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo. L’obiettivo può essere raggiunto con la collaborazione che coinvolge i protagonisti del settore: dalla distribuzione moderna e classica al mondo delle cooperative, delle farmacie, delle parafarmacie, dell’industria, della produzione, dell’artigianato e agricoltura. Le imprese della distribuzione che aderiscono all’iniziativa si impegnano a offrire una selezione di articoli a prezzi contenuti.
Gli esercizi e le aziende che aderiscono all’iniziativa sono riconoscibili tramite l’esposizione di un logo (un carrello che riprende i colori della bandiera italiana e con la scritta ‘trimestre anti-inflazione), che potranno utilizzare anche nei propri canali di comunicazione al pubblico. Sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy sono disponibili gli elenci, per regione e per provincia, degli esercizi che aderiscono all’iniziativa. Spiccano tutti i principali supermercati diffusi sul territorio nazionale: da Esselunga a Carrefour, da Crai a Coop, da Conad a Penny Market, da Pam a Tigre, da Famila a Todis.
Ogni impresa sceglie la soluzione ritenuta più adatta. Ad esempio, su una selezione di prodotti possono essere previsti: prezzi fissi; promozioni; iniziative sui prodotti a marchio del distributore (private label); carrelli a prezzo scontato o unico.
All’iniziativa aderiscono Federdistribuzione, Coop, Conad, Confcommercio, Fiesa, Confimprese, Confcoperative, Federfarma, Farmacie unite, Assofarm, FederFarDis, Culpi, Federazione Nazionale Parafarmacie italiane, Unaftisp, Mnlf.
All’iniziativa hanno aderito anche 17 associazioni rappresentative dell’industria alimentare e non alimentare, del settore cooperativo agroalimentare, del settore dell’agricoltura e della trasformazione e dell’artigianato: Centro Marca, IBC (Industria Beni e Consumo), Federlimentare, Union Alimentari Confapi, Unionfood, Cna Nazionale, Confartigianato, Casartigiani, Assogiocattoli, Confimi Industria, Confcooperative-Fedagripesca, Legacoop agroalimentare, Coldiretti, Filiera Italia, Confagricoltura, Copagri, Cia – Agricoltori italiani.
Ultima ora
Biella, cadavere di uomo ritrovato in un cassonetto a Chiavazza

Ad allertare le forze dell’ordine una signora che avrebbe notato nella spazzatura qualcosa di anomalo soprattutto per le dimensioni
Il cadavere di un uomo è stato ritrovato in un cassonetto della spazzatura nei pressi di un condominio in centro città a Biella, in zona Chiavazza. Ad allertare le forze dell’ordine, a quanto si apprende sarebbe stata una signora che, dalle prime informazioni, avrebbe notato gettare nel cassonetto qualcosa di anomalo soprattutto per le dimensioni. Gli agenti giunti sul posto hanno così rinvenuto il corpo dell’uomo avvolto in un telo. Ancora non è stato possibile ipotizzare le cause della morte perché il medico legale non ha potuto visionare il corpo poiché sul luogo del ritrovamento sono ancora in corso i rilievi della scientifica. Sull’episodio indaga la squadra mobile. La vittima sarebbe un uomo sulla trentina.
Sport
Salernitana-Inter 0-4, super Lautaro cala il poker

L'argentino entra nel secondo tempo e decide la sfida, nerazzurri sempre primi con il Milan

L’Inter vince 3-0 sul campo della Salernitana con lo straordinario poker di Lautaro nel match valido per la settima giornata della Serie A 2023-2024. I nerazzurri salgono a 18 punti e mantengono il primato in classifica con il Milan. La Salernitana rimane a 3 punti dopo la sconfitta maturata nella ripresa: Lautaro, partito dalla panchina, entra al 54′ e segna 4 volte.
L’Inter parte con il piede sull’acceleratore e sfiora il gol al 6′. Colpo di testa di Thuram, miracolo di Ochoa che devia. L’attaccante ci riprova all’11’, altro colpo di testa e palla fuori dopo una provvidenziale deviazione di un difensore. La Salernitana, che ripropone Dia in attacco, fatica a uscire dal bunker.
I campani mirano a chiudere gli spazi per resistere alla pressione nerazzurra. Al 30′, finalmente, tracce dei padroni di casa. Kastanos cerca il jolly di sinistro, la palla non finisce lontanissima dai pali. Il match si accende e diventa più equilibrato nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo: l’Inter ci prova con Klaassen, murato dalla difesa, e la Salernitana risponde con la botta imprecisa di Cabral.
Il copione dell’Inter cambia nella ripresa, quando Inzaghi getta nella mischia Lautaro. L’attaccante argentino entra al 54′ e impiega 8 minuti per stappare la partita. Ripartenza, cross basso di Thuram e Lautaro insacca con un tocco morbido: 0-1. La Salernitana ha la forza di reagire subito, ma il gol di Legowski al 66′ viene cancellato dal Var per fuorigioco. L’Inter chiude virtualmente i conti al 77′ con la seconda perla di Lautaro. Cross di Barella, l’argentino spara al volo e buca Ochoa: 0-2. Lautaro non è ancora sazio e prima dello scadere completa il tris personale. Lovato stende Thuram, rigore: il centravanti argentino non sbaglia e firma lo 0-3. Il bomber è in serata di grazia e all’89’ timbra ancora il cartellino, stavolta su suggerimento di Carlos Augusto: 0-4, sipario sul Lautaro-show.
Economia
Ponte Messina, presentato progetto definitivo: obiettivo inizio lavori estate 2024

Consorzio Eurolink ha consegnato la documentazione di aggiornamento. Il cronoprogramma per l’approvazione entra nel vivo

E’ stato presentato oggi, 30 settembre 2023, il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. L’annuncio è arrivato dall’Ad di Webuild, Pietro Salini in video collegamento con la convention di Forza Italia a Paestum. “Abbiamo firmato l’altro giorno con la Stretto di Messina spa l’atto prodromico che rinnova le pattuizioni industriali e siamo pronti a stipulare il contratto una volta che le operazioni sono fatte. Con la consegna di oggi si conclude l’iter di tutte quei processi che erano stati previsti dal decreto che ha ripristinato il Ponte di Messina”.
In linea con i tempi previsti, il consorzio Eurolink, guidato dal Gruppo Webuild, ha consegnato la documentazione relativa all’aggiornamento del progetto definitivo del ponte. Le modifiche descritte nella relazione di Eurolink aggiornano il progetto del ponte e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari rispetto alla più recenti evoluzioni tecnologiche e norme tecniche per le costruzioni, al fine di incrementarne il livello di sicurezza e compatibilità ambientale, per un’opera che rappresenta una sfida tecnologica e una vetrina dell’ingegneria italiana nel mondo.
”Noi siamo pronti tecnicamente, ora dovremo vedere tutti i passaggi effettivi con le Regioni Sicilia e Calabria. Ci confronteremo a brevissimo. Ora è una questione di catarattere autorizzativo, quindi avremo i cosiddetti esperti che sono stati nominati dal ministro Salvini, che devono rivedere il progetto e controllare che tutto sia conforme alle normative e ai desiderata. Noi siamo pronti per iniziare fisicamente questo sogno di tantissimi italiani”, ha detto Salini , aggiungendo che “noi oggi abbiamo come programma di assunzione diretta di 10 mila persone. Oggi queste persone non ci sono e il tema è formarle. Abbiamo predisposto corsi di formazione non solo in Sicilia e Calabria, ma anche sul resto del territorio italiano. Nei prossimi tre anni dobbiamo formare almeno 5 mila persone. E’ uno sforzo molto grande dal punto di vista economico. Ci vuole una collaborazione tra pubblico-privato importante”.
”Il Ponte non è solo il collegamento tra due pezzi del Paese importanti, 5,5 milioni di persone collegate finalmente in via stabile al resto del mondo, e non solo con l’Italia ma il resto d’Europa. E’ soprattutto una vetrina per l’industria italiana. Il Ponte di Messina non sarà il ponte di Webuild, ma il ponte dell’industria italiana e deve far lavorare le imprese italiane e far mettere a tutti una coccarda perché quest’opera sarà vista in tutto il mondo come un record dell’ingegneria italiana nel mondo”.
“E’ un passaggio fondamentale – ha commentato l’Amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci – nell’ambito del serrato cronoprogramma che consentirà di raggiungere l’obiettivo di aprire i cantieri nell’estate del 2024, in linea con le indicazioni ricevute dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. La società Stretto di Messina, riavviata appena cento giorni fa, è oggi dotata di una struttura organizzativa tecnica, economico finanziaria e legale in grado di gestire l’impegnativo piano di attività. Tali attività comprendono, tra l’altro, gli aggiornamenti in corso per lo studio di traffico, l’analisi costi benefici, il piano economico finanziario con la definizione dell’ammontare dell’investimento e dei costi di gestione, la relazione di sostenibilità. In attuazione di quanto previsto dalla legge stiamo predisponendo l’aggiornamento della Convenzione e dell’Accordo di programma per la migliore definizione del quadro realizzativo dell’opera”.
“Inoltre – ha spiegato Pietro Ciucci – sono stati attivati i Tavoli Tecnici di lavoro con i rappresentanti dei Comuni interessati dall’opera, con l’obiettivo di mantenere un costante dialogo e confronto con le Città e consentire ai governi del territorio di portare avanti le scelte strategiche pianificate. Sono incontri di fondamentale importanza perché il ponte è un’opera del territorio e per il territorio, dal quale deriveranno straordinari benefici. In questo quadro è prossima l’apertura di sedi a Villa San Giovanni e Messina per garantire un flusso informativo continuo con le istituzioni e la cittadinanza”.
Con la consegna della relazione del progettista entra nel vivo il cronoprogramma per l’approvazione del progetto definitivo. Stretto di Messina avvia immediatamente l’istruttoria tecnica ed economica, unitamente al Project Manager Consultant, la Parson Trasportation Group; parallelamente acquisisce il parere da parte del Comitato Scientifico. Questo iter, della durata prevista dalla norma in un mese, si completerà con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Stretto di Messina. Successivamente la società trasmetterà il progetto definitivo e la relazione di aggiornamento del progettista al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che indirà la Conferenza di Servizi alla quale partecipano le amministrazioni statali e gli enti territoriali interessati dalla realizzazione dell’opera. La documentazione, unitamente agli elaborati ambientali, sarà contestualmente trasmessa al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per l’ottenimento della compatibilità ambientale.
L’aggiornamento del progetto definitivo rappresenta il culmine di 50 anni di lavoro, studi ed analisi di centinaia di ingegneri, tecnici, professori universitari e ricercatori. Questi esperti hanno lavorato per sviluppare soluzioni progettuali in grado di garantire i più alti livelli di sicurezza, efficienza, sostenibilità ambientale e impatto economico e sociale per il Ponte sullo Stretto, un’opera di straordinaria complessità. Particolare attenzione è stata dedicata alla stabilità della struttura e alla sua resistenza ai venti e ai terremoti. Il ponte è stato progettato per resistere a intensità del vento estreme, largamente superiori al vento più intenso mai registrato nello Stretto. Dal punto di vista sismico, l’integrità strutturale dell’opera è stata verificata per eventi di magnitudo superiore all’eccezionale terremoto di Messina del 1908.
Gli studi preliminari e le analisi condotte nel corso degli anni hanno reso l’area tra Messina e Reggio Calabria tra quelle più studiate nel Mediterraneo. L’opera è destinata a diventare il ponte sospeso più lungo al mondo, con una campata complessiva di circa 3.660 metri e una luce centrale sospesa di 3.300 metri. La sua piattaforma, tecnicamente chiamata impalcato, avrà una larghezza totale di circa 60 metri, e le due torri collocate a terra, che andranno a reggere l’intera struttura, raggiungeranno un’altezza di 399 metri. La struttura accoglierà due carreggiate stradali con tre corsie per direzione (due di marcia e una di emergenza) e una linea ferroviaria a doppio binario, consentendo un flusso di 6.000 veicoli all’ora e fino a 200 treni al giorno, rivoluzionando la mobilità dell’area e dell’intero Sud Italia.
Cronaca
Catania, escursionista 58enne muore nel fiume Alcantara

L'incidente sarebbe avvenuto nell'area della Centrale idroelettrica dell'Enel
Un uomo di 58 anni ha perso la vita annegando nelle acque del fiume Alcantara, a Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania. Il 58enne, palermitano, faceva parte di un gruppo di quattro escursionisti, tre dei quali sono stati recuperati da un elicottero dei vigili del fuoco. L’incidente sarebbe avvenuto nell’area della Centrale idroelettrica dell’Enel, in una zona a monte del corso d’acqua. Secondo quanto si apprende, il gruppo di amici stava effettuando body rafting.
Esteri
Usa evitano shutdown, stop governo slitta di 45 giorni

La Camera e il Senato votato la risoluzione: non si potranno votare finanziamenti all'Ucraina

Gli Stati Uniti evitano lo shutdown, almeno per ora. La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha votato a favore della proposta presentata dallo speaker, Kevin McCarthy, che rinvia lo shutdown di 45 giorni, concedendo una nuova finestra di tempo per le trattative. La legge deve ora passare al Senato prima della mezzanotte, orario di Washington, per evitare lo stop ai fondi alle agenzie governative. La prospettiva che questo weekend inizi lo shutdown del governo negli Usa si allontana: l’esercizio provvisorio pare scongiurato.
In un passo definito “fondamentale” dalla Cnn per evitare lo shutdown, la Camera ha approvato la risoluzione di spesa a breve termine di 45 giorni, che include aiuti in caso di catastrofi naturali, ma non finanziamenti aggiuntivi per l’Ucraina o la sicurezza delle frontiere. Il conteggio finale dei voti è stato 335-91. L’unico democratico a votare contro è stato il deputato Mike Quigley dell’Illinois.
La parola, diventata ormai familiare nel gergo politico americano, si riferisce alla chiusura, al blocco delle attività del governo dovuto alla mancata approvazione delle diverse leggi di spesa che formano il bilancio Usa entro il primo ottobre, inizio del nuovo anno fiscale.
Se si arriva alla scadenza senza questa approvazione, il governo americano è costretto a chiudere interamente o parzialmente la sua attività, dipende da quante leggi di spesa siano state approvate. Solitamente il Congresso, per evitare di arrivare a questo punto, passa una “continuing resolution”, il corrispettivo del nostro esercizio provvisorio che permette di mantenere finanziate e funzionanti le agenzie federali fino a quando non verrà approvato il bilancio.
Quindi con lo shutdown il governo federale è tenuto a fermare tutte le attività non essenziali fino a quando non saranno approvate le leggi di spesa. Ciascuna agenzia federale deve decidere quale siano le proprie attività essenziali, anche il Congresso dovrà decidere per il proprio staff. Le eccezioni previste dall’ Antideficiency Act, sono tre: il governo potrà continuare a finanziare le operazioni per proteggere le vite umane e la proprietà e mantenere al lavoro tutti i funzionari coinvolti nel processo costituzionale, vale a dire il presidente, il suo staff e i membri del Congresso.
Infine, sono considerati essenziali tutti i militari, molti agenti delle forze dell’ordine federali e i dipendenti degli ospedali finanziati dal governo federale. Insieme ovviamente ai controllori del traffico e agenti della Transportation Security Administration.
Il fatto è che questi dipendenti federali pur continuando a lavorare durante lo shutdown non sarebbero pagati, ma riceverebbero lo stipendio solo una volta che sarà concluso. I dipendenti considerati non essenziali verrebbero messi in congedo senza paga, anche se una legge approvata nel 2019, dopo l’ultimo shutdown, assicurerebbe anche a loro di essere pagati una volta finito il blocco.
Ultima ora
Prof colpito da pistola a pallini: “Non denuncio, ma sì a espulsione”

L'episodio nell'Istituto di istruzione superiore 'Romanazzi' di Bari

“Un episodio sconcertante, sono rimasto male”. Così il prof dell’Istituto di istruzione superiore ‘Romanazzi’ di Bari, ferito in classe da un colpo di pistola ad aria compressa che spara pallini di plastica. Pasquale Pellicani, intervistato da Trm h24, spiega di essersi “innanzitutto spaventato perché ho visto una pistola a una distanza molto ravvicinata: un ragazzo ha preso la rincorsa ed è avanzato verso di me sparandomi un pallino che mi ha ferito al petto provocandomi una bruciatura. Dopodiché ho cercato di indagare cosa fosse accaduto”.
Per i compagni di classe del 17enne “si è trattato semplicemente di una bravata o di un gesto di un bullismo per avere il consenso della classe. I ragazzi comunque erano molto spaventati. Visto che non c’era l’intenzionalità – prosegue il professore – ho deciso di non denunciarli penalmente per non rovinare il loro futuro”. Il prof. Pellicani è con i ragazzi della classe “da circa una settimana”, chi ha sparato gli è sembrato “tranquillo, molto vivace sì, ma non ha mai avuto con lui contrasti a livello personale”, a maggior ragione “sono rimasto davvero male”.
Pellicani chiede che vi sia nei confronti del giovane una punizione esemplare: “La preside ha deciso giustamente di adottare dei provvedimenti: o la punizione o l’espulsione. Sono favorevole per quest’ultima, altrimenti non si dà un segnale. Non si può soprassedere rispetto a un episodio così grave”.
”Sono azioni che deteriorano il clima di serenità e provocano un danno alla scuola. Ho sentito la dirigente sull’accaduto, da condannare in modo fermo e da reprimere”, afferma all’Adnkronos Roberto Romito, presidente regionale di Anp, associazione nazionale dei dirigenti scolastici. ”Saranno gli organi collegiali ad adottare i provvedimenti – ha aggiunto – è un procedimento che può richiedere diversi giorni. Ritengo che le sanzioni vadano applicate con fermezza ed in modo esemplare ma devono avere anche una funzione di recupero. I due studenti, chi ha portato e chi ha usato la pistola, devono comprendere la gravità del comportamento, sono azioni che assolutamente non si fanno. L’espulsione è una sanzione di massima esclusione, allontana dal perimetro della scuola, è come una bocciatura anticipata con disonore. Si tratta di una sanzione che ho visto applicare solo per vicende molto più gravi di questo del ‘Romanazzi’ come il caso di un accoltellamento”.
“Al docente dell’istituto Romanazzi rivolgo tutta la nostra solidarietà come Anp Puglia – ha aggiunto Romito – è comprensibile il suo stato di shock. Ci auguriamo che non adisca la via penale come, del resto, ha dichiarato. I ragazzi, invece, devono stare attenti perché c’è anche la responsabilità civile. Quello che è successo è un danno reale per la scuola perché ne è stata colpita e deteriorata l’immagine. Dal danno d’immagine possono scaturire anche risarcimenti che poi sono a carico delle famiglie. Anche questo mi sembra uno spunto educativo valido per far capire ai ragazzi che determinati atti possono avere gravi conseguenze”.
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