Ultima ora
Ascolti tv, ‘Ballando con le stelle’ cresce al...
Ascolti tv, ‘Ballando con le stelle’ cresce al 25% e vince la serata
Al secondo posto 'L’Album di Tú Sí Que Vales', che ha ottenuto 2.231.000 telespettatori e il 17,2%, seguito da 'Percy Jackson e gli dei dell’olimpo – Il mare dei mostri'
'Ballando con le stelle' cresce e vince gli ascolti della prima serata di ieri. Il programma di Rai1 con Milly Carlucci, infatti, è stato visto da 3.330.000 telespettatori pari al 25% di share, superando la concorrenza di Canale 5 che con 'L’Album di Tú Sí Que Vales' ha ottenuto 2.231.000 telespettatori e il 17,2%. Terzo posto per Italia 1 che con 'Percy Jackson e gli dei dell’olimpo – Il mare dei mostri' ha totalizzato 899.000 telespettatori e uno share del 5,3%.
Appena fuori dal podio La7 che con 'In altre parole' ha raccolto 817.000 telespettatori e il 4,6% mentre Rai2 con 'S.W.A.T.' ne ha registrati 800.000 con il 4,5% di share. Su Rai3 la prima puntata di 'Sapiens – Un solo pianeta' ha interessato 654.000 telespettatori pari al 4,3% e Retequattro con il film 'Pari e dispari' ha segnato il 2,9% con 469.000 telespettatori, seguita da Nove dove 'Accordi & Disaccordi' ha avuto un seguito di 429.000 telespettatori pari al 2,5% di share. Tv8 infine con '4 Ristoranti' ha ottenuto 372.000 telespettatori e il 2,1% di share.
Nell'access prime time 'Striscia la notizia' su Canale 5 ha raccolto 3.201.000 telespettatori con il 17% di share. Nel preserale Rai1 con 'Reazione a Catena' ha intrattenuto 3.351.000 telespettatori pari al 19,5% mentre 'Caduta libera! Story' su Canale 5 ne ha interessati 2.281.000 pari al 13,5% di share. Nel complesso la comparazione delle reti generaliste Rai più RaiNews24 nei confronti delle generaliste Mediaset più TgCom24 vede nell'intera giornata la Rai con 3.093.000 telespettatori e il 33,2% di share e Mediaset con 2.284.000 e il 24,5%. In prima serata le reti Rai più RaiNews24 hanno raccolto 5.655.000 telespettatori con il 30,6%, mentre quelle di Cologno Monzese più TgCom24 hanno registrato 4.779.000 telespettatori pari al 25,9% di share.
Cronaca
Via Crucis, al Colosseo scattano i controlli antiterrorismo
Post Content
Ultima ora
Messina Denaro, chiesta condanna a 20 anni per la sorella...
La donna è accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione
Chiesta una condanna a 20 anni di carcere per Rosalia Messina Denaro, sorella del boss morto al 41 bis. La richiesta è stata avanzata oggi, al termine della requisitoria, dai pm della Dda di Palermo Pierangelo Padova e Gianluca de Leo.
La donna, che è in carcere da un anno, è accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione. Proprio nella sua abitazione i Ros trovarono i 'pizzini', in una gamba della sedia, in cui si parlava della malattia di Matteo Messina Denaro allora latitante. Rosalia è la madre di Lorenza Guttadauro, l'avvocata che ha rappresentato fino alla morte lo zio boss.
Salute e Benessere
Scuola, il pediatra: “Proposta Valditara favorisce...
"Bilanciare la presenza di alunni stranieri evita classi ghetto e facilita l'arricchimento multiculturale reciproco". L'analisi di Italo Farnetani
"La proposta del ministro dell'Istruzione e del Merito, di contingentare la presenza di studenti stranieri nelle classi, è positiva perché favorisce l'inclusione e l'integrazione e contrasta in modo netto le discriminazioni". Dal pediatra Italo Farnetani arriva un "plauso" al progetto annunciato via social da Giuseppe Valditara. "Finirebbero così le classi ghetto, da un lato, e quelle della cosiddetta 'società bene' dall'altro", spiega l'esperto all'Adnkronos Salute. Bilanciare la componente di alunni stranieri "faciliterebbe la conoscenza reciproca all'interno delle classi - è convinto il docente di Pediatria dell'Università Ludes-United Campus of Malta - con un arricchimento multicuturale che è il presupposto per una convivenza sana e produttiva".
"Partiamo dai numeri", premette Farnetani. "In tutta la popolazione residente in Italia - calcola il medico - i minori che hanno entrambi i genitori stranieri rappresentano l'11,5% del totale". Ma le percentuali variano 'zoomando' sulle diverse fasce d'età: "In quella asilo-elementari - precisa - gli alunni con entrambi i genitori stranieri sono il 14%, una quota che scende al 10,5% tra i ragazzini in età da scuola media, per ridursi ulteriormente al 9% a 16 anni, quando finisce l'obbligo scolastico".
Secondo Farnetani, "la percentuale di studenti stranieri nelle classi andrebbe modulata proprio tenendo conto di queste differenze", così da rispecchiare dentro l'aula quello che è oggi la società italiana. "La proposta di un 20% di alunni con entrambi i genitori stranieri è dunque appropriata per gli asili e la scuola primaria - evidenzia il pediatra - mentre per la secondaria potrebbe essere ulteriormente ridotta. Questo nell'interesse di tutti i bambini, sia quelli che hanno uno o entrambi i genitori stranieri, sia quelli che hanno uno o entrambi i genitori italiani".
Lavorando a un 'melting pot' proporzionato nelle scuole, ragiona Farnetani, "ci sarà uno scambio tra le varie culture e i vari stili di vita. Sarebbe più semplice costruire in classe le basi per una società multiculturale, fondata sulla conoscenza e l'arricchimento reciproco", ribadisce il medico.
"Creare un 'gruppo classe' che riflette realmente la composizione della società nel suo complesso" è l'obiettivo da perseguire agli occhi del pediatra. "I bambini con i genitori stranieri, che in grandissima maggioranza sono nati in Italia - ricorda - grazie alla conoscenza reciproca" favorita da un mescolamento bilanciato "potranno identificarsi nel gruppo dei coetanei e quindi integrarsi completamente nella società in cui vivono. Questo - avverte il pediatra - non avviene invece quando ci sono classi in cui è maggioritaria la percentuale di alunni stranieri. Perché in tal caso il gruppo classe non rappresenta la società esterna, ma diventa" appunto un ghetto, "un luogo di esclusione e di discriminazione".
Farnetani invita a rivolgere particolare attenzione alle "classi del tempo pieno", dove il 'rischio ghetto' "è ancora più alto perché i genitori stranieri, potendo contare meno sul supporto di altri familiari, hanno bisogno di scuole che garantiscano un'apertura più prolungata" e privilegiano per i figli il tempo pieno. "Per i bambini stranieri queste classi ghetto sono un danno - insiste l'esperto - Non solo dal punto di vista relazionale, ma anche di apprendimento, soprattutto linguistico. E' noto infatti che l'italiano, specie nei primi anni, si impara con un 'bagno di linguaggio'. E alla fine, nelle classi ghetto, l'italiano si parla molto poco e spesso male". Le fondamenta della multiculturalità, è il messaggio del medico dei bimbi, si gettano coltivando l'armonia. La ricchezza della diversità.