Cronaca
È morta Iris Apfel, l’icona del fashion style aveva...
È morta Iris Apfel, l’icona del fashion style aveva 102 anni
Si è spenta il 1 marzo nella casa di Palm Beach. Negli anni '80 e '90 ha raggiunto la notorietà e il suo eclettico armadio di abiti ha formato una mostra di successo al MoMa di New York
Addio a Iris Apfel, icona dell'alta società newyorkese che in tarda età ha fatto impazzire il mondo della moda con uno stile eccentrico, sfacciato e bohémien che mescolava vintage hippie e haute couture, trovava tesori nei mercatini delle pulci e si divertiva con le contraddizioni. L'imprenditrice e interior designer è morta venerdì 1 marzo all'età di 102 anni nella sua casa di Palm Beach, in Florida. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua portavoce Lori Sale: "Era una visionaria in tutti i sensi - ha detto - Vedeva il mondo attraverso una lente unica, ornata da occhiali giganti e caratteristici che le stavano sul naso. Attraverso quelle lenti, vedeva il mondo come un caleidoscopio di colori, una tela di motivi e stampe. Il suo occhio artistico trasformava il banale in straordinario e la sua capacità di fondere il non convenzionale con l'elegante era a dir poco magica".
Amava definirsi ironicamente una "stellina geriatrica" data la notorietà acquisita in età avanzata, tanto da poter contare su 2,9 milioni di follower su Instagram. Negli anni '80 e '90 Apfel ha fatto tendenza con un abbigliamento clamoroso e irriverente: una giacca squadrata e multicolore di Bill Blass con gonna colorata da danza Hopi e stivali di pelle di capra pelosa; un soffice cappotto da sera di piume di gallo rosse e verdi con pantaloni di camoscio tagliati fino alle ginocchia; un set di maglioni di angora rosa e una gonna a pannelli di broccato cinese del XIX secolo. I suoi accessori potevano essere una maschera gioiello o una collana di perline di giada che le arrivava alle ginocchia, una borsetta di latta a forma di terrier, sciarpe pelose avvolte intorno al collo come un mucchio di pitoni e, quasi sempre, il suo caratteristico carico di braccialetti e occhiali da gufo, grandi come piattini.
Di lei ha scritto il "New York Times": "Era alta e magra, con una corta chioma di capelli argentati e squarci scarlatti sulle labbra e sulle unghie, una vecchietta tra le modelle della Settimana della Moda e un'autentica mercante di Noo Yawk in un negozio di Harlem o in un souk in Tunisia. Molti l'hanno definita sgargiante, stravagante, bizzarra, persino volgare in abiti come un mantello di piume d'anatra con punte d'oro e stivali alti fino alle cosce in raso fucsia di Yves Saint Laurent".
Per decenni, a partire dagli anni Cinquanta, Iris Apfel ha progettato interni per clienti come Greta Garbo ed Estée Lauder. Con il marito, Carl Apfel, ha fondato la Old World Weavers, che vendeva e restaurava tessuti, tra cui molti alla Casa Bianca. Gli Apfel hanno setacciato musei e bazar di tutto il mondo alla ricerca di disegni tessili e infine hanno venduto la loro azienda nel 1992; Iris tuttavia ha continuato a fare da consulente per l'azienda. Nel 2005 il Metropolitan Museum of Art di New York ha allestito la mostra "Rara Avis: Selections From the Iris Apfel Collection" con 82 suoi abiti e 300 accessori. Sotto una valanga di pubblicità, gli studenti di arte, design e storia sociale si sono affollati nelle gallerie del museo insieme ai pullman di turisti e decine di migliaia di visitatori curiosi. Anche Carla Fendi, Giorgio Armani e Karl Lagerfeld hanno assistito alla mostra. "Iris", un documentario di Albert Maysles, è stato presentato al New York Film Festival nel 2014.
Nata come Iris Barrel il 29 agosto 1921 a New York, nel Queens, era la figlia unica di Samuel Barrel, proprietario di un'azienda di vetri e specchi, e della moglie di origine russa Sadye, proprietaria di una boutique di moda. Iris ha studiato storia dell'arte alla New York University e all'Università del Wisconsin; ha lavorato per "Women's Wear Daily"; ha fatto l'apprendista con la designer d'interni Elinor Johnson e ha aperto un proprio studio di design. Nel 1948 sposò Carl Apfel, un dirigente pubblicitario. La coppia non ha avuto figli. Il marito è morto nel 2015 all'età di 100 anni.
La loro azienda Old World Weavers ha restaurato tende, mobili, tendaggi e altri tessuti alla Casa Bianca per nove presidenti americani, da Harry Truman a Bill Clinton.
Gli appartamenti della signora Apfel a New York e Palm Beach erano pieni di arredi e cianfrusaglie che avrebbero potuto provenire da un film di Luis Buñuel, secondo la descrizione che ne ha fatto il "New York Times": gatti di porcellana, giocattoli di peluche, statuette, vasi ornati, specchi dorati, frutta finta, pappagalli impagliati, dipinti di Velázquez e Jean-Baptiste Greuze, un manichino su uno struzzo.
(di Paolo Martini)
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L'imbarcazione, in rientro dalla battuta di pesca, ha urtato violentemente una piattaforma
Paura nella notte per l’equipaggio di un peschereccio di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). L’imbarcazione, di circa 20 metri, con a bordo tre persone d’equipaggio, è affondata a circa 6 miglia dalla costa. L’allarme è arrivato intorno alle 00.50 dalla centrale operativa del Guardia Costiera alla sala operativa di San Benedetto del Tronto attraverso il dispositivo Emergency position indicating radio beacon (Epirb), presente a bordo del peschereccio, che si interfaccia con il sistema satellitare Cospas-Sarsat. E' stata quindi inviata in zona la motovedetta Sar Cp 843 per la ricerca e il soccorso in mare.
Da una prima ricostruzione della Capitaneria di porto di San Benedetto - Guardia costiera, il motopesca, in rientro dalla battuta di pesca, ha urtato violentemente una piattaforma per cause che sono ancora in corso di accertamento. Poco dopo l’urto, il peschereccio ha iniziato ad imbarcare velocemente acqua per poi affondare nel giro di pochi minuti su fondali di circa 20 metri. L’equipaggio è riuscito a mettersi miracolosamente in salvo salendo sulla zattera di salvataggio presente a bordo e di lì a poco è stato recuperato da un altro peschereccio che passava nella stessa zona e che, alla ricezione della disperata chiamata di soccorso, è intervenuto per aiutare i colleghi.
Intorno alle ore 1.40 circa, il motopesca con a bordo i tre marittimi salvati, è arrivato nel porto di San Benedetto del Tronto. Ad attenderli in banchina il personale della Capitanerie di Porto di San Benedetto del Tronto e il personale medico del 118 che ha fornito le prime cure. I marittimi, fa sapere la Capitaneria di porto di San Benedetto, sono provati per l'accaduto ma in buone condizioni di salute. La Guardia Costiera ha adesso aperto un'inchiesta per capire i motivi del naufragio e si sta adoperando per scongiurare la presenza di eventuali tracce di inquinamento nell’area dell'incidente.