Economia
Rumors di M&A tra Banco Bpm e UniCredit animano Piazza...
Rumors di M&A tra Banco Bpm e UniCredit animano Piazza Affari
Nuove voci riguardanti un’ipotetica aggregazione tra Banco Bpm e UniCredit animano il mercato finanziario. Le azioni di Banco Bpm mostrano un incremento del 3%, mentre quelle di UniCredit segnano un -1,76%. La speculazione di un possibile accordo di fusione tra i due istituti bancari è stata alimentata dalle recenti vicende legate al titolo UniCredit, la cui rivalutazione potrebbe rendere conveniente il concambio azionario per la banca guidata dall’AD Andrea Orcel.
L’analisi di Equita: razionale industriale ma fattibilità complicata
Gli analisti di Equita sottolineano che, durante la presentazione dei conti 2022, Orcel aveva indicato che entro fine anno UniCredit avrebbe definito l’utilizzo del suo eccesso di capitale, stimato tra i 6 e i 7,5 miliardi di euro. Una fusione tra le due banche avrebbe un forte razionale industriale, in quanto migliorerebbe notevolmente la posizione competitiva di UniCredit sul territorio italiano, incrementando la quota di mercato complessiva in termini di filiali dall’11% al 18% e dal 10% al 20% al Nord. Gli esperti prevedono anche un elevato aumento dell’utile per azione, oltre il 15% post sinergie, a favore degli azionisti Banco Bpm e senza compromettere la solidità patrimoniale della combined entity.
Tuttavia, Equita mette in guardia riguardo la complessità di un’operazione di questo tipo in un momento di incertezze sull’evoluzione dello scenario macroeconomico e alla luce della presenza di Credit Agricole come primo azionista di Banco Bpm e partner nel credito al consumo e nell’assicurazione.
La posizione del governo e le prospettive future
Intermonte, da parte sua, sottolinea che un’acquisizione di Banco Bpm da parte di UniCredit porrebbe fine alla questione Mps-Banco Bpm, con probabile disaccordo del governo. Gli analisti ritengono che il governo italiano sia più incline a favorire la creazione di un terzo polo bancario piuttosto che un’operazione tra UniCredit e Banco Bpm. Inoltre, Credit Agricole potrebbe voler preservare i propri accordi commerciali con Banco Bpm.
UniCredit, dal canto suo, sembra esplorare diverse opzioni di crescita attraverso acquisizioni esterne. L’interesse dell’istituto di credito guidato da Orcel verso possibili operazioni di M&A dimostra la volontà di valutare attentamente tutte le opportunità sul tavolo per consolidare la sua presenza nel mercato bancario italiano e internazionale.
In sintesi, benché l’ipotesi di una fusione tra Banco Bpm e UniCredit presenti un forte razionale industriale, le incertezze macroeconomiche e la posizione del governo italiano rendono questa operazione complessa e meno probabile. La situazione rimane fluida, con UniCredit che continua a valutare diverse opzioni di crescita esterna, mentre il governo e gli azionisti di riferimento, come Credit Agricole, esprimono le proprie preferenze e preoccupazioni. Gli investitori e gli osservatori del settore bancario restano in attesa di ulteriori sviluppi per comprendere meglio il futuro di queste due importanti realtà finanziarie italiane.
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Ai, Sironi(Ordine Ingegneri): “Importantissimo...
Agli Stati generali: “Grande apertura sui temi di intelligenza artificiale”
“C’è un impegno di condivisione importantissimo, un’importantissima occasione di condivisione di esperienze e conoscenze”. Queste le parole di Gianluca Sironi, della Commissione informatica dell'Ordine degli Ingegneri, durante i lavori degli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzato a Milano dal locale dell’Ordine degli ingegneri. “C’è grande apertura sulle opportunità dei temi di intelligenza artificiale e grande attenzione sulla conoscenza dei sistemi”, spiega Sironi. “Altrimenti, l’apparente semplificazione introduce un livello di complessità e si rischia di perdere il controllo e ciò può essere rischioso. Il mio invito è a contribuire attivamente nella definizione dei profili professionali legati all’intelligenza artificiale, per tutte le attività utili alla collettività”.
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Innovazione, Re (Ordine Ingegneri): “Milano proattiva...
Il consigliere agli Stati generali: “Scambio di idee al servizio della comunità”
“Milano si è sempre distinta per innovazione tecnologica, aiutata anche dalla sua posizione strategica. Non è solo centro culturale ed economico, ma anche punto cruciale per le infrastrutture, tra cui anche le telecomunicazioni”. Lo dice Roberto Re, consigliere dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano, che ha organizzato gli “Stati generali delle ingegnerie digitali”. “Oggi il 50% del traffico internet italiano passa da Milano”, appunta Re. Ricordando che “gli ingegneri sono stati e sono promotori di tecnica: esempio significativo è la centrale elettrica di Santa Radegonda, costruita 1883 e terza centrale termotecnica al mondo. Un po’ più tardi, nel 1954, al Politecnico di Milano fu acceso il primo computer dell’Europa continentale”, argomenta Re. Forte di questa storia, la città di Milano ha vinto “una serie di sfide, tra cui Expo 2015”, arrivando all’assegnazione “delle Olimpiadi del 2026. In questo momento storico, Milano continua a guidare le innovazioni recenti. Dobbiamo essere proattivi e strutturarci per far fronte alle esigenze che verranno. Ma non dobbiamo farlo da soli”, chiude Re. “L’interdisciplina tra le professioni è una pratica quotidiana, lo scambio di idee è al servizio della comunità”.
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Innovazione, Penati (Ordine Ingegneri): “Da Stati...
La presidente per la due giorni di Stati generali: “Inizio di un percorso per politiche attive”
“Siamo molto contenti per come si sono svolte queste giornate, perché è stato forte il dialogo con le istituzioni e siamo certi che questo dialogo porterà alla creazione di progetti concreti. Noi, ingegneri, del resto siamo molto concreti e pragmatici”. Nella seconda giornata degli “Stati generali delle ingegnerie digitali” a Milano, evento organizzato proprio dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, la presidente Carlotta Penati ne ricava un bilancio positivo: “Abbiamo parlato della digitalizzazione in tutti i campi dell’ingegneria e abbiamo finito con focus su l’assistenza medicale per i cittadini”, commenta la presidente dell’Ordine. “Sono questi tutti temi fruibili per la collettività e basilari per il miglioramento della vita. Che questo sia l’inizio di un percorso da strutturare con le istituzioni e collettività per creare politiche attive”, ha concluso.