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Svolta nel mercato dell’oro in Italia, con un crollo...
Svolta nel mercato dell’oro in Italia, con un crollo del 26%. Un’analisi di Paolo Cattin, esperto di fama mondiale
Milano, 24 gennaio 2024 - In un mercato globale dove l'oro è da sempre considerato un rifugio sicuro per gli investitori, l'Italia sta vivendo un periodo di significativa turbolenza a causa di recenti cambiamenti legislativi. Il valore dell'oro da investimento nel paese ha subito un crollo del 26%, un fenomeno che si distacca notevolmente dalla tendenza generale osservata in altri paesi. Paolo Cattin, riconosciuto esperto mondiale nel settore dell'oro e degli orologi, fornisce un'analisi approfondita su come un cambiamento apparentemente tecnico nella tassazione possa avere un impatto radicale sul panorama degli investimenti in metallo prezioso.
Secondo Paolo Cattin si sta assistendo a un fenomeno senza precedenti nel mercato italiano dell'oro. Un cambiamento legislativo che, seppur tecnico, ha l'effetto di una tempesta perfetta, alterando radicalmente le prospettive per gli investitori nel settore.
Il percorso dell'Italia verso questo punto critico inizia con l'adozione della Legge n.7 del Gennaio 2000, che ha segnato un'era di nuove opportunità per gli investitori italiani. Questa legge ha aperto le porte all'acquisto e alla vendita di oro da investimento, esentandolo dall'IVA e rendendolo così un'opzione attraente per un ampio spettro di investitori. Cattin sottolinea come l'introduzione della Legge n.7 abbia rappresentato un momento di svolta, democratizzando l'accesso all'oro e offrendo un regime fiscale favorevole.
Tuttavia, la situazione ha preso una svolta drastica con l'aumento della tassazione sulla rivendita di oro da investimento. Questa modifica ha trasformato un terreno fertile per gli investitori in un ambiente ostile, con una tassazione che è balzata a un gravoso 26%. Secondo l’esperto, questo incremento ha avuto l'effetto di un terremoto, scuotendo le fondamenta del mercato e trasformando Milano, un tempo vivace centro di commercio dell'oro, in una città ora segnata da un notevole calo degli scambi di oro.
Il colpo finale è stato inferto dalla legge di bilancio del 01 Gennaio 2024. Questa nuova normativa ha introdotto un regime fiscale implacabile: in assenza di documentazione che attesti il valore iniziale dell'investimento in oro, la tassazione si applica sul totale ricavato dalla vendita, al tasso del 26%. Per Cattin, questo cambio normativo evidenzia l'importanza cruciale della conservazione delle fatture di acquisto e crea una disparità evidente tra gli investitori.
In questo contesto, diventa fondamentale agire con prudenza e strategia. Il suggerimento di Cattin agli investitori è di essere estremamente scrupolosi nell'acquisto di lingotti e monete da investimento: la prova di acquisto non è più un semplice documento, ma diventa un baluardo fondamentale contro una tassazione esorbitante.
Questo cambiamento legislativo ha trasformato il settore dell'oro da un simbolo di stabilità in un territorio incerto e rischioso. Cattin sottolinea come l'Italia, con questa nuova tassazione, emerga come un caso singolare nel panorama mondiale, sollevando interrogativi seri sulla convenienza dell'investimento nel prezioso materiale nel nostro paese.
In un mercato che evolve rapidamente, la vigilanza e l'informazione diventano quindi elementi chiave. Come ribadisce nuovamente Cattin, è fondamentale che gli investitori rimangano attenti e informati: le nuove regole richiedono infatti una comprensione approfondita per navigare con sicurezza. Questa situazione in Italia serve da monito per gli investitori a livello globale, ricordando che anche i mercati più stabili possono essere soggetti a cambiamenti legislativi inattesi e significativi.
In conclusione, l’esperto sottolinea che questo è un periodo critico per il mercato dell'oro in Italia. Gli investitori devono essere consapevoli dei rischi e agire con una strategia ben ponderata. La storia dell'oro nel nostro paese ci insegna che nessun investimento è immune da cambiamenti, sottolineando l'importanza di un'accurata pianificazione e di una profonda comprensione delle dinamiche fiscali.
https://paolocattin.ch/
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SNAI – Formula 1: Verstappen sempre davanti a tutti....
Il campione in carica, tornato a vincere in Giappone, resta il grande favorito, con Leclerc, Sainz e Perez a 10. Il belga, miglior tempo nelle qualifiche per la gara del sabato, vuole giocarsi le sue chance
Milano, 19 aprile – Dopo un solo Gran Premio di astinenza, Max Verstappen è tornato a vincere in Giappone. L’olandese, che non era salito sul gradino più alto del podio in Australia, si è subito ripreso lo scettro a Suzuka e promette di dominare anche nel Gp di Cina, che si disputa sul circuito di Shanghai. Le quote Snai, come sempre, sono tutte dalla parte del pilota della Red Bull, favorito a 1,30, seguito dal terzetto formato da Leclerc, Sainz e Perez, tutti a 10. Le Ferrari sperano comunque nel podio: un piazzamento tra i primi tre, sia per Leclerc che per Sainz, paga 1,65.
Gara sprint A Shanghai, nella giornata di sabato, si disputa anche la prima Gara Sprint della stagione: il miglior tempo nelle qualifiche di Lando Norris ha portato il belga, a 4,25, subito dietro Verstappen, sempre favorito a 1,65, con Hamilton sul gradino più basso del podio della lavagna a 10. Sainz, Alonso e Perez a 15, Leclerc addirittura a 20.
Qualifiche Dopo la Sprint, sarà il turno delle qualifiche per definire la griglia di partenza della gara: anche in questo caso, c’è ovviamente Verstappen in testa alla fila a 1,65. Dietro, Perez, Leclerc e Sainz a 6,50.
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Snaitech e il suo approccio omnichannel
Seconda giornata di IGE - Italian Gaming Expo: Alessandro Graziosi sul palco per parlare di multicanalità e omnicanalità nel gaming online
Roma, 19 aprile 2024 – Dopo il successo della prima giornata di IGE – Italian Gaming Expo, Snaitech torna sul palco del Palazzo dei Congressi affrontando un tema di grande attualità: il rapporto tra canale fisico e digitale applicato al settore gaming. Il lockdown ha riscritto le regole della quotidianità e ha imposto una potente accelerazione ad alcuni trend già in corso. Nel mondo del gioco la propulsione dettata dalla “nuova normalità” è stata impetuosa, una rivoluzione digitale rafforzata dall’avvento dell’Intelligenza Artificiale e dalla grande corsa a creare esperienze di gioco il più possibile personalizzate capaci di andare incontro ai gusti e alle aspettative degli utenti. A cambiare è stata anche la loro modalità di fruizione del gioco, con una propensione sempre più marcata al continuo passaggio fluido tra online e retail. Uno scenario che emerge in modo estremamente chiaro anche dalla survey presentata da Andrea Manusardi, Senior Research Manager BVA Doxa, in apertura della conferenza “Trasformare la Diversificazione in Vantaggio: Multicanalità e Omnicanalità nel Gaming Online” nel corso della quale si sono confrontati Alessandro Graziosi Chief Digital Officer di Snaitech, Alessandro Fiumara, Managing Director Digital & Betting - CEO GBO Italy Lottomatica e Marco Bedendo, Direttore Generale, Microgame. Secondo la ricerca BVA Doxa, l’85% degli utenti si dichiara multicanale solamente il 15% utilizza in via esclusiva l’online rendendo evidente come la divisione rigida tra canali di fruizione dell’esperienza di gioco appare quanto mai superata e obsoleta. “Sposare il concetto di omnicanalità oggi vuol dire riconoscere quella che è una tendenza ampiamente dimostrata. Se per l’online possiamo puntare su un’offerta più ampia a cui il nostro utente può accedere ovunque si trovi e in qualunque momento, per il retail a fare la differenza saranno i servizi e la socialità” ha commentato Graziosi ”Per questo in Snaitech, oltre a rafforzare l’engagement digitale, stiamo declinando un concetto di user experience che partirà dai touch point digitali e si espanderà a quelli presenti nei punti vendita ponendo il cliente al centro ed i canali intorno in un ecosistema da fruire con la stessa familiarità e confidenza a seconda delle occasioni”.
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Biosimilari: una strategia globale europea per non sprecare...
L’appello della 20a conferenza annuale sui farmaci biosimilari promossa da Medicines for Europe in chiusura oggi ad Amsterdam
Roma, 19 aprile 2024 – Semplificazioni normative, snellimento burocratico e politiche di prezzo intelligenti e lungimiranti per ampliare l’accesso alle terapie biologiche non protette da brevetto che cambiano e salvano la vita a milioni di pazienti europei, riducendo le disuguaglianze di accesso e il peso delle malattie croniche.
A sollecitare decisioni urgenti per non perdere nei prossimi decenni opportunità di cura e un fondamentale apporto alla sostenibilità dei sistemi sanitari (risparmi cumulativi di 50 miliardi di euro dal 2006, 10 miliardi di euro solo nel 2023) i partecipanti alla 20a conferenza annuale sui farmaci biosimilari promossa da Medicines for Europe (l’associazione europea dei produttori di generici, biosimilari e Value Added Medicines), in chiusura oggi ad Amsterdam.
“Una strategia globale sui medicinali biosimilari per l’Europa – scrivono in un comunicato – deve responsabilizzare ulteriormente tutti gli attori del mondo della salute; accelerare la razionalizzazione dei processi regolatori per garantire che i pazienti europei possano accedere ad un più ampio numero di farmaci biologici; affrontare efficacemente le barriere e incoraggiare una sana concorrenza nel settore dei farmaci biologici; sostenere e far crescere gli investimenti dei produttori di biosimilari anche nelle biotecnologie di prossima generazione, in quanto settore sanitario ed economico strategico”.
Obiettivi condivisi da Marco Forestiere (Country Head Italy di Sandoz e vicepresidente di Egualia con delega per i biosimilari): «Nel nostro Paese - spiega - è indispensabile rivedere il meccanismo di governance della spesa farmaceutica per creare un sistema industriale più sostenibile, a partire dal superamento del meccanismo del payback. I biosimilari sono inclusi nel conteggio della spesa, pur rappresentando una spesa virtuosa, un fattore di risparmio. Allo stesso modo andrebbero adottati nelle gare pubbliche parametri di valutazione che oltre al prezzo tengano conto di anche di ulteriori indicatori qualitativi, immaginando magari dei sistemi premianti che consentano alle Regioni di reinvestire parte del risparmio generato in farmaci innovativi e servizi al paziente».
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Egualia
Sara Todaro
Mob. +39 348 9009082
sara.todaro@egualia.it
www.egualia.it
EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.