Connect with us

Cronaca

Omicidio Tramontano, l’altra donna di Impagnatiello:...

Published

on

Omicidio Tramontano, l’altra donna di Impagnatiello: “Giulia aveva dubbi da mesi, le ho detto tutto”

La testimonianza: "Lui mi diceva che non stavano più insieme e che il bambino non era il suo". La voce della vittima in aula e il video del baby shower: imputato in lacrime. La mamma di Giulia: "Le bruciava sempre lo stomaco, ora so"

Alessandro Impagnatiello - Fotogramma

Quando ha conosciuto Alessandro Impagnatiello, l'uomo a processo per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, "mi ha detto che era fidanzato, poi che si erano lasciati e che lui non voleva più stare con lei. Da dicembre del 2022 mi diceva che non stavano più insieme, che lei non abitava più a Senago. Mi ha invitato a casa sua, solo la prima volta c'erano tracce di Giulia, delle sue foto". Inizia così la testimonianza, protetta da un paravento, dell’ex collega di lavoro con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela.

"Ho capito che lei era ancora nella sua vita quando è stato in vacanza a Ibiza, tra marzo e aprile, ho visto delle foto. Lui ha detto che era incinta ma il bambino non era il suo, ma frutto di un incontro occasionale, che lui era lì per aiutarla perché lei voleva farsi del male, voleva uccidersi ed era bipolare", racconta, mettendo in fila gli ultimi mesi di vita di Giulia incinta al settimo mese del piccolo Thiago.

"Dall’inizio ha detto che non era il padre, io ho chiesto di vedere il test perché non gli credevo, poi ci ho creduto per un po’ quando ho visto il test che mi ha fatto vedere", spiega. Quando lui le presta un tablet tutto per la giovane diventa chiaro: "Dalla cronologia ho visto che ha cercato ‘come creare un documento’. Non volevo agire subito, dopo avermi mentito la prima volta ho preferito aspettare per non essere ancora ingannata".

Nell’aula del tribunale di Milano risuona, per la prima volta, la voce di Giulia Tramontano, uccisa con 37 coltellate dall’ex compagno. Gli audio sono conversazioni tra Giulia e l’altra donna dell’imputato che si confessano le bugie dell’ex barman.

Avevo deciso di dire tutto a Giulia, che doveva sapere. Qualche giorno prima del 27 maggio del 2023 (giorno dell’omicidio, ndr) avevo parlato con lui, ma lui nonostante le prove continuava a negare. Una sera, tra il 24 e il 25 maggio, gli ho detto che era finita, lui continuava a negare: diceva che non era il padre, che non stava con Giulia, che voleva stare con me. Ha continuato a negare, sempre. ‘Se non ci credi chiama Giulia’ mi ha detto per convincermi della verità, ma io avevo già deciso di chiamarla e il giorno dopo l’ho fatto”, il racconto, sempre più drammatico, dell’ex collega di lavoro.

Le ho spiegato chi fossi e la situazione, io sono stata incinta e nei suoi panni avrei voluto sapere chi avevo a fianco. Lei mi ha ringraziato e mi ha chiesto di vederci. All’inizio ha detto di non dire niente a lui, ma lui ha scoperto che ho parlato con lei ed era incazzato, si è arrabbiato con me perché il gioco era finito. Quando ha capito che Giulia stava venendo dove lavoravamo, lui è uscito prima nonostante entrambe gli avessimo chiesto di essere presenti” racconta la giovane che, nel gennaio - quando anche Giulia era incinta del figlio di Impagnatiello -, ha interrotto la gravidanza. Nell’incontro tra le due ragazze, poche ore prima del delitto, “Giulia mi ha detto che anche lei aveva dubbi da mesi. Le ho raccontato cosa fosse successo dal giorno che l’ho conosciuto, era sconvolta, turbata, ma le ho confermato dei dubbi” aggiunge la giovane che sottolinea che la 29enne più volte l’ha ringraziata.

"Ti prego salvati, appena puoi salvati tu e il tuo bambino…", uno dei messaggi che nel pomeriggio del 27 maggio del 2023, si scambiano le due donne. A scriverlo è sempre l’ex collega dell’imputato, che prova a mettere in sicurezza la donna incinta al settimo mese. “Le ho scritto questo intendendo di salvarvi da una persona non onesta, che aveva due vite parallele” racconta nella sua testimonianza in aula. Una ‘complicità’ che porta a Giulia a chiederle “tutte le prove” delle bugie dell’ex barman, ma anche a lamentarsi di essere stata lasciata sola, di aver dovuto sistemare da sola i mobili nella stanza del bambino, tanto da chiedersi in chat: “che uomo e?”.

In aula va in scena un racconto preciso della relazione tra lei e Impagnatiello con tanto di video (mostrati alla corte) della cena per il suo compleanno e la dichiarazione dell’imputato - “Sono ufficialmente fidanzato con te” - dando prova di un’altra bugia: per Giulia il compagno era a una grigliata tra amici. “Lei non era felice, il giorno che aveva preso i mobili per il bambino era da sola, erano stati mesi difficili per lei. Lei subiva la mancanza, l’assenza di Impagnatiello” racconta la giovane che ha anche offerto un tetto a Giulia per non farla tornare nell’appartamento di Senago dove la 29enne è stata uccisa a coltellate la sera del 27 maggio del 2023.

Alessandro Impagnatiello alza per la prima volta lo sguardo in aula e lo fa quando sul proiettore vengono mostrate le immagini della festa per annunciare il sesso del bambino che la coppia aspettava. Pochi secondi che mostrano la casa di Senago. E l'imputato singhiozza dietro le sbarre.

La mamma di Giulia: "Le bruciava sempre lo stomaco, ora so"

“Si lamentava del bruciore di stomaco, del mal di testa continuo, della spossatezza ma anch’io ne ho sofferto nelle mie tre gravidanze. Non abbiamo mai pensato altro, ora lo attribuisco ad altro”. Questo uno dei passaggi dell’intervento di Loredana Femiano, la mamma di Giulia Tramontano. Parole che sono importanti per l’accusa alla luce del tentativo, ripetuto più volte, dell’imputato di avvelenare la giovane.

“Mi colpì quella vasca così sporca”, uno dei particolari che emerge dalla testimonianza. Secondo la ricostruzione della procura di Milano, l’imputato avrebbe tentato proprio lì di dare fuoco al cadavere della giovane, incinta del piccolo Thiago.

"Ho avuto una buona impressione quando l’ho conosciuto, un po’ spavaldo ma non che trattasse male mia figlia. Una persona normalissima, assolutamente normalissima…”. Suonano quasi beffarde le parole della mamma di Giulia in aula, che continua: “Giulia non si trovava e io ero disperata, in lui - spiega - non ho visto nessuna disperazione”.

È un Alessandro Impagnatiello “altalenante” quello che emerge nelle parole di mamma Loredana. È il 2 dicembre del 2022 quando la 29enne annuncia al telefono la gravidanza che crea problemi nella giovane coppia. "'Ho parlato con lui e lui il bambino non lo vuole' mi racconta Giulia. Forse io sono una mamma che cerca il lato buono delle cose e le dico ‘magari si è spaventato, non fasciarti la testa’. L’indomani mia figlia mi richiama e dice: ‘ne abbiamo parlato, tutto bene, stai tranquilla’. Questa calma apparente dura qualche giorno, lui si rimangia tutto: 'mi ha detto che non lo vuole più”. Un travaglio che porta Giulia a rivolgersi anche a un consultorio e a considerare l’idea di interrompere la gravidanza, un’ipotesi che per la mamma "non è un’idea condivisa, ma una resa" di fronte a un compagno che non si decide.

"Tu cosa vuoi?, le chiedo. Tu una famiglia ce l’hai, sei autonoma, quello che decidi noi ci siamo", le parole della donna che dal banco dei testimoni cerca di non farsi travolgere dalle emozioni. “Alessandro mi chiamò e gli dissi: hai finito questa altalena? Lui rispose ‘Io ho paura, ho paura, io avevo altri progetti. Non posso pensare di avere un figlio, se torna al Sud io poi non posso crescere mio figlio. Ti chiedo perdono ma io il bambino lo voglio’” aggiunge la teste. A fine gennaio Giulia racconta alla madre che Impagnatiello le aveva confessato di aver un’altra relazione. “Ero stanca anch’io di soffrire per mia figlia, i figli ti fanno entrare nelle loro vite ma non ti fanno decidere al loro posto. Ero sconvolta quanto lei”. Poi lui ritratta ancora sull’altra relazione, “io ero sfinita da mamma, non oso immaginare lei…” dice ancora la testimone.

"Noi un nipote lo desideravamo tantissimo e Giulia amava al vita", dice la mamma della vittima in una testimonianza emozionata ma precisa, con la donna che racconta della relazione nata tra la 29enne e l'ex barman fino alla sera di sabato 27 maggio scorso, giorno dell'omicidio, quando riceve un messaggio probabilmente scritto dall'imputato e che allarma il padre della giovane incinta al settimo mese.

"Il giorno dopo, la domenica mattina (28 maggio, ndr) la telefonata abituale non è arrivata. Continuo a chiamarla, non dico nulla a mio marito per non allarmarlo, il telefono era fermo con un messaggio non recapitato e alle 16.30 non ce la faccio più e chiamo la madre di Alessandro", ma nessuno ha notizie di Giulia. Intorno alle 19 è lui a chiamarla: "Sono dai carabinieri, per caso sai dove è Giulia?" le parole dell'imputato. Il viaggio da Sant'Antimo (Napoli) a Milano è un viaggio di paure: "I dieci chilometri da Milano a Senago mi sembravano diecimila", poi l'incontro dove lui non appare disperato, mentre "i miei figli hanno smosso il mondo per trovarla".

Le ultime domande sono a una donna che sembra aver perso tutto e "con l’inizio del processo le cose sono anche peggiorate, mi sembra di violare la sua vita ogni volta che si parla di lei e ho anche scoperto che lui ha venduto l'auto con cui ha trasportato Giulia a sua cognata: io la voglio rottamare, li mia figlia è stata messa in un sacco. Ora io e mio marito abbiamo mille difficoltà, non dormiamo, non usciamo più. Io ho perso una figlia e un nipote, ma i miei figli hanno perso la mamma perché io non lo sono più", conclude.

La madre dell'imputato: "Vidi goccioline di sangue sulle scale, lui mi disse 'magari è di un insetto'"

"Le ho detto 'vieni a casa, cena con noi', ma lei ha detto ‘no devo preparare la borsa, non ti preoccupare sono tranquilla’. Ho insistito, ma non c’è stato verso". A parlare è Sabrina Paulis, mamma di Impagnatiello, che racconta le ultime parole della 29enne dopo l’incontro con ‘l’altra donna’ dell’ex barman. Una volta saputo del tradimento, “Giulia è tornata a casa a Senago con l’idea di lasciarlo, ci ha rassicurato che saremmo stati sempre i nonni” di Thiago. La decisione di tenere il bambino arriva dopo l’incertezza dell’imputato che avrebbe voluto aspettare un altro paio di anni.

La sera del 27 maggio, Giulia viene uccisa. “Per me era andata a dormire alle 22, era l’ultimo accesso al telefono”. L’allarme scatta solo nel pomeriggio del giorno dopo: Giulia non risponde e l’imputato è al lavoro. “Ho detto 'devo andare a casa', ho pensato ‘non è che ha fatto una pazzia?’, un brutto gesto per il dispiacere... La chiave del box non andava: entrava ma non girava. Nel box non siamo riusciti a entrare, non ho visto segni”. Nel box giaceva il corpo della 29enne.

La borsa di Giulia trovata nella casa in ordine, la caccia alle telecamere in zona, la decisione di rivolgersi ai carabinieri, la scelta di non dire dell’esistenza del box su richiesta del figlio (avrebbe avuto delle piante di marijuana, ndr), l’odore di benzina della macchina e poi quel particolare inedito che emerge tornando nella palazzina di Senago. “Ho chiesto ‘Ma sono delle goccioline di sangue quelle sulle scale?’ Alessandro mi ha risposto ‘sì è del sangue, ma magari sarà un insetto, che schifo’. Non ho mai pensato male di mio figlio”.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cronaca

Università Tor Vergata, TVx Students’ speech contest:...

Published

on

Con discorso contro omologazione giovanile

Università Tor Vergata, TVx Students' speech contest: vince Elisa Draghin

Con il suo discorso contro l’omologazione delle personalità Elisa Draghin vince la terza edizione di TVx lo students’ speech Contest dell’università di Roma Tor Vergata, che si è svolto oggi all’Auditorium ‘Ennio Morricone’ nella Facoltà di Lettere e Filosofia. Elisa, 16 anni, proveniente dall’Istituto di istruzione superiore ‘Pertini Falcone’ di Roma, ha conquistato la giuria con il suo intervento forte e coraggioso: rivolta alla propria generazione e al futuro che immagina, Elisa sprona soprattutto i suoi coetanei a non cancellare le proprie imperfezioni, la propria identità e particolarità, a non uniformarsi al ‘gruppo’, a essere sé stessi e non la copia di altri.

Altro invece il tema del vincitore del premio speciale per la giuria per il discorso dal miglior contenuto critico andato a Matteo Duci, 16 anni, dell’Istituto ‘Ascanio Landi’ di Velletri. Matteo ha parlato dei social media e della salute mentale. Il futuro delle nuove generazioni è stato il filo conduttore dell’evento, declinato in discorsi che raccontano di ansie, paure, aspettative e speranze dei e delle giovani, viste direttamente dalla loro prospettiva, con toni e parole che vanno dal commovente all'ironico, dal drammatico al sarcastico.

I dieci ragazzi in gara - Alessandro Fanella; Anna Martinelli; Aurora Di Giacomo; Elisa Draghin; Fabio Gliottone; Federica Nori; Ginevra Corica; Juliette Barbato; Matteo Duci; Sofia Pupparo - hanno partecipato quest’inverno al progetto di public speaking una offerta di formazione PCTO di Roma Tor Vergata e sono stati selezionati tra i 300 studenti delle 16 scuole superiori del territorio che hanno aderito all’iniziativa.

I giurati di questa terza edizione: Roberta Serdoz (vice direttrice RAI Tgr), Debora Carè (Chief Human Resource Officer, Elica), Alessandro Di Pietro (Global Engineering Director, Kenvue), Sabina Simeone (responsabile dell’ufficio stampa dell’università di Roma Tor Vergata).

TVx è un contest ideato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e lanciato nella sua prima edizione nel 2022 in occasione dei festeggiamenti di TV40, quarantennale dell’Ateneo. Considerato il grandissimo successo, l’Ateneo ha deciso di renderlo un appuntamento permanente con ricorrenza annuale.

Lo ha ribadito nei saluti ai partecipanti il rettore Nathan Levialdi Ghiron: “Per noi è molto importante comprendere quello che hanno nell’animo i nostri e le nostre giovani, perché la costruzione del loro futuro passa attraverso l’esigenza di coltivare ed esprimere le proprie speranze e le proprie aspirazioni ed emozioni. E crediamo che Tvx possa essere per loro un appuntamento utile per sviluppare una attitudine al public speaking e a noi tutti dà modo di essere con loro e di capire le loro aspirazioni per il futuro anche grazie a questa palestra del parlare”.

Un valore, quello della ‘parola in pubblico’ sottolineato dalla presidente della giuria Roberta Serdoz: “In un’era dove le riunioni si fanno da remoto, dove si dialoga attraverso la messaggistica, l’Università di Roma Tor Vergata è riuscita a riportare l’antica arte oratoria, che oggi chiamiamo public speaking, in una moderna Agorà. Il TVx, infatti, non è solo un contest che porta ragazzi e ragazze a scoprire le parti più profonde di loro stessi, le capacità e i disagi. È soprattutto un momento di condivisione tra generazioni. Ascoltare i temi a loro cari, le loro paure, le denunce verso una società sempre più distratta, insegna a noi adulti ad avvicinarci e a percepire il loro mondo così diverso dal nostro. Un progetto comunicativo importante che ha dato fiducia a chi cercava uno stimolo per mettersi in gioco e raccontare le ragioni profonde delle loro cose”.

Attenzione quindi ai messaggi dati dalla nuova generazione. Massimiliano Schiraldi, professore di Impianti industriali e docente nel corso di laurea in Ingegneria Gestionale, ideatore e organizzatore di TVx, così commenta l’evento: “Indipendentemente dall'importanza simbolica dell'iniziativa, dovremmo davvero fare attenzione alle riflessioni che questi ragazzi hanno il coraggio di portare sul palco: già a 16 anni ci parlano sempre di ansia da prestazione, di paura di effettuare le scelte sbagliate per il loro futuro, di delusione è sconforto per il mondo che stiamo lasciando nelle loro mani. Sono tutte grida di aiuto che meriterebbero risposte, e non solo di essere ascoltate. Come Ateneo siamo orgogliosi di avere ideato e lanciato questo originale format, e spero davvero che prenda piede si diffonda anche in altre sedi”. E' possibile rivedere l’evento sul canale YouTube di Ateneo

Continue Reading

Cronaca

Donne sottorappresentate negli studi clinici,...

Published

on

Per la Giornata nazionale salute della donna un appello per la maggiore presenza femminile nei trial

Donne sottorappresentate negli studi clinici, l’infettivologa:

Le donne sono sottorappresentate in tutti gli studi clinici. Non fanno eccezione i trial che testano l’efficacia delle terapie antiretrovirali contro l’Hiv. Eppure, come la medicina di genere ha dimostrato negli ultimi anni, studiare come le terapie agiscono sull’organismo femminile è di estrema importanza. “Di fronte all’Hiv le donne sono più fragili sotto diversi punti di vista: dal punto di vista immunitario, perché si infettano più facilmente e, in assenza di trattamenti, hanno un maggior rischio di andare incontro all’Aids; dal punto di vista sociale, perché lo stigma nei confronti di una donna Hiv positiva è maggiore, anche in Italia e non solo nei Paesi a basso reddito. Per questo è importante che la salute delle donne Hiv positive venga adeguatamente monitorata e preservata”. Lo ha detto Annamaria Cattelan, direttore dell’Unità operativa di Malattie Infettive dell’azienda ospedaliera di Padova, in occasione della Giornata nazionale della salute della donna che viene celebrata il 22 aprile.

Nel 2022, in Italia, sono state effettuate 1.888 nuove diagnosi di infezione da Hiv - si legge in una nota - di queste 402 erano donne (21,3%): 116 avevano un'età uguale o maggiore a 50 anni, 209 erano tra 30 e 49 anni, e 71 fra 20 e 29 anni. Continua ad aumentare la quota di donne che arrivano tardi alla diagnosi (circa 60%) e aumenta l’età mediana a cui ci si arriva (36 anni nel 2012 vs 41 anni nel 2022). Un dato da non sottovalutare dal momento che nella popolazione femminile l’infezione porta a un’accelerazione dell’invecchiamento che espone a un rischio aumentato di fratture e di indebolimento della muscolatura.

“L'infezione da Hiv - continua Cattelan - è responsabile di un'accelerazione del processo di ‘aging’ legato allo stato infiammatorio cronico sia nell'uomo sia nella donna, ma con accenti diversi. Per esempio, abbiamo una prevalenza di infarto del miocardio più alta tra le donne Hiv positive non solo rispetto alle donne Hiv negative, ma anche agli uomini Hiv positivi. Poi ci sono dati che mostrano un'attivazione del sistema immunitario estremamente più elevata nelle donne con HIV rispetto agli uomini. Nelle donne riscontriamo maggior deterioramento cognitivo - spiega l’esperta - depressione, ansia, disturbi da stress post-traumatico, condizioni che a loro volta sono influenzate e peggiorate da altri cofattori quali l'abuso di alcol, sostanze stupefacenti o l'utilizzo di farmaci psichiatrici. Particolare attenzione va data, infine alla salute delle ossa, che già dopo la menopausa è messa a repentaglio e che l’azione di alcuni farmaci può peggiorare”.

Sebbene nel campione analizzato nei trial registrativi è presente in media solo il 20% di donne, negli ultimi anni si stanno conducendo analisi e indagini specifiche sulla popolazione femminile. Una review di alcuni studi di fase 3, per esempio, ha analizzato la combinazione bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide (B/F/Taf) nella sottopopolazione femminile coinvolta nei trial confermandone la tollerabilità ed efficacia in tutte le fasce d’età (bambine/adolescenti/adulte/anziane). Non si sono registrati casi di resistenza emergente e c’è stato un basso tasso di interruzione.

Uno studio retrospettivo italiano di real life condotto a 48 settimane dall’inizio del trattamento con la combinazione B/F/Taf, in cui sono stati raccolti dati relativi ai parametri viro-immunologici e metabolici, ha mostrato un aumento significativo del rapporto Cd4/Cd8. A ulteriore conferma dell’efficacia nelle donne, ci sono poi i risultati di un vasto studio di real life che mettono in evidenza come anche lo switch di terapia a favore di B/F/Taf induca un miglioramento marcato dello stato immunitario nelle donne e nelle persone ultrasessantenni dopo 48 o 96 settimane di trattamento. “E poi - conclude Cattelan - c'è un aspetto estremamente importante. Bictegravir ha dimostrato di essere un’opzione terapeutica anche nelle donne in gravidanza. Tanto che le Linee Guida Dhhs americane hanno aggiunto a gennaio 2024 uno statement in cui si afferma che bictebgravir può essere assunto in gravidanza non essendo associato ad aumentati rischi di anomalie congenite e senza necessità di aggiustamento di dosaggio”.

Continue Reading

Cronaca

Andreoni (Simit): “Anti-Rsv riducono morti e spese...

Published

on

"Il virus respiratorio sinciziale non colpisce solo bambini e ogni anni causa migliaia di decessi"

Andreoni (Simit):

“Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è uno dei principali imputati nell’ambito delle infezioni gravi delle vie respiratorie ed è certamente da annoverare tra uno di quelli più gravi in assoluto. L’Rsv è un virus che determina polmoniti molto gravi che, in un paziente immunodepresso, hanno una maggiore incidenza e gravità. Nell’ambito delle infezioni respiratorie, è uno di quelli che più facilmente determina complicanze gravi che portano sia al ricovero in terapia intensiva sia al decesso”. Lo ha detto Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e professore ordinario di Malattie infettive Università Tor Vergata di Roma, a margine di un evento sul virus respiratorio sinciziale organizzato da Gsk e che si è svolto nella Capitale.

"Per tanti anni l’Rsv - aggiunge Andreoni - è stato presentato alla classe medica come un virus che colpiva i bambini. Purtroppo, questa infezione riguarda anche i soggetti adulti che pagano uno scotto importante in termini di morbosità e di mortalità”. Per questo “diventa fondamentale fare informazione e far fare corsi alla classe medica così da conoscere meglio quest’infezione. Oggi abbiamo dei vaccini e farmaci monoclonali e diventa fondamentale fare la diagnosi perché l’Rsv ogni anno provoca migliaia di morti. Il Sistema sanitario nazionale avrebbe un grande vantaggio nella prevenzione nei confronti del virus respiratorio sinciziale. Possiamo immaginare quello che è il vantaggio della vaccinazione antinfluenzale, che riesce a prevenire ogni anno migliaia di ospedalizzazioni e di decessi. La vaccinazione altamente efficace contro l’Rsv, per questo - conclude il professore - potrebbe ridurre i costi della sanità pubblica”.

Continue Reading

Ultime notizie

Spettacolo1 ora ago

Mario Venuti: “Oggi è tutto un po’ fake, il...

Esce oggi il suo 11esimo album 'Tra le carne e il cielo'. L'artista si racconta all'Adnkronos: "Con la maturità sono...

Cronaca1 ora ago

Università Tor Vergata, TVx Students’ speech contest:...

Con discorso contro omologazione giovanile Con il suo discorso contro l’omologazione delle personalità Elisa Draghin vince la terza edizione di...

Immediapress2 ore ago

Nestlé: Orzoro vince il premio “Best Packaging...

Riconosciuta l’accessibilità del prodotto grazie al design ergonomico e alla presenza di informazioni in braille   Assago, 19/04/2024 – La...

Ultima ora2 ore ago

Ucraina-Russia, Mosca “pronta a colloqui ma non con...

Lavrov: "Parlare con Zelensky è inutile per molte ragioni" I segnali che la Russia è pronta a negoziare sull'Ucraina per...

Esteri2 ore ago

Israele-Iran, l’esperto Litvak: “Da Tel Aviv...

Se ci sarà la rappresaglia di Teheran? La Repubblica islamica "non è uno Stato monolitico, le opzioni sono diverse" Con...

Economia2 ore ago

Roma Regina Viarum, un patto tra ristorazione e mondo della...

Coinvolti oltre 600 studenti della Regione Lazio, provenienti dagli istituti alberghieri, agrari e tecnici L’Arcs (Associazione Ristoranti Centro Storico) di...

Salute e Benessere2 ore ago

Covid, da Oms a ‘Big Pharma’: esperti mettono...

A Roma l'evento promosso da Commissione medico scientifica indipendente con ospiti esperti italiani e internazionali 'non allineati' con le scelte...

Economia2 ore ago

Droni e satelliti per prevenire malattie delle piante,...

Utilizzare droni, satelliti, radar e sensori per monitorare i campi e prevenire l'insorgenza di fitopatologie. Questo lo scopo del progetto...

Immediapress2 ore ago

Marketing offline: come e perché personalizzare le...

Gorla Minore (VA), 19/04/2024 - Sono sempre di più le aziende che scelgono di offrire in omaggio ai propri dipendenti...

Economia2 ore ago

Alparone (regione Lombardia): “Sfida della...

“Gli ingegneri hanno il compito di accompagnare nel processo della digitalizzazione attraverso le loro competenze, motore di sviluppo del Paese”....

Politica2 ore ago

Porta a Porta, invitate 3 esponenti Pd e una direttrice per...

Nessuna delle donne invitate ha potuto partecipare Nella puntata di Porta a Porta che su Raiuno si è occupata anche...

Esteri2 ore ago

Israele Iran, Blinken: “Usa non coinvolti in...

L'attacco attribuito a Israele nella zona a Isfahan, in Iran, è stato al centro dei lavori dell'ultima giornata del G7...

Ultima ora2 ore ago

Attacco hacker ai laboratori Synlab: sospese le attività in...

Bloccati anche i download dei referti Attacco hacker ai sistemi informatici di Synlab Italia, network nazionale di laboratori dotati di...

Economia2 ore ago

Bonifico istantaneo, vantaggi e rischi: occhio a revoca e...

L'elenco dell'Unione nazionale consumatori sui vantaggi e i 5 rischi del bonifico Sepa I bonifici istantanei rappresentano un'opportunità, ma presentano...

Esteri2 ore ago

Mo, gen. Tricarico, attacco Israele?: “Non escluso...

'Forse un ruolo dei dissidenti nella risposta israeliana' "La risposta di Israele è il minimo, e forse sotto il minimo,...

Politica2 ore ago

Fine vita, Pirro (M5s): “In nostro ddl passi...

"Ricorso al Tar contro delibere Giunta Emilia Romagna sono gravissima deriva retrograda" "Il nostro disegno di legge tratta sia di...

Immediapress3 ore ago

CUBO DI RUBIK

Fuori oggi "U.P"il primo concept album del Cubo di Rubik. Un viaggio che ci porta ad esplorare gli universi paralleli...

Cronaca3 ore ago

Donne sottorappresentate negli studi clinici,...

Per la Giornata nazionale salute della donna un appello per la maggiore presenza femminile nei trial Le donne sono sottorappresentate...

Cultura3 ore ago

Banca Ifis lancia progetto Ifis art per dare valore ad...

Nell’ambito della Biennale d’Arte 2024 di Venezia, Banca Ifis ha presentato Ifis art, progetto voluto e ideato dal Presidente, Ernesto...

Economia3 ore ago

Firmato Protocollo tra Amazon e Istituzioni per la crescita...

Amazon e le istituzioni italiane rinnovano il loro impegno per la promozione e la tutela del marchio Made in Italy...