Salute e Benessere
Zullo (Fdi): “Porterò lotta a virus sinciziale bimbi...
Zullo (Fdi): “Porterò lotta a virus sinciziale bimbi in Parlamento”
'L'immunizzazione passiva sia resa disponibile a tutti i nuovi nati nel nostro Paese'
"Il virus respiratorio sinciziale Rsv è una patologia particolare che colpisce, oltre agli adulti, i neonati e nel primo anno di vita diventa molto grave, per questo motivo mette in ansia i genitori. L'Alleanza per un'infanzia libera da Rsv e il Manifesto frutto di un lavoro multidisciplinare svolto negli scorsi mesi e sostenuto da Sanofi sono iniziative molto importanti. Come politico e medico mi sono reso disponibile ad elevare la questione a livello parlamentare e ad utilizzare gli strumenti legislativi messi a disposizione dei decisori politici quanto della cittadinanza, per far sì che ben presto l'immunizzazione passiva sia resa disponibile a tutti i nuovi nati nel nostro Paese". Lo ha detto il senatore Ignazio Zullo (Fratelli d'Italia), membro della X Commissione del Senato della Repubblica, intervenendo questa mattina nella sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama alla presentazione del Manifesto 'Respirare per crescere - Alleati per un'infanzia libera dall'Rsv', di cui è promotore.
"Come politici - ha sottolineato - tra le prime iniziative potremmo anche sottoscrivere un'interrogazione, una mozione al ministro della Salute Schillaci, affinché questo strumento di prevenzione che può limitare fortemente le ospedalizzazioni, ridurre i costi sociali e sanitari, possa essere disponibile per tutti i bambini di tutte le regioni italiane", ha aggiunto Zullo, rivolgendosi alla senatrice Pd Ylenia Zambito anche lei membro della X Commissione del Senato. "La seconda proposta che faccio a tutti - ha proseguito - è portare questa iniziativa sul territorio, in ogni regione, approfittare della sensibilità di tanti colleghi senatori. Io sono pugliese e potrei promuoverla in Puglia. La collega Zambito, invece, nella sua Toscana. L'obiettivo comune è lavorare tutti insieme per rispondere ad un bisogno di sanità pubblica ancora insoddisfatto come l'Rsv, riducendo gli impatti della malattia per il nostro Ssn ed evitando disparità a livello regionale".
Salute e Benessere
Covid Italia, Rt sotto soglia epidemica: dati ultima...
Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità: Basilicata, Calabria e Bolzano non segnalano casi
L'Rt, l’indice di trasmissibilità Covid calcolato con dati aggiornati al 17 aprile, in Italia "risulta sotto la soglia epidemica, pari a 0,96 (0,79–1,15), in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente (Rt 1,01); l’incidenza di casi diagnosticati e segnalati (8-14 aprile) è pari a 0,82 casi per 100.000 abitanti, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente; l’incidenza settimanale ha un andamento eterogeneo nelle diverse regioni e province rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata in Lombardia (1,6 casi per 100.000 abitanti), non sono stati segnalati casi dalle regioni Basilicata, Calabria e provincia autonoma di Bolzano. I dati delle ultime due settimane possono variare in quanto soggette a consolidamento". Lo evidenziano i dati del monitoraggio settimanale Covid dell'Istituto superiore di sanità (Iss).
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Malattie rare, Uniamo: “Con diario fari accesi su...
Scopinaro, "Vademecum per pazienti e specialisti che vogliono conoscere patologia misconosciuta"
“L’anemia emolitica autoimmune da anticorpi freddi (Cad) è una malattia ultra-rara e di conseguenza molto poco conosciuta. Il fatto della rarità comporta anche che non ci sia una diagnosi appropriata e di conseguenza i pazienti devono attraversare un iter diagnostico che passa dal momento della comparsa dei primi sintomi a un'effettiva diagnosi che può tardare anche anni con una situazione di incertezza, di non comprensione, di frustrazione, a volte anche di rabbia”. Lo ha detto Annalisa Scopinaro, presidente Uniamo Federazione italiana malattie rare in occasione della presentazione del Diario “Una vita senza inverno” con storie di pazienti e caregiver nato da una iniziativa di Sanofi in collaborazione FB&Associati, e con il contributo di Cittadinanzattiva e Uniamo Federazione italiana malattie rare.
Il diario “è una sorta di vademecum - sottolinea Scopinaro - un libro a disposizione dei clinici che vogliono approfondire la patologia ma anche di altri pazienti che possono trovare una similitudine nelle storie che leggono e quindi avere poi il desiderio di unirsi in comunità perché sarebbe anche molto importante che queste persone potessero trovare una comunità di riferimento proprio per tutte le nuove diagnosi". Davvero, "mi auguro che questo diario, dedicato ad una patologia misconosciuta possa essere fonte di informazione per gli specialisti, di sensibilizzazione per tutti e di stimolo per le istituzioni per cercare, anche per queste persone, i migliori percorsi per rendere la loro vita meno difficile” conclude.
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Malattie rare, ematologa Sau: “Per anemia emolitica...
‘Diagnosi tardiva tra i 50 e i 70 anni ma esordio patologia avviene prima. Aspettativa vita pazienti ridotta per mancanza terapie’
“L'età in cui viene diagnosticata per la prima volta” l’anemia emolitica autoimmune da anticorpi freddi (Cad) è in genere “tra i 50 e 70 anni, ma probabilmente l'esordio” della malattia ultra-rara del sangue “avviene in età più giovanile”. La difficoltà nella diagnosi “ritarda la stessa e quindi abbiamo un'incidenza della malattia nella popolazione più anziana. L'aspettativa di vita dei pazienti con Cad è chiaramente ridotta soprattutto perché ancora oggi mancano terapie specifiche approvate”. Lo ha detto Antonella Sau del Dipartimento di Ematologia Ausl Pescara, intervenendo oggi a Roma alla presentazione di 'Una vita senza inverno', il diario che racconta il desiderio dei pazienti con Cad.
È una malattia “invalidante perché presenta sintomi che difficilmente possono essere curati – spiega l’ematologa – ovvero, astenia, debolezza, malessere generale. Inoltre, questi pazienti risultano essere molto più a rischio di eventi tromboembolici che mettono in pericolo la loro stessa vita”. Caratteristica della Cad è soprattutto “la fatica cronica che non è solo correlata al grado di anemia ma anche alla patogenesi della Cad, un’astenia profonda che rende difficile fare le normali attività quotidiane, compreso lavorare”. I paziente con Cad sono “stanchi, anemici, se si espongono al freddo hanno dei dolori anche lancinanti alle estremità di mani e piedi”, una condizione “che li costringe spesso anche a non uscire più di casa, se non nelle ore più calde” conclude.