Esteri
Trapianti, in Cina il primo di fegato da maiale su uomo
Frutto di una sperimentazione su paziente morto: rimosso dopo 10 giorni, ha funzionato 'perfettamente'
Avanza la frontiera degli xenotrapianti, ovvero organi di altri esseri viventi usati per l'uomo. Dopo il rene di un maiale trapiantato in Usa, dalla Cina arriva il primo fegato sempre di maiale, geneticamente modificato, che è stato impiantato su un cinquantenne clinicamente morto la cui famiglia aveva dato l'ok alla sperimentazione. Lo riporta il sito di 'Nature'.
Il cuore ha 'lavorato' per una decina di giorni e poi è stato rimosso. L'operazone è stata realizzata all'ospedale Xijing dell’Università medica dell’aeronautica militare di Xi’an. Il fegato di maiale ha prodotto più di 30 millilitri di bile ogni giorno, fattore che dimostra che "funzionava regolarmente", sostengono i ricercatori cinesi e prima di essere rimosso chirurgicamente "non ha mostrato segni di un rigetto d'organo immediato".
Il fegato è stato prelevato da un maiale che aveva subito sei modifiche genetiche: "Tre di queste servono a disattivare geni che producono proteine suine e le altre tre introducono invece tre geni umani, con l'obiettivo di evitare il rigetto dell'organo da parte del ricevente", sottolineano i ricercatori.
Esteri
Ucraina, Russia: “Abbattuti 50 droni di Kiev”
In particolare, 26 aerei senza pilota sono stati abbattuti sulla regione di Belgorod
La Russia ha rivendicato di aver abbattuto 50 droni ucraini lanciati contro diverse regioni del Paese. In un nota, il ministero della Difesa di Mosca ha affermato: "La scorsa notte, i tentativi del regime di Kiev di effettuare una serie di attacchi terroristici utilizzando Uav contro obiettivi sul territorio della Federazione russa sono stati fermati. Cinquanta droni ucraini sono stati distrutti e intercettati dai sistemi di difesa aerea".
In particolare, 26 aerei senza pilota sono stati abbattuti sulla regione di Belgorod, 10 sulla regione di Bryansk, 8 sulla regione di Kursk, due sulla regione di Tula e uno ciascuno sulle regioni di Smolensk, Ryazan, Kaluga e Mosca.
Esteri
Taiwan: “Intercettati 29 aerei e 8 navi militari...
Taipei: "Abbiamo monitorato le attività con i nostri sistemi di sorveglianza congiunti e inviato le risorse appropriate per rispondere di conseguenza"
Resta alta la tensione tra Cina e Taiwan. Il ministero della Difesa di Taipei ha reso noto di aver intercettato 29 aerei e navi militari cinesi al largo dell'isola. La presenza di otto navi e otto aerei è stata segnalata intorno a Taiwan alle 6 del mattino (ora locale), ha riferito il ministero in una prima comunicazione, precisando che tre velivoli hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan e sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea dell'isola.
"Le forze armate di Taiwan hanno monitorato le attività con i nostri sistemi di sorveglianza congiunti e hanno inviato le risorse appropriate per rispondere di conseguenza", ha aggiunto il ministero in un post su X. Successivamente, lo stesso ministero ha riferito in un altro post di aver rilevato l'attività di altri 21 aerei, "tra cui J-16, Y-8 e droni" intorno alle 8.15.
Esteri
Raid aereo su base milizie filo Iran in Iraq, un morto e 8...
Milizie filo Iran: "Drone contro Eliat in risposta ad attacco su Iraq"
E' di un morto e otto feriti il bilancio di un raid aereo avvenuto nella notte contro una base in Iraq che ospita milizie filoiraniane. Lo hanno riferito fonti della sicurezza di Baghdad, mentre una nota del gruppo Hashed al-Shaabi - alleanza di formazioni sciite ora integrate nell'esercito regolare - ha reso noto che l'attacco contro la base Calso ha provocato "perdite materiali", ma non è stato specificato il numero di vittime.
Le milizie filoiraniane in Iraq hanno rivendicato il lancio di un dronte contro Eliat, in Israele, in risposta alle "violazioni israeliane della sovranità irachena e a suoi attacchi contro le basi delle Forze di mobilitazione popolare (Hashed al-Shaabi), ha scritto su Ynet dopo il raid della scorsa notte contro la base Calso in Iraq.
Su X, il Comando centrale americano (Centcom) aveva negato che ci siano gli Stati Uniti dietro l'esplosione alla base: "Non abbiamo condotto raid in Iraq oggi".