“Tutti, che siano lavoratori o datori di lavoro, vorrebbero un po’ di normalità. Facciamo i il vaccino e andiamo avanti”. Ad affermarlo all’Adnkronos è il presidente dell’Associazione nazionale dei consulenti del lavoro, Dario Montanaro sottolineando che nel “mondo reale tutto è più lineare: non c’è questo dualismo sul vaccino e sul green pass”. Quello che pesa sul mondo del lavoro, invece, “è la burocrazia vaccinale” che rende la vita difficile. “Vorremmo una normalità e questa normalità coincide con l’obbligo vaccinale o con il green pass rafforzato”, spiega ancora Montanaro ricordando che “nessuna rappresentanza dei lavoratori è mai stata contraria all’obbligo vaccinale”.
Per il presidente dell’Ancl “non ci deve essere spazio per la discutibilità” delle norme. “Servono regole certe e chiare” nell’applicazione delle norme anti-covid. “Non si può lasciare il libero arbitrio o la libera interpretazione né al lavoratore né al datore di lavoro”. In questo momento, rileva Montanaro, “stiamo raccogliendo segnali importanti sulla ripartenza. Non complichiamo il percorso con la ‘burocrazia vaccinale’. Tutti dobbiamo concentrarsi sulla produttività e sul lavoro”.
Nelle aziende, osserva, “ci sono pochi casi di no vax sospesi per mancanza di green pass. I casi nelle aziende sono anche pochissimi perché le aziende rispettano le norme anti covid. La stragrande maggioranza dei lavoratori, poi, vuole lavorare”. Proprio per questo, sottolinea Montanaro, “va nella direzione giusta la diminuzione dei giorni di quarantena e la sostanziale eliminazione della quarantena per chi ha avuto la terza dose”.

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