Economia
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Continua a crescere il fatturato di Menarini e con 4,375 mld euro nel 2023 segna +5,3%
I dati presentati ieri sera dal board del Gruppo farmaceutico fiorentino confermano la centralità produttiva di Italia ed Ue
Continua a crescere il fatturato di Menarini che, raggiungendo i 4,375 mld di euro nel 2023, segna un +5,3% rispetto ai 4,155 mld del 2022. I dati sono stati presentati dall'azionista Lucia Aleotti, membro del board della farmaceutica, ieri sera durante un evento con la stampa a Firenze, dove ha sede la multinazionale. Il Gruppo si conferma solido, con un Ebitda - si legge in una nota - tra i 340-350 milioni (erano circa 400 milioni nel 2022) e un fatturato consolidato in costante aumento dal 2010, quando ha superato per la prima volta i 3 miliardi, costituito per il 96% dal settore farmaceutico, per il 3% dalla diagnostica e realizzato, per il 79% all'estero, mentre il 21% in Italia.
È l’Europa il cuore produttivo di Menarini. Presente in 140 paesi, 17.800 dipendenti (49,5% donne), conta 12 dei 18 stabilimenti produttivi nel vecchio continente ( 8 in Italia) e 9 centri di ricerca e sviluppo: 4 in Italia, altri 2 in Ue, 2 in Usa e uno a Singapore. Il Gruppo, nel 2023 ha prodotto 833 milioni di medicinali (erano 762 milioni nel 2022), di cui 609 prodotte internamente per un totale di 16,1 miliardi di compresse.
Si rafforza la presenza di Menarini in oncologia, grazie all’acquisizione, nel 2020, dell’americana Stemline. L’azienda biofarmaceutica, per il farmaco Elzonris* (tagraxofusp), terapia per il Bpdcn - la neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche, una patologia ematologica maligna rara - dopo l’approvazione dell’Agenzia americana (Fda), ha ricevuto il via libera dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) nel gennaio del 2021 come monoterapia per il trattamento di prima linea dei pazienti adulti con Bpdcn e la commercializzazione, con il primo lancio in Germania, nel giugno 2021. Tagraxofusp è anche in sperimentazione per ulteriori indicazioni per lo stesso target molecolare (Cd123+) tra cui la leucemia mieloide acuta, la mielofibrosi e la leucemia mielomonocitica cronica.
Sempre in ambito oncologico, a gennaio 2023 la Fda ha approvato, con procedura 'Fast Track e Priority Review', Orserdu* (elacestrant) di Stemline per il trattamento orale come monoterapia del carcinoma mammario Er+/Her2- avanzato o metastatico, con mutazioni di Esr1, per donne in post-menopausa e uomini adulti. A settembre è arrivata l’approvazione in Europa da parte dell’Ema, seguita dalla Norwegian Medicine Agency in Norvegia e dalla Icelandic Medicines Agency (Ima) in Islanda; dal ministero della Sanità degli Emirati Arabi Uniti e dalla Sfda (Saudi Food & Drug Authority) nel settembre 2023 e da Mhra nel Regno Unito lo scorso dicembre. Sulla stessa molecola sono in corso altri studi di combinazione con altri farmaci e in monoterapia per fornire ulteriori opzioni di trattamento ai pazienti affetti da carcinoma mammario.
Oltre all’oncologia, con particolare attenzione all’oncoematologia e ai tumori solidi, la ricerca e sviluppo di Menarini si focalizza nell’area cardio-metabolica, con un ipocolesterolemizzante (obicetrapib), e degli anti-infettivi per malattie complicate delle vie urinarie e intraddominali, ma anche della cute e delle strutture cutanee. Nel corso del suo intervento, Lucia Aleotti, oltre a fare il punto sui principali dati del Gruppo, si è soffermata sull'evoluzione e della strategia dell'azienda. E' seguito l'intervento del Ceo di Menarini, Elcin Barker Ergun, incentrato sulle attività del Gruppo negli Stati Uniti e alle nuove prospettive.
Economia
Università digitale Pegaso lancia Horizon2020-Silvanus
Il progetto di ricerca mondiale per prevenire gli incendi boschivi
Realizzare una piattaforma di gestione forestale ecosostenibile e resiliente al fine di combattere la diffusione degli incendi boschivi, soddisfare le esigenze di utilizzo efficiente delle risorse e rigenerare il paesaggio, fornendo protezione contro le minacce di incendi a livello globale. È Horizon2020-Silvanus (Integrated technological and information platform for wildfire management), il progetto di ricerca e innovazione finanziato nell’ambito del programma Europeo Horizon 2020 Green Deal (H2020-LC-GD-2020) coordinato dall’Università Pegaso – Ateneo Digitale del Gruppo Multiversity - e lanciato in occasione dell’assemblea generale relativa al progetto che si è chiusa oggi al Campus “Principe di Napoli” di Agerola.
Durante l’assemblea, che si è aperta lo scorso 22 aprile, quarantanove partner provenienti da 23 Paesi da tutto il mondo (Unione Europea, Brasile, Indonesia ed Australia) si sono riuniti per discutere e portare avanti le azioni del progetto della durata di 42 mesi (ottobre 2022-marzo 2025), che si avvia verso la fase di presentazione nel mese di maggio della piattaforma integrata per la prevenzione degli incendi boschivi.
Dopo il successo dell’implementazione delle azioni pilota in 10 Paesi nel 2023, europei (Francia, Italia, Slovacchia, Grecia, Repubblica Ceca, Portogallo, Croazia e Romania), ed extra Ue (Australia ed Indonesia) dove i prodotti degli utenti sono stati testati in scenari operativi, un secondo periodo di dimostrazioni pilota nel 2024 si concluderà in Brasile con un test della piattaforma completamente integrata. “Tale tecnologia ha lo scopo di monitorare in modo efficiente le risorse forestali, valutare la biodiversità, generare indicatori di rischio di incendio più accurati e promuovere la conoscenza delle norme di sicurezza tra la popolazione locale colpita dagli incendi attraverso campagne di sensibilizzazione”, ha dichiarato Pierpaolo Limone, Rettore dell’Università Digitale Pegaso. “In particolare, la novità della piattaforma consiste nello sviluppo e nell’integrazione di tecnologie avanzate, big data, modelli climatici, dati meteorologici e analisi di flussi video multispettrali”.
Silvanus si avvale di esperti di scienze ambientali, tecniche, economico-sociali e giuristi per supportare le autorità regionali e nazionali responsabili della gestione degli incendi nei rispettivi Paesi. La piattaforma è composta da 12 prodotti come i robot a terra per la mappatura dell’area colpita dagli incendi, i droni che utilizzano un sistema di comunicazione wireless all'avanguardia per la connettività in luoghi remoti, sensori per telecamere IoT, toolkit di formazione AR/VR per i vigili del fuoco, un modello di propagazione degli incendi, un’applicazione per il coinvolgimento dei cittadini, un’applicazione specifica per l'indicizzazione della biodiversità e molti altri che facilitano una strategia di prevenzione degli incendi e di ripristino della biodiversità multiforme ed interdisciplinare.
Il progetto include anche campagne educative, coinvolgendo Istituzioni nazionali ed europee sul sito web (www.silvanus-project.eu) e sui social media, mentre l’app di coinvolgimento dei cittadini, disponibile per tutti gli utenti, è stata recentemente rilasciata su App Store e Google Play.
L'applicazione fornisce ai cittadini strumenti per individuare e prevenire gli incendi, oltre a linee guida su come prepararsi e rimanere informati durante gli incendi. Per garantire che i risultati di Silvanus abbiano un impatto a lungo termine, il progetto includerà raccomandazioni sulla Governance delle foreste, raccomandazioni sulla strategia di riabilitazione del suolo e servizi di roadmap per il ripristino delle risorse naturali da inviare alle Istituzioni europee.
Economia
Mezzogiorno, a Palermo l’incontro su Zes unica di...
Si è svolto a Palermo il convegno ‘Zes unica: una grande opportunità per il Mezzogiorno?’, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia e dedicato al dibattito sulle opportunità di sviluppo e le criticità della riforma sulla Zona economica speciale unica.
Economia
Caro caffè, una tazzina al bar non costa mai meno di 1 euro
Allarme dei torrefattori: "Rincari negli ultimi 6 mesi dal 55 al 90%"
In Italia una tazzina di caffè al banco costa ormai non meno di un euro, il prezzo media si aggira su 1,20 ma ci sono picchi fino a 1,40 e c'è il serio rischio che possa aumentare ancora. E importatori e torrefattori lanciano l'allarme: negli ultimi 6 mesi rincari fino al 90%.