Economia
Milo e Tina, le mascotte delle Olimpiadi Milano Cortina in...
Milo e Tina, le mascotte delle Olimpiadi Milano Cortina in tour negli uffici Deloitte a Milano
La visita ha rappresentato l’occasione per presentare ai due ospiti speciali le persone di Deloitte e gli spazi della sede principale di Deloitte Italia a Milano
In una giornata fuori dal comune Deloitte, presso gli uffici della sede di Milano, ha accolto Milo e Tina, le Mascotte ufficiali di Milano Cortina 2026, i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che verranno ospitati dal nostro Paese tra meno di due anni e di cui Deloitte è Professional Services Partner. La visita ha rappresentato l’occasione per presentare ai due ospiti speciali le persone di Deloitte e gli spazi della sede principale di Deloitte Italia, a Milano in Via Tortona 25.
Ad accogliere Mila e Tino, oltre al CEO di Deloitte Italia, Fabio Pompei, si sono presentate numerose persone di Deloitte che non hanno perso l’occasione unica per farsi un selfie con i due simpatici ermellini.
“Ci avviciniamo a grandi passi verso Olimpiadi e Paralimpiadi e ci sentiamo sempre più parte di questo grande evento” dichiara Fabio Pompei, CEO di Deloitte Italia. “La presenza speciale di Milo e Tina presso i nostri uffici ha creato un legame ancora più forte tra Deloitte e Milano Cortina 2026, un grande evento su scala globale che rafforzerà la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. I valori che le Mascotte stanno portando e continueranno a portare in tour sono i medesimi in cui Deloitte si riconosce: la diversità come ricchezza, l’aiuto reciproco, la collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni e il rispetto per l’ambiente. Siamo sinceramente orgogliosi di aver ospitato Milo e Tina e di aver creato un’occasione per permettere alle nostre persone di conoscere le Mascotte ufficiali. Per noi si è trattato di un momento simbolico, rappresentativo della nostra vicinanza alla Fondazione Milano Cortina 2026 e, più in generale, della nostra vitale partecipazione a quello che è l’evento sportivo per eccellenza”.
Durante questa giornata da “consulenti” vissuta in ufficio da Milo e Tina, per Deloitte c’è stata l’occasione di raccontare il proprio impegno professionale, l’attenzione verso le proprie persone e la società.
Deloitte Italia supporta la Fondazione Milano Cortina 2026 in un progetto ambizioso e complesso, fondamentale e strategico per tutta l’Italia, un’opportunità che ha scelto di cogliere proprio per la sua presenza capillare sul territorio nazionale, in linea con gli obiettivi del proprio network di supporto all’economia locale e al Made in Italy. Inoltre, la partnership tra Deloitte Italia e la Fondazione Milano Cortina 2026 – che segue quella decennale tra Deloitte Global e il Comitato Olimpico Internazionale e che riguarderà cinque edizioni dei Giochi, sia estivi sia invernali – rientra a pieno titolo negli obiettivi di Impact for Italy, il programma lanciato dal network di Deloitte Italia a gennaio 2020, per contribuire alla crescita del sistema Paese attraverso soluzioni sostenibili e innovative, adeguate alle nuove esigenze.
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Pa, Pucci (Telecomunicazioni): “Sistemi di...
Il report durante gli Stati generali, i dati emersi dall’indagine
“Abbiamo fatto un'indagine per capire livelli di adozioni livelli Iot all'interno delle amministrazioni e per fornire nostro supporto nel superare difficoltà incontrate”. Si parla di questo nella relazione ‘Indagine adozione IoT: primi riscontri e valutazioni’, di Mario Pucci, Commissione telecomunicazioni. Il tutto durante gli "Stati generali delle ingegnerie digitali" in corso di svolgimento a Milano, su iniziativa dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano. "Una questione è la gestione dei dati legata al fattore sicurezza, che non deve essere fatta a posteriori, ma deve essere prevista in prima fase progettazione di servizi. C'è anche preoccupazione rispetto delle regole e alle finalità dei trattamenti dei dati raccolti da sistemi di sensoristica". Pucci aggiunge: "Abbiamo diviso l'indagine in due parti, proponendo monitoraggi possibili: abbiamo chiesto quale fosse l'interesse per i sistemi di monitoraggio e a mani piene ha riscosso molta importanza la valutazione della qualità dell'aria e dell'acqua potabile. Così come poi la questione della manutenzione preventiva di strutture come ponti e terreni, la sicurezza urbana, la videosorveglianza e la mobilità".
Economia
Innovazione, Iannicelli (Ordine Ingegneri): “Digital...
Il presidente della Commissione Tlc durante gli Stati generali: 'Portare la fibra alle nostre imprese'
“Nelle digital skill degli individui tra i 16 e i 74 e siamo quart’ultimi, un paio di anni fa eravamo ultimi: le nostre competenze digitali sono inferiori in tutta Europa. Sono e rimarranno tali”. Questa la fotografia scattata da Carmelo Iannicelli, presidente Commissione Telecomunicazioni agli "Stati generali delle ingegnerie digitali" a Milano, evento dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano. “L'Europa sta iniziando a crescere di più negli ultimi anni rispetto a noi. Abbiamo un limite di competenze limitato e un trend ancora più basso. È vero che è importante il tema infrastrutture e lo stiamo affrontando, ma questi sono i veri problemi da approcciare”, prosegue Iannicelli. A differenziare la situazione italiana rispetto all’Europa è anche il tessuto industriale specifico dell’Italia, con la maggior parte delle imprese che conta fino a 10 dipendenti e che rende le strutture più deboli. “Dobbiamo cercare di aiutare le nostre aziende perché effettivamente la fibra venga fornita loro”, aggiunge. “Il nostro sistema-Paese si basa sulle piccole medie imprese ed è giunto il momento perché si vada in maniera mirata verso di loro, facendo piani congiunti in ambito nazionale. Dobbiamo strutturarci, partendo con una convenzione con i Comuni per indirizzare correttamente gli investimenti”.
Economia
Peste suina: Canada blocca export prosciutti Parma,...
Il grido d'allarme del Consorzio del Prosciutto di Parma e Assica, interpellati dall'Adnkronos, alla luce della nuova zona II in Italia nel parmense e per le conseguenze sull'export extra Ue.
"C'è tanta, tanta preoccupazione. Da oggi il Canada è un mercato chiuso per tutti i prosciutti e salumi che provengono dalla zona di restrizione II che comprende tra gli altri i comuni di Collecchio, Felino, Fornovo, Varano, in provincia di Parma, ad alta vocazione suinicola mentre gli Stati Uniti hanno una misura simile ma solo per i prodotti a breve stagionature e quindi sono salvi i prosciutti crudi stagionati, quindi il prosciutto di Parma è salvo per gli Usa". E' quanto afferma Davide Calderone, direttore di Assica, l'Associazione industriali delle carni e dei salumi di Confindustria, interpellato dall'Adnkronos sulla questione della peste suina africana e sulla sua diffusione in Italia tra i cinghiali.
"Ci raggiungono ulteriori limitazioni a quelle già in atto e questo preoccupa molto. -afferma Calderone - Il problema diventa più urgente ora perché le zone sottoposte a restrizione cominciano ad essere quelle dove ci sono tanti salumifici, inizialmente riguardavano l'Alta Liguria e il Piemonte dove ci sono pochissimi salumifici e pochi allevamenti, ora invece sono coinvolte anche le zone ad altissima vocazione di prosciuttifici e salumifici (Parma)". "Riteniamo sia ancora possibile intervenire e chiediamo che il governo e la struttura commissariale decidano di intervenire ponendo recinzioni per salvaguardare le zone ad alta vocazione suinicola e produttiva. E' fondamentale recintare. Chiediamo dunque che ci sia un cambio di passo, dopo il peggioramento della situazione con le nuove zone di restrizione che si stanno allargando. E' una situazione economica molto problematica".
Forte preoccupazione anche dal Consorzio del Prosciutto di Parma. "Segnaliamo che le elevate garanzie sanitarie fornite dalla lunga stagionatura del nostro prodotto permettono di mantenere aperti importanti sbocchi per le nostre esportazioni come gli Stati Uniti e l’Australia. L’unico cambiamento di rilievo riguarda il Canada, Paese che rappresenta il 2,5% del nostro export, verso il quale le aziende produttrici di Prosciutto di Parma situate in zona di restrizione II (ovvero quelle in cui la Psa è presente nel cinghiale) non possono spedire il loro prodotto". E' quanto afferma Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. "Il nostro auspicio è che tutte le iniziative intraprese dal Ministero della Salute, dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, dal Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dalle Regioni competenti portino al contenimento ed eradicazione del virus, e a tutti va l’invito a compiere un ulteriore sforzo per raggiungere al più presto questo fondamentale obiettivo" conclude Utini.