Cronaca
Università, team di studenti della Lum vince la Project...
Università, team di studenti della Lum vince la Project management challenge 2024
Competizione promossa dal Pmi - Project management institute - Southern Italy chapter
Il team di studenti dell’Università Lum 'Giuseppe Degennaro' composto da Claudia Lamorgese, Martina Sozio, Gianfranco Pio Manelli e Davide Ceglie ha vinto la finale della Project Management Challenge 2024, competizione promossa dal Pmi - Project management institute - Southern Italy chapter, svoltasi presso l’Università Parthenope di Napoli. Gli studenti del corso di Project Management (Corso di laurea in Economia e Management, coordinato dal professor Filippo Vitolla e diretto dalla professoressa Candida Bussoli), tenuto dalla professoressa Giustina Secundo e dalla dottoressa Domenica Barile hanno sviluppato e presentato un prototipo di Digital Human, ovvero un docente virtuale che utilizzando l’intelligenza artificiale generativa offra agli studenti la possibilità di proseguire il loro percorso formativo creando un vero rifugio digitale per l’apprendimento.
La giuria, composta da esperti del pmi, ha decretato il progetto denominato I.D.I.A. (Information, Dissemination and Intelligence Achievement), una innovativa soluzione per garantire una formazione continua agli studenti colpiti dalla guerra in Ucraina.
“Ha vinto la tenacia di un team coeso e determinato - spiega Secundo - che non solo ha saputo utilizzare le metodologie standard apprese durante le lezioni, ma ha anche immaginato una idea progettuale innovativa con un forte impatto sociale. La solidarietà nei confronti dei colleghi ucraini e la determinazione nel rispondere al diritto inviolabile di formazione per tutti, hanno dimostrato la maturità del team dell'Università Lum e il valore della didattica esperienziale basata sull'interazione con il mondo delle istituzioni ed imprese”.
Cronaca
Premio Sarzanini, tra i premiati Antonietta Ferrante...
Il riconoscimento anche al regista Marco Bellocchio
Un premio alla passione e al rigore. La terza edizione del premio Mario Sarzanini, specialista della cronaca giudiziaria morto tre anni fa, è stato assegnato al regista Marco Bellocchio per il film e la serie tv su Aldo Moro, a Francesca Fagnani (nella foto con il direttore dell'Adnkronos, Davide Desario) per le interviste da belva su Rai2; a Fabio Tonacci del quotidiano La Repubblica per i reportage in Israele.
Tra gli otto vincitori del premio patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio la giornalista dell’Adnkronos Antonietta Ferrante per le agenzie di stampa, Giuseppe La Venia del Tg1 per la tv, Fabiana Cofini (RaiNews.it) per il web, Sara Graziani della Casa internazionale delle donne per la categoria degli uffici stampa e Simone Spetia (Radio24) per la radio.
Cronaca
Mafia, Rando (Pd): “Orgogliosa di Roma Tre che...
‘Importante far capire senso responsabilità’
“Credo che sia una cosa lodevole quando un’università attenziona il fenomeno della mafia e ne dà conoscenza. Dedicare alle vittime delle mafie le aule dell’ateneo, significa dare nome e cognome a delle storie per la cultura della legalità”. Lo ha detto la senatrice del Partito democratico e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Vincenza Rando, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Io sono orgogliosa di Roma Tre perché è importante far capire il senso di responsabilità”, ha concluso la Senatrice.
Cronaca
Mafia, Borrometi (Articolo21): “Roma Tre ci ricorda...
‘Non giratevi dall’altra parte’
“Io sono veramente contento di essere qui oggi perché ho partecipato lo scorso anno ad un’iniziativa con Paolo Siani, fratello di Giancarlo, nella quale nacque la promessa del Rettore di Roma Tre di intitolare 12 aule alle vittime di Mafia. Sono orgoglioso soprattutto perché, oggi, un liceo di Partinico ha negato l’intitolazione a Peppino Impastato. Oggi Roma Tre ci ricorda quanto è importante la memoria”. Così il presidente di Articolo21, Paolo Borrometi, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Quando 12 anni fa ho iniziato a denunciare la mafia nel mio territorio, mi sono reso conto quanto sia importante che i giornalisti non girino lo sguardo altrove - ha concluso il presidente di Articolo21 - Dobbiamo ricordare che l’articolo 21 della nostra Costituzione non è soltanto il diritto e il dovere del giornalista di informare, ma anche il diritto del cittadino ad essere informato, così da poter permettergli di scegliere da che parte stare".