

Ultima ora
Parte civile: “Da Montante falsità e dossier”
“Dagli atti dell’inchiesta e dal processo di appello emerge come Antonio Calogero Montante ha da sempre avuto il terrore che venissero scoperti i suoi antichi ed inquietanti “rapporti” con Paolino Arnone, storico boss di mafia, con il figlio Vincenzo, sin dal 1992 coinvolto in pesanti inchiesta di mafia, entrambi suoi testimoni di nozze “occulti” sino alle notizia pubblicata da isiciliani.it del 27 aprile del 2014, e con Dario Di Francesco, già reggente della famiglia mafiosa di Serradifalco e dal 2014 collaboratore di giustizia”. Lo ha detto l’avvocato Annalisa Petitto, difensore di Alfonso Cicero, ex presidente dell’Irsap, parte offesa e “teste chiave” nell’inchiesta sul “Sistema Montante”, nel corso della sua discussione proseguita nell’udienza di oggi innanzi la Corte di Appello di Caltanissetta. Antonello Montante è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, favoreggiamento, rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico. Anche oggi non si è presentato in aula per la requisitoria. In primo grado Montante è stato condannato a quattordici anni di carcere. Sarebbe stato lui al centro del cosiddetto “Sistema Montante”, una rete spionistica utilizzata per salvaguardare se stesso e colpire gli avversari.
“Montante, per sostenere la fantasiosa “tesi” che le pesanti accuse Di Francesco da cui è scaturita l’indagine a suo carico per concorso esterno alla mafia, tutt’ora pendente, originavano da una vendetta di Cosa Nostra, ha tentato di estorcere a tutti i costi, sino al 19 luglio 2015, senza riuscirci, una lettera retrodatata a Cicero nella quale, quest’ultimo, avrebbe dovuto attestare, falsamente, che su indicazione di Montante avrebbe rappresentato in commissione antimafia, il 10 luglio 2014, le vicende di mafia riguardanti Di Francesco tratto, nuovamente, in arresto il 12 marzo 2014 per avere pilotato per conto di Cosa Nostra alcuni lavori del Consorzio Asi di Caltanissetta”, dice ancora l’avvocata Petitto.
“Montante, come è emerso nel processo, sebbene già dal 2005 si proclamasse “paladino antimafia”, non ha proferito nessuna parola innanzi la commissione antimafia nelle audizioni del 2005 e del 2010 e del 2014, diversamente da quanto dallo stesso sbandierato falsamente in aula, sulle vicende di mafia riguardanti Di Francesco ed i suoi scomodi “compari di nozze” Paolino e Vincenzo Arnone – spiega ancora la legale nel suo intervento – E’ emerso, peraltro, che Montante aveva attuato un’estesa azione di spionaggio e di discredito, anche, nei confronti di Di Francesco per dimostrare che questi era un falso pentito “finanziato” dall’imprenditore Pietro Di Vincenzo, mediante il quale Cosa Nostra voleva vendicarsi nei confronti di Montante per le sue sedicenti denunce contro la criminalità organizzata”.
“Nella “stanza segreta” di Montante la Squadra Mobile ha rivenuto le prove relative all’accesso abusivo allo SDI commissionato da Montante ai danni di Cicero, il 6 dicembre 2009, nonché alcuni esposti “anonimi”, inviati vedi caso a Confindustria, nei quali Cicero, il giornalista Attilio Bolzoni e Marco Venturi, venivano accusati di fare parte di un “gruppo” di affiliati alla mafia i cui registi sarebbero stati Di Vincenzo ed il suo legale Gioacchino Genchi – aggiunge Petitto – Inoltre, Montante, come svela un’intercettazione del 6 agosto 2016, voleva fare pubblicare su un giornale on line un dossier falso nel quale Cicero e Venturi venivano accusati di avere ceduto alle pressioni della mafia agrigentina”.
“Montante, condannato in primo grado a 14 anni di reclusione e nei cui confronti pende, anche, l’inchiesta per concorso esterno alla mafia, ha propalato in aula una miriade di falsità, anche, con riguardo ai rapporti con i suddetti boss di mafia – aggiunge l’avvocata Petitto – Si è arrampicato sugli specchi scivolando, inesorabilmente, in palesi e macroscopiche contraddizioni sostenendo, finanche, di avere ricordato dopo trent’anni dal suo matrimonio chi fossero i suoi “scomodi” testimoni di nozze ovvero Paolino e Vincenzo Arnone”.
“La documentazione prodotta nel corso del processo ha dimostrato il carattere esclusivamente calunnioso ed offensivo delle numerose accuse, infondate, propalate da Montante ai danni di Cicero sia in aula che a mezzo stampa e per le quali, quest’ultimo, nei mesi scorsi ha denunciato all’autorità giudiziaria sia Montante che il suo sodale e coimputato Diego Di Simone Perricone”, ha concluso. La requisitoria proseguirà anche domani. Sempre per le parti civili.
Politica
Meloni a Schlein: “Governo autoritario? Da che pulpito…”

"Mi colpisce che la segretaria del Pd dia lezioni sulla lotta all'autoritarismo e dica che siamo allergici al dissenso. Se vuole continuare a perdere non sarò io a dirle di cambiare"
“Gli italiani giudicheranno le nostre norme, le nostre misure e anche il pulpito” da cui vengono mosse le accuse di autoritarismo al governo, “che arrivano da quelli che difendono chi impedisce a un ministro della Repubblica di presentare il proprio libro al Salone del libro. Siamo abituati a queste scenate ma più ancora di chi vuole impedire di presentare il libro a Roccella, mi colpisce che la segretaria del Pd dia lezioni sulla lotta all’autoritarismo e dica che siamo allergici al dissenso. Se la segretaria del Pd non distingue il dissenso dalla censura, allora sì che abbiamo un problema di autoritarismo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata da Bruno Vespa al Forum in Masseria.
“So che questa preoccupazione della segretaria del Pd è reale e non strumentale, quindi la voglio tranquillizzare: il centrodestra è da sempre la coalizione che difende la libertà. Questo stiamo dimostrando e questo gli italiani capiscono. Se il nuovo corso del Pd è andare dritti sulla strada della strategia che li ha portati dritti alla sconfitta elettorale, io non sono nessuno per dir loro di cambiare strategia…”, commenta ancora la premier.
Economia
Crypto.com e Google insieme nel Web3

Nelle tante partnership siglate con attori tradizionalmente estranei alla comunità cripto, le imprese del settore fintech hanno trovato in questo semestre stimoli ed energie per affrontare con maggiore decisione la lunga crisi dei mercati digitali. L’ultima ad aggiungersi alla lista è Crypto.com, exchange leader globale del comparto, che ha recentemente annunciato un accordo con Google Cloud. Il colosso di Mountain View affiancherà la piattaforma, giocando un ruolo da protagonista nella promozione e nello sviluppo di nuovi progetti a tema Web3.
Ultima ora
Morto a 62 anni Pier Francesco Forleo, dirigente Rai e marito della figlia di Mara Venier

Era sposato con Elisabetta Ferracini. Mara Venier: "Ti ho voluto bene come a un figlio"

Morto a 62 anni a Roma il direttore della direzione Diritti Sportivi della Rai, Pier Francesco Forleo. Ne dà notizia viale Mazzini in una nota. Nato a Firenze, era sposato con Elisabetta Ferracini, figlia di Mara Venier.
“Pier,sei stato un genero meraviglioso..hai portato solo gioia e amore nella nostra famiglia ..ed io ti ho voluto bene come un figlio….Siamo tutti annientati tutto troppo veloce”, scrive Mara Venier in un post su Instagram.
“La perdita di Pier Francesco Forleo – affermano la presidente Rai Marinella Soldi e l’amministratore delegato, Roberto Sergio – ci lascia sgomenti. Professionista impeccabile, dalla solida e variegata esperienza professionale, era da anni un punto di riferimento nel cruciale settore dei Diritti sportivi della nostra azienda. Ci mancherà non solo la sua grande capacità di analisi e direzione di aspetti finanziari e gestionali complessi, ma la sua cifra umana speciale. Affabile e signorile, Pier Francesco Forleo è stato sempre capace di un proficuo gioco di squadra, con grande giovamento dell’azienda e dei colleghi tutti, di cui ha saputo far emergere i tratti migliori, motivandoli e aiutandoli a crescere. Ai familiari i nostri pensieri e le condoglianze nostre e di tutta l’azienda”.
Forleo, nato a Firenze nel 1962, laureato in Economia e Commercio era entrato in Rai nel 1997, dopo aver lavorato nella Direzione Pianificazione e Controllo dell’Iri. In Rai aveva fatto parte della struttura Reporting e Controllo Operativo nella Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo. Successivamente era stato chiamato a ricoprire il ruolo di Controller della Divisione Radiofonia e nel 2006 nominato direttore degli Acquisti coordinando operativamente dal 2010 il Codice degli Appalti Pubblici nei processi aziendali d’acquisto. Da marzo 2015 ricopriva il ruolo di direttore della Direzione Diritti Sportivi e membro dello Sports Rights Committee e della Sports Right Assembly dell’Uer.
Ultima ora
Milano, incendio in centro massaggi viale Tunisia: palazzo evacuato

Sul posto cinque squadre dei vigili del fuoco. Leggere ustioni per la proprietaria
Incendio stamane verso le 9 a Milano nel centro massaggi di viale Tunisia 23. Sul posto sono arrivate cinque squadre dei vigili del fuoco e dalla palazzina di 6 piani dove si trova il centro massaggi sono state evacuate le 5 persone presenti all’interno per precauzione. La proprietaria del locale si è leggermente ustionata.
Cronaca
Vescovo Palermo: “Antimafia sia concreta, no alle maschere”


“L’antimafia si misura dalle cose concrete, non dalle maschere”. Lo ha detto l’Arcivescovo di Palermo Monsignor Corrado Lorefice rispondendo alle domande della giornalista dell’AdnKronos Elvira Terranova che ha condotto l’incontro su “Trent’anni senza padre Puglisi: la svolta tragica della Chiesa siciliana” nella giornata inaugurale della XIV edizione della rassegna dell’editoria indipendente “Una Marina di libri” in corso di svolgimento a Villa Filippina a Palermo. Poi il vescovo parla dell’assassino di don Puglisi, Salvatore Grigoli e del suo racconto dell’omicidio. “Grigoli parla dello sguardo offerto da don Puglisi un attimo prima di essere ucciso, e soprattutto quando riferisce le parole pronunciate dal parroco di Brancaccio, “me l’aspettavo”, lascia intendere chiaramente che don Pino era consapevole di ciò che lo attendeva. In Pino Puglisi noi cogliamo la consapevolezza di un uomo che sa perfettamente come terminerà la propria vita terrena. Insomma, Puglisi era consapevole e chi sta per ucciderlo coglie questa consapevolezza”, dice.
“E’ riduttivo parlare di Pino Puglisi come prete antimafia anche se lui ha fatto antimafia mutuando dal Vangelo la sua visione della vita. Puglisi rimane a Brancaccio nemmeno tre anni, non si capirebbe questo sacerdote senza cogliere l’intero arco della sua vita, senza considerare, ad esempio, la sua esperienza di parroco a Godrano, nel 1970, in un’epoca in cui il paese a quaranta chilometri da Palermo era investito da faide e quasi nulla era offerto ai ragazzi: Puglisi si fa carico dei giovani, li porta a Palermo, li fa studiare, comprende che anche lì c’è da una sfida culturale e sociale. Puglisi fa semplicemente il prete, il parrino: è un uomo che scopre, grazie anche al Concilio Vaticano II, che la storia è l’altro luogo dove i cristiani devono saper cogliere l’istanza della presenza di Dio e ciò che Dio chiede”, dice monsignor Lorefice.
“In sintesi, la storia come luogo teologico. Pino Puglisi non pensa il suo ministero se non collocandolo dentro ilcontesto antropologico e sociale dove lui vive; per Pino Puglisi il Vangelo non è solo una dottrina ma una visione della storia riscattata dal male, questa è l’istanza evangelica offerta da Puglisi e quando l’istanza evangelica si fa così aderente al Vangelo, allora si fa antimafia – prosegue Corrado Lorefice – Don Pino Puglisi, nella sua esperienza di parroco di Brancaccio così aderente al Vangelo, assume coloro che gli sono affidati nella loro dimensione sociale: ecco perché gli interessano i magazzini di via Hazon, ecco perché gli interessa l’assenza di una scuola media nel quartiere, ecco perché gli interessa realizzare per i ragazzi un centro dove ritrovarsi, ecco perché gli interessa che la Parrocchia non sia il luogo dove arriva il signorotto con in mano un milione di lire per la festa di San Gaetano”.
“La mafia è la più grande illusione di felicità, per Palermo e per la nostra terra; la mafia illude perché può fare leva sulla mancanza di risposte che dovrebbero dare le istituzioni, parlo delle cose essenziali della città umana: il lavoro, la casa, la cultura. Ecco perché la mafia diventa un’industria di falsa felicità. Il fiume di sangue versato a Palermo, il sangue dei martiri della fede e della giustizia, ha certamente dato una nuova consapevolezza alla città però capisco che – per citare il filosofo Zygmunt Baumann – c’è ancora una sorta di liquidità, c’è una zona grigia magmatica dove convivono diversi interessi e anche paure, spesso frutto della crisi di assunzione di responsabilità, quindi di scelte. L’antimafia si misura dalle cose concrete, non dalle maschere. Palermo è una città che ci viene affidata, Pino Puglisi e tanti altri hanno capito una cosa, che c’è una responsabilità che ci riguarda come persone: se io abito la città, ho la responsabilità della città e mi viene richiesta la stessa responsabilità che offro per la realizzazione del mio io”.
“Personalmente, ogni giorno ricordo a me stesso che in questa città c’è stato qualcuno che ha dato la propria vita affinché la città degli uomini fosse veramente terra nuova”.
Lavoro
Sostenibilità, al Forum Legal Next promosso da Deloitte Legal uno dei temi centrali

Rosato, 'l’esperienza del mercato ci ha insegnato che la sostenibilità senza performance non ha impatto e che la performance senza sostenibilità non ha futuro'

Al Forum Legal Next promosso da Deloitte Legal uno dei temi centrali è stata la sostenibilità. “Le tematiche ESG sono non solo sull’agenda del management delle organizzazioni – ha spiegato Josephine Romano, Deloitte Legal Responsabile Corporate Compliance, ma sono delle tematiche su cui in questo momento si sono concentrati gli amministratori delegati, i top management, per la messa a terra, di queste tematiche. L’aspetto della strategia di sostenibilità, è fortemente collegata alla strategia di business e al modello di business. Probabilmente stiamo assistendo ad un’accelerazione dell’attenzione verso questi temi anche sull’onda della direttiva sulla corporate sostenibile, che è entrata in vigore lo scorso gennaio 2023 e che ha introdotto degli obblighi di rendicontazione molto più di dettaglio rispetto alla direttiva antecedente. Non solo ha dettagliato maggiormente gli adempimenti di rendicontazione, ma anche chiesto di andare a predisporre un piano strategico della sostenibilità che si deve necessariamente parlare con il piano strategico di business”.
L’esperienza del mercato ci ha insegnato che “la sostenibilità senza performance non ha impatto e che la performance senza sostenibilità non ha futuro”. Queste sono le parole di Giovanna Rosato, Head of Compliance Italy & Greece – General Secretary presso Danone ha voluto evidenziare come sostenibilità e business risultino vincenti se strettamente connessi. In quest’ottica essere Società Benefit significa incarnare un modello che consente di procedere con coerenza verso la realizzazione di entrambi gli obiettivi. Per far questo il supporto della compliance nella definizione di una governance disegnata su misura è fondamentale per creare basi solide per l’attuazione concreta delle strategie di sostenibilità e commerciali”.
“Sostenibilità significa focalizzare le risorse su investimenti ad alto impatto per ridurre perdite e consumi energetici – ha dichiarato Stefano Ottolini Direttore Generale Padania Acque Spa – e perseguire un modello sempre più circolare nella gestione della risorsa acqua, ovvero migliorare la raccolta delle acque meteoriche, aumentare il riuso delle acque reflue e incrementare il recupero di materia o energia dei fanghi di depurazione”.
“La legislazione che ha introdotto in Italia il modello delle società benefit – il commento di Barbara Pontecorvo Responsabile Sede di Roma Deloitte Legal – è diventato un modello a livello internazionale perché è un modello estremamente innovativo ed efficace per declinare i principi di sostenibilità. Le undici società del network di Deloitte oggi sono società benefit, questo diventa un elemento fondamentale per la strategia del nostro network italiano perché consente di declinare all’interno dello statuto quelli che sono gli obiettivi di impatto, ovvero l’impatto sul territorio sull’ambiente e sulle persone che si affiancano agli obiettivi di profitto che rimangono chiaramente principali delle nostre società”.
Lavoro
Forum Legal Next 2023, spazio a logistica e trasporto marittimo

In Italia il dibattito è schiacciato sulle Infrastrutture fisiche, tema in cui il nostro Paese può migliorare, il peggior indicatore invece in questa graduatoria è l'informatica

Nel corso del Forum Legal Next 2023 di Milano spazio ad un settore cruciale del nostro paese. La logistica, in particolare al trasporto marittimo. “Purtroppo l’aggiornamento della Banca Mondiale conferma la diciannovesima posizione dell’Italia con tutti gli indicatori indietreggiati. Questo è un paese che negli ultimi anni ha perso competitività logistica commenta Ivano Russo Amministratore Unico Ram – Rete Autostrade Mediterranee – In Italia il dibattito è tutto schiacciato sulle Infrastrutture fisiche, tema in cui il nostro Paese può migliorare ma non è carente, il peggior indicatore invece in questa graduatoria è l’informatica”.
La sostenibilità è un punto cardine anche per gli armatori che stanno investendo molto per migliorare il parco macchine procedendo ad una graduale decarbonizzazione.
“Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile colosso da 2.200 realtà ed aziende associate) nasce da un’idea di Grimaldi – spiega Marcello di Caterina, Vicepresidente e Direttore Generale di Alis – ma oggi noi abbiamo creato un’associazione aperta a 360 ° a tutto il mondo della logistica. E nella logistica noi mettiamo dentro anche la digitalizzazione, perché molte delle aziende che hanno creduto in questo progetto, oggi fanno solo ed esclusivamente digitalizzazione. Le nostre associazioni servono a stimolare, a sensibilizzare, a raccontare come fare le cose e soprattutto dove farle per cercare di dare a questo paese un sistema che sia un sistema vincente. Finché le cose vanno bene, nessuno si rende conto di dove ci sono le mancanze. Quando poi il mercato italiano inizia a decrescere, vengono fuori tutte le difficoltà infrastrutturali di questo paese, soprattutto nel sistema portuale. Il 90% del dei volumi si muovono sul mare, e gli armatori stanno facendo grandi investimenti per quanto riguarda il processo di decarbonizzazione, di digitalizzazione. Il gruppo Grimaldi, ha già fatto investimenti importanti su ben 15 navi ibride che vengono praticamente alimentate durante le loro manovre in porto da batterie, quindi sono a emissioni zero, ma soprattutto queste batterie vengono ricaricate sia con un sistema di plug, quello sulla classico a ridosso delle banchine, e dai pannelli solari che sono esterni o addirittura con un principio che grazie alla carena di queste navi forata, entra nell’acqua all’interno della carena e va a muovere delle dinamo”.
Ultima ora
Maltempo, indennità per dipendenti e autonomi: come e quando fare domanda

Le istruzioni nelle due circolari Inps sulle misure di sostegno per i lavoratori colpiti dalle alluvioni del maggio scorso: richieste al via il 15 giugno

Per fornire sostegno ai lavoratori dipendenti del settore privato e alle imprese colpite dalle alluvioni dello scorso maggio, sarà possibile presentare domanda per accedere all’ammortizzatore unico previsto dal decreto-legge n. 61 del 1° giugno 2023 a partire dal 15 giugno. Dalla stessa data, inoltre, i lavoratori autonomi potranno richiedere il riconoscimento dell’indennità una tantum disposta dal Legislatore. Lo comunica l’Inps, che ha pubblicato la circolare 53/2023 e la circolare 54/2023, nelle quali l’ente fornisce indicazioni sulle misure di sostegno disposte.
Nella circolare 53/2023, si legge in una nota, tra i destinatari si segnalano i lavoratori del settore privato, residenti o domiciliati in zone alluvionate e quelli operanti in aziende costrette a sospendere l’attività lavorativa per l’emergenza meteorologica; i dipendenti del settore privato che risiedono o sono domiciliati in uno dei comuni alluvionati e non possono recarsi al lavoro a causa dei gravi eventi atmosferici; i lavoratori agricoli, residenti, domiciliati o operanti in uno dei Comuni colpiti; i lavoratori agricoli che, alla data del 1° maggio 2023, pur non avendo ancora un rapporto di lavoro attivo, risultano assunti entro e non oltre il 31 agosto 2023 e sono impossibilitati a svolgere l’attività; per questa categoria, il sostegno sarà riconoscibile a decorrere dalla data di assunzione.
La misura è incompatibile con tutti i trattamenti di integrazione salariale. I datori di lavoro che, avendo già inoltrato domanda per tali prestazioni, volessero optare per il sostegno legato all’emergenza alluvionale, potranno richiedere alla Struttura Inps territorialmente competente l’annullamento dell’originaria istanza e presentare domanda per l’accesso al nuovo sostegno. Le domande, che dovranno essere sempre presentate sempre dai datori di lavoro anche nei casi di impossibilità a recarsi al lavoro da parte del dipendente, vanno trasmesse tramite il sistema della Comunicazione Bidirezionale, all’interno del Cassetto Previdenziale del Contribuente / Contatti, sotto la voce ‘Cigo- Cigs – Solidarietà’, selezionando l’apposito oggetto ‘Ammortizzatore Unico’.
Quanto alla circolare 54/2023 sui lavoratori autonomi, è prevista un’indennità una tantum pari a 500 euro per ogni periodo di sospensione dell’attività lavorativa non superiore a 15 giorni, entro un importo massimo erogabile di 3.000 euro.
Fra i beneficiari, segnala l’Inps, ci sono i collaboratori coordinati e continuativi, dottorandi, assegnisti di ricerca e i medici in formazione specialistica; i titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale; i lavoratori autonomi e professionisti, compresi i titolari di attività di impresa. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica entro il 30 settembre 2023.
Potranno essere trasmesse dal portale Inps, accedendo alla sezione ‘Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche’ e individuando, tra i sostegni e i sussidi, la voce ‘Indennità una tantum in favore dei lavoratori autonomi che hanno sospeso l’attività lavorativa nei Comuni indicati nell’allegato 1 del DL 61/2023, a seguito degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1 maggio 2023’. In alternativa, sarà possibile presentare domanda attraverso gli Istituti di Patronato o tramite il servizio di Contact Center multicanale, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164.164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
Economia
Alps Blockchain verso un aumento delle attività di mining

Alps Blockchain, azienda italiana tra le più attive sui mercati cripto, ingrana la quarta e si dirige verso un netto aumento delle attività di mining Bitcoin. Intenzioni confermate dall’ultimo accordo che l’impresa con sede a Trento ha siglato con Bitmain, società cinese specializzata in soluzioni tecniche per il mining. Da Pechino arriveranno diverse unità, necessarie per quadruplicare la produzione. L’avveniristico Antminer S19 XP- questo il nome del computer ordinato- si basa infatti sul nuovo algoritmo SHA256 e dispone di una potenza di calcolo pari a ben 140 TH/s.
Spettacolo
Ascolti tv, testa a testa per ‘Gli anni più belli’ e ‘Zelig’

Terzo gradino del podio a 'Dritto e rovescio'
Testa a testa negli ascolti del prime time di ieri sera. Sulla rete ammiraglia di Viale Mazzini, infatti, il film ‘Gli anni più belli’ ha ottenuto 1.982.000 telespettatori e uno share del 12,4% mentre su Canale 5 la replica di ‘Zelig’ è stata vista da 1.981.000 telespettatori pari a uno share superiore (14,4%). Terzo gradino del podio per Retequattro con ‘Dritto e Rovescio’ che ha totalizzato 1.120.000 telespettatori e uno share dell’8,4%.
Fuori dal podio su Italia1 ‘Chicago Fire’ è stato seguito da 1.185.000 telespettatori pari a uno share del 6,7% mentre su La7 ‘Speciale PiazzaPulita’ ha realizzato 805.000 telespettatori e uno share del 4,5%. Su Rai2 il film ‘Spirale di bugie’ ha interessato 744.000 telespettatori raggiungendo uno share del 4,1% mentre su Rai 3 ‘Indovina chi viene a cena’ è stato seguito da 628.000 telespettatori (share del 3,8%). Chiudono gli ascolti del prime time Nove con il film ‘November Man’, visto da 427.000 telespettatori (share del 2,6%) e Tv8 con il film ‘Made in Italy – Una casa per ritrovarsi’ seguito da 385.000 telespettatori, (share del 2,2%).
-
Cronaca1 settimana fa
Aeroporto di Fiumicino, bagno con shampoo nella fontana
-
Politica2 giorni fa
Poliziotti arrestati a Verona, Ilaria Cucchi: “Body cam e numeri per agenti”
-
Ultima ora1 settimana fa
Jacobs salta anche il Golden Gala di Firenze
-
Politica1 settimana fa
M5S blocca ancora Giunta, deputati con poltrone davanti ingresso
-
Politica1 settimana fa
Offese a Kyenge, Calderoli condannato a 7 mesi
-
Coronavirus1 settimana fa
2 giugno, Meloni brinda con Mattarella: “Alla Repubblica”
-
Sport7 giorni fa
Golden Gala Firenze 2023, Kipyegon record del mondo dei 1500 femminili
-
Cronaca1 settimana fa
A 12 giorni dall’alluvione riapre il Maria Cecilia Hospital di Cotignola