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Nomine partecipate 2023, tempi stretti per decisioni su vertici

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La stagione assembleare è alle porte e detta i tempi delle decisioni politiche nella cruciale partita delle nomine ai vertici delle grandi partecipate pubbliche, da Eni a Enel, da Leonardo a Poste, a Terna ed Enav. Decisioni attese a breve se si considera che le liste dei candidati dei nuovi consigli di amministrazione e dei collegi sindacali devono essere depositate dagli azionisti entro il 25esimo giorno precedente la data dell’assemblea e sono, inoltre, messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet e con le altre modalità, previste dalla Consob, almeno 21 giorni prima dell’assemblea.

Calendari finanziari alla mano, dunque, la prima data cerchiata di rosso è quella del 20 aprile, giorno in cui si svolgerà in un’unica convocazione l’assise di Monte dei Paschi di Siena (non a caso la prima realtà per cui è già giunta una indicazione chiara). Per il 28 aprile è convocata quella di Enav. Si passa poi a maggio con l’assemblea di Poste Italiane convocata per l’8. Poi toccherà all’Assemblea di Terna che si svolgerà in unica convocazione il 9 maggio. Ma il giorno più caldo sarà sicuramente il 10 maggio che vede la convocazione dei soci di Eni ed Enel. Se non si svolgerà in prima convocazione il 2 maggio, per quel giorno c’è anche l’assemblea di Leonardo in seconda convocazione.

La partita è, dunque, quanto mai nel vivo così come il toto-nomine dei top manager che saliranno sulla plancia di comando delle grandi aziende statali. Il fatto nuovo che contraddistingue questa tornata è la scelta di una Ceo donna, come ha indicato la premier Giorgia Meloni, nelle scorse settimane. Parole le sue che hanno allargato l’orizzonte di una rosa decisamente improntata al maschile.

ENI. Il Governo Meloni ha espresso pareri estremamente positivi per il management uscente il quale, supportato anche dai risultati molto positivi, sembrerebbe vicino alla riconferma. L’amministratore delegato Claudio Descalzi, infatti, è in pole position, per una sua riconferma e quindi per un quarto mandato. Se la riconferma di Descalzi sarebbe da intestare al Fdi, la partita del presidente invece dovrebbe essere giocata dalla Lega che sembra aver già selezionato un nome per sostituire Lucia Calvosa. Per la presidenza circola il nome di Antonio Maria Rinaldi, una ipotesi che oggi è stata accolta con reazioni forti da parte dell’opposizione con il senatore Pd Filippo Sensi e Luigi Marattin di Azione-IV che chiedono al governo una smentita (mentre l’interessato ricorda il suo passato da direttore generale della capogruppo finanziaria dell’Eni).

“Preferisco non rilasciare dichiarazioni per rispetto istituzionale dei soggetti coinvolti, governo ed Eni”, risponde, interpellato dall’Adnkronos, l’europarlamentare ed economista Antonio Rinaldi.

ENEL. Il governo in quel caso starebbe puntando alla discontinuità per i vertici. Potrebbe arrivare, al posto dell’attuale ad Francesco Starace, l’ad di Terna Stefano Donnarumma. Un altro nome che circola è quello di Flavio Cattaneo, l’attuale vice presidente esecutivo di Italo. Tra i nomi per la presidenza, negli ultimi giorni, è tornato auge quello di Paolo Scaroni che tra il 2022 e il il 2005 stato l’ad di Enel e tra il 2005 e il 2014 amministratore delegato di Eni.

LEONARDO. È ancora un rebus il rinnovo al vertice di Leonardo, che Alessandro Profumo ha guidato per due mandati. Dato in pole per mesi, l’ex ministro della Transizione energetica nel Governo Draghi, Roberto Cingolani sembra fuori dai giochi dopo il suo ingresso nel board del Fondo per l’innovazione della Nato. Si dovrebbe andare quindi verso una soluzione interna, con Lorenzo Mariani, l’attuale Ceo di Mbda Italia. Per quanto riguarda la presidenza tra i nomi che circolano in queste ore ci sono quelli di Elisabetta Belloni, l’attuale direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.

POSTE ITALIANE. E’ una delle partite più complesse. L’ad Matteo Del Fante, in carica dall’aprile 2017, resta in pole per una sua riconferma. Nel caso in cui il Governo decidesse di cambiare i vertici in pista ci sarebbe anche Flavio Cattaneo. Per la presidenza si potrebbe andare anche verso una riconferma di Maria Bianca Farina.

TERNA. Se l’ad Stefano Donnarumma dovesse sostituire Starace all’Enel in lizza per la guida del gruppo potrebbe arrivare una donna e in pole position in queste ore ci sarebbe Roberta Neri, l’ex ad di Enav. In queste ore tra i nomi che sono circolati c’è anche quello di Giuseppe Lasco, l’attuale condirettore generale di Poste Italiane. Tra gli altri nomi che circolano c’è anche quello di Giuseppina di Foggia, vicepresidente e amministratore delegato di Nokia Italia e quello di Lucia Morselli, l’attuale amministratore delegato di Acciaierie d’Italia.

ENAV. Tra i nomi che circolano, in caso di cambiamenti dell’attuale ad Paolo Simioni, ci sarebbe l’attuale presidente dell’Autorità portuale di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti. L’attuale presidente dell’Enav, Francesca Isgrò potrebbe essere riconfermata ma nel caso in cui non lo dovesse essere un’alternativa potrebbe essere Roberta Neri, che ha guidato proprio l’Enav per 5 anni dal 2015 al 2020.

MPS. Qui la partita è stata chiusa nelle ultime ore dall’annuncio del Mef che ha indicato per il prossimo Cda Luigi Lovaglio che sarà riconfermato ad mentre per la presidenza l’incarico andrà ad Nicola Maione al posto di Patrizia Grieco che si è dimessa dopo la sua nomina alla presidenza di Anima.

Ma al di là dei massimi vertici, la partita è decisamente più ampia se si considera che a scadere e ad andare a rinnovo con le assemblee di bilancio sono 142 organi sociali, di cui 94 consigli d’amministrazione e 48 collegi sindacali, in 105 società del ministero dell’Economia Finanze. Secondo i calcoli del centro studi Comar, sono attualmente composti da 610 persone, di cui 403 consiglieri e 207 sindaci. Oltre alle società quotate, vanno a conclusione i mandati triennali (2020-2022) di molte altre società come Consip, Ipzs ma anche Ita-Italia Trasporto Aereo, alcune controllate Rai; o, nel settore energia, per Gse e Sogin; e nomine sono previste anche in Cinecittà, Consap, Sogesid, Sport e Salute.

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2 giugno, Meloni brinda con Mattarella: “Alla Repubblica”

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Il presidente della Repubblica rompe gli schemi del ricevimento, sostando con la premier e le più alte cariche dello Stato sulla terrazza del Quirinale anziché nella coffee house

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Un brindisi “alla Repubblica”. Giorgia Meloni brinda con il capo dello Stato Sergio Mattarella, che la riceve rompendo gli schemi del ricevimento per la festa del 2 giugno, sostando con lei e con le più alte cariche dello Stato sulla terrazza del Quirinale anziché nella coffee house come da tradizione. E’ Mattarella che porge un bicchiere di prosecco alla premier, che intitola il brindisi “alla Repubblica”.

Il presidente della Repubblica accoglie il presidente del Consiglio al ricevimento al Quirinale mostrandole la vista su una bellissima Roma al tramonto dalla terrazza. La premier, accompagnata dal consorte Andrea Giambruno, riconosce dal Colle il suo ufficio alla Camera, e lo indica al capo dello Stato che le ha mostrato dall’alto del Quirinale Montecitorio. Con loro, sulla terrazza, anche i due presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra. Un formato inedito per questo evento – il primo dopo la lunga pausa legata al Covid – visto che solitamente il presidente della Repubblica rimaneva nella coffee house ad attendere il saluto degli ospiti al ‘padrone di casa’.

Stamani in Moldova, nel pomeriggio a Roma. Eppure la premier sembra non avvertire stanchezza e scherza con tutti al ricevimento per la festa della Repubblica. ‘Tampinata’ dai cronisti che non si staccano da lei nemmeno per un attimo, dopo aver concesso loro un selfie di gruppo scherza: “Banda di origliatori seriali”.

Poi incrocia il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo che le presenta la moglie Laura. “Ma sei proprio sicura?”, si presenta lei subito pronta alla battuta. Dunque si imbatte nel presidente del Cnel, Renato Brunetta: “Ti vedo carico, combattivo”. E i complimenti arrivano anche per il regista Enrico Vanzina: “E’ da tanto che non ti vedo, ma ti vedo proprio bene”.

I giornalisti sono sempre lì, al suo seguito. “Che stai a scrive?”, ride a uno del gruppo chiedendo di vedere il taccuino. Arriva la fedelissima Patrizia Scurti per portarla dal vicepremier Antonio Tajani, che l’attende per un colloquio riservato. “Ecco, m’ha salvato – dice Meloni ai cronisti congedandosi – che io sono una chiacchierona…”. Meloni lascia poi il Quirinale, dopo essersi intrattenuta a lungo, riservatamente, con il ministro degli Esteri, che la ‘scorta’ fino all’auto che l’attende nel cortile.

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Festa scudetto Napoli 2023, la città si prepara al 4 giugno

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Metro, bus e funicolari fino alle 2

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Napoli si prepara alla festa scudetto 2023 del 4 giugno. “La quota di turisti tifosi del Napoli, o più semplicemente appassionati di calcio, attirati a Napoli dai festeggiamenti che avverranno in città domenica per lo scudetto vinto dalla squadra di Spalletti, è sempre molto consistente e non accenna a diminuire”, sottolinea il presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno Vincenzo Schiavo.

​S​arà prolungato fino alle 2 di notte l’orario di esercizio di bus, funicolari e metropolitana domenica 4 giugno in occasione di Napoli-Sampdoria, ultima partita del campionato di Serie A in programma alle 18.30 allo stadio Diego Armando Maradona, e della festa che inizierà dopo la partita allo stadio, trasmessa sui maxischermi collocati in diverse piazze della città e in provincia. Anm, azienda del trasporto pubblico del Comune di Napoli, comunica che la Linea 1 della metropolitana limiterà alla tratta Piscinola-Dante con servizio senza interruzioni fino alle ore 2 del giorno successivo; l’ultima corsa sull’intera tratta partirà da Garibaldi alle 21.04 e da Piscinola alle 20.34, mentre l’ultima corsa notturna partirà da Piscinola per Dante all’1.26 e da Dante per Piscinola all’1.48.

Le Funicolari Montesanto, Mergellina e Centrale resteranno in servizio fino alle ore 2 del giorno successivo, così come il servizio bus delle linee ​116, 140, 151, 162, 169, 175, 182, 184, 196, C16, 204, 254 (con autobus), R5, R7, 612​, mentre​ le​ altre linee effettueranno l’esercizio ordinario festivo.​ Sarà garantito fino alle 2 anche il servizio Alibus per l’aeroporto di Capodichino, così come resteranno aperti fino alle 2 i parcheggi Argento, Chiaiano e Frullone​, mentre i parcheggi Brin e Colli Aminei resteranno aperti tutta la notte. Il servizio filobus e tram sarà invece sospeso dalle ore 17.

Corse straordinarie anche per i treni della Linea 2 della metropolitana. Trenitalia​, in accordo con Regione Campania e Comune di Napoli, farà circolare treni metropolitani della Linea 2 oltre il consueto orario di termine del servizio e fino alle 2 di notte, così da consentire un più agevole deflusso degli spettatori​ dallo stadio. In totale saranno 88 le corse supplementari in partenza dalla stazione di Napoli Campi Flegrei, di cui 44 in direzione Napoli San Giovanni-Barra e 44 in direzione Pozzuoli.​

Anche i servizi ferroviari gestiti da Eav, holding dei trasporti della Regione Campania, saranno rafforzati domenica 4 giugno. La linea ferroviaria Cumana sulla tratta Mostra-Montesanto sarà prolungata con ultime corse da Mostra alle 2.06 con arrivo a Montesanto alle 2.16 e da Montesanto all’1.41 con arrivo a Mostra all’1.50.

Sulla tratta Montesanto-Fuorigrotta saranno effettuate le seguenti corse aggiuntive: da Montesanto alle ore 2 con arrivo a Fuorigrotta alle 2.08 e da Montesanto alle ore 2.20 con arrivo a Fuorigrotta alle 2.28. Le biglietterie di Montesanto, Fuorigrotta e Mostra resteranno aperte al pubblico fino a fine servizio. Prolungata anche la linea metropolitana Piscinola-Aversa, con ultima corsa da Piscinola all’1.45 con arrivo ad Aversa all’1.58 e da Aversa all’1.45 con arrivo a Piscinola all’1.58.

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Cronaca

SuperEnalotto, centrato 5+1 da oltre 600mila euro a Cagliari

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La combinazione vincente

I numeri dell’estrazione vincente del SupErenalotto di oggi, 1 giugno 2023: 2, 37, 64, 83, 89, 90. Jolly: 34. SuperStar: 23. Nessun ‘6’ al concorso di oggi del SuperEnalotto, mentre è stato centrato un ‘5+1’ a cui vanno 647.063,27 euro a Quartucciu in provincia di Cagliari, presso la tabaccheria Punto Centrale di Giuseppe Pisu. Sono stati realizzati due ‘5’, che vincono 104.525,61 euro ciascuno: uno a Vezzano Ligure nello spezzino e l’altro a Busnago nella provincia di Monza e Brianza. L’ultimo ‘6’ da 73,8 milioni di euro è stato centrato il 25 marzo 2023 grazie a una giocata on line. Il jackpot a disposizione del ‘6’ per il prossimo concorso sale a 39.300.000 di euro.

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Maltempo oggi Sardegna, disagi nel Sassarese: salvata donna disabile

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Un violento acquazzone ha creato disagi nella zona di Olmedo, non lontano da Alghero

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Continua l’ondata di maltempo in Sardegna, specialmente nel Sassarese. Un violento acquazzone ha creato disagi nella zona di Olmedo, non lontano da Alghero. Tra le tante chiamate ricevute, al comando dei vigili del fuoco di Sassari è arrivata una richiesta di soccorso urgente per una donna disabile che si trovava in uno scantinato che si stava allagando. La squadra del 115 è riuscita ad arrivare in tempi rapidi nell’abitazione di Olmedo e a portare in salvo la donna.

A pochi chilometri di distanza le acque di un canale del lago Cuga hanno invaso la Statale 127 bis e alcune auto sono rimaste intrappolate. L’intervento dei vigili del fuoco è ancora in corso, ma tutte le persone coinvolte sono state messe al sicuro e la situazione adesso è sotto controllo.

Sempre nelle campagne di Olmedo disagi si sono registrati a un rifugio per animali. L’acqua ha allagato la fattoria didattica con la titolare che ha lanciato disperati appelli sui social perché aveva paura che i tanti animali che sono ospitati lì venissero travolti dall’acqua. È scattata una mobilitazione e, passato il temporale, la situazione è tornata alla normalità. “Tutti gli animali sono salvi”, è stato il messaggio rassicurante dopo la grande paura.

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Cronaca

Vaticano, uomo si denuda nella Basilica di San Pietro

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E' salito sull'altare maggiore, la scena è stata ripresa da un gruppo di fedeli

Un uomo, poco prima della chiusura ai turisti della Basilica di San Pietro, è salito sull’altare maggiore denudandosi. La scena è stata ripresa da un gruppo di fedeli e diffusa su Telegram al canale ‘Welcome to favelas’.

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Politica

Offese a Kyenge, Calderoli condannato a 7 mesi

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La condanna nel procedimento per diffamazione aggravata dalla matrice razziale nei confronti dell'ex ministra dell'Integrazione

Il Tribunale di Bergamo ha condannato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli a 7 mesi, nel procedimento per diffamazione aggravata dalla matrice razziale nei confronti dell’ex ministra dell’Integrazione Cecile Kyenge. L’esponente leghista il 13 luglio 2013 definì “orango” la ministra del Pd, alla festa della Lega di Treviglio di Bergamo durante un comizio.

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Cronaca

Naufragio Cutro, primi indagati: disposti interrogatori e perquisizioni

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L'inchiesta della procura di Crotone tenta di fare luce sui mancati soccorsi all'imbarcazione naufragata

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La procura della Repubblica di Crotone ha iscritto i primi nomi nel registro degli indagati per il naufragio di Cutro (Kr) avvenuto nella notte fra il 25 e il 26 febbraio scorso e che costò la vita a 94 persone (circa 30 i dispersi). Gli inquirenti hanno disposto una serie di perquisizioni e interrogatori. L’inchiesta della procura di Crotone tenta di fare luce sui mancati soccorsi all’imbarcazione naufragata.

Ecco uno dei passaggi principali del decreto di perquisizione personale, locale, informatica e contestuale sequestro disposto dalla procura di Crotone nell’ambito dell’indagine sul naufragio: “Rilevato che nella telefonata intercorsa alle ore 23:49 tra l’operatore del Roan della Guardia di Finanza di Vibo Valentia e il capo turno della sala operativa della Guardia Costiera, registrata sul server del Mrsc di Reggio Calabria, l’operatore del Roan, su indicazione dell’Otc di turno, notiziava l’operatore della CP dell’impiego della ‘vedetta 5006’; in tale conversazione l’operatore della CP riferiva che, sebbene in quel momento non era presente alcuna loro imbarcazione in mare, avrebbe potuto allertare una unità dispiegata presso l’Ucg di Crotone o, in alternativa, presso l’Ucg di Roccella Ionica, ricevendo rassicurazioni da parte dell’operatore della Guardia di Finanza; rilevato che, nonostante quanto riferito alla sala operativa della CP e attestato” dall’Otc di turno “dall’annotazione redatta del comandante della vedetta ‘V.5006’, emergeva che la predetta imbarcazione, in quei momenti, lungi dall’essere in navigazione alla ricerca del target, si trovava, in realtà, all’interno del porto di Crotone”.

Il procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia, nel decreto di perquisizione e contestuale sequestro disposto nell’ambito dell’indagine sul naufragio, scrive ancora, riferendosi alle annotazioni sul giornale di bordo della motovedetta V.5006 della Gdf: “Le modalità di redazione del ‘Giornale di Chiesuola’ inducono a ritenere che le circostanze presenti alle pagine 37, 38, 39 e 40, verificatesi in momenti antecedenti al disastro, quindi in una situazione non di emergenza, siano state annotate successivamente ai fatti”. Il documento, infatti, rilevano i pm, “risulta composto di n. 6 (sei) facciate e presenta delle significative anomalie atteso che i fogli non presentano numerazione progressiva”.

Nel decreto di perquisizione e sequestro, il procuratore Capoccia fa tra l’altro riferimento a una conversazione tra l’operatore della sala operativa del Roan di Vibo e l’operatore della sala operativa dell’Mrsc (Maritime rescue sub centre) di Reggio Calabria: “Successivamente all’inversione di rotta delle imbarcazioni in uso Guardia di Finanza, tra le ore 03:58:03 e le ore 03:59:38”, quindi successivamente anche all’orario indicato dagli operatori, “intercorreva un’ulteriore conversazione tra l’operatore della sala operativa del Roan di Vibo e l’operatore della sala operativa dell’Mrsc di Reggio Calabria (sempre captata sui server della CP) durante la quale, sebbene il target fosse monitorato da circa 24 minuti, l’operatore di sala riferiva: ‘Anche noi dal… dal radar al momento non battiamo nulla'”.

Nel chiarire le motivazioni che rendono “assolutamente indispensabile procedere alla perquisizione informatica dei cellulari in uso agli indagati”, la procura mette in luce tra l’altro anche come “al fine di procedere ad una compiuta ricostruzione del fatto e comprendere le ragioni sottese a simili scelte operative, al ritardo accumulato nell’operazione della Gdf e alla mancata comunicazione della posizione del natante alla Capitaneria di Porto, si cercava di acquisire le comunicazioni di servizio intercorse tra gli operatori della Guardia di Finanza impegnati nel servizio quella notte ma – si legge nel decreto – sui server in uso alla Guardia di Finanza, non veniva ritrovata alcuna traccia audio”.

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Cronaca

Giulia Tramontano, il fidanzato Impagnatiello: “Cadavere in auto fino a mercoledì”

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"L'ho colpita al collo per non farla soffrire"

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Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della compagna Giulia Tramontano, la 29enne incinta di 7 mesi uccisa a Senago, avrebbe girato in auto con il cadavere della donna fino a mercoledì scorso, dopo averlo tenuto nascosto in un box e aver provato a bruciarlo prima con dell’alcol e poi con della benzina. “Martedì mattina verso le 7, vado in cantina e tiro fuori il corpo trascinandolo verso il box – si legge nel verbale della confessione del 30enne -. Poi porto la macchina nel box e carico il corpo nel bagagliaio”.

“Lascio il corpo di Giulia nella macchina fino alla notte di mercoledì quando decido di gettarlo, intorno alle 02.30 del mercoledì in quel posto che già conoscevo e dove poi è stato rinvenuto e che ho comunicato ai carabinieri”.

Impagnatiello precisa inoltre che “da quando ho messo il corpo di Giulia nel bagagliaio martedì, io ho comunque usato la macchina andandoci in giro con il cadavere nel bagagliaio”.

Durante la confessione dell’omicidio della compagna Giulia Tramontana, Alessandro Impagnatiello ha raccontato che la 29enne incinta si sarebbe procurata dei tagli sulle braccia da sola, con il coltello con cui stava cucinando. “Mi diceva che non voleva più vivere”, racconta il 30enne reo confesso che, scrivono l’aggiunta Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo nel decreto di fermo, “ha dimostrato di essere in grado di mentire ripetutamente e di cambiare più volte versione dei fatti”. Agli inquirenti Impagnatiello ha raccontato, quindi, che la compagna “si era già inferta qualche colpo all’altezza del collo” e allora “per non farla soffrire, le ho inferto anche io tre o quattro colpi all’altezza del collo”. A quel punto la donna, incinta di 7 mesi, sarebbe “stremata a terra e io le dicevo che era finita e che doveva riposarsi”. Durante l’accoltellamento, durato a quanto riferisce l’uomo “pochi minuti”, Giulia avrebbe “tentato di divincolarsi in maniera debole” e senza urlare.

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Politica

2 giugno, Meloni scherza con Landini e Bombardieri: “Non saluta sindacati?”’

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Siparietto nel ricevimento al Quirinale

Saluta Lino Banfi, poi, mentre si dirige dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni -rientrata dalla Moldova per non mancare al ricevimento ai Giardini del Quirinale per il 2 Giugno – si imbatte nei segretari di Cgil e Uil Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, che la fermano con una battuta: “Presidente, se non saluta i sindacati….”. Meloni si ferma per un saluto, dunque ricambia pronta la battuta: “Non mi fate polemica anche qui, eh…”.

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Salute e Benessere

Lupus, Iaccarino (UniPd): “Biologici riducono danni organi e articolazioni”

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Al MiCo di Milano in corso il Congresso Eular

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“Il lupus eritematoso sistemico (Les) è una malattia reumatica autoimmune, ciò vuol dire che il sistema immunitario agisce non solo contro gli agenti esterni, come batteri e virus, ma anche contro organi e apparati dello stesso organismo. Può quindi attaccare qualsiasi organo e apparato, e quelli più frequentemente colpiti sono le articolazioni, la cute e i reni. Il paziente con il lupus rischia di vedere compromessa la funzionalità di alcuni organi, oltre che la qualità della vita. In alcuni casi più gravi è messa a rischio anche la sopravvivenza stessa del paziente”. Lo ha ricordato Luca Iaccarino, professore associato di Reumatologia all’università di Padova, a margine del Congresso Eular (European Congress of Rheumatology) 2023, in svolgimento al MiCo di Milano dal 31 maggio al 3 giugno, facendo il punto sulle cure per il Les.

La terapia che si è rivelata vantaggiosa in termini di percentuale di pazienti che raggiungono una risposta e nei migliori dei casi la remissione è quella basata sui farmaci biologici, come belimumab, impiegata nei pazienti con lupus da circa dieci anni: “In alcuni soggetti, la terapia con farmaci biologici, come belimumab – ha spiegato Iaccarino – ha garantito la riduzione dell’accumulo di danno, cioè la compromissione della funzionalità degli organi, delle articolazioni, del rene. Traggono beneficio dalla terapia con farmaci biologici anche gli aspetti dermatologici, come le cicatrici cutanee. Questi farmaci hanno sicuramente aiutato a migliorare la qualità della vita di questi pazienti”.

A dimostrare l’efficacia della terapia con farmaci biologici nella riduzione del danno d’organo sono i risultati dello studio italiano ‘BeRLiSS: belimumab in real life setting study’, coordinato proprio dal centro di Padova e che ha coinvolto quasi 500 pazienti con lupus eritematoso sistemico, trattati con belimumab e seguiti dai 24 centri specializzati presenti sul territorio nazionale: “Questo studio non solo ha confermato i dati che avevamo potuto vedere nei trial randomizzati controllati – ha concluso il professore – ma ha anche dimostrato la capacità di questo farmaco di ridurre le riacutizzazioni della malattia e l’accumulo di danno in questi pazienti”.

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