

Cronaca
Omicidio Diabolik, ex di Calderon: “Raul mi disse ‘l’ho ammazzato'”
L'uomo è imputato per omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso nel processo per il delitto di Fabrizio Piscitelli

“Calderon mi disse ‘ho ammazzato Diabolik'”. Rina Bussone ha confermato, in videocollegamento da un sito protetto con l’aula bunker di Rebibbia davanti ai giudici della Terza Corte di Assise di Roma, le accuse al suo ex compagno Raul Esteban Calderon, imputato per omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi nel processo per il delitto di Fabrizio Piscitelli, leader degli Irriducibili, noto come ‘Diabolik’, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto del 2019 nel parco degli Acquedotti a Roma. La donna, ora sottoposta a programma di protezione, ha ribadito nel processo, rispondendo alle domande dei pm Mario Palazzi e Rita Ceraso, le dichiarazioni rese ai magistrati il 13 dicembre 2021 accusandolo. “Calderon mi ha detto che per l’omicidio ha preso 100mila euro in contanti e 4mila al mese, e che Leandro Bennato aveva pagato a sue spese e lo aveva fatto perché Diabolik stava mandando in giro voci su di lui come un infame, diceva che ‘Leo era un infame'”, ha spiegato.
“Ho saputo dell’omicidio Diabolik dalla tv – ha detto la donna -. Una notizia che ha catturato la mia attenzione, ho subito pensato che era stato Calderon. Nove-dieci mesi prima, non più di un anno prima, era venuto da noi Leandro Bennato mentre Calderon era ai domiciliari e quando era andato via Raul mi aveva detto che Leandro Bennato voleva uccidere Diabolik e che voleva che fosse lui a farlo. In quell’occasione gli dissi che non ero d’accordo, che noi facevamo le rapine. Poi Calderon – ha ricostruito l’ex compagna nel corso dell’esame – è tornato in carcere e non se ne è fatto nulla ma quando ho sentito la notizia dell’omicidio ho subito collegato”. La donna, attualmente ai domiciliari, ha ricostruito il ‘colpo’ messo a segno con due complici in una gioielleria in zona Casilina nel 2019 dove oltre ai gioielli aveva sottratto la pistola, una 9×21, che era stata estratta dal gioielliere per cercare di opporsi ai rapinatori. “Sono tornata a casa dopo quella rapina con la mia pistola, una 7×65, e la 9×21 del gioielliere. Sul mio pianerottolo abitava la mamma di un carabiniere che teneva davanti alla porta delle anfore con dei fiori e lì ho nascosto le mie ‘bambine’, io le pistole le chiamavo così – ha spiegato la donna in videocollegamento -. La sera poi mi ha citofonato Leandro Bennato, che io avevo conosciuto tramite Calderon, e mi ha detto che c’era una mia foto, un’immagine nitida della rapina e mi ha proposto di andare via la sera stessa ma mi dovevo organizzare. Lui mi ha detto anche che aveva un amico in Polizia, a via Genova, e che aveva saputo da lui l’informazione della fotografia. Mi ha chiesto anche dove fossero le pistole e si è portato via la 9×21, perché era una prova della rapina”.
“Intanto in quei giorni mi era arrivata la voce, ‘una voce di popolo’, che la vittima della rapina in gioielleria sapeva che ero stata io”, ha detto la Bussone che ricostruendo il suo passato ha sottolineato come “le donne operative che facevano rapine in prima linea erano poche”. Intanto “i due che avevano fatto la rapina con me non avendo avuto i soldi, dopo che io mi ero arrabbiata perché avevo saputo che avevano sottratto un orologio dal polso del gioielliere, mi avevano fatto arrivare delle minacce. E così decisi di andare via, a casa di un’amica che aveva il marito in carcere e un appartamento libero al mare”. Leandro Bennato “tenne con sé la 9×21 per poco tempo – ha detto la donna – ho chiamato un amico e ho chiesto di farmi contattare dicendogli riportarmi la ‘mia bambina’. La 7×65 si inceppava spesso e temevo ‘visite’ da parte di qualcuno”.
“Ci siamo visti a cena io lui e altre due persone e quando mi ha riaccompagnato a casa mi ha lasciato la pistola e ho visto che nel caricatore c’erano i colpi”, ha spiegato. Uscito dal carcere “ho raccontato a Calderon della rapina in gioielleria, delle pistole e gli ho detto anche che le avevo sotterrato nel giardino e sulla buca ci avevo messo divanetto di vimini”. In un primo momento, sentita la notizia dell’omicidio Piscitelli in televisione, “non ho fatto nulla – ha raccontato – in tv dicevano che l’omicidio era stato commesso con una 7×65 e mi era sembrato strano che Calderon potesse aver commesso un omicidio con una pistola che si inceppava. Allora ho sistemato mia figlia che era in casa con me e sono andata in giardino e lì ho visto che le pistole non c’erano”. Allora “sono andata a casa a Roma, dove mi ha aperto Calderon, ero arrabbiata e gli ho chiesto dove fossero le ‘bambine’ (pistole, ndr.) e mi ha risposto che non c’erano più. Lui poi mi ha portato in camera da letto e mi ha detto ‘ho ammazzato Diabolik’. Io gli ho chiesto allora ‘ma lo hai fatto con la 7×65?’ e lui mi ha risposto no ‘con la 9×21′”.
Cronaca
Emanuele Filiberto: “Ecco perché abbiamo messo le nostre cose all’asta”

"Abbiamo venduto la villa di Ginevra: non aveva più senso tenere tanti oggetti che vi erano custoditi"
“Abbiamo venduto la villa di Ginevra: non aveva più senso tenere tanti oggetti che vi erano custoditi”. Emanuele Filiberto di Savoia spiega così a ‘Gente’, in edicola da venerdì 22 settembre, la decisione di affidare a due aste la vendita di molti beni di famiglia, compresi piatti commemorativi e persino motociclette. Ma i Savoia non si sono liberati di tutto. “Gli oggetti sentimentalmente importanti, come i libri storici della collezione di mio nonno, re Umberto II, o del mio bisnonno, Vittorio Emanuele III, le porcellane e i quadri di famiglia, li teniamo perché un giorno andranno alle mie figlie”. E suoi mitologici gioielli di casa Savoia rinchiusi dal 1946 nel caveau della Banca d’Italia, il principe dice: “Stiamo aspettando il primo giudizio del tribunale perché noi, come abbiamo sempre detto, vogliamo esporli in pubblico. Fanno parte della storia del nostro Paese, sono degli italiani ed è giusto che chiunque possa ammirarli”.
Cronaca
Ragazzi italiani campioni di Cosplay. Psicoanalista: “Gioco che fa bene”

"Combatte timidezza, allontana la solitudine e regala attimi di felicità"

Si travestono per rappresentare personaggi di un film, di un cartone animato o di fumetto, come i giapponesi ‘anime’ e ‘manga’ , e persino di un videogioco. E spendono in media dai 113 ai 600 euro per i loro costumi. Sono i cosplay. I ragazzi e le ragazze italiane sono tra i numeri uno mondiali in questa ‘arte’ che a volte, per il forte coinvolgimento dei figli, preoccupa i genitori. Ma le mamme e i papà “possono stare tranquilli. Sono ragazzi e ragazze che coltivano una passione e che, nel percorso di somiglianza ai loro personaggi preferiti, sviluppano nuove amicizie e prendono maggiore consapevolezza di sé”, spiega la psicoanalista Adelia Lucattini a poche settimane da importanti manifestazioni nazionali – Romics a Roma, Lucca Comics in Toscana – palcoscenico ‘naturale’ di questi travestimenti.
“Tanti ragazzi, considerati timidi e chiusi – continua – col tempo si sono sbloccati poiché indossare un costume aiuta a superare la timidezza poiché permette di attingere a una fiducia interiore che non si sapeva di avere. Inoltre, frequentando questo ambiente, trovano l’energia per costruire i loro costumi, la forza di uscire dal guscio protettivo della propria casa o stretta cerchia di amici, allargano la rete sociale, stringono nuove relazioni. Condividere la stessa passione, accomuna e avvicina, fa sentire di essere parte di un gruppo vivace, che attraverso un serissimo gioco delle parti, allontana tristezza e solitudine, regalando attimi di intensa felicità”.
“Travestirsi e giocare a essere qualcun altro – aggiunge Lucattini – ha origini antiche. Come avviene in teatro, anche il cosplay è un veicolo di espressione che permette di giocare creativamente con la propria identità. È indubbio che il cosplay offra benefici psicologici a chi lo pratica. Tuttavia, come ogni attività, in alcuni adolescenti o giovani, più fragili, può essere estremizzato e divenire un’ossessione che non permette di uscire dal personaggio. Per molti rappresenta un modo per affrontare sotto mentite spogli, alcuni aspetti negativi o tristi della propria vita e per condividerli con gli amici con cui hanno in comune la stessa passione. In tutti favorisce un’appartenenza, ad un gruppo e a qualcosa di più grande, durevole, stabile e organizzato. È un luogo interno ed esterno, uno spazio transizionale, in cui rendere presenti i ricordi, far vivere i propri sogni, scoprire le attitudini personali e rivitalizzare i desideri”.
Si sceglie un personaggio da interpretare, che magari ha affinità caratteriali con la propria personalità e aspirina valori simili a propri. “Questo aspetto si sente molto negli adolescenti”, prosegue Lucattini. “È noto che quella adolescenziale è un’età in cui prorompono le emozioni e la creatività acquista una sua vitale autonomia, dove la costruzione dell’identità è un processo centrale. Il cosplay permette di giocare con le sfaccettature della propria identità: esplorandola, confrontandola con altri, conoscendola meglio”.
In forte maggioranza di sesso femminile (83,3%), con 24 anni e 8 mesi di età media, i cosplayer italiani sono presenti in tutto il territorio nazionale, con una prevalenza della concentrazione al nord. Partecipano in media a 5 eventi all’anno (su tutte manifestazioni come Romics a Roma, Lucca Comics e Comicoon a Napoli) e che spendono una media di 113 euro per realizzare il loro costume, ma che in alcuni casi sostengono una spesa anche superiore ai 600 euro per il singolo abito.
Cronaca
IT-alert, oggi test in Val d’Aosta e Veneto: a che ora e a cosa serve

Intorno alle 12 sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno in quelle due regioni o nelle aree limitrofe di questi territori, arriverà un nuovo messaggio

Test di IT-alert oggi giovedì 21 settembre in Val d’Aosta e Veneto, rinviato invece nel Lazio a causa dell’allerta gialla per temporali prevista sulla regione. Le date dei test, come previsto, avrebbero infatti potuto subire variazioni nel caso in cui i sistemi di Protezione civile regionali fossero stati impegnati in attività per eventuali allerte in atto nei giorni del test o per situazioni di emergenza. La nuova data sarà comunicata su www.it-alert.gov.it.
Intorno alle 12, quindi, sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno in Val d’Aosta e in Veneto o nelle aree limitrofe di questi territori, arriverà un nuovo messaggio di test IT-alert. In seguito alla ricezione del messaggio di test, o a maggior ragione nel caso in cui tale messaggio non venga ricevuto, sarà possibile accedere alla homepage del sito www.it-alert.gov.it e compilare l’apposito questionario.
I dati così raccolti, a oggi sono quasi 2 milioni i questionari compilati e trattati in forma anonima, sono di fondamentale importanza per verificare le cause dei principali problemi segnalati, consentendo agli operatori di telefonia mobile di approfondire e rivedere il processo di invio del messaggio, il comportamento delle celle telefoniche e della relativa copertura, il comportamento dei dispositivi come telefoni, tablet e smart watch.
26 settembre in Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento
27 settembre in Liguria
13 ottobre nella Provincia Autonoma di Bolzano
Lazio – nuova data dei test da definire
Cronaca
Milano, detenuto in fuga da finestra: agente lo insegue e cade da secondo piano, è grave

E' successo all'alba, il detenuto si trovava nell'ospedale San Paolo per le ferite riportate durante una lite a San Vittore. Il poliziotto ha sbattuto la testa nel tentativo di fermarlo: trasportato in un altro ospedale, è in gravissime condizioni
Il detenuto N.M., un maghrebino portato nell’ospedale San Paolo di Milano ieri sera per le ferite riportate in seguito a una lite avvenuta nel carcere di San Vittore, è fuggito alle 5,25 di questa mattina buttandosi dalla finestra della stanza al secondo piano. Il poliziotto che lo aveva in custodia lo ha inseguito, buttandosi anche lui dalla stessa finestra, ma è caduto sbattendo la testa. Trasportato d’urgenza in un altro ospedale, è gravissimo. A dare la notizia all’Adnkronos è Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.Pp. che sottolinea come questa evasione arrivi dopo quattro tentativi di fuggire, azzardati da parte dei detenuti, dagli ospedali italiani. “Tanta la preoccupazione per il collega – dice – Qui si rischia la vita e l’emergenza carceri è ormai drammatica”. (di Silvia Mancinelli)
Cronaca
Incidente a Matera, auto guidata da minore si schianta contro albero: un morto

E' accaduto in via Pozzitello a Pisticci. Ferito un 18enne
Alle 3 della scorsa notte un ragazzo non ancora maggiorenne ha perso la vita in un incidente stradale a Pisticci, in provincia di Matera. Secondo la ricostruzione, la vittima era alla guida di una Fiat Panda che, uscendo dalla sede stradale in via Pozzitello, è finita contro un albero. Ferito un ragazzo di 18 anni, residente a Tinchi come il conducente, che è stato estratto dalle lamiere ed è stato trasportato dall’ambulanza del 118 all’ospedale di Policoro. Sul posto è intervenuta la squadra dei vigili del fuoco di Tinchi. Per le indagini sulla dinamica procedono i carabinieri.
Cronaca
Meteo Italia oggi e domani, maltempo da Nord a Sud: previsioni

In arrivo rovesci forti, temperature giù

Arriva il ciclone equinoziale che porta maltempo su tutta Italia, da Nord a Sud, da Milano a Roma. Già da oggi 21 settembre il quadro meteo è in peggioramento, con pioggia diffusa e grandine in alcune zone del Settentrione. In concomitanza con l’equinozio d’autunno di sabato 23 settembre arriverà una tempesta tipica del periodo con le temperature che scendono definitivamente verso valori tipici autunnali, lasciando alle spalle l’estate italiana.
In ogni caso, fino all’ultimo giorno d’estate, il Sud vivrà una fase caldissima e in prevalenza soleggiata con picchi di 36°C in Puglia, 35°C in Sicilia e 34°C in Calabria. Tutti al mare fino all’ultimo momento estivo. Durante il weekend però, con la formazione del ciclone equinoziale, i fenomeni si estenderanno anche al Sud con rovesci forti che raggiungeranno già sabato mattina la Campania e la Sicilia, poi tutto il meridione entro la sera.
Al Centro sabato – come evidenzia Andrea Garbinato, responsabile redazione de iLMeteo.it – è prevista una fase di spiccato maltempo così come al Nord-Est, mentre al Nord-Ovest potrebbero arrivare momenti più asciutti. Infine, domenica 24 settembre, con il ciclone in azione, il tempo sarà molto perturbato su gran parte d’Italia, soprattutto al Sud e sul medio Adriatico anche se si teme la risalita di un fronte molto attivo di piogge e rovesci verso la Romagna e il Triveneto.
Oggi, giovedì 21 settembre – Al nord: piogge sparse in un contesto simil-autunnale. Al centro: arrivano piogge diffuse, specie sulle tirreniche, ma al mattino. Al sud: temporali in Campania, soleggiato su estremo sud con caldo africano.
Domani, venerdì 22 settembre – Al nord: piogge anche forti in un contesto simil-autunnale. Al centro: piogge sparse localmente intense specie in Toscana e Lazio, ventoso. Al sud: nuvolosità variabile, ancora caldo in Sicilia.
Sabato 23 settembre – Al nord: piogge anche forti in un contesto autunnale, specie al Nord-Est. Al centro: piogge diffuse localmente intense, calo termico. Al sud: maltempo in arrivo con temporali, vento e calo termico.
Tendenza: ciclone equinoziale sull’Italia, periodo di maltempo diffuso.
Cronaca
Roma, blitz interforze a Tor Bella Monaca: perquisizioni

Perquisizioni tra viale dell'Archeologia e le zone limitrofe note per lo spaccio di droga. Impiegati circa 300 uomini

Blitz interforze a Tor Bella Monaca, alla periferia di Roma. Da questa mattina è in corso un’operazione di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Roma Capitale tra viale dell’Archeologia e le zone limitrofe note per lo spaccio di droga. In corso diverse perquisizioni alla ricerca di stupefacenti e di armi.
Sono circa 300 gli uomini impiegati tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale di Roma Capitale e Vigili del Fuoco per ripristinare la legalità nella zona.
L’operazione è stata decisa in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in Prefettura.
Cronaca
Santo del giorno, oggi 21 settembre si celebra Matteo

Chiamato anche Levi, fu il primo autore di un Vangelo
Oggi, 21 settembre, è Matteo il santo del Giorno. Gesù, stabilitosi a Cafarnao, suscita l’ammirazione e lo stupore della gente con la predicazione ed i miracoli. Matteo, chiamato anche Levi, ne sente parlare ed è colpito dal suo messaggio. Ci informa Origene: “Intorno ai quattro evangeli, che sono i soli ammessi senza contestazione nella chiesa di Dio che è sotto il cielo, ho appreso dalla tradizione che il primo fu scritto da Matteo, prima pubblicano, poi apostolo di Gesù Cristo; che fu composto in lingua ebraica e destinato ai convertiti dal giudaismo alla fede cristiana’’. Matteo scrive certamente per un pubblico che conosce le tradizioni ebraiche e si sforza di dimostrare che Gesù di Nazaret è il messia promesso nelle Scritture.
Cronaca
Senigallia, morto bambino di 11 anni: travolto da auto mentre era in bici

L'incidente a Marzocca, il bambino era stato ricoverato in condizioni gravissime
Un bambino di 11 anni è morto oggi a Marzocca, Senigallia, dopo essere stato travolto da un’auto nel pomeriggio mentre era in sella alla sua bicicletta. Il bambino è deceduto dall’ospedale Salesi di Ancona, dove era stato ricoverato in condizioni gravissime.
L’11enne era stato sbalzato prima sul cofano dell’auto e quindi a terra, sbattendo la testa e perdendo conoscenza. Immediati i primi soccorsi del 118 e poi in volo con l’eliambulanza verso l’ospedale. Durante il tragitto era stato intubato, poi la morte in seguito al gravissimo trauma cranico e toracico riportato. Al vaglio della Polizia Locale e della Procura la dinamica dell’incidente, come riporta Vivere Senigallia. Il bambino è stato investito in viale della Resistenza all’incrocio con via Liguori da una Volkswagen Passat guidata da una donna di 41 anni residente a Marzocca. Il pm di turno ha disposto il sequestro dei mezzi coinvolti nell’incidente.
Cronaca
Napoli, in sella a uno scooter sparano e feriscono uomo a un braccio

I colpi sarebbero stati esplosi da sconosciuti in sella al mezzo, indagini in corso
Poco meno di un’ora fa i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, a Napoli, sono intervenuti in piazza Grazia Deledda per un 34enne colpito al braccio sinistro da un proiettile. Secondo una prima ricostruzione ancora tutta da verificare, i colpi sarebbero stati esplosi da sconosciuti in sella ad uno scooter. Le indagini da parte dei carabinieri ancora sul posto sono in corso. Ancora da chiarire motivazioni, dinamica e matrice.
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