La settimana dei listini europei inizia con il segno più. Le indicazioni migliori delle stime arrivate dai dati cinesi (con un +4%, il Pil del quarto trimestre ha battuto le stime) e la disponibilità delle autorità a sostenere la crescita economica, hanno permesso alle piazze finanziarie europee di iniziare la settimana con il segno più.
Con il faro rappresentato da Wall Street spento a causa del Martin Luther King Day, il Ftse Mib al termine della prima seduta della settimana si è fermato a 27.688,56 punti, +0,53% rispetto al dato precedente.
In controtendenza rispetto all’andamento del paniere delle blue chip, le azioni
Telecom Italia
hanno terminato con un rosso del 3,12% dopo le indiscrezioni relative la presunta volontà della Cassa Depositi e Prestiti di un riassetto degli asset senza passare dall’Opa di KKR.
Segno meno anche per l’accoppiata formata da Bper Banca (-0,97%), Carige (-1,53%) ha annunciato di aver reso accessibile la data room al servizio della due diligence per l’acquisizione dell’80% del capitale detenuto dal FITD, e dal Banco BPM (-0,17%) mentre Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno evidenziato un +0,6 ed un +0,68 per cento.
Due velocità anche per Recordati (-0,67%) e DiaSorin (+1,47%). Con il Brent stabile in quota 86 dollari, Eni ha segnato un +0,4%, Saipem è salita dello 0,75% e Tenaris ha messo a segno un +2,39%.
Denaro anche su Assicurazioni Generali (+0,76%): dopo Francesco Gaetano Caltagirone, che si è dimesso da vice presidente e dal Consiglio di amministrazione, è arrivato anche l’addio al Cda da parte di Romolo Bardin, Ad di Delfin. (in collaborazione con money.it)

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