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Tumore dell’endometrio, in Sicilia 871 donne colpite e 25...

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Tumore dell’endometrio, in Sicilia 871 donne colpite e 25 casi ogni anno. Presente e futuro del PDTA, che si rafforza per rispondere ai bisogni delle pazienti e alle novità diagnostiche e di cura

Palermo, 1° marzo 2024 - In termini di prevalenza in regione Siciliana si contano, nel 2022 (Agenas 2023), 871 casi di tumore dell’endometrio; l'incidenza annuale è di circa 25 casi ogni 100.000 donne e si osserva un aumento dell'incidenza con l'età, con la maggior parte dei casi diagnosticati dopo i 60 anni. Il tumore dell’endometrio è l’unica tra le neoplasie ginecologiche la cui incidenza e mortalità risulta ancora in aumento. Il PDTA per il tumore dell'endometrio in regione Siciliana rappresenta un modello di riferimento per la presa in carico di questa neoplasia, garantendo un percorso di cura completo, personalizzato e di alta qualità. E si rafforza ulteriormente per rispondere ai bisogni delle pazienti e alle novità che stanno attraversando il campo della diagnosi e della cura. Intanto, la Rete Oncologica Siciliana-Re.O.S., con i suoi 8 PDTA già approvati ed attivati (tumori della mammella, polmone, ovaio, prostata, colon-retto, melanoma, tiroide, e mesotelioma), in questi tre anni sta garantendo nell’ambito delle aree oncologiche del territorio siciliano organizzazione, competenza, efficienza ed anche equità di prestazioni e cure.

Sul presente e futuro del PDTA del carcinoma dell’endometrio si discute con i massimi esperti dell’oncologia siciliana all’evento “PDTA nel carcinoma dell’endometrio. Attualità ed innovazioni finalizzate ad un moderno e corretto percorso diagnostico-terapeutico” di cui è responsabile scientifico il Professore Vincenzo Adamo, Coordinatore della Rete Oncologica Siciliana-Re.O.S. e Molecolar Tumor Board. Un evento organizzato da Motore Sanità con il patrocinio di Regione Siciliana, ACTO-Alleanza contro il tumore ovarico, Europa Donna Italia, OMCeO Palermo, Ospedale Cannizzaro di Catania, SIAPEC-IAP e Azienda Civico di Cristina Benfratelli.

I PUNTI DI FORZA ED EVOLUZIONI FUTURE DEL PDTA DEL TUMORE DELL’ENDOMETRIO

Se i punti di forza del PDTA del tumore dell’endometrio sono l’approccio multidisciplinare, la diagnosi precoce, la tempestività, la personalizzazione e la qualità delle cure, il monitoraggio e il follow-up, l’informazione e il supporto, l’accoglienza e il supporto psicologico, la riduzione delle disuguaglianze e la ricerca e innovazione, secondo gli esperti i punti di possibile miglioramento sono: accesso alle cure che ancora oggi può essere difficoltoso per alcune donne, soprattutto in aree geografiche remote o con scarsa dotazione di risorse sanitarie; tempi di attesa per l'accesso alle diverse fasi del percorso diagnostico e terapeutico che in alcune realtà possono essere ancora troppo lunghi; personalizzazione del trattamento, la cui implementazione completa richiede ancora sforzi per migliorare la profilazione molecolare dei tumori e l'identificazione di nuovi biomarcatori; accesso a informazioni complete e comprensibili: è necessario migliorare la comunicazione tra operatori sanitari e pazienti, favorendo un linguaggio chiaro e accessibile; supporto psicologico: la sua accessibilità e qualità possono variare in modo significativo; è necessario rafforzare questo aspetto, garantendo a tutte le pazienti un adeguato supporto psicologico individualizzato; integrazione con i servizi territoriali: il PDTA dovrebbe essere meglio integrato con i servizi territoriali per garantire una presa in carico completa e continuativa delle pazienti, anche dopo la conclusione del trattamento; raccolta dati e monitoraggio dell'esito dei trattamenti garantendo la loro omogeneità a livello nazionale; ricerca e innovazione sono fondamentali per migliorare la prognosi del tumore dell'endometrio; per questo è necessario incrementare gli investimenti in questo campo, favorendo la collaborazione tra ricercatori, clinici e pazienti.

Il PDTA del carcinoma dell’endometrio è in continua evoluzione e le novità nel campo della cura avranno un impatto significativo sul suo futuro. Ecco alcuni possibili cambiamenti: l'introduzione di nuovi test diagnostici, come il test del DNA tumorale circolante (ctDNA), che permetterà di identificare il tumore in fase ancora più precoce, migliorando la prognosi; la profilazione molecolare dei tumori e l'identificazione di nuovi biomarcatori permetteranno di personalizzare ulteriormente i trattamenti, offrendo a ciascuna paziente la terapia più efficace; lo sviluppo di nuovi farmaci, come gli inibitori tirosino chinasici, gli immunoterapici, gli anticorpi coniugati e gli inibitori di PARP, sta ampliando le possibilità terapeutiche per il tumore dell'endometrio. Il PDTA dovrà essere aggiornato per includere queste nuove opzioni di trattamento; la diffusione di tecniche chirurgiche mininvasive, come la laparoscopia e la robotica, permetterà di ridurre i traumi e migliorare la qualità di vita delle pazienti; la telemedicina può facilitare l'accesso alle cure per le pazienti che vivono in aree remote o con difficoltà di spostamento; il PDTA dovrà essere integrato con i servizi territoriali per garantire una presa in carico completa e continuativa delle pazienti, anche dopo la conclusione del trattamento; la raccolta dati e il monitoraggio dell'esito dei trattamenti saranno sempre più importanti per migliorare il PDTA e valutare l'efficacia delle nuove terapie; l'accesso a informazioni complete e comprensibili sulle nuove cure sarà fondamentale per le pazienti; Il PDTA dovrà includere materiali informativi aggiornati e facilmente accessibili.

A fornire questa fotografia dettagliata del PDTA del tumore dell’endometrio di oggi e di domani è Paolo Scollo, Direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Cannizzaro di Catania, U.O.C. Clinicizzata dell'Università Kore di Enna, che sottolinea come tale PDTA “rappresenti un modello di riferimento per la presa in carico di questa neoplasia, garantendo un percorso di cura completo, personalizzato e di alta qualità. Si tratta di un modello in continua evoluzione che necessita di ulteriori miglioramenti per garantire a tutte le donne un percorso di cura di alta qualità. L'impegno costante di tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni sanitarie alle associazioni di pazienti, è fondamentale per raggiungere questo obiettivo”.

Vincenzo Adamo, Coordinatore Rete Oncologica Siciliana-Re.O.S. ha sottolineato la virtuosa attività della Rete Oncologica Siciliana-Re.O.S. degli ultimi anni, come dimostra il recente Report a cura di Agenas sull’attività delle Reti oncologiche regionali (ROR) che ha posizionato la Re.O.S. tra le reti ad evoluzione virtuosa ed efficiente pur dovendo ancora perfezionare e sviluppare alcuni aspetti come l’informatizzazione, i rapporti con i medici di medicina generale e la fase organizzativa con la medicina di territorio. “Inoltre – prosegue il professore Adamo - la Re.O.S. ha contribuito a diminuire la mobilità extraregionale passiva, e la conferma è arrivata dal 5° Rapporto Agenas 2023 sulle attività delle ROR, i cui dati hanno dimostrato un netto miglioramento nei processi integrati di presa in carico del paziente e un decremento dell’indice di fuga. Tutto ciò come conseguenza della modalità multidisciplinare utilizzata nel percorso diagnostico terapeutico, attraverso la discussione nei GOM del singolo caso clinico, molto ben utilizzata per alcune neoplasie come il tumore della mammella, dell’ovaio, del polmone e del colon che sono quelli che stanno contribuendo al momento maggiormente a ridurre l’indice di fuga. Senza dubbio in tal senso il ruolo dei PDTA è stato fondamentale e per tali motivi l’attivazione di nuovi PDTA per altre importanti neoplasie come quello del carcinoma dell’endometrio, argomento di questo importante meeting organizzato con Motore Sanità, rientra, insieme all’avvio di una piattaforma informatizzata della rete, tra gli obiettivi più urgenti di oggi e del prossimo futuro”.

L’OMCeO di Palermo lavora su una formazione di qualità, sul fronte clinico ed educativo “perché il nostro obiettivo è una futura generazione di medici, a partire dai generalisti, pronta ai nuovi scenari di salute digitale, al passo con le nuove tecnologie e in grado di operare in contesti multidisciplinari in cui si prendono in carico pazienti sempre più autonomi e informati, che vogliono essere consapevoli del loro percorso terapeutico” spiega il suo presidente Toti Amato, componente del direttivo nazionale Fnomceo, evidenziando quanto sia importante l’alleanza tra specialisti, medico di famiglia e paziente per la cura della sua malattia e della psiche. “L'antico rapporto gerarchico paziente-dottore è cambiato rispetto al passato e noi lavoriamo perché la stessa alleanza medico-paziente si riproduca tra Ordine, docenti e discenti".

“Il tumore dell’endometrio è una patologia molto diffusa e in notevole incremento ed è importante lo sforzo che sta facendo la scienza, accanto al nostro che è quello di investire in ricerca, in tecnologia, in potenziamento delle strutture e di organico soprattutto, perché in questo momento la cosa che ci terrorizza è la carenza di medici” così Gaspare Vitrano, Deputato XVIII Legislatura ARS Sicilia. “Si tratta di una sfida continua alla ricerca di soluzioni per poter tamponare situazioni di disagio. Da parte dell'Assemblea regionale Siciliana e della Regione Siciliana c’è una grande disponibilità a compiere insieme uno sforzo che ci consenta di fare un salto di qualità per garantire un'assistenza a tutti e di qualità, ed è la sfida che ogni giorno facciamo e mettiamo in campo”.

Si ringraziano EISAI, GSK e MSD per il contributo incondizionato.

Ufficio stampa Motore Sanità

comunicazione@motoresanita.it

Laura Avalle - 320 0981950

Liliana Carbone - 347 2642114

www.motoresanita.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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“Autistic City”, dal 23 al 28 aprile la mostra fotografica...

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“Autistic City”, dal 23 al 28 aprile la mostra fotografica a Palazzo Braschi

Uno shooting ispirato a Wes Anderson che vede protagonisti ragazzi autistici.

Evento organizzato dall’Associazione Modelli si Nasce e da Accademia del Lusso di Roma con il patrocinio dell’Assessorato di Roma Capitale a grandi eventi, turismo, moda e sport

Roma, 18 aprile 2024.Il 23 aprile si inaugura “Autistic City – Exploring youth different minds unique world”, la mostra fotografica nata dalla partnership tra Accademia del Lusso di Roma e l’Associazione Modelli si Nasce. Accademia del Lusso ha messo a disposizione Carolina Turra, docente di Styling, che ha coordinato il lavoro insieme agli studenti del corso, e una fotografa di moda, Marta Petrucci, per la realizzazione di uno shooting ispirato ai film di Wes Anderson. Oltre alle fotografie, per tutta la durata della mostra sarà proiettato un video, ideato e realizzato da Accademia del Lusso, che racconta i momenti salienti dello shooting e del backstage consentendo allo spettatore di seguire la trama visiva in cui ciascuna fotografia può essere l’inizio o la fine di un racconto.

Già nel titolo della mostra è chiaro il riferimento al film Asteroid City, ultima fatica dell’acclamato regista statunitense. La scelta di ispirarsi a Wes Anderson è di carattere estetico in riferimento alle atmosfere retrò e ai colori pastello tanto amati dal regista, ma è, soprattutto, riferita all'audacia e all'ambizione di Anderson di affrontare temi seri e, anche, molto toccanti con sensibilità e fantasia. Nei suoi film ciò che esiste dentro il racconto e ciò che esiste fuori, sembrano due mondi in cui il confine è solo apparente.

Allo stesso modo e con l’obiettivo di celebrare la diversità e di costruire una realtà dove ogni individuo è libero di essere sé stesso, nel progetto fotografico intrapreso con i ragazzi autistici di Modelli si Nasce ogni partecipante è rappresentato come un personaggio unico, evidenziato da un vezzo esteriore che riflette la sua caratteristica interiore. Attraverso un’empatia senza giudizio, le immagini catturano la bellezza e l’individualità di ciascun soggetto, trasmettendo la volontà di giocare e di esplorare insieme.

“Per noi questa esperienza è stata importante - commenta Laura Gramigna, direttrice di Accademia del Lusso Roma - ed è importante anche come messaggio, perché dimostra che con questi ragazzi splendidi si può collaborare in modo professionale e proficuo. È la riprova che l’autismo non è una barriera e si possono creare bellissime sinergie anche nell’ambito della moda”. “Le foto della mostra - secondo Silvia Cento, presidente di Modelli si Nasce - sono sorprendenti, ti immergono immediatamente in una “Autistic City” che non ti aspetti. I visitatori potranno finalmente comprendere che l’autismo può essere un mondo di colori, bellezza, arte e fashion, ma soprattutto di capacità e competenze. Capacità di relazionarsi con l’obiettivo della macchina fotografica, capacità di assumere pose non usuali, capacità di indossare outfit complicati ed impegnativi. Capacità e competenze acquisite dai 29 fotomodelli, ognuno con abilità diverse, durante il percorso formativo di Modelli si Nasce, che hanno permesso a Carolina Turra e Marta Petrucci, con tutto lo staff di Accademia del Lusso di lavorare con serenità e mettere a frutto le loro doti artistiche ed umane”.

About:

Modelli si Nasce è un’associazione no profit nata a Roma nel 2018 grazie all’intraprendenza e all’impegno di alcuni genitori di ragazzi autistici. Modelli si Nasce è la prima ed unica associazione in Italia ad offrire percorsi formativi personalizzati che preparano i ragazzi autistici ad entrare nel mondo della moda come modelli e fotomodelli. Nei suoi cinque anni di vita, l’associazione ha visto aumentare la base associativa con famiglie provenienti da tutta Italia ed è cresciuto il numero di ragazzi (ad oggi circa 60) che sono pronti ad affrontare le loro prime esperienze lavorative nel settore della moda. Fino ad oggi, l’Associazione ha operato a Roma anche se i ragazzi provengono da tutta Italia. Da marzo 2024, sono stati avviati percorsi formativi anche in Calabria. L’obiettivo è quello di incrementare le sedi regionali per evitare ai tanti ragazzi e alle loro famiglie spostamenti troppo lunghi e faticosi.

Accademia del Lusso nasce nel 2005 in via Montenapoleone, a Milano, come Scuola esclusiva per giovani talenti che intendono intraprendere la loro carriera nel comparto della moda e del lusso in Italia e all’estero. Ha la sua sede di rappresentanza in Via Montenapoleone 5, a Milano, nel cuore del quadrilatero della moda, luogo simbolo del Fashion in Italia. Sempre a Milano, in Via Chioggia, il Luxury Lab è divenuto la sede attiva di laboratori, seminari e altre attività teorico-pratiche indirizzate agli studenti. Nella Capitale, Accademia del Lusso oltre alla storica sede in Via Matera 18, ha inaugurato una nuova scuola in Piazza di Spagna 9, dove gli studenti hanno l'opportunità di conoscere la grande tradizione sartoriale italiana.

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Donne e tecnologia, oltre il 70 per cento sottolinea la...

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Donne e tecnologia, oltre il 70 per cento sottolinea la fatica ad avere un riconoscimento economico

Preparate, dedite al lavoro anche in termini orari, ma spesso faticano a ottenere un riconoscimento salariale e di carriera. Soprattutto se madri.

Questo l’identikit delle professioniste dell’ambito tecnologico che emerge dalla ricerca condotta da Milano-Bicocca in sinergia con l’Associazione Women&Tech® ETS, che propone anche misure di contrasto ai gap ancora esistenti

Milano, 18 aprile 2024 – Le professioniste? Preparate, dedite al lavoro anche in termini orari, ma la maggior parte di loro fatica a ottenere un riconoscimento salariale e di carriera: questo l’identikit delle professioniste dell'ambito tecnologico che emerge dallo studio “Donne e Tecnologia: un’indagine quali-quantitativa” condotto in collaborazione sinergica tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, tramite il Comitato Unico di Garanzia (CUG), e Women&Tech® ETS - Associazione Donne e Tecnologie. Oltre il 71% delle intervistate afferma, infatti, di avere percepito o esperito un trattamento salariale diverso rispetto ai colleghi uomini e l’11,4 per cento preferisce non rispondere.

I risultati dell’indagine sono stati presentati oggi, durante l’evento “Donne e STE(A)M. Tra passato e futuro” al quale sono intervenute Alessia Cappello (Assessora sviluppo economico e politiche del lavoro, Comune di Milano), Maria Grazia Riva (Pro-Rettrice all’Orientamento, alle Politiche di genere e Pari opportunità), Patrizia Steca (presidente CUG di Milano-Bicocca) e Silvia Penati (professoressa di Fisica e componente del Comitato Pari Opportunità).

Tra le ospiti della mattinata, Amalia Ercoli Finzi (professoressa emerita del Politecnico di Milano), Elvina Finzi (dirigente Essilor Luxottica), insieme a Gianna Martinengo (Presidente dell’Associazione Women&Tech® ETS).

«L’Università di Milano-Bicocca ha da sempre mostrato un grande interesse al tema delle carriere femminili, sia nell’ambito accademico che in quello professionale. – ha detto Patrizia Steca, presidente del Comitato Unico di Garanzia di Milano-Bicocca - L'Ateneo è impegnato in un monitoraggio costante delle scelte del percorso universitario. Queste mostrano ancor oggi un significativo sbilanciamento di genere: i ragazzi sono molto più presenti nei corsi di laurea a carattere scientifico e tecnologico, mentre le ragazze scelgono maggiormente percorsi umanistici ed educativi. Una situazione simile è osservabile nella composizione dei nostri Dipartimenti. Nonostante siano ravvisabili dei miglioramenti, è evidente come sia importante lavorare ancora nel sostenere scelte che vadano oltre i tradizionali stereotipi di genere. La possibilità di collaborare con realtà esterne, come Women and Tech – ETS, è un’occasione per conoscere maggiormente i contesti aziendali e le sfide che questi pongono soprattutto alle giovani donne. Questo ci consente di avere informazioni preziose anche al fine di migliorare i nostri percorsi di formazione, di orientamento e di job placement».

L’indagine presentata ha dedicato un focus specifico alla tematica “donne e tecnologia” con l'obiettivo di raccogliere informazioni e dati sulle esperienze delle lavoratrici all’interno del network di aziende e persone associate. In particolare, sono state analizzate cinque dimensioni: genere e settore ICT; soddisfazione lavorativa; armonizzazione delle sfere di vita; gap di genere percepiti e possibili misure a contrasto.

La ricerca - realizzata attraverso la somministrazione di un questionario online sulla piattaforma Qualtrics nel periodo novembre-dicembre 2023 - ha coinvolto quasi 200 professioniste delle aziende associate a Women&Tech® ETS che lavorano in realtà professionali “ad alta intensità lavorativa” - in prevalenza (70 per cento ) impiegate nel Settore Tech, Software e Internet - di età tra i 30 e 45 anni (nel 46,9 per cento) e laureate (62 per cento).

In particolare, il 30 per cento di loro è in possesso di un titolo di studio in discipline STEM e il 24,6 per cento ha conseguito uno o più master.

Dal punto di vista dell’onere lavorativo medio giornaliero, il 39,7 per cento delle partecipanti dichiara un impegno pari a 9h50’, al quale si aggiungono straordinari e trasferte. Oltre la metà di loro (53 per cento ) si dichiara madre, il 20 per cento genitore single.

Per quanto riguarda la soddisfazione lavorativa, il 41,8 per cento delle donne del campione si dichiara abbastanza soddisfatta del proprio lavoro. Nel 12 per cento dei casi è molto soddisfatta e nel 28,9 per cento si ritiene soddisfatta.

I risultati della ricerca – interpretati con un’attenzione alla dimensione di genere - mettono in luce come l’interconnessione tra i dati occupazionali registrati a livello nazionale e la distribuzione dei carichi di lavoro, retribuito e non, contribuisca a dettagliare i contorni e le forme che assumono le esperienze di queste donne.

Dal campione emerge, infatti, come lavoratrici madri full-time e madri single esprimano maggiori difficoltà nel conciliare e armonizzare diverse sfere di vita e dichiarino maggiore fatica a godere di tempo libero. Significativo il fatto che la quota di lavoratrici “a orario ridotto” presente all’interno del campione (10 per cento) sia composta per il 90,5 per cento da donne madri e che in questo gruppo non si registri la presenza di donne che ricoprono ruoli apicali.

Oltra alla già citata diffusa percezione di ineguaglianze a livello salariale, il 51,4 per cento delle lavoratrici del campione dichiara che “spesso“ o “sempre” sia successo nella propria esperienza professionale di percepire maggiori difficoltà, rispetto ai colleghi uomini, nell’ottenere credibilità e riconoscimento.

Sebbene il 37 per cento delle donne dichiari una progressione di carriera negli ultimi 5 anni, il 19,5 per cento del campione dichiara che il suo genere abbia “spesso” giocato un ruolo negativo nel vedersi accettare una possibilità di miglioramento di carriera.

Tra le possibili misure a contrasto di questi gap, secondo il 71,6 per cento delle donne che fanno parte della realtà associativa Women&Tech® ETS, sarebbero necessarie misure a favore della conciliazione e del supporto alla genitorialità e il 40,2 per cento suggerisce la promozione di collaborazioni e sinergie tra aziende ed enti formativi, scuole e università.

«Women&Tech® ETS è stata fondata nel 2009 come evoluzione del mio progetto Women&Technologies ideato nel 1999 sulla base di una intuizione: le tecnologie sono di grande aiuto alle donne per poter conciliare famiglia e lavoro, ma le donne sono indispensabili nei processi di ideazione, progettazione e produzione delle tecnologie. Donne e Tecnologie: un binomio vincente. Oggi questa intuizione è la realtà. Le donne con la loro visione olistica delle tecnologie danno un contributo fondamentale all’innovazione tecnologica e sociale”. Ha dichiarato Gianna Martinengo, Presidente dell’Associazione Women&Tech® ETS, che ha aggiunto: “tuttavia, come ci mostrano i risultati di questa ricerca, siamo ancora lontani dalla parità: di opportunità, retribuzione e presenza stessa delle donne nelle professioni tecnologiche e scientifiche. Oggi più che mai, innanzi alla velocità con cui si sta evolvendo e affermando l’AI generativa, siamo quindi chiamati a un intervento su più fronti e che ci riguarda tutti: mondo dell’istruzione, aziende, istituzioni e associazioni».

Per approfondimenti:

●Estratto dell’indagine “Donne e tecnologia”

Per maggiori informazioni:

Ufficio stampa Università di Milano-Bicocca

Maria Antonietta Izzinosa 02 6448 6076 – 338 694 0206

Veronica D’Uva 02 6448 6373 – 335 168 5364

Chiara Azimonti 02 6448 6353 – 335 709 8619

ufficio.stampa@unimib.it

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Aborto. Pro Vita Famiglia: Stupiti da astensioni Lega su...

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Aborto. Pro Vita Famiglia: Stupiti da astensioni Lega su ordine del giorno Pd. 22 giugno Manifestazione Nazionale per la Vita a Roma

Roma, 18 aprile 2024. “Ci stupisce che oggi alla Camera parte della Lega si sia astenuta su un vergognoso ordine del giorno del Partito Democratico che accusa il Governo di aprire i consultori ad associazioni anti-abortiste per fare “violenza psicologica” sulle donne, avallando l’assurda polemica sulla collaborazione tra consultori e associazioni di aiuto alla maternità già prevista dall’articolo 2 della Legge 194. La maggioranza ha fatto benissimo a respingere questo ennesimo pretesto polemico della Sinistra, che vuole impedire alle donne in difficoltà di ricevere aiuti per rimuovere le cause che potrebbero indurle o costringerle ad abortire.

Migliaia di persone sono attese da tutta Italia alla Manifestazione Nazionale per la Vita che si svolgerà a Roma sabato 22 giugno, per ribadire la dignità umana del concepito e chiedere con forza allo Stato di garantire la tutela sociale della maternità e il diritto delle donne di ricevere alternative concrete all’aborto.”

Lo afferma in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.

Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus

t.: 0694325503

m.: 3929042395

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