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Pensioni Francia, oltre un milione in strada contro la riforma

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Nuova giornata di protesta martedì in Francia contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron. Lo hanno annunciato i sindacati. “Il forte rifiuto di questo progetto da parte della società è legittimo e bisogna continuare a farsi sentire”, ha dichiarato Marylise Léon, vicesegretaria generale della Cfdt citata dall’emittente Bfmtv.

Ieri, nella nona giornata di protesta in oltre 300 città, sono stati circa 1.089.000 i manifestanti secondo il ministero dell’Interno, di cui 119.000 a Parigi. Sono invece 3,5 milioni, secondo la Cct, le persone che hanno protestato ieri.

La porta di ingresso del municipio di Bordeaux, nel sud ovest della Francia, è stata data alle fiamme durante le proteste della notte. Scontri fino a notte fonda tra manifestanti e agenti di polizia si sono registrati anche a Parigi. Qui nel primo pomeriggio la manifestazione ufficiale, composta da giovani, anziani, professionisti, disoccupati, è partita da Place de la Bastille e ha raggiunto Place de l’Opéra lungo i Grands Boulevards. Nella capitale gli scontri peggiori sono avvenuti in Place de l’Opéra e successivamente in Place de la Bastille, dove la polizia ha tentato di disperdere i manifestanti con gas lacrimogeni.

Grandi proteste si sono svolte anche a Marsiglia, Lione, Besançon, Rennes, Rouen e Arles, oltre che in altre città francesi.

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Cronaca

Emanuela Orlandi, rivelazione dell’ex carabiniere: “Sepolta sotto Castel Sant’Angelo”

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L'ex militare dell'Arma ha scritto una lettera al pm Luciani che ha appena riaperto le indagini

“Avendo condotto studi approfonditi e basandomi su fatti concreti che al momento ritengo preferibile non porre in evidenza, Vi comunico che nei sotterranei del Castel Sant’ Angelo”, “dietro una porta rinforzata dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri. Nella quale dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori”. E’ un passaggio di una lettera inviata dall’ex carabiniere Antonio Goglia al sostituto procuratore Stefano Luciani, incaricato dalla Procura di Roma di riaprire le indagini sulla sparizione di Emanuela Orlandi. Il contenuto della lettera è stato pubblicato da Italia Oggi.

“La struttura dovrebbe ricadere sotto l’Autorità del Comune di Roma e perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo. Mi assumo tutta la responsabilità di quanto dichiaro e sono pronto a risponderne civilmente e penalmente”, si legge ancora.

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Esteri

Ucraina, guerra arriva in Russia: “Attacchi con armi e mezzi Usa”

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Nuovi raid oltre il confine. Il Washington Post: "Usati armi e mezzi forniti da Washington"

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La guerra arriva in Russia con nuovi attacchi nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina. E’ di almeno 2 morti e 6 feriti il bilancio del bombardamento avvenuto nelle ultime ore. Da venerdì, le vittime sono 7 e le zone colpite sono almeno 4. “Gli insediamenti del distretto urbano di Shebekino è sotto il fuoco delle forze armate ucraine”, ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov precisando che i due civili uccisi erano nel cortile delle loro abitazioni al momento dell’attacco.

Tra i feriti vi sarebbero poi due bambini, ha aggiunto, un ragazzo di 13 anni colpito alla spalla ed una bambina di 11 ferita da una scheggia ad un occhio. Le azioni sono attribuite alla Legione per la libertà della Russia e al Corpo dei volontari russi: formate da elementi che si oppongono a Vladimir Putin, le milizie non fanno ufficialmente parte delle forze armate dell’Ucraina. La Legione è coordinata dall’ex deputato Ilya Ponomarev, si inserisce nel quadro di una Legione internazionale, composta da volontari e controllata da militari ucraini. Il Corpo dei volontari russi (Rdk) è composto soprattutto da russofoni, alcuni dei quali ultra nazionalisti.

Le loro incursioni hanno un duplice obiettivo: costringere la Russia a dispiegare forze al confine, sottraendole da altre aree, e colpire il morale del nemico, obbligato a combattere sul proprio suolo. “Non si tratta di morire da eroi”, ha detto Alexei Baranovksiy, portavoce della Legione, alla tv ucraina. “L’obiettivo è distrarre l’esercito russo da altre direzioni, sono operazioni per acquisire esperienza sul campo e per mostrare in Russia che la resistenza è possibile e va sostenuta”, ha affermato.

Il legame con Kiev viene evidenziato da quanto scrive il Washington Post, citando fonti americane. I combattenti filo ucraini che la scorsa settimana hanno lanciato un raid oltre frontiera hanno usato quattro mezzi tattici offerti dall’Ucraina dagli Stati Uniti e dalla Polonia, almeno due dei quali sono stati catturati dalle forze russe, fucili forniti dal Belgio e dalla Repubblica Ceca, e almeno una arma anti carro At-4 in dotazione alle forze Usa e di altri Paesi occidentali.

Viene sollevata inevitabilmente la questione dell’impiego di armi fornite a Kiev dalla Nato non conforme e dell’impegno di Kiev a mantenerle in sicurezza. Tre dei veicoli portati in Russia erano stati forniti dagli Usa e il quarto dalla Polonia. I raid sono stati firmati

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Cronaca

Giulia Tramontano, i messaggi di Impagnatiello prima e dopo l’omicidio

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Due giorni prima di ucciderla, quando lei voleva lasciarlo: "Mi lasci? Che madre sei?". E dopo il delitto: "Batti un colpo"

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“Ma che madre sei!”. Giulia Tramontano aveva scoperto dei tradimenti e delle menzogne del fidanzato Alessandro Impagnatiello e aveva deciso di lasciarlo. “Veramente prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati? Ma che madre sei!”, scriveva il 30enne il 25 maggio, due giorni prima dell’omicidio. “Accetta la mia decisione e chiudiamo il discorso”, scriveva la 29enne incinta al settimo mese, spiegando concitata ad Alessandro di non volerlo più vedere come il suo compagno, “così da non aspettarmi più nulla e trovare la mia pace”. Nel frattempo “condividiamo una casa finché sarà necessario”.

E a lui che le ribatteva “che madre sei?”, la 29enne rispondeva sarcastica: “L’importante è che tu sia un buon padre, io penso a me, tranquilla”. E lui: “Ma ti sembra normale parlare così con un bambino in pancia?”. E Giulia esasperata: “Non mi sembra normale far arrivare invece una persona a questo limite”.

E dopo aver ucciso la compagna, allo scopo – secondo gli inquirenti – di depistare le indagini sulla sua scomparsa, Impagnatiello ha continuato per giorni a scrivere messaggi. Si lamentava di avere i “giornalisti” che “mi stanno molestando sotto casa. Ti prego – supplicava la donna morta quattro giorni prima – è invivibile così”. E’ dalla mezzanotte di sabato, poche ore dopo averla uccisa, che Impagnatiello inizia a inviare messaggi al cellulare della vittima. La mattina successiva le scrive dal lavoro, raccomandandole di riposarsi. E di fronte al silenzio di lei, ormai morta: “Hey ma sei ancora a letto?”. E così per tutta la giornata di domenica, quando viene sporta la denuncia di scomparsa.

I messaggi proseguono anche nei giorni successivi, mentre continua la disperata ricerca della 29enne. “So che non son stato un fidanzato ideale negli ultimi mesi. Ti ho mancato di rispetto. A te che sei stata la prima ed unica ragazza ad avere accolto mio figlio”, scrive Impagnatiello, già padre di un bambino avuto da una precedente relazione. “Mi hai fatto esplodere il cuore. Non volevo spezzare il tuo io invece. Non volevo che non ti brillassero più gli occhi quando stavamo insieme. Hai il pieno delle ragioni, ma voglio chiederti solo un favore: dicci solo che stai bene”, le parole che rivolge alla donna che ha ucciso due giorni prima.

La mattina del 31 maggio, dopo aver lasciato – stando alla confessione fatta la notte successiva – il corpo di Giulia in un’intercapedine, Alessandro le scrive ancora, chiamandola affettuosamente “Tata”. E dopo essersi lamentato dei giornalisti sotto casa, “Siamo al quarto giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico”. E’ l’ultimo messaggio, poche ore dopo Impagnatiello, di fronte alle prove ormai evidenti raccolte contro di lui dagli inquirenti, confesserà l’omicidio, facendo ritrovare il corpo della 29enne incinta.

Giulia sapeva che il 30enne aveva una relazione con un’altra donna già dal mese di gennaio, ha riferito la sorella di Giulia, Chiara, quando lo scorso lunedì è stata sentita dai carabinieri della stazione di Senago, all’indomani della denuncia di scomparsa della 29enne.

Le due sorelle, legatissime, vivevano lontane da cinque anni ma si sentivano quotidianamente e trascorrevano le vacanze insieme. Chiara, di due anni più piccola, però non approvava la relazione con Impagnatiello. “Fin dall’inizio non ho mai avuto una grande stima di Alessandro”, racconta Chiara ai carabinieri. Perplessità manifestate anche alla sorella, che dal canto suo non le nascondeva che fin dal “febbraio 2021, quando è iniziata la convivenza con Alessandro” nella casa di Senago “c’erano problematiche sentimentali con il compagno”, che “spesso assente per lavoro” lasciava Giulia a casa da sola.

La situazione si aggrava quando “nel mese di gennaio 2023 mia sorella mi riferiva che Alessandro le aveva confidato di avere un’altra relazione sentimentale con un’altra ragazza”. Giulia, che ha superato il primo trimestre di gravidanza, lascia Senago e trascorre due settimane con la famiglia nella casa di Sant’Antimo, in provincia di Napoli. Racconta ai genitori di essere incinta e delle “problematiche sentimentali con Alessandro”, ricevendo da loro tutto il supporto necessario. La ragazza si congeda dalla famiglia dicendo che “non avrebbe perdonato Alessandro, ma sarebbe tornata a Senago temporaneamente in attesa di trovare un’altra soluzione abitativa oppure tornare a casa dei genitori”.

Passano i mesi e la 29enne resta a vivere con il compagno nel milanese. Ad aprile i due decidono di fare qualche giorno di vacanza a Ibiza. Chiara non approva e le due sorelle discutono. I rapporti si raffreddano, ma i primi di maggio, quando si ritrovano insieme a casa dei genitori, tra loro torna tutto come prima, con scambi di messaggi e telefonate quotidiani, fino a quando Giulia, domenica scorsa, smette di rispondere. Era già morta, uccisa la sera prima da Alessandro.

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Politica

Saviano e il “saluto romano a parata 2 giugno”: la replica di Crosetto

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Lo scrittore riprende il post di Murgia: "Gravissimo è il gesto di La Russa che fa segno di vittoria dopo che sente celebrare la Decima"

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“Riprendo il post di Michela Murgia per segnalare che ieri alla sfilata del #2giugno è accaduto un episodio inquietante. Stavano marciando gli incursori in basco verde del COMSUBIN quando giunti alla tribuna autorità gridano: #DECIMA!”. Inizia così il post su Twitter di Roberto Saviano che interviene sull’argomento.

“Decima? Fare un omaggio durante la festa della Repubblica democratica al corpo militare #fascista #XMas! Chi lo ha autorizzato? Il corpo militare X Mas comandato da Junio Valerio Borghese combatté a fianco dei nazisti con il compito di rastrellare i partigiani e fronteggiare gli alleati. Gravissimo è il gesto di Ignazio #LaRussa che fa segno di vittoria dopo che sente celebrare la Decima”, prosegue lo scrittore aggiungendo: “È prioritario che il Contrammiraglio Giurelli comandate della Marina Militare prenda le distanze ufficialmente da questo omaggio e che lo faccia formalmente anche il contrammiraglio Massimiliano Rossi da cui dipendono gli incursori del COMSUBIN”.

Riprendo il post di Michela Murgia per segnalare che ieri alla sfilata del #2giugno è accaduto un episodio inquietante. Stavano marciando gli incursori in basco verde del COMSUBIN quando giunti alla tribuna autorità gridano: #DECIMA!

Decima? Fare un omaggio durante la festa… pic.twitter.com/WV5Gktw1Gb

— Roberto Saviano (@robertosaviano) June 3, 2023

“Alla fine del video vedrete la foto del 22enne Ferruccio Nazionale partigiano ucciso dai fascisti della Decima Mas, impiccato in pubblica piazza a Ivrea. Tra i vari numerosi crimini di guerra della Decima, a Crocetta del Montello nel ‘45 torturarono sei partigiani con stracci infuocati usati come frusta. Viene fatto omaggio ai torturatori, resterà in silenzio il ministro della Difesa Crosetto, come sempre”, conclude Saviano.

“Si guardi i filmati delle parate degli ultimi decenni e vedrà che il passaggio davanti alla tribuna presidenziale è sempre stato identico in tutto, a quello di quest’anno. Per i COMSUBIN come per gli altri”, replica al tweet il ministro della Difesa Guido Crosetto che conclude: “Poi si informi sul significato di quel motto”.

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Spettacolo

Mentana: “Fazio lascia la Rai? Non c’è un Maradona in tv…”

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"E' semplice e gratificante fare il ruolo del perseguitato, di chi è martire"

“Fabio Fazio va in un altro canale, il pubblico lo vedrà sul Nove. E’ semplice e gratificante fare il ruolo del perseguitato, di chi è martire. Ma sarebbe più semplice fare le proprie scelte e motivarle. Non esiste Maradona, siamo tutti onesti lavoratori di questo settore. Nessuno ha il diritto inalienabile di essere sempre in onda. Io ho visto andar via dalla Rai figure come Raffaella Carrà, Mike Bongiorno, Corrado. Io sono andato dalla Rai a dirigere il Tg5”. E’ un passaggio dell’intervento di Enrico Mentana, direttore del Tg La7, al Festival della tv di Dogliani. “Fabio Fazio va a Discovery, è stato annunciato una decina di giorni fa. Quel contratto si fa in 3 mesi, non in 3 giorni. C’era già una sorta di contrattazione ‘vai o resti?’. Non possiamo più pensare che ci sia un vulnus se qualcuno va via dalla Rai. E’ vero, siamo governati da una destra-centro, ma parliamo di un partito che ha vinto le elezioni nel 2022 dopo 10 anni all’opposizione.

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Sport

Empoli-Lazio 0-2, biancocelesti chiudono secondi

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Per gli uomini di Sarri la partita si sblocca al 48' un bel colpo di testa di Romagnoli e il timbro finale arriva con un gol di Luis Alberto

La Lazio resiste al ‘ritorno’ dell’Inter e mantiene il secondo posto in Campionato. Nell’ultima uscita della stagione, i biancocelesti battono 2-0 l’Empoli al Castellani, raggiungendo quota 74 punti in classifica. Succede tutto nella ripresa. Per gli uomini di Sarri la partita si sblocca al 48′ con un bel colpo di testa di Romagnoli. E il timbro finale arriva in pieno recupero, con un gol di Luis Alberto al 92′.

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Cronaca

Superenalotto, numeri estrazione vincente oggi 3 giugno 2023

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Centrati 5 punti '5' da 47,453 euro ciascuno e un '4 stella' da 38,125 euro

I numeri dell’estrazione vincente del Superenalotto di oggi, 3 giugno 2023: 27, 39, 56, 58, 63, 64 numero Jolly 55 e SuperStar 38. Centrati 5 punti ‘5’ da 47,453 euro ciascuno e un ‘4 stella’ da 38,125 euro. Nessun ‘6’ è stato realizzato nella terza e ultima estrazione della settimana del SuperEnalotto e il Jackpot sale a 40,4 milioni di euro.

L’ultimo “6” da 73,8 milioni di euro è stato centrato il 25 marzo 2023 grazie a una giocata online.

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Ultima ora

Pnrr, Fitto: “Italia non perderà occasione, opposizione sia responsabile”

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Il ministro degli Affari U: "Con UNione caso chiuso, ci muoviamo in perfetta sintonia"

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“L’Italia non perderà questa occasione, le critiche sono legittime però siamo di fronte a una sfida non del governo ma per il Paese, ci attendiamo un atteggiamento responsabile, nel merito”. Così il ministro degli Affari Ue Raffaele Fitto, al Tg1, rispondendo alle critiche delle opposizioni.

“Per le modifiche al Pnnr il termine è al 31 agosto. Solo 5 Paesi su 27 hanno presentato le loro modifiche. Siamo il linea con il percorso Ue”, ha detto ancora il ministro.

Quanto alla terza tranche del Pnnr “abbiamo svolto un lavoro intenso e positivo. Ora è in corso la verifica con l’Ue che sono sicuro si concluderà positivamente e senza difficoltà”.

Caso chiuso con l’Ue sul Pnnr? “Assolutamente sì. Già ieri il governo aveva chiarito, ci si sta muovendo in perfetta sintonia”, ha affermato ancora il ministro per gli Affari Ue aggiungendo: “Il lavoro sta andando avanti in perfetta collaborazione, in Europa i rapporti, a partire da quelli tra la Meloni e la von der Leyen, sono positivo e il lavoro comune”.

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Sport

Torino-Inter 0-1, decide Brozovic

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I nerazzurri si portano al secondo posto in campionato a 72 punti in attesa della sfida con la Lazio a Empoli

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L’Inter di Simone Inzaghi si impone 1-0, grazie a un gol di Brozovic, a Torino contro i granata nella 38esima e ultima giornata di Serie A. I nerazzurri grazie a questi tre punti, in attesa del 10 giugno quando scenderanno in campo nella finale di Champions League contro il Manchester City a Istanbul, si portano al secondo posto in campionato a 72 punti in attesa della sfida con la Lazio di questa sera a Empoli. Il Torino resta invece al nono posto con 53 punti.

L’Inter parte bene e al 6′ pallone geniale di Lukaku per Lautaro. L’argentino controlla e prova a superare Milinkovic-Savic con un pallonetto, ma calcia alto. Al 13′ risponde il Torino con Ricci ma il tiro non trova la porta. Nerazzurri di nuovo pericolosi al 22′: su corner di Calhanoglu arriva a Dumfries che prova a colpirla di controbalzo, la deviazione di Rodriguez diventa insidiosa per Milinkovic-Savic, che riesce comunque a bloccare. Al 32′ azione personale di Lukaku che calcia a incrociare dall’interno dell’area ma la deviazione di Schuurs manda il pallone in corner. Al 36′ Handanovic respinge il colpo di testa di Singo e un minuto dopo l’Inter passa. Al 37′ Brozović riceve il pallone da Lukaku al limite dell’area, controlla e calcia a incrociare battendo Milinkovic-Savic per l’1-0.

Il Torino nella ripresa non riesce a rendersi pericoloso e l’Inter sfiora il raddoppio con il nuovo entrato Dzeko. Al 56’il bosniaco riceve sulla trequarti e calcia a incrociare dal limite con il sinistro, non trovando la porta per centimetri. Al 59′ Gagliardini ci prova di testa ma il pallone finisce sul fondo. Al 60′ ancora Handanovic protagonista respingendo la conclusione a incrociare dall’interno dell’area del neoentrato Karamoh. Al 71′ Cordaz da poco entrato in porta dell’Inter si supera su Sanabria che calcia a botta sicura sul primo palo da distanza ravvicinata. All’80’ ancora Dzeko vicino al raddoppio: contropiede dell’Inter condotto dal bosniaco, che cerca Lukaku dall’altra parte del campo ma sbaglia leggermente la misura del passaggio. Il belga allora rientra e scarica ancora all’indietro per Dzeko, che calcia di prima a incrociare, colpendo il legno. Al 92′ Torino vicino al pari: Schuurs ruba palla a de Vrij e crossa basso in mezzo per Sanabria che a colpo sicuro davanti a Cordaz, cicca la conclusione con il sinistro.

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Esteri

Usa, Biden firma legge aumento tetto debito: scongiurato default

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La legge è il risultato dell'accordo di compromesso raggiunto lo scorso weekend dal presidente e lo speaker repubblicano McCarthy

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Joe Biden ha firmato oggi la legge che sospende il tetto del debito fino al primo gennaio 2025, scongiurando così il default che gli Stati Uniti avrebbero rischiato a partire da lunedì. La legge è il risultato dell’accordo di compromesso raggiunto lo scorso weekend dal presidente e lo speaker repubblicano Kevin McCarthy ed è stata approvata a tempo record da Camera e Senato per permettere a Biden di firmare prima della scadenza di lunedì.

In un discorso alla nazione ieri dallo Studio Ovale, Biden ha detto che “se non avessimo raggiunto un accordo, c’erano voci estremiste che minacciavano di portare l’America, per la prima volta nei nostri 247 anni di storia, verso il default”. “Niente sarebbe stato più irresponsabile, niente più catastrofico”, ha aggiunto il presidente che ha poi apprezzato lo sforzo bipartisan per arrivare all’intesa.

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