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E’ morto Joe Barone, il direttore generale della...
E’ morto Joe Barone, il direttore generale della Fiorentina aveva 57 anni
Era ricoverato al San Raffaele di Milano dopo il malore accusato domenica
Joe Barone è morto. Il direttore generale della Fiorentina, 57 anni, era ricoverato in terapia intensiva all'ospedale San Raffaele di Milano dopo il malore accusato domenica, poche ore prima del match che i viola avrebbero dovuto giocare a Bergamo contro l'Atalanta.
Il dolore della Fiorentina
"Con un dolore profondo e immensa tristezza, la Fiorentina oggi perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del Club e che non sarà mai dimenticata. Il Direttore Generale Giuseppe Barone, dopo il malore occorso domenica, è venuto a mancare oggi presso l’ospedale San Raffaele di Milano", si legge sul sito della Fiorentina.
"Rocco Commisso e la sua famiglia, Daniele Pradè, Nicolas Burdisso, Alessandro Ferrari, Vincenzo Italiano, Cristiano Biraghi e tutta la Fiorentina sono distrutti per la terribile perdita di un uomo che ha offerto la sua grande professionalità, il suo cuore e la sua passione per questi colori, di un amico disponibile e sempre vicino in tutti i momenti, sia quelli più felici e, soprattutto, quelli più difficili. Tutto il mondo viola si stringe in un abbraccio commosso alla moglie Camilla, ai suoi figli e a tutta la famiglia Barone in questo momento di enorme sconforto", conclude il club viola.
Il cordoglio del calcio italiano
"La Figc e il presidente federale Gabriele Gravina si uniscono al cordoglio dei familiari e dell'Acf Fiorentina per la scomparsa di Joe Barone. Il direttore generale del club viola è morto oggi all'ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato domenica in seguito al malore accusato a poche ore dall'inizio del match di campionato con l'Atalanta, rinviato a data da destinarsi", si legge sul sito della Figc.
"Barone, che domani avrebbe compiuto 58 anni, aveva affiancato in questi anni il presidente della Fiorentina Rocco Commisso nella gestione della società, mostrando grande attenzione anche all'attività della squadra femminile viola -prosegue il comunicato della Federcalcio-. Lo scorso febbraio aveva accolto al 'Viola Park' le calciatrici della Nazionale Femminile in occasione dell'amichevole con l'Irlanda, disputata presso il nuovo quartier generale del club. In sua memoria è stato disposto un minuto di raccoglimento, che sarà osservato prima dell'inizio delle gare delle competizioni organizzate dalle Leghe professionistiche e dalla Divisione Serie A Femminile Professionistica, in programma dalla giornata odierna e fino alla prossima rispettiva giornata di campionato".
"Perdo un amico – le parole di Gravina – e il calcio italiano perde un dirigente competente e appassionato, un uomo schietto e onesto che si è fatto apprezzare anche e soprattutto per i suoi valori morali. Il suo lascito più bello è la realizzazione dello splendido 'Viola Park', che ha seguito in prima persona nei minimi dettagli, un centro sportivo all'avanguardia che rappresenta un vanto per la Fiorentina e per tutto il nostro calcio dove, qualche settimana fa, si è disputata per la prima volta la partita di una nazionale. Non scorderò mai la sua sincera commozione quando gli abbiamo consegnato una maglia dell'Italia, il Paese che amava profondamente".
"Il calcio italiano perde una figura dirigenziale di grandissimo spessore. Joe nei sui anni alla guida della Fiorentina ha saputo esprimere passione, competenza e visione che hanno permesso alla società e alla squadra di raggiungere importanti risultati sia sul campo, sia gestionali, con l'inaugurazione dello straordinario impianto del Viola Park", dice Lorenzo Casini, presidente della Lega di Serie A.
"Joe era un grandissimo lavoratore, che ha portato in Serie A e nel calcio italiano lo spirito imprenditoriale americano e la capacità di pensare in grande. Era generoso e sempre pronto a lottare per il bene del sistema. Ci mancherà davvero molto", afferma. Al messaggio della Lega, si aggiungono quelli dei club di Serie A, che esprimono cordoglio per la morte del dirigente viola. Dalla Juventus alla Roma, dall'Inter al Milan, dal Napoli alla Lazio: tutte le società esprimono vicinanza alla Fiorentina e alla famiglia del dirigente.
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Champions League, Italia avrà 5 squadre
I risultati di Roma, Atalanta e Fiorentina garantiscono un posto in più
L'Italia schiererà 5 squadre nella Champions League 2024-2025. La certezza arriva dopo i quarti di finale di Conference League e Europa League. L'Italia piazza in semifinale Fiorentina, Roma e Atalanta, garantendosi una delle prime 2 posizioni che nel ranking per nazioni prevedono l'iscrizione della quinta squadra. Con 19.285 punti, l'Italia comanda davanti alla Germania (17.642) e non può più essere raggiunta dall'Inghilterra, terza a 17.375 e rappresentata solo dall'Aston Villa in Conference League: da sola la squadra di Birmingham non può garantire i punti necessari per un eventuale sorpasso anche in caso di eliminazione con doppia sconfitta per Atalanta, Roma e Fiorentina.
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Europa League, Atalanta-Liverpool 0-1: nerazzurri in...
I reds vincono a Bergamo, la Dea passa il turno
Sconfitta indolore per l'Atalanta nel match di ritorno dei quarti di finale dell'Europa League. Finisce 0-1 e la Dea fa l'impresa, centrando una storica semifinale per effetto dello 0-3 rifilato al Liverpool ad Anfield nella gara di andata.
La partita
Partono forte i Reds e al settimo minuto sono già in vantaggio. Su cross dalla destra, Ruggeri colpisce con un braccio: rigore che Salah realizza battendo Musso. Al 12' il portiere salva su Diaz e sventa il possibile raddoppio del Liverpool. Al 16' miracolo di Alisson che toglie dalla porta una deviazione involontaria di Van Dijk ma l'azione era viziata da un fuorigioco dei nerazzurri. Possibilità per l'Atalanta al 28' con Miranchuk che angola troppo il mancino, la palla va fuori. Al 39' gigantesca occasione per il raddoppio dei Reds ma lo stesso Salah, solo davanti a Musso, sballa il pallonetto e manda fuori. Al 40' gran filtrante di De Roon per Koopmeiners che realizza, gol che però viene annullato per fuorigioco. Il primo tempo si chiude così con gli ospiti in vantaggio.
Nella ripresa il Liverpool cerca di fare la partita alla ricerca del gol che riaprirebbe il discorso qualificazione, ma il pressing continuo dell'Atalanta toglie il respiro alla manovra dei Reds. Occasione al 50' per Ederson, che tira dopo una mischia in area, Alisson para senza problemi. Otto minuti più tardi Van Dijk stacca di testa ma Musso fa buona guardia. Al 60' Atalanta vicina al pari con Koopmeiners, sinistro in girata controllato dal portiere ospite. Al 68' è Scamacca a mandare alto un cross teso di Zappacosta dalla destra. Col passare dei minuti il Liverpool capisce che la rimonta è un'impresa impossibile e i ritmi calano un po'. Finisce così, con i tifosi bergamaschi in festa per una qualificazione che proietta i nerazzurri in semifinale di Europa League.
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Roma-Milan 2-1, giallorossi in semifinale Europa League
La formazione di De Rossi si aggiudica anche il match di ritorno nei quarti
La Roma batte il Milan per 2-1 nel ritorno di quarti di finale di Europa League e, dopo la vittoria per 1-0 in trasferta all'andata, si qualifica per le semifinali dove sfiderà il Bayer Leverkusen, appena diventato campione di Germania. I giallorossi allenati da De Rossi si aggiudicano anche il secondo round del derby con i rossoneri.
La partita
Il Milan prova a prendere le redini del gioco, ma viene punito alla prima occasione. Mancini, in proiezione offensiva, inventa un controllo strepitoso e offre palla a Pellegrini: destro a giro, palo pieno e Mancini è il primo a piombare sul pallone per il tap-in che vale l'1-0 al 12'. Il difensore, già a segno nella gara d'andata e nel derby, conferma di attraversare un momento d'oro.
Il Milan aumenta la pressione per tornare subito in carreggiata e al 20' va vicinissimo al pareggio. Loftus-Cheek conclude di destro, la palla deviata da un difensore schizza sull'erba e conclude la sua corsa sulla traversa: la Roma si salva e nell'azione successiva colpisce.
Lukaku resiste a Gabbia in progressione, il pallone scodellato dall'attaccante belga viene respinto e finisce a disposizione di Dybala: sinistro chirurgico, palla in rete e 2-0 al 22'. Il Milan è alle corde, la Roma è totalmente padrona della situazione ma si complica la vita al 31'. Celik insegue Leao e lo abbatte con un intervento scomposto: per l'arbitro Marciniak è espulsione diretta, giallorossi in 10 per un'ora di gioco. Nell'ultima porzione del primo tempo il Milan si riversa nella metà campo avversaria e sfiora il gol al 36'. Cross da sinistra, colpo di testa di Loftus-Cheek e El Shaarawy respinge con la schiena.
Il Milan inizia la ripresa con un assetto ancor più offensivo. Chukwueze prende possesso della fascia destra, Leao spinge con continuità sulla fascia sinistra. Al centro dell'attacco si sistemano Jovic e Giroud. La Roma, senza Lukaku e Dybala sostituiti, si chiude nella propria trequarti e riparte, creando una colossale occasione al 59'. Spinazzola ha la strada spianata verso la porta di Maignan ma El Shaarawy perde l'attimo per l'assist ideale: Spinazzola arriva al tiro, ma da posizione defilata non fa male al Milan. All 65' El Shaarawy, ancora lui, offre a Abraham un pallone d'oro: il centravanti può concludere da 3 metri, palla alta. Il Milan riversa palloni su palloni nell'area giallorossa, ma la porta di Svilar non corre rischi reali fino all'86'. Leao, impreciso per gran parte del match, azzecca il cross che Gabbia sfrutta con una perfetta incornata: 2-1. Il Milan non ha le energie per l'assalto finale, la Roma vince e vola in semifinale.