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Pensioni Francia, nuove proteste: rinviata visita di re Carlo III

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Rinviata la visita in Francia di re Carlo III, in programma dal 26 al 29 marzo. Lo rende noto l’Eliseo spiegando che la decisione è stata presa in seguito all’annuncio, da parte dei sindacati, di una nuova giornata di manifestazione nazionale il prossimo 28 marzo contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente francese Emmanuel Macron. La decisione di rinviare la visita di re Carlo ”è stata presa dai governi francese e britannico dopo un colloquio telefonico tra il presidente della Repubblica (Macron, ndr) e il re questa mattina”.

Il rinvio è stato quindi concordato ”per poter accogliere sua Maestà re Carlo III nelle condizioni che corrispondono alla nostra relazione di amicizia”, recita la nota dell’Eliseo.

Secondo una nota diffusa da Downing Street, che cita l’attuale ”situazione in Francia” come motivazione per il rinvio, è stato il presidente francese Emmanuel Macron a chiedere a re Carlo di posticipare la visita. Sua Maestà attende ”con impazienza l’opportunità di visitare la Francia non appena sarà possibile individuare date” più opportune.

Downing Street ha aggiunto che la decisione di rinviare la visita di re Carlo è stata “presa con il consenso di tutte le parti, dopo che il presidente francese ha chiesto al governo britannico di rinviare la visita”.

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Cronaca

South working, in Sicilia creati 80 posti lavoro

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South working, in Sicilia creati 80 posti lavoro

“Il nostro obiettivo era quello di far tornare qui al Sud dei giovani ‘cervelli’ ed impiegarne altri che già erano qui, facendoli lavorare in modo stabile e permanente a Trapani in multinazionali innovative e in settori ancora poco sviluppati nel Meridione come quello del Business Intelligence, della CyberSecurity o del Mobile Development. Così, in poco tempo, grazie a un percorso virtuoso, siamo riusciti a far tornare 24 siciliani e ad assumere complessivamente 80 persone in Sicilia in soli due anni”. A dirlo tre giovani imprenditori Sergio Parisi, Giuseppe Rizzo e Gianfranco Incandela durante l’evento ‘Vento del Sud’ a Trapani organizzato da ‘Beehive’, la loro azienda sociale che, grazie al south working (lavoro da remoto per aziende fisicamente collocate nell’Italia del Nord o del Centro), hanno creato molti posti di lavoro per giovani al Sud in grandi aziende, che hanno scelto di assumere, lasciando come sede di lavoro un coworking in Sicilia. “Ogni giorno – proseguono – intercettiamo società di tutt’Italia fungendo da catalizzatore per attirarle in Sicilia, in modo che poi vengano assunti e formati i ragazzi del luogo. Colmando così il gap tra domanda e offerta di lavoro, che qui al Sud è ancora ampio rispetto ad altre regioni”.

“Attenzione – spiegano ancora i tre giovani – nel nostro caso non si tratta di smart working in quanto le aziende aprono una loro sede operativa all’interno del nostro coworking e per i neo assunti il posto di lavoro è ufficialmente quello di Trapani. Rendiamo dunque così la nostra terra un territorio fertile e attraente per le aziende del Centro Nord. Importante è stato inizialmente il ruolo dell’associazione South Working Lavorare dal Sud nata a marzo 2020 con l’obiettivo di colmare il divario economico, sociale e territoriale tra Nord e Meridione, tra aree industrializzate e marginalizzate del Paese, attraverso un processo di riattivazione dei territori tradizionalmente periferici. L’associazione è stata tra i primi a fare un importante lavoro di policy e advocacy e poi noi dal 2021 abbiamo offerto un “modello concreto che permettesse alle aziende di alimentare il South Working”. Lavorare in maniera agile dal Sud e dalle aree marginalizzate del Paese produce anche effetti positivi per tutte le parti coinvolte: aumenta la produttività di lavoratori e aziende, permette una più alta qualità della vita percepita e costituisce un’occasione di rilancio per questi territori. Il modello sperimentato qui nei primi due anni ha portato risultati estremamente positivi e le domanda da parte delle aziende è in forte crescita. Pertanto nel 2023 abbiamo aperto una seconda sede gestendo così ora circa 1000 mq di spazi condivisi”. “L’idea – concludono i tre giovani imprenditori – si è sviluppata dopo che abbiamo preso parte alla ricerca e alla pubblicazione scientifica del prof. Luca Solari ordinario di organizzazione aziendale presso la Statale di Milano sui “Nuovi modi di lavorare” portata avanti con 32 aziende nazionali e multinazionali. La sperimentazione ha evidenziato come il benessere dei collaboratori e la produttività degli stessi sia notevolmente superiore se questi lavorano a km zero in “Palestre Relazionali” come Beehive. Difatti, il turnover dei dipendenti delle aziende presenti è drasticamente diminuito grazie al benessere percepito e alla presenza della figura del Community Manager che “cura” l’aspetto relazionale delle persone in azienda. In poco tempo, abbiamo facilitato l’apertura a Trapani di 10 importanti aziende Italiane e creato le condizioni per il ritorno in Sicilia di molti siciliani. Svolgiamo inoltre, un importante ruolo di supporto all’autoimprenditorialità, sostenendo economicamente o con servizi startup giovani imprenditori locali”.

All’evento “Vento del Sud“, hanno partecipato tra gli altri Sergio Parisi co-Founder e Presidente Beehive SCS che è intervento su “Un nuovo modello per un South Working stabile”; Giorgio Scarpelli CTO e Senior vice President Ntt Data che ha discusso de “La partecipazione attiva agli ecosistemi territoriali del Sud Italia come chiave strategica di sviluppo”; Pietro Papoff e Valeria Bonilauri rispettivamente direttore generale e responsabile Innovazione e Sviluppo del Consorzio Elis che hanno parlato di “New Ways of working – Lo Studio di Smart Alliance”; il presidente Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani Pietro Basiricò con un discorso sui “Legami di Comunità”; il vescovo Pietro Maria Fragnelli del Centro Coralli Diocesi di Trapani, con un intervento su “Centro per l’innovazione Sociale e la transizione digitale e sostenibile”, Pietro Biscu Direttore Generale Innovazione Digitale SRL che ha illustrato la propria idea spiegando proprio “Perché abbiamo scelto Trapani”.

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South working, in Sicilia creati 80 posti lavoro

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South working, in Sicilia creati 80 posti lavoro

“Il nostro obiettivo era quello di far tornare qui al Sud dei giovani ‘cervelli’ ed impiegarne altri che già erano qui, facendoli lavorare in modo stabile e permanente a Trapani in multinazionali innovative e in settori ancora poco sviluppati nel Meridione come quello del Business Intelligence, della CyberSecurity o del Mobile Development. Così, in poco tempo, grazie a un percorso virtuoso, siamo riusciti a far tornare 24 siciliani e ad assumere complessivamente 80 persone in Sicilia in soli due anni”. A dirlo tre giovani imprenditori Sergio Parisi, Giuseppe Rizzo e Gianfranco Incandela durante l’evento ‘Vento del Sud’ a Trapani organizzato da ‘Beehive’, la loro azienda sociale che, grazie al south working (lavoro da remoto per aziende fisicamente collocate nell’Italia del Nord o del Centro), hanno creato molti posti di lavoro per giovani al Sud in grandi aziende, che hanno scelto di assumere, lasciando come sede di lavoro un coworking in Sicilia. “Ogni giorno – proseguono – intercettiamo società di tutt’Italia fungendo da catalizzatore per attirarle in Sicilia, in modo che poi vengano assunti e formati i ragazzi del luogo. Colmando così il gap tra domanda e offerta di lavoro, che qui al Sud è ancora ampio rispetto ad altre regioni”.

“Attenzione – spiegano ancora i tre giovani – nel nostro caso non si tratta di smart working in quanto le aziende aprono una loro sede operativa all’interno del nostro coworking e per i neo assunti il posto di lavoro è ufficialmente quello di Trapani. Rendiamo dunque così la nostra terra un territorio fertile e attraente per le aziende del Centro Nord. Importante è stato inizialmente il ruolo dell’associazione South Working Lavorare dal Sud nata a marzo 2020 con l’obiettivo di colmare il divario economico, sociale e territoriale tra Nord e Meridione, tra aree industrializzate e marginalizzate del Paese, attraverso un processo di riattivazione dei territori tradizionalmente periferici. L’associazione è stata tra i primi a fare un importante lavoro di policy e advocacy e poi noi dal 2021 abbiamo offerto un “modello concreto che permettesse alle aziende di alimentare il South Working”. Lavorare in maniera agile dal Sud e dalle aree marginalizzate del Paese produce anche effetti positivi per tutte le parti coinvolte: aumenta la produttività di lavoratori e aziende, permette una più alta qualità della vita percepita e costituisce un’occasione di rilancio per questi territori. Il modello sperimentato qui nei primi due anni ha portato risultati estremamente positivi e le domanda da parte delle aziende è in forte crescita. Pertanto nel 2023 abbiamo aperto una seconda sede gestendo così ora circa 1000 mq di spazi condivisi”. “L’idea – concludono i tre giovani imprenditori – si è sviluppata dopo che abbiamo preso parte alla ricerca e alla pubblicazione scientifica del prof. Luca Solari ordinario di organizzazione aziendale presso la Statale di Milano sui “Nuovi modi di lavorare” portata avanti con 32 aziende nazionali e multinazionali. La sperimentazione ha evidenziato come il benessere dei collaboratori e la produttività degli stessi sia notevolmente superiore se questi lavorano a km zero in “Palestre Relazionali” come Beehive. Difatti, il turnover dei dipendenti delle aziende presenti è drasticamente diminuito grazie al benessere percepito e alla presenza della figura del Community Manager che “cura” l’aspetto relazionale delle persone in azienda. In poco tempo, abbiamo facilitato l’apertura a Trapani di 10 importanti aziende Italiane e creato le condizioni per il ritorno in Sicilia di molti siciliani. Svolgiamo inoltre, un importante ruolo di supporto all’autoimprenditorialità, sostenendo economicamente o con servizi startup giovani imprenditori locali”.

All’evento “Vento del Sud“, hanno partecipato tra gli altri Sergio Parisi co-Founder e Presidente Beehive SCS che è intervento su “Un nuovo modello per un South Working stabile”; Giorgio Scarpelli CTO e Senior vice President Ntt Data che ha discusso de “La partecipazione attiva agli ecosistemi territoriali del Sud Italia come chiave strategica di sviluppo”; Pietro Papoff e Valeria Bonilauri rispettivamente direttore generale e responsabile Innovazione e Sviluppo del Consorzio Elis che hanno parlato di “New Ways of working – Lo Studio di Smart Alliance”; il presidente Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani Pietro Basiricò con un discorso sui “Legami di Comunità”; il vescovo Pietro Maria Fragnelli del Centro Coralli Diocesi di Trapani, con un intervento su “Centro per l’innovazione Sociale e la transizione digitale e sostenibile”, Pietro Biscu Direttore Generale Innovazione Digitale SRL che ha illustrato la propria idea spiegando proprio “Perché abbiamo scelto Trapani”.

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Sport

Napoli: niente multa per Osimhen, arrivate le scuse

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Diverbio del nigeriano con mister Garcia a Bologna, il "caso" ora è rientrato

Napoli: niente multa per Osimhen, arrivate le scuse

Che sia reale o meno il nervosismo nello spogliatoio del Napoli, è chiaro che durante il match domenica contro il Bologna di Thiago Motta sia andato in scena un alterco tra Victor Osimhen e l’allenatore dei partenopei Rudi Garcia.

Sotto le lenti di decine di telecamere, l’attaccante nigeriano si è scagliato verbalmente contro l’allenatore dopo la sostituzione non gradita nel finale di gara al Dall’Ara.

Nella giornata di lunedì c’è stato un vero e proprio confronto tra il giocatore e l’attaccante. Osimhen, apparso molto nervoso a Bologna, ha rivolto le scuse all’allenatore dinanzi a tutto il resto del gruppo squadra. Caso rientrato in società e nessuna multa per il giocatore nigeriano.

Fantacalcio.it per Adnkronos

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Esteri

Ucraina, droni contro Odessa. Missili su città Zelensky

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Russia: "Respinti 4 attacchi con droni su regione Kursk". Gb: Flotta Mar Nero indebolita dopo attacchi ma ancora offensiva

Guerra Ucraina Russia, macerie dopo bombardamento - (Afp)


Nuovo attacco contro la città di origine del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Kryvyi Rih. A darne notizia è stato su Telegram il capo dell’amministrazione militare della città, Oleksandr Vilkul. Queste le ultime news sulla guerra Ucraina Russia di oggi martedì 26 settembre 2023. “Il nemico continua con le sue vili tattiche terrorizzanti contro le città pacifiche. Alle prime ore di oggi gli occupanti hanno attaccato Kryvyi Rih con un missile. Hanno colpito la sede di una delle imprese locali”. Non si registrano vittime o feriti.

Due feriti e danni alle infrastrutture portuali di Izmail, a Odessa. E’ il bilancio di un attacco con droni durato due ore e sferrato contro la città ucraina. “Per due ore i terroristi russi hanno attaccato la regione di Odessa con droni”, ha scritto il governatore della regione, Oleg Kiper, su Telegram. “La maggior parte dei droni è stata abbattuta”, ha aggiunto precisando però che le infrastrutture portuali del distretto di Izmail hanno riportato danni e due autisti di camion sono rimasti feriti”, uno dei quali in modo grave. Ad essere danneggiati un certo numero di depositi, circa 30 camion e sei furgoni.

La difesa aerea russa ha reso noto di aver respinto quattro attacchi “terroristici” con droni ucraini sulla regione di confine di Kursk. Secondo quanto comunicato in una nota dal ministero della Difesa, due droni sono stati distrutti intorno alle 22.30 ora locale di ieri e altri due circa un’ora e mezzo dopo. Già domenica la capitale regionale Kursk era stata attaccata con droni, uno dei quali avrebbe colpito l’edificio del servizio segreto interno russo (Fsb) e un altro una raffineria di petrolio, secondo quanto sostenuto dai media di Kiev.

I recenti attacchi alla flotta russa del Mar Nero, tra i quali quello missilistico in cui, secondo quanto riportato, è stato ucciso il suo leader, ne hanno ridotto forza e potenzialità, senza però privarla della capacità di svolgere i compiti che è chiamata ad assolvere in tempo di guerra. A scriverlo è il ministero della Difesa di Londra, che aggiorna su X il rapporto dell’intelligence britannica sulla situazione in Ucraina.

“La flotta russa del Mar Nero – vi si legge – ha subito una serie di gravi attacchi nelle ultime settimane, culminati in quelli sferrati contro il suo quartier generale il 20 e 22 settembre 2023. Questi attacchi sono stati più dannosi di quanto sia mai avvenuto finora e il danno fisico risulta grave, anche se localizzato. La flotta rimane quasi certamente in grado di svolgere le sue principali missioni in tempo di guerra, quali attacchi con missili da crociera e pattugliamenti di sicurezza locali”.

“È tuttavia probabile – si legge ancora nel rapporto – che sia ridotta la sua capacità di continuare ad ampliare i pattugliamenti di sicurezza regionali e di imporre il blocco di fatto dei porti ucraini. Probabilmente ha anche una capacità ridotta nel difendere le proprie risorse in porto. Nel Mar Nero è in corso una battaglia dinamica. Ciò probabilmente costringerà la Russia ad assumere un atteggiamento reattivo”, conclude il rapporto, sottolineando come i recenti attacchi sono serviti anche a minare l’influenza del Cremlino in uno dei porti su cui ha il controllo diretto in territorio occupato, Sebastopoli.

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Ucraina, droni contro Odessa. Missili su città Zelensky

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Russia: "Respinti 4 attacchi con droni su regione Kursk". Gb: Flotta Mar Nero indebolita dopo attacchi ma ancora offensiva

Guerra Ucraina Russia, macerie dopo bombardamento - (Afp)


Nuovo attacco contro la città di origine del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Kryvyi Rih. A darne notizia è stato su Telegram il capo dell’amministrazione militare della città, Oleksandr Vilkul. Queste le ultime news sulla guerra Ucraina Russia di oggi martedì 26 settembre 2023. “Il nemico continua con le sue vili tattiche terrorizzanti contro le città pacifiche. Alle prime ore di oggi gli occupanti hanno attaccato Kryvyi Rih con un missile. Hanno colpito la sede di una delle imprese locali”. Non si registrano vittime o feriti.

Due feriti e danni alle infrastrutture portuali di Izmail, a Odessa. E’ il bilancio di un attacco con droni durato due ore e sferrato contro la città ucraina. “Per due ore i terroristi russi hanno attaccato la regione di Odessa con droni”, ha scritto il governatore della regione, Oleg Kiper, su Telegram. “La maggior parte dei droni è stata abbattuta”, ha aggiunto precisando però che le infrastrutture portuali del distretto di Izmail hanno riportato danni e due autisti di camion sono rimasti feriti”, uno dei quali in modo grave. Ad essere danneggiati un certo numero di depositi, circa 30 camion e sei furgoni.

La difesa aerea russa ha reso noto di aver respinto quattro attacchi “terroristici” con droni ucraini sulla regione di confine di Kursk. Secondo quanto comunicato in una nota dal ministero della Difesa, due droni sono stati distrutti intorno alle 22.30 ora locale di ieri e altri due circa un’ora e mezzo dopo. Già domenica la capitale regionale Kursk era stata attaccata con droni, uno dei quali avrebbe colpito l’edificio del servizio segreto interno russo (Fsb) e un altro una raffineria di petrolio, secondo quanto sostenuto dai media di Kiev.

I recenti attacchi alla flotta russa del Mar Nero, tra i quali quello missilistico in cui, secondo quanto riportato, è stato ucciso il suo leader, ne hanno ridotto forza e potenzialità, senza però privarla della capacità di svolgere i compiti che è chiamata ad assolvere in tempo di guerra. A scriverlo è il ministero della Difesa di Londra, che aggiorna su X il rapporto dell’intelligence britannica sulla situazione in Ucraina.

“La flotta russa del Mar Nero – vi si legge – ha subito una serie di gravi attacchi nelle ultime settimane, culminati in quelli sferrati contro il suo quartier generale il 20 e 22 settembre 2023. Questi attacchi sono stati più dannosi di quanto sia mai avvenuto finora e il danno fisico risulta grave, anche se localizzato. La flotta rimane quasi certamente in grado di svolgere le sue principali missioni in tempo di guerra, quali attacchi con missili da crociera e pattugliamenti di sicurezza locali”.

“È tuttavia probabile – si legge ancora nel rapporto – che sia ridotta la sua capacità di continuare ad ampliare i pattugliamenti di sicurezza regionali e di imporre il blocco di fatto dei porti ucraini. Probabilmente ha anche una capacità ridotta nel difendere le proprie risorse in porto. Nel Mar Nero è in corso una battaglia dinamica. Ciò probabilmente costringerà la Russia ad assumere un atteggiamento reattivo”, conclude il rapporto, sottolineando come i recenti attacchi sono serviti anche a minare l’influenza del Cremlino in uno dei porti su cui ha il controllo diretto in territorio occupato, Sebastopoli.

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Coronavirus

Covid e variante Pirola, mini ondata in arrivo? Cosa dicono gli infettivologi

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Marco Falcone, segretario della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit), fa il punto con l'Adnkronos Salute

Test covid positivo - 123RF

Covid in Italia e variante Pirola, nuova mini ondata di casi in arrivo? “Il fatto che la variante BA.2.86 o ‘Pirola’ sia stata sequenziata nei giorni dell’arrivo in Italia del vaccino anti-Covid aggiornato sembra uno scherzo del destino. E’ una variante che ha una ‘spike’ diversa da tutte le altre varianti Omicron con oltre 35 mutazioni e con queste caratteristiche potrebbe essere una tipologia di virus che infetta anche i guariti e i vaccinati. L’interesse della comunità scientifica però deve essere sul fatto che possa essere o meno più contagiosa e trasmissibile, abbiamo visto che EG.5 o ‘Eris’ ha fatto mini ondata di casi ma non è detto che anche Pirola possa causare grandi numeri”. Così all’Adnkronos Salute l’infettivologo Marco Falcone, segretario della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit).

Cosa dobbiamo fare? “Sicuramente la sorveglianza molecolare – risponde Falcone -che va condotta per capire se quest’ultima variante rimane confinata al 5-10% di prevalenza nella popolazione infettata o diventa predominare. Ma – avverte – al momento non ci sono motivi per pensare che abbia un impatto clinico diverso dalle altre, ovvero che possa dare una malattia Covid più grave”.

Secondo l’infettivologo, “in ogni caso o Pirola, Eris o la prossima variante dal nome affasciante, i soggetti fragili, gli anziani, i malati oncologi e ematologici, devono fare il vaccino aggiornato a XBB che rappresenta, indipendentemente dalla variante che gira, una stimolazione e un potenziamento degli anticorpi necessario per affrontare l’autunno. Questi soggetti magari si infetteranno ma – conclude – non svilupperanno una malatia grave, il valore dei vaccini rimane intatto rispetto alle nuove varianti perché abbiamo già avuto l’esperienza di quanto accaduto negli anni passati”.

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Coronavirus

Covid e variante Pirola, mini ondata in arrivo? Cosa dicono gli infettivologi

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Marco Falcone, segretario della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit), fa il punto con l'Adnkronos Salute

Test covid positivo - 123RF

Covid in Italia e variante Pirola, nuova mini ondata di casi in arrivo? “Il fatto che la variante BA.2.86 o ‘Pirola’ sia stata sequenziata nei giorni dell’arrivo in Italia del vaccino anti-Covid aggiornato sembra uno scherzo del destino. E’ una variante che ha una ‘spike’ diversa da tutte le altre varianti Omicron con oltre 35 mutazioni e con queste caratteristiche potrebbe essere una tipologia di virus che infetta anche i guariti e i vaccinati. L’interesse della comunità scientifica però deve essere sul fatto che possa essere o meno più contagiosa e trasmissibile, abbiamo visto che EG.5 o ‘Eris’ ha fatto mini ondata di casi ma non è detto che anche Pirola possa causare grandi numeri”. Così all’Adnkronos Salute l’infettivologo Marco Falcone, segretario della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit).

Cosa dobbiamo fare? “Sicuramente la sorveglianza molecolare – risponde Falcone -che va condotta per capire se quest’ultima variante rimane confinata al 5-10% di prevalenza nella popolazione infettata o diventa predominare. Ma – avverte – al momento non ci sono motivi per pensare che abbia un impatto clinico diverso dalle altre, ovvero che possa dare una malattia Covid più grave”.

Secondo l’infettivologo, “in ogni caso o Pirola, Eris o la prossima variante dal nome affasciante, i soggetti fragili, gli anziani, i malati oncologi e ematologici, devono fare il vaccino aggiornato a XBB che rappresenta, indipendentemente dalla variante che gira, una stimolazione e un potenziamento degli anticorpi necessario per affrontare l’autunno. Questi soggetti magari si infetteranno ma – conclude – non svilupperanno una malatia grave, il valore dei vaccini rimane intatto rispetto alle nuove varianti perché abbiamo già avuto l’esperienza di quanto accaduto negli anni passati”.

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Sport

Arriva il nuovo Third Kit per la Roma firmato adidas

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Arriva il nuovo Third Kit per la Roma firmato adidas

“Oggi adidas e AS Roma presentano il Third Kit per la stagione 2023/24, che unisce lo stile moderno delle maglie da calcio con l’antico fascino di Roma e del suo club”. Lo fa sapere l’azienda sportiva con una nota. “Il kit esprime il concetto di modernità e di contaminazione, rappresentato dalle nuove generazioni di appassionati di calcio. La maglia diventa infatti un capo non solo adatto alle prestazioni sportive di alto livello, ma anche un modo di esprimersi per i tifosi, che vanno orgogliosi della storia e dell’identità del proprio club sia durante le partite che al di fuori dell’evento allo stadio”.

“Il design della terza maglia ha come base un elegante colore nero, su cui spiccano alcuni dettagli giallorossi. Sul cuore torna il “Lupetto” della Roma disegnato da Piero Gratton, questa volta in versione nera e inscritto in un cerchio bianco con bordi giallorossi; a destra il logo adidas in versione bianca. Dal colletto in versione “Henry” partono le iconiche tre strisce, che riprendono tre storiche tonalità della società capitolina, il giallo, l’arancione e il rosso. Le maniche, inoltre, sono contraddistinte da un motivo guilloché ispirato agli elementi ornamentali dei mosaici dell’Antica Roma, reinterpretati in chiave contemporanea. Sempre dall’eredità di Gratton viene recuperata la “R” stilizzata, parte dell’identità coordinata del Club all’epoca dell’introduzione del Lupetto. Il logo è posto sul retro-colletto a simboleggiare il raccordo tra la tradizione e il futuro, in questo terzo capitolo dell’”Eternal Future” giallorosso”.

“Le più recenti innovazioni adidas in materia di prestazioni sono state integrate nel design per garantire agli atleti il supporto necessario alle esigenze del gioco odierno. Il kit è dotato della tecnologia Aeroready, che utilizza materiali assorbenti e traspiranti per mantenere i giocatori asciutti. La maglia è realizzata con materiali riciclati al 100%, una delle soluzioni messe in campo da adidas per contribuire a porre fine ai rifiuti di plastica. All’inizio di quest’anno, adidas ha annunciato di essere in anticipo rispetto alla tabella di marcia che prevede la sostituzione del poliestere vergine con il poliestere riciclato nei suoi prodotti, laddove possibile, entro la fine del 2024”.

“Il nuovo kit sarà indossato dalle squadre maschili e femminili. Il kit sarà disponibile a partire da oggi, 26 settembre, nei negozi adidas, online su adidas.it, nei negozi AS Roma e online su store.asroma.com”.

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Spettacolo

Morto David McCallum, il medico legale di ‘Ncis’: aveva 90 anni

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Interpretò l'enigmatico agente segreto Usa di origine russa Illya Kuryakin nel telefilm 'Organizzazione U.N.C.L.E.'

David McCallum - (Afp)

L’attore scozzese David McCallum, che interpretò l’enigmatico agente segreto americano di origine russa Illya Kuryakin nel telefilm ‘Organizzazione U.N.C.L.E.’ e il medico legale Donald ‘Ducky’ Mallard nelle serie tv ‘Ncis: New Orleans’ e ‘Ncis – Unità anticrimine’, è morto lunedì 25 settembre all’età di 90 anni per cause naturali al Presbyterian Hospital di New York. L’annncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia che era al suo capezzale al momento del decesso.

McCallum ha anche recitato al fianco di Joanna Lumley per quattro stagioni nella serie di fantascienza britannica “Zeffiro e Acciaio” (1979-82; lei era Zeffiro, lui era Acciaio) – considerata come un precursore di “X-Files” – e ha interpretato un prigioniero britannico di guerra nell’acclamato dramma “Colditz” (1972-74).

McCallum fu sposato con l’attrice britannica Jill Ireland dal maggio 1957 fino a quando lei lo lasciò per l’attore Charles Bronson un decennio dopo. McCallum risposò rapidamente la modella Katherine Carpenter nel 1967, sua moglie da 56 anni che gli è sopravvissuta.

L’attore ha recitato in oltre 450 episodi di “Ncis” dal 2003, in tutte e 20 le stagioni, nei panni dell’eccentrico medico Ducky Mallard, esperto di autopsie con il papillon e una laurea in psicologia conseguita presso l’Università di Edimburgo. I baby boomer ricordano McCallum grazie al suo periodo di quattro stagioni nei panni di Kuryakin di “Organizzazione U.N.C.L.E.”, trasmesso dal 1964 al 1968. Ha ricevuto un paio di nomination agli Emmy per aver interpretato la spia intellettuale e introversa.

David Keith McCallum Jr. era nato a Glasgow, in Scozia, il 19 settembre 1933. Sua madre, Dorothy, era una violoncellista e suo padre un violinista e direttore d’orchestra. Nel 1936 la famiglia si trasferì nella capitale britannica quando suo padre fu assunto per dirigere la London Philharmonic Orchestra. Studiò alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra (Joan Collins era una compagna di classe) e apparve con l’Oxford Repertory Group.

McCallum incontrò per la prima volta l’attrice Jill Ireland quando entrambi recitarono in “I piloti dell’inferno” (1957) e si sposarono sette giorni dopo. Hanno anche lavorato insieme in “La grande rapina”(1957) e “Criminal-Sexy” (1960) e in cinque episodi di “Organizzazione U.N.C.L.E.”. Nel classico film di Steve McQueen “La grande fuga” (1963) McCallum ha interpretato Eric Ashley-Pitt, l’ufficiale di marina soprannominato “Dispersal” per come escogitò un modo per sbarazzarsi della terra che era stata scavata dal tunnel di fuga dei prigionieri.

McCallum è apparso sul grande schermo anche nei film “Titanic, latitudine 41 nord”, “Freud – Passioni segrete” (1962) di John Huston (1962), “Billy Budd” (1962), “I conquistatori degli abissi” (1966), “La spia dal cappello verde” (1967), “Tre morsi nella mela” (1967), “Con le spalle al muro” (1968), “La squadriglia dei falchi rossi” (1969) e “Cherry” (1999).

In televisione ha interpretato il ruolo del dottor Daniel Westin, un agente governativo che combatte il crimine, in “L’uomo invisibile” (1975-76). E’ apparso in episodi “Cuore e batticuore”, “L’ora del mistero”, “A-Team”, “Matlock”, “La signora in giallo” e “Law & Order – I due volti della giustizia”.

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Morto David McCallum, il medico legale di ‘Ncis’: aveva 90 anni

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Interpretò l'enigmatico agente segreto Usa di origine russa Illya Kuryakin nel telefilm 'Organizzazione U.N.C.L.E.'

David McCallum - (Afp)

L’attore scozzese David McCallum, che interpretò l’enigmatico agente segreto americano di origine russa Illya Kuryakin nel telefilm ‘Organizzazione U.N.C.L.E.’ e il medico legale Donald ‘Ducky’ Mallard nelle serie tv ‘Ncis: New Orleans’ e ‘Ncis – Unità anticrimine’, è morto lunedì 25 settembre all’età di 90 anni per cause naturali al Presbyterian Hospital di New York. L’annncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia che era al suo capezzale al momento del decesso.

McCallum ha anche recitato al fianco di Joanna Lumley per quattro stagioni nella serie di fantascienza britannica “Zeffiro e Acciaio” (1979-82; lei era Zeffiro, lui era Acciaio) – considerata come un precursore di “X-Files” – e ha interpretato un prigioniero britannico di guerra nell’acclamato dramma “Colditz” (1972-74).

McCallum fu sposato con l’attrice britannica Jill Ireland dal maggio 1957 fino a quando lei lo lasciò per l’attore Charles Bronson un decennio dopo. McCallum risposò rapidamente la modella Katherine Carpenter nel 1967, sua moglie da 56 anni che gli è sopravvissuta.

L’attore ha recitato in oltre 450 episodi di “Ncis” dal 2003, in tutte e 20 le stagioni, nei panni dell’eccentrico medico Ducky Mallard, esperto di autopsie con il papillon e una laurea in psicologia conseguita presso l’Università di Edimburgo. I baby boomer ricordano McCallum grazie al suo periodo di quattro stagioni nei panni di Kuryakin di “Organizzazione U.N.C.L.E.”, trasmesso dal 1964 al 1968. Ha ricevuto un paio di nomination agli Emmy per aver interpretato la spia intellettuale e introversa.

David Keith McCallum Jr. era nato a Glasgow, in Scozia, il 19 settembre 1933. Sua madre, Dorothy, era una violoncellista e suo padre un violinista e direttore d’orchestra. Nel 1936 la famiglia si trasferì nella capitale britannica quando suo padre fu assunto per dirigere la London Philharmonic Orchestra. Studiò alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra (Joan Collins era una compagna di classe) e apparve con l’Oxford Repertory Group.

McCallum incontrò per la prima volta l’attrice Jill Ireland quando entrambi recitarono in “I piloti dell’inferno” (1957) e si sposarono sette giorni dopo. Hanno anche lavorato insieme in “La grande rapina”(1957) e “Criminal-Sexy” (1960) e in cinque episodi di “Organizzazione U.N.C.L.E.”. Nel classico film di Steve McQueen “La grande fuga” (1963) McCallum ha interpretato Eric Ashley-Pitt, l’ufficiale di marina soprannominato “Dispersal” per come escogitò un modo per sbarazzarsi della terra che era stata scavata dal tunnel di fuga dei prigionieri.

McCallum è apparso sul grande schermo anche nei film “Titanic, latitudine 41 nord”, “Freud – Passioni segrete” (1962) di John Huston (1962), “Billy Budd” (1962), “I conquistatori degli abissi” (1966), “La spia dal cappello verde” (1967), “Tre morsi nella mela” (1967), “Con le spalle al muro” (1968), “La squadriglia dei falchi rossi” (1969) e “Cherry” (1999).

In televisione ha interpretato il ruolo del dottor Daniel Westin, un agente governativo che combatte il crimine, in “L’uomo invisibile” (1975-76). E’ apparso in episodi “Cuore e batticuore”, “L’ora del mistero”, “A-Team”, “Matlock”, “La signora in giallo” e “Law & Order – I due volti della giustizia”.

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