Cronaca
Marco Raduano arrestato in Francia, il boss del Gargano era...
Marco Raduano arrestato in Francia, il boss del Gargano era evaso da Badu’ e Carros un anno fa
Arrestato in Spagna anche il braccio destro del boss Gianluigi Troiano
E' stato arrestato in Corsica Marco Raduano, boss della mafia garganica che era evaso quasi un anno dal carcere di massima sicurezza di Badu' e Carros, in provincia di Nuoro in Sardegna. L'uomo, 40 anni di Vieste, era riuscito a fuggire utilizzando il classico lenzuolo annodato e calandosi lungo le mura del penitenziario. Le immagini della sua fuga erano state riprese da una telecamera.
Arrestato in Spagna anche Gianluigi Troiano, considerato dagli inquirenti il braccio destro di Raduano.
Raduano è stato bloccato nella città di Bastia dai militari del Ros col supporto, nella fase esecutiva, della gendarmeria francese e della Unidad central operativa della guardia civil spagnola che hanno dato esecuzione ai mandati di arresto europeo emessi dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Bari, su richiesta della procura distrettuale.
Raduano e Troiano, fanno sapere i carabinieri, erano condannati per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’attività dell’associazione, operante da almeno un decennio nel comprensorio di Vieste, il clan Raduano.
Troiano, ricordano i carabinieri, era evaso dagli arresti domiciliari che scontava a Campomarino (Campobasso) nel settembre 2021 e da quel momento aveva fatto perdere le proprie tracce. E' stato rintracciato a Otura, piccolo centro nei pressi di Granada, in Spagna, e ora dovrà scontare la pena di 9 anni e 2 mesi di reclusione. Come ricordano gli investigatori, Raduano è imputato nel processo, ancora in corso, per l’omicidio di Giuseppe Silvestri, avvenuto a Monte Sant’Angelo (Foggia) il 21 marzo 2017, e per l’omicidio di Omar Trotta, avvenuto a Vieste il 27 luglio 2017, reato quest’ultimo per il quale è anche imputato, in concorso, Troiano.
Cronaca
Premio Sarzanini, tra i premiati Antonietta Ferrante...
Il riconoscimento anche al regista Marco Bellocchio
Un premio alla passione e al rigore. La terza edizione del premio Mario Sarzanini, specialista della cronaca giudiziaria morto tre anni fa, è stato assegnato al regista Marco Bellocchio per il film e la serie tv su Aldo Moro, a Francesca Fagnani (nella foto con il direttore dell'Adnkronos, Davide Desario) per le interviste da belva su Rai2; a Fabio Tonacci del quotidiano La Repubblica per i reportage in Israele.
Tra gli otto vincitori del premio patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio la giornalista dell’Adnkronos Antonietta Ferrante per le agenzie di stampa, Giuseppe La Venia del Tg1 per la tv, Fabiana Cofini (RaiNews.it) per il web, Sara Graziani della Casa internazionale delle donne per la categoria degli uffici stampa e Simone Spetia (Radio24) per la radio.
Cronaca
Mafia, Rando (Pd): “Orgogliosa di Roma Tre che...
‘Importante far capire senso responsabilità’
“Credo che sia una cosa lodevole quando un’università attenziona il fenomeno della mafia e ne dà conoscenza. Dedicare alle vittime delle mafie le aule dell’ateneo, significa dare nome e cognome a delle storie per la cultura della legalità”. Lo ha detto la senatrice del Partito democratico e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Vincenza Rando, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Io sono orgogliosa di Roma Tre perché è importante far capire il senso di responsabilità”, ha concluso la Senatrice.
Cronaca
Mafia, Borrometi (Articolo21): “Roma Tre ci ricorda...
‘Non giratevi dall’altra parte’
“Io sono veramente contento di essere qui oggi perché ho partecipato lo scorso anno ad un’iniziativa con Paolo Siani, fratello di Giancarlo, nella quale nacque la promessa del Rettore di Roma Tre di intitolare 12 aule alle vittime di Mafia. Sono orgoglioso soprattutto perché, oggi, un liceo di Partinico ha negato l’intitolazione a Peppino Impastato. Oggi Roma Tre ci ricorda quanto è importante la memoria”. Così il presidente di Articolo21, Paolo Borrometi, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Quando 12 anni fa ho iniziato a denunciare la mafia nel mio territorio, mi sono reso conto quanto sia importante che i giornalisti non girino lo sguardo altrove - ha concluso il presidente di Articolo21 - Dobbiamo ricordare che l’articolo 21 della nostra Costituzione non è soltanto il diritto e il dovere del giornalista di informare, ma anche il diritto del cittadino ad essere informato, così da poter permettergli di scegliere da che parte stare".