“Il Covid ha dato colpo un terribile al mondo dello sport: squadre ferme da due stagioni agonistiche, la ginnastica che non funziona, piscine a spizzichi e bocconi di fatto hanno distrutto una generazione. Servono soldi”. Lo dice il segretario generale del Coni, Carlo Mornati, intervenuto a “Lo sport al centro della ripartenza del Paese – Ipotesi e prospettive per una rivoluzione culturale”, webinar promosso da Asi Associazioni Sportive e Sociali Italiane in collaborazione con Adnkronos Comunicazione e Ciwas, e trasmesso in diretta sul sito Adnkronos.
“Dal punto di vista sportivo -dice Mornati- la situazione è drammatica, da quello della socialità c’è da dire che lo sport non esiste a scuola: il problema è a livello legislativo. Quando Cozzoli dice che deve essere un diritto, io dico che deve anche essere un obbligo, e la socialità ne sarebbe la conseguenza diretta”. Il settore “mette un miliardo e mezzo di contribuzione fiscale: parlare di due mld è parlare di nulla, vuol dire che il governo mette lo sport in serie C. Serve dare una boccata d’ossigeno, e dopo possiamo parlare di libro dei sogni altrimenti siamo proprio morti. Il governo -conclude Mornati- si impegni in prima persona come sta facendo su tanti altri tavoli, lo sport rientri a pieno diritto in uno dei settori strategici”.

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