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Morto Denny Laine, fondò i Wings con Paul McCartney: aveva...
Morto Denny Laine, fondò i Wings con Paul McCartney: aveva 79 anni
L'ex Beatles piange l'amico: "Era un grande talento con un buon senso dell'umorismo ed era sempre pronto ad aiutare gli altri"
Addio a Denny Laine, fondatore dei Wings insieme a Paul McCartney. Il cantante e chitarrista è morto a Naples, in Florida, all'età di 79 anni dopo una lunga battaglia contro una malattia polmonare interstiziale. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie Elizabeth Mele Hines, sposata lo scorso luglio, con un post pubblicato sui social media. Laine dette vita anche alla band The Moody Blues.
Le parole di Paul McCartney
Tra i primi a esprimere cordoglio sui social è stato lo stesso l'ex Beatles, Paul McCartney: "Mi rattrista molto sentire che il mio ex compagno di band Denny Laine, è morto. Ho molti bei ricordi del mio tempo con Denny: fin dai primi giorni in cui i Beatles andavano in tour con i Moody Blues. Le nostre due band avevano molto rispetto l'una per l'altra e tanto divertimento insieme. Denny si è unito ai Wings all'inizio: era un cantante e chitarrista eccezionale. La sua performance più famosa è probabilmente 'Go Now, una vecchia canzone di Bessie Banks che cantava brillantemente. Io e lui abbiamo scritto insieme alcune canzoni, la più nota è 'Mull of Kintyre', che ha avuto un grande successo negli anni Settanta. Ci eravamo allontanati ma negli ultimi anni siamo riusciti a ristabilire la nostra amicizia e a condividere ricordi dei nostri tempi insieme. Denny era un grande talento con un buon senso dell'umorismo ed era sempre pronto ad aiutare gli altri. Mancherà a tutti i suoi fan e sarà ricordato con grande affetto dai suoi amici. Pace e amore Denny. È stato un piacere conoscerti. Mancherai a tutti noi".
Chi era Denny Laine
Nato Brian Frederick Hines il 29 ottobre 1944 a Birmingham, la stessa città musicalmente fertile delle Midlands britanniche che ha generato gruppi come i Move e l'Electric Light Orchestra (il cui batterista Bev Bevan era stato membro della sua band Denny Laine and the Diplomats), Laine era appena uscito dall'adolescenza quando si unì a un nuovo gruppo locale guidato da Ray Thomas e Mike Pinder. Con loro nel 1965 dette vita alla band The Moody Blues, di cui fu chitarrista e primo cantante per un paio di anni. Ha poi inciso due album con i Ginger Baker's Air Force, entrambi nel 1970.
Nel 1971 fondò i Wings (conosciuti anche come Paul McCartney & Wings) insieme all'ex Beatles Paul e Linda McCartney. Con lo stesso Paul McCartney ha firmato il singolo di maggior successo della band 'Mull of Kintyre' (1977). Laine ha partecipato a tutti e sette gli album in studio del gruppo, che hanno raggiunto tutti la top 10 americana e quattro dei quali ('Red Rose Speedway', 'Band on the Run', 'Venus and Mars' e 'Wings at the Speed of Sound') hanno raggiunto consecutivamente il n. 1 nel periodo 1973-76.
Durante il decennio degli Wings, Laine ha pubblicato anche tre album a proprio nome; dopo che il gruppo era staro sciolto da McCartney per lo shock dell'assassinio di John Lennon, il chitarrista e cantante ha proseguito la carriera come solista. Con McCartney è presente negli album 'Tug of War' (1982) e 'Pipes of Peace' (1983).
Toccante il ricordo della moglie, Elizabeth Mele Hines su Facebook: "Ero al suo capezzale quando Denny è morto, gli tenevo la mano mentre suonavo le sue canzoni di Natale preferite per lui. Lui ha cantato canzoni di Natale nelle ultime settimane e io ho continuato a suonare canzoni di Natale mentre lui era in terapia intensiva con un respiratore la scorsa settimana. Lui ed io credevamo che avrebbe superato le sue battute d'arresto e sarebbe tornato al centro di riabilitazione e alla fine a casa. Purtroppo, la sua malattia polmonare, la malattia interstiziale polmonare, è imprevedibile e aggressiva; ogni infezione ha indebolito e danneggiato i suoi polmoni. Combatteva tutti i giorni. Era così forte e coraggioso, non si è mai lamentato. Tutto quello che voleva era stare a casa con me e il suo gattino, Charley, a suonare la sua chitarra. È stato per me un assoluto onore e privilegio non solo essere sua moglie, ma prendermi cura di lui durante la sua malattia e vulnerabilità. Il mio mondo non sarà più lo stesso. Denny era una persona meravigliosa, così amorevole e dolce con me. Ha reso le mie giornate colorate, divertenti e piene di vita, proprio come lui. Grazie tesoro per avermi voluto bene, per tutte le risate, l'amicizia, il divertimento e per avermi chiesto di essere tua moglie. Ti amerò per sempre".
Spettacolo
Ascolti tv, ‘Il Clandestino’ su Rai1 vince il...
Secondo gradino del podio per Canale 5 con 'L’Isola dei famosi', terzo posto per Rai2 con 'Stasera tutto è possibile'
Vittoria di Rai1 nel prime time di ieri sera con la serie 'Il clandestino'. La prima puntata, infatti, è stata seguita da 3.189.000 telespettatori (share del 16,4%) mentre la seconda ha ottenuto 2.669.000 telespettatori (share del 17%). Secondo gradino del podio per Canale 5 con 'L’Isola dei famosi' che è stata vista da 2.105.000 telespettatori pari a uno share del 16,2%.Terzo posto per Rai2 con 'Stasera tutto è possibile' che ha totalizzato 1.750.000 telespettatori e uno share del 11%.
Fuori dal podio su Italia1 il film 'Transporter: Extreme' ha interessato 1.485.000 telespettatori (share del 7,81%) mentre su La7 '100 minuti – Lago nero' ha registrato 1.020.000 telespettatori e il 5,5% di share. Su Rai3 'Far West' ha invece interessato 777.000 telespettatori (share del 4,5%) mentre su Retequattro 'Quarta Repubblica' è stata seguita da 730.000 telespettatori pari a uno share del 5%. Chiudono gli ascolti del prime time Nove con 'Cash or Trash – Speciale Prime Time', che ha realizzato 413.000 telespettatori e uno share del share 2,2% e Tv8 con 'Bruno Barbieri – 4 Hotel' seguito da 357.000 telespettatori (share dell'1,8%).
Nell'access prime time sulla rete ammiraglia di viale Mazzini 'Cinque minuti' condotto da Bruno Vespa ha interessato 4.633.000 telespettatori (share del 23,1%) mentre 'Affari Tuoi' ha conquistato 5.711.000 telespettatori e uno share de 27,2%. Su Canale 5 invece 'Striscia la notizia' è stata vista da 3.072.000 telespettatori (share 14,7%). Nella fascia preserale su Rai1 'L’Eredità' è stata seguita da 4.281.000 telespettatori raggiungendo uno share del 26,4% mentre su Canale5 'Avanti un Altro!' è stato visto da 3.085.000 telespettatori (share del 19,9%).
Cronaca
Bimbo ucciso dai pitbull, veterinario: “Non ci sono...
Federico Coccìa all'Adnkronos Salute: "Il proprietario li ha abbandonati a loro stessi, non li ha curati, non conoscono il limite tra il bene e il male, tra un carezza e una aggressione"
"Se nel caso drammatico del piccolo sbranato a Eboli da due pitbull si attaccano i cani vuol dire che c'è molta ignoranza e mancanza di conoscenza su questi animali. Ci sono dei cani di taglia grande, media e piccola: se ti morde il primo ti fa molto male e puoi rischiare anche la vita, se ti mode il secondo o il terzo no. Quindi, non ci sono razze pericolose ma c'è la pessima gestione dei cani. Sono addolorato per quanto accaduto a questo bimbo di 13 mesi ma la responsabilità è unicamente del proprietario che si è macchiato di malagestione, non dando hanno regole e misure ai pitbull che sono stati messi in un giardino a fare la guardia. E inoltre non li ha curati, questi cani non conoscono il limite tra il bene e il male, tra un carezza e una aggressione ad un bambino. Sono stati lasciati a loro stessi: una gravissima responsabilità". Così all'Adnkronos Salute Federico Coccìa, veterinario a Roma, interviene su quanto accaduto a Campolongo (Salerno) dove un bambino di 13 mesi è stato azzannato da due pitbull ed è morto per le ferite subite.
Secondo l'esperto, "due cani di quella taglia e potenza vanno poi assicurati all'interno di un area ben delimitata e che non possano uscire da quello spazio", ma "soprattutto dobbiamo smetterla di considerare questi animali come 'da guardia' per un giardino o un terrazzo, non sono guardie ma amici e componenti della famiglia - avverte - vanno educati con regole e dobbiamo passare del tempo con loro, amarli e non chiuderli in un recinto per ringhiare e far paura agli estranei"
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Multe, da Milano a Roma: qual è la città che incassa di più?
Il capoluogo lombardo e la Capitale insieme a Firenze sono i comuni che, nel 2023, hanno incassato i maggiori proventi per violazioni delle norme del Codice della strada
Milano, Roma e Firenze sono i comuni che, nel 2023, hanno incassato i maggiori proventi da multe e sanzioni a carico di privati per violazioni delle norme del Codice della strada. A seguire Genova (che nel 2023 ha incassato 35,2 milioni di euro), Bologna (31,6 milioni), Napoli (22,1 milioni), Padova (21,3 milioni) e Verona (20,6 milioni). Complessivamente, nel 2023, i comuni italiani hanno incassato più di 1,5 miliardi di euro provenienti da sanzioni per violazioni delle norme del Codice della Strada a carico delle famiglie.
Il dato emerge dall’analisi realizzata da Facile.it sui dati del Siope, il sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici, che ha anche messo in luce come i tre comuni abbiano incassato, rispettivamente, più di 147, 138 e 71 milioni di euro.
Facile.it ha calcolato anche il valore di “multa pro capite” (come rapporto tra i proventi registrati nel Siope e il numero di abitanti residenti) sebbene, va specificato, non tutte le multe vengono inflitte ad automobilisti residenti e, anzi, in alcune aree del Paese turisti e pendolari contribuiscono in modo importante al dato complessivo. Limitando l’analisi ai soli comuni capoluogo di provincia emerge che al primo posto della graduatoria si trova Firenze, con una 'multa pro capite' pari a 198 euro.
Al secondo posto si posiziona Rieti, che nel 2023 ha incassato 7,5 milioni di euro di multe, con un valore pro capite pari a poco meno di 166 euro; terzo posto per Siena (poco meno di 134 euro pro capite, per un totale pari ad oltre 7 milioni di euro di multe). Ai piedi del podio, invece, si trova Potenza, con una “multa pro capite” superiore a 121 euro (e incassi complessivi pari a 7,8 milioni di euro). Milano, invece, in questa classifica scivola al quinto posto, con un valore pro capite pari ad “appena” 108 euro.
Analizzando i dati relativi ai comuni italiani più piccoli, ovvero quelli con meno di 1.000 residenti, al primo posto si posiziona Carrodano nella Val di Vara, provincia di La Spezia, che conta appena 464 abitanti ma, nel 2023, ha incassato più di 975 mila euro in multe stradali.
Al secondo posto si trova Colle Santa Lucia, piccolo comune di 345 abitati in provincia di Belluno, che nel 2023 ha incassato circa 747 mila euro; terzo posto per un altro comune veneto, Canda, provincia di Rovigo, che conta 823 abitanti e proventi pari a ad oltre 426.000 euro. Ai piedi del podio Poggio San Lorenzo, piccolo comune in provincia di Rieti, 546 abitanti e 415.000 euro di verbali. Quinta posizione per Belmonte Castello, in provincia di Frosinone, che nel 2023 ha raccolto oltre 315.000 euro a fronte di una popolazione residente di appena 677 individui.