Economia
Unicredit e Generali (con Mediobanca) eterna promessa della...
Unicredit e Generali (con Mediobanca) eterna promessa della finanza. Si può fare?
L'indiscrezione del Foglio rilancia l'ipotesi, cosa può esserci di diverso rispetto al passato
Dossier che tornano, banche d'affari che fanno simulazioni, indiscrezioni che si rincorrono. Un'operazione che coinvolga Unicredit e Generali, con il contributo di Mediobanca, è l'eterna promessa della finanza italiana. Una suggestione che ricorre, con una logica industriale e tante incognite di sistema. L'intreccio degli azionisti e le grandi battaglie innescate per scardinare la centralità di Piazzetta Cuccia sull'asse Milano-Trieste si sono fino a oggi ricomposte in uno status quo che garantisce un equilibrio consolidato, con Mediobanca socio principale di Generali.
Il profilo di Unicredit, per scelta e vocazione del Ceo Andrea Orcel, non è quello di una banca di sistema che si presta a operazioni che hanno motivazioni 'politiche'. Questo non toglie che, a determinate condizioni, la maxifusione possa essere ricondotta nell'alveo delle operazioni di mercato. Lo suggeriscono la capitalizzazione della banca di Piazza Gae Aulenti, cresciuta oltre i 50 miliardi, l'eccesso di capitale di 10 mld che diventa liquidità da poter destinare a operazioni straordinarie, e anche la reazione della Borsa ai rumors rilanciati dal Foglio, con i titoli coinvolti (soprattutto Generali e Mediobanca) in grande evidenza.
Da un punto di vista industriale, come si è sempre sostenuto da più parti, nascerebbe un polo bancario e assicurativo capace di competere con gli altri giganti della finanza globale. Un tema, quello dimensionale, che cambierebbe prospettiva non tanto a Unicredit, che è già una tra le prime banche in Europa, quanto al Leone di Trieste, come a gran voce richiesto da Francesco Gaetano Caltagirone e da Leonardo Del Vecchio (quando era ancora in vita). Oggi Delfin, la holding degli eredi del patron di Luxottica, e lo stesso Caltagirone potrebbero considerare il nuovo schema, con Unicredit come riferimento, una seconda, anzi una terza occasione dopo la sconfitta subita all'assemblea dei soci di Generali di fine aprile 2022 e il successo della lista del cda, quella a sostegno dell'Ad Alberto Nagel, nell'assemblea di Mediobanca di ottobre 2023.
L'ipotesi di un'operazione Unicredit-Generali è stata avanzata più volte e, con particolare insistenza, esattamente due anni fa. Allora il Ceo del Leone di Trieste Philippe Donnet chiuse decisamente la porta, "sarebbe un indebolimento di entrambe le società". Stessa linea del numero uno di Unicredit Orcel, "non siamo interessati".
Cosa è cambiato rispetto al passato? E cosa potrebbe spingere a rivedere quelle posizioni? Orcel, in una recente intervista a Class Cnbc, apre la porta a nuove operazioni, dettando le condizioni: "Se aggiunge valore, faremo M&A", dice, aggiungendo: "Guardiamo a tutte le opportunità, anche in Italia". Oggi la banca di Piazza Gae Aulenti è molto diversa rispetto a tre anni fa. Anche la posizione di Mediobanca, e di Nagel, potrebbe essere cambiata. Perché incassata la vittoria all'ultima assemblea, potrebbero guardare a un'eventuale operazione non più solo in un'ottica difensiva, puntando, al contrario, a giocare un ruolo chiave. E diverso è anche il contesto, anche in riferimento alla politica. Con il governo Meloni, come dimostra anche il dibattito intorno al Ddl capitali, considerato da molti osservatori più 'accogliente' rispetto alle istanze che arrivano con identica insistenza rispetto al passato da Caltagirone, Delfin e tutti i soggetti privati che avrebbero interesse a rimescolare le carte nella galassia Mediobanca-Generali. (Di Fabio Insenga)
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Bollette della luce giù del 19,8% nel secondo trimestre
Lo comunica l'Arera: -47,7% in un anno per i consumi della famiglia tipo
Cala del 19,8% la bolletta della luce per la famiglia tipo in tutela nel secondo trimestre 2024, in quello che è l’ultimo aggiornamento trimestrale per i clienti non vulnerabili. Lo rende noto l'Arera in un comunicato precisando che il calo è giustificato principalmente dal trend ribassista che ha caratterizzato l’andamento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica verso la fine dello scorso anno e nei primi mesi dell’anno in corso e che sta subendo un rallentamento a causa delle crescenti tensioni geopolitiche. Le aspettative di prezzo del mercato del gas naturale per il secondo trimestre 2024, favorite da un livello degli stoccaggi europei che - complice un inverno relativamente mite - risulta storicamente elevato alla fine della stagione di erogazione, si sono tradotte in una stima del prezzo dell’energia elettrica (Pun) pari a circa 83 euro/MWh.
In termini di effetti finali, la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 giugno 2024) sarà di circa 662 euro, riavvicinandosi ai livelli precedenti alle crisi, segnando un -47,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2022- 30 giugno 2023), periodo in cui il prezzo della materia energia raggiunse i suoi picchi massimi.
Economia
Hospitality al Fuorisalone di Milano con ‘Di...
'Di ognuno', il progetto dedicato all’ospitalità accessibile di 'Hospitality-Il Salone dell’Accoglienza', la manifestazione internazionale di Riva del Garda Fierecongressi leader in Italia del settore hotellerie e ristorazione, arriva a Milano al Fuorisalone 2024. Dal 15 al 20 aprile, il progetto sviluppato e ideato da Hospitality con due partner d’eccezione - Village for All - V4A, il primo network italiano di ospitalità accessibile, e Lombardini22, prima società nello scenario italiano dell'architettura e dell'ingegneria con una business unit specializzata in Universal Design – sarà infatti in scena all’hotel nhow Milano nel Tortona District, con tre percorsi esperienziali con idee e suggestioni per progettare l’accoglienza con la matrice dello Universal Design.
Riflettori puntati quindi sugli spazi belli e fruibili da tutti, come sottolinea Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi. “Con 'Di Ognuno' vogliamo raccontare il design per tutti destinato all’industria alberghiera ed extra alberghiera, offrendo spunti, soluzioni ed esempi concreti per supportare imprese e professionisti dell’ospitalità in un percorso di cambiamento per accogliere i bisogni di ogni persona. Garantire esperienze accessibili, sostenibili, inclusive e di alta qualità rappresenta una sfida e un impegno fondamentale per gli operatori dell’accoglienza, oltre che un vantaggio competitivo nel medio-lungo termine”.
Nella Sala Madrid dell’hotel nhow Milano di Via Tortona, attraverso tre percorsi esperienziali di progettazione inclusiva di una reception, 'Di ognuno' permetterà di vedere il buio, muovere lo spazio, ascoltare il silenzio, immergendo il visitatore nelle reali necessità delle persone con disabilità per far comprendere appieno le esigenze e le opportunità legate all'accessibilità.
“Portare la 'Reception di Ognuno' dalla fiera Hospitality di Riva del Garda alla Design Week di Milano lo trovo un gesto di grande generosità. Significa portare uno spaccato di consapevolezza sulle necessità delle persone con disabilità e le opportunità di risposte che ne conseguono, all’attenzione del pubblico che si dà appuntamento a Milano per il momento più importante dell’anno, riferimento mondiale per la design industry”, commenta Cristian Catania, architetto head of universal design di Lombardini22.
Roberto Vitali, ceo di Village for all - V4A, aggiunge “Non esiste il progetto perfetto che si possa replicare ovunque. Born accessible, nativo accessibile, è forse l’indicazione più importante che riceviamo dallo universal design. Perché l’accessibilità sia un valore aggiunto deve essere bella, consentendo a chiunque di raggiungere, comprendere, usare in autonomia e sicurezza. Per questo serve una buona progettazione, un team con competenze tecniche che sappia trovare soluzioni e strategie anche innovative, oltre a competenze per informare correttamente. La capacità della fiera Hospitality è quella di guardare alle necessità del domani. Insieme facciamo vedere agli imprenditori dove si andrà, quale deve essere il futuro e come raggiungerlo”. Il progetto sarà illustrato e presentato mercoledì 17 aprile alle 10:30.
Economia
Smart working addio, il 31 marzo scade anche per genitori e...
Ultimi giorni nel settore privato
Ultimi giorni di smart working nel settore privato. Dal 31 marzo infatti lo stop arriverà anche per genitori con figli minori di 14 anni e lavoratori fragili. Bocciato l'emendamento al decreto milleproroghe per estendere ulteriormente la scadenza, dal 1° aprile lo smart working potrà essere concesso dal datore di lavoro solo in base a esigenze aziendali.