Cronaca
Dengue, vaccino in Italia: come funziona, quanto dura
L'efficacia contro le ospedalizzazioni è del 90% a 18 mesi
Sale l'attenzione internazionale sulla Dengue e un'arma importante di prevenzione contro la malattia può essere anche il vaccino. In Italia è possibile vaccinarsi contro la Dengue? Il vaccino è efficace? Quanto dura la copertura?
Lo scorso anno l'Aifa ha approvato quello di Takeda, l'unico disponibile in Italia. "L'efficacia complessiva del vaccino vivo attenuato contro Dengue è dell'80% a 12 mesi dalla seconda dose. L'efficacia contro le ospedalizzazioni è del 90% a 18 mesi. I risultati a lungo termine, a quattro anni e mezzo, hanno dimostrato un’efficacia complessiva del vaccino del 61,2% nel prevenire la malattia e dell'84,1% nel prevenire l’ospedalizzazione. Noi siamo pronti a collaborare con le Istituzioni nel caso ci fosse la necessità di rifornirsi del vaccino, che oggi è disponibile nei centri vaccinali specializzati in malattie tropicali, previo approvviggionamento da parte delle regioni, o nelle travel clinic specializzate in malattie dei viaggi", dice all'Adnkronos Salute Alessandra Fionda, responsabile direzione medica e regolatoria di Takeda Italia.
Il vaccino Qdenga di Takeda "è stato sviluppo attraverso 19 studi su 28mila pazienti residenti in aree endemiche e non endemiche per la malattia. Una popolazione molto variegata. Può essere somministrato in tutti i soggetti che abbiano compiuto i 4 anni di età - ricorda Fionda - Il protocollo di vaccinazione prevede due dosi sottocutanee, somministrate ad almeno tre mesi di distanza l’una dall’altra. Inoltre, ed è importante, può essere somministrato indipendentemente dallo stato di sieropositività, quindi anche per chi non ha avuto precedente esposizione al virus e senza la necessità di dover eseguire un test pre-vaccinale".
Contro il pericolo Dengue ,la vera sfida si gioca sul piano della comunicazione, secondo il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco. "Veniamo dall'esperienza Covid - spiega all'Adnkronos Salute - i cittadini sono scottati e stanchi". E di fronte a una nuova insidia, "il problema è l'accettazione della sua effettiva esistenza da parte della popolazione.
Il rischio è che venga sottovalutata, che si dica 'Uff, eccone un'altra'. Serve uno sforzo istituzionale soprattutto in questo senso", sottolinea l'esperto. L'obiettivo più importante, precisa, è "l'adesione agli interventi di prevenzione. Anche solo lasciare l'acqua nel sottovaso nel balconcino - avverte Pregliasco - è un elemento che facilità la diffusione delle zanzare vettrici di infezioni, che ormai abbiamo trasversalmente in tutta Italia e non solo d'estate".
"La circolare del ministero della Salute", che alza il livello di allerta e attenzione in porti e aeroporti, "è utile e necessaria", prosegue il virologo. "Deve essere condivisa e gestita in termini comunicativi senza minimizzarla né fare allarmismo. Questa è la difficoltà", ribadisce. Quanto all'impegno del dicastero ad assicurarsi per ogni eventualità una buona scorta di vaccini anti-Dengue, "anche questo è importante", conferma Pregliasco. Specie in prospettiva, "rispetto a possibili scenari particolari o pesanti. Il primo approccio sarà metterlo a disposizione dei viaggiatori internazionali che si recano in zone del mondo dove la situazione" sul fronte Dengue "va a peggiorare. Al momento non è facile individuare altre categorie a rischio prioritarie per questa offerta".
Cronaca
Moda, nel centenario della nascita Roma si...
Alessandro Onorato, 'Se Roma è capitale della moda, dell'arte, della cultura è anche grazie alle sue intuizioni e al suo lavoro'. La figlia, 'mio padre un’icona di stile dall’animo puro e l’entusiasmo di un fanciullo'.
Omaggio nella capitale, il 3 e il 4 maggio, a Renato Balestra, il grande couturier scomparso il 26 novembre 2022, nel centenario della nascita. La città, ed in particolare i luoghi del cuore che ha 'abitato' nel corso della sua lunga esistenza, Piazza del Campidoglio, la Scalinata di Trinità dei Monti e Porta Pinciana in via Veneto, saranno illuminati e 'rivestiti' con il classico Blu Balestra, colore icona dei suoi abiti, delle sue creazioni e delle sue sfilate, una sorta di marchio di fabbrica, personalissimo.
"Abbiamo voluto rendere omaggio a Renato Balestra nel giorno del centenario della sua nascita - annuncia Alessandro Onorato, assessore Moda, Sport, Turismo e Grandi Eventi del Campidoglio - L'amore del maestro con Roma è stato lungo e intenso. Si sono piaciuti fin da subito e si sono valorizzati a vicenda. Questa città l'ha accolto a braccia aperte e si è lasciata incantare dalla sua creatività. Se Roma è la capitale della moda, dell'arte e della cultura è anche grazie alle intuizioni e al lavoro di Balestra, che dagli anni Cinquanta ha portato in alto il nome della città, rendendola attraente per artisti, modelli e attori".
"Ha rappresentato e rappresenta ancora la qualità dell’artigianato made in Italy, un patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che dobbiamo valorizzare ogni giorno - continua Onorato - L’esempio di Balestra deve indirizzare tanti giovani a inseguire il proprio sogno. Siamo contenti di avergli reso omaggio con il sindaco Gualtieri. Prima di annunciare la notizia dei monumenti illuminati abbiamo consegnato alla famiglia Balestra, alle figlie Fabiana, Federica e alla nipote Sofia, una targa celebrativa di Roma Capitale”
"Renato Balestra è stato un pioniere della moda italiana nel mondo, capace di conquistare sin dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso il jet set internazionale con il suo stile elegante e raffinato - spiega Federica Balestra - Un’icona di stile dall’animo puro e l’entusiasmo di un fanciullo. La sua fantasia e le sue emozioni si riflettono nelle sue creazioni trasformandole in opere d’arte e sogni da indossare. Con il blu sempre nel cuore, negli occhi e nei suoi abiti indimenticabili".
Cronaca
Pestaggi al carcere minorile Beccaria, pm: “Sistema...
Secondo i magistrati a favorire le gli abusi il "contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti"
Nell'istituto minorile Beccaria di Milano c'era "un sistema consolidato di violenze reiterate, vessazioni, punizioni corporali, umiliazioni e pestaggi di gruppo realizzati dagli indagati" appartenenti alla polizia Penitenziaria "ai danni dei detenuti per la maggior parte minorenni". Ne sono convinte le magistrate - la procuratrice aggiunta Letizia Mannella e i pm Cecilia Vassena e Rosaria Stagnaro - che hanno firmato la richiesta di misura cautelare per 21 agenti, 13 finiti dietro le sbarre e 8 sospesi dal servizio per reati che vanno dai maltrattamenti e alle lesioni aggravate fino alla tortura.
Un sistema "consolidato, nel corso degli anni", che coinvolgeva gli agenti in turno di servizio "e il resto del personale fuori servizio, convocato specificamente per la partecipazione ai pestaggi". Presunte violenze che hanno avuto come "principale fondamento" il "contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti", un presunto 'aiuto' che "ha consapevolmente agevolato e rafforzato le determinazioni criminose dei suoi sottoposti".
Si parla di una diffusione "sistematica della violenza" che ha determinato nei detenuti "la maturazione di un concetto di 'normalità' della stessa" come dimostrano i loro racconti e i rudimentali metodi di prevenzione rispetto ai pestaggi come la scelta di insaponare il corpo per sfuggire alla presa o di indossare molti strati di abiti per attutire i colpi.
Al via gli interrogatori degli agenti indagati
Oggi sono iniziati i primi interrogatori degli indagati. Sei gli agenti del Beccaria sentiti in carcere dal gip di Milano Stefania Donadeo. Gli agenti, detenuti a Bollate, alcuni difesi dallo stesso legale, potrebbero decidere di avvalersi della facoltà di non rispondere di fronte ad accuse molto pesanti. Gli interrogatori proseguiranno nel pomeriggio, mentre gli altri sette arrestati saranno sentiti nei prossimi giorni.
Le intercettazioni degli agenti
Nell'inchiesta sono riportate diverse intercettazioni telefoniche che, a dire della procura di Milano, rappresentano un grave indizio contro gli indagati. In una conversazione, risalente allo scorso 9 marzo, riportata nella richiesta di misura cautelare, uno degli agenti sospeso confida a un collega, rispetto a un pestaggio di cui è accusato uno degli arrestati: "Le immagini sono veramente disastrose, non sono a favore di Giovanni. (...) Nelle immagini non si vede che gli sputa sangue addosso (il minorenne, ndr), ma si vede ben altro e quello che si vede è veramente grave. Non solo schiaffi, schiaffi, calci, pugni...quello a terra. Perciò ti dico che non è un bel vedere diciamo, dai".
All'aggressione sarebbero stati presenti altri tre agenti, ma le immagini sembrerebbero restituire solo la violenza di uno. "E' caduto per terra gli ha dato due calci, due pugni e l'ha distrutto! Si vede chiaramente", dice l'agente che confessa: "Le immagini le ho viste solo io stamattina".
Cronaca
Roma, la denuncia: drogata e stuprata dopo appuntamento su...
Una ragazza di 20 anni ha denunciato di essere stata narcotizzata e violentata da due persone che aveva conosciuto su Instagram
Una ragazza di 20 anni ha denunciato di essere stata narcotizzata e stuprata da due persone che aveva conosciuto su Instagram, dopo essere stata portata con l'inganno in un appartamento alla periferia di Roma. La violenza sarebbe avvenuta il 17 aprile scorso. La ragazza è stata rintracciata davanti a un bar di via di Torrenova, in zona Torre Angela, dal fidanzato il giorno successivo grazie alla localizzazione tramite cellulare. Il giovane l'aveva chiamata molte volte ma lei non aveva più risposto al telefono.
La 20enne dopo aver conosciuto sul social i due ragazzi si sarebbe data appuntamento con loro per un aperitivo. I due si sarebbero poi offerti di darle un passaggio alla metro ma l'avrebbero invece portata in un appartamento dove si sarebbe consumata la violenza. La giovane è stata visitata al policlinico Tor Vergata e dimessa con una prognosi di 40 giorni. Sono in corso le indagini della polizia del commissariato Casilino per ricostruire quanto accaduto.