Spettacolo
Paura: due giovani piemontesi la raccontano con un...
Paura: due giovani piemontesi la raccontano con un cortometraggio
Entusiasmo ieri sera sui social per la presentazione del cortometraggio “Paura della Paura” diretto da Luca Vigna Lasina, interpretato da Christian Carere e interamente girato a Quincinetto.
L’idea progettuale è nata da Christian Carere che in un momento difficile ha voluto esternare i suoi sentimenti. Il testo, scritto con l’aiuto di Rino Patti, vuole raccontare l’esperienza vissuta in prima persona dall’attore protagonista, poi interpretato visivamente da Luca Vigna Lasina e sinfonicamente da Paride d’Angelo. I lavori, durati circa un mese, sono serviti per le riprese, le registrazioni audio e il montaggio. Nel video si esprimono paure e desideri, ma ciò che emerge sono la forza di esternare i propri sentimenti e la capacità di reagire alle difficoltà per poter rinascere. Non a caso “Paura della Paura”. Infatti nell’antico dialetto quincinettese era presente il detto ‘paùra de la paùra’ un modo per trasmettere la propria instabilità, un sentimento che accomuna molte persone in questo periodo.
#pauradellapaura diventa anche un hashtag
“Abbiamo messo da parte tante altre cose per dedicarci interamente a questo progetto. E il ringraziamento va a tutti gli amici che mi hanno supportato e sostenuto, e a Luca che dopo tutta questa lunga avventura, non è solo più un grande amico, ma è diventato il collega che tutti vorrebbero. Non siamo professionisti, ma solo ragazzi che amano la propria passione e che vogliono in qualche modo emozionarvi“, dichiara Christian Carere.
“Ho iniziato a realizzare video, riprese e montaggi, per aiutare l’azienda di famiglia, l’albergo Le Coeur du Pont, durante il primo lockdown. Lavorare a questo progetto, mi ha dato la possibilità di esprimere me stesso a livello artistico. Quando venni a conoscenza del monologo scritto da Christian ebbi l’idea di rendere le sue parole immagini. Questo non è stato un semplice cortometraggio, frutto del duro lavoro. E’ stato di più, come un tatuaggio, un disegno che racchiude in una sola immagine la passione che accomunano due migliori amici: l’arte“, conclude Luca Vigna Lasina.
“Paura della Paura” disponibile su YouTube
Chi è Luca Vigna Lasina
“Calciatore e musicista da sempre. Il raggiungimento della massima forma accomuna entrambe le passioni tant’è che le giornate si dividono in allenamenti intensivi prima di scuola e musica doposcuola dalla chitarra alla console da DJ. Il lockdown di marzo è passato con lo sviluppo di vari progetti, musica e video. Il 2020 è stato un anno di studio e progettazione nell’attesa del nuovo anno, il 2021.”
Chi è Christian Carere
“Ho sempre avuto la passione di interpretare… di mutare sempre, di sentirmi sempre qualcun’altro… non perché mi mancasse qualcosa, ma perché ho sempre amato recitare. Ho iniziato a studiare e a maturare la mia passione l’anno scorso, quando sono entrato al Liceo Germana Erba, di Torino, che mi sta permettendo in ogni modo di diventare un’artista a 360 gradi. Ho cambiato circa 4/5 scuole prima di trovare ciò che davvero faccio col cuore, ma ora resta solo che compiere.”
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Ascolti tv, ‘Il Clandestino’ su Rai1 vince il...
Secondo gradino del podio per Canale 5 con 'L’Isola dei famosi', terzo posto per Rai2 con 'Stasera tutto è possibile'
Vittoria di Rai1 nel prime time di ieri sera con la serie 'Il clandestino'. La prima puntata, infatti, è stata seguita da 3.189.000 telespettatori (share del 16,4%) mentre la seconda ha ottenuto 2.669.000 telespettatori (share del 17%). Secondo gradino del podio per Canale 5 con 'L’Isola dei famosi' che è stata vista da 2.105.000 telespettatori pari a uno share del 16,2%.Terzo posto per Rai2 con 'Stasera tutto è possibile' che ha totalizzato 1.750.000 telespettatori e uno share del 11%.
Fuori dal podio su Italia1 il film 'Transporter: Extreme' ha interessato 1.485.000 telespettatori (share del 7,81%) mentre su La7 '100 minuti – Lago nero' ha registrato 1.020.000 telespettatori e il 5,5% di share. Su Rai3 'Far West' ha invece interessato 777.000 telespettatori (share del 4,5%) mentre su Retequattro 'Quarta Repubblica' è stata seguita da 730.000 telespettatori pari a uno share del 5%. Chiudono gli ascolti del prime time Nove con 'Cash or Trash – Speciale Prime Time', che ha realizzato 413.000 telespettatori e uno share del share 2,2% e Tv8 con 'Bruno Barbieri – 4 Hotel' seguito da 357.000 telespettatori (share dell'1,8%).
Nell'access prime time sulla rete ammiraglia di viale Mazzini 'Cinque minuti' condotto da Bruno Vespa ha interessato 4.633.000 telespettatori (share del 23,1%) mentre 'Affari Tuoi' ha conquistato 5.711.000 telespettatori e uno share de 27,2%. Su Canale 5 invece 'Striscia la notizia' è stata vista da 3.072.000 telespettatori (share 14,7%). Nella fascia preserale su Rai1 'L’Eredità' è stata seguita da 4.281.000 telespettatori raggiungendo uno share del 26,4% mentre su Canale5 'Avanti un Altro!' è stato visto da 3.085.000 telespettatori (share del 19,9%).
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Liorni: “Sono antifascista, a...
Il conduttore interviene in un video dopo le polemiche scatenate da una domanda del game show di ieri
"Volevo dire, a chi possa aver pensato che stavo elogiando il fascismo e ai picchiatori da tastiera, che io sono un antifascista. Non potrei fare un elogio del fascismo. Stavo raccontando, con l'ottica di quei tempi, le emozioni che si vivevano in quei giorni". A chiarirlo in un video è il conduttore Marco Liorni, che interviene dopo le polemiche scatenate da una domanda posta ieri nel suo programma, 'L'Eredità', nel preserale di Rai1. La domanda riguardava l'iniziativa fascista della "Giornata della fede" proclamata nel dicembre del 1935 per sostenere i costi della guerra di Mussolini in Etiopia, in cui oltre 250 mila anelli furono raccolti in un giorno solo a Roma.
Liorni ha definito l'iniziativa "patriottica", scatenando un vespaio sui social, anche sull'onda della vicenda legata allo scrittore Antonio Scurati. "Ieri nella puntata dell'Eredità c'era una domanda che si riferiva alla Giornata della fede del 1935 -spiega il conduttore- Quando l'abbiamo registrata è stata una domanda che mi dava delle emozioni, perché in famiglia se ne è parlato, mio padre è nato in quei giorni, per mia nonna è stata una giornata di grande sofferenza. Per quell'Italia lì era un gesto di grande sofferenza".
L'episodio, scandisce Liorni, è stato "visto con lo spirito dei tempi, in quel momento lì donare la fede alla Patria si faceva con uno spirito patriottico". "Vi dovevo questo chiarimento, mi dispiace per chi lo ha interpretato in un modo diverso", conclude.
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Lory Del Santo a Belve: dal carcere alle relazioni con i...
Nella puntata in onda domani martedì 23 aprile su Rai2
Dalla povertà assoluta al carcere, alla ricerca del successo, alle relazioni con i potenti, fino al dramma della morte dei suoi figli. Lory Del Santo si racconta a 'Belve', in un'intervista alla conduttrice Francesca Fagnani, nella puntata in onda domani martedì 23 aprile su Rai2. A partire dalla lunga frequentazione con Gianni Agnelli, sulla quale racconta: “Diceva che per lui rappresentavo la bellezza unita all’intelletto. Non tutti gli uomini vogliono una donna vicino solo per fare…, no? Alcuni vogliono una donna che possa rallegrare certi momenti. Io sono molto simpatica, arrivo, faccio le scene, con la mia voglia di dire ‘dai ce la farai!’”. E quando Fagnani scherza: "Lei diceva 'dai ce la farai' a Gianni Agnelli?”, Del Santo conferma: "Certo, mi amava anche per questo". Sulle sue relazioni amorose non mancano poi episodi divertenti, come quando uno spasimante a Parigi le rovesciò letteralmente addosso 100 milioni di lire.
Quando la conduttrice le chiede se per un periodo della sua vita, per necessità o per scelta, abbia fatto la escort, nasce un botta e risposta imbarazzato: "La escort? Se intendi in quel senso… No, mai. Non fa parte del mio carattere. Ho incontrato tanti uomini potenti, non ho mai chiesto niente, e non mi hanno mai dato niente", conclude Del Santo. E poi, un capitolo non molto noto e che l’ha particolarmente segnata: quello del carcere dovuto, secondo lei, ad uno scambio di persona in una vicenda di droga. "Ho passato dieci giorni in carcere. Mi dissero che mi dovevano mettere a confronto con una super testimone e non mi potevano spiegare nulla finché non l’avessi incontrata. Finalmente ho avuto l’incontro, non mi ha riconosciuta e quindi tutte le accuse sono cadute”. Poi, sulla morte dei suoi due figli: "Sono morta, per questo non soffro".