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Sicurezza stradale, “70% incidenti mortali in città e le vittime sono over 65”

Gli ultimi dati al convegno dal titolo 'Tecnologia e Persone', presentato alla Camera dei Deputati

La presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale 2023. Foto Adnkronos

Il rapporto Dekra sulla sicurezza stradale 2023, 'Tecnologia e Persone', presentato alla Camera dei Deputati, ha evidenziato quanto la tecnologia e le persone siano interconnesse nel traffico stradale e come il ruolo dell'uomo e le sue scelte siano fondamentali nel contesto urbano e cittadino. Il report ha individuato nello sviluppo della guida automatizzata una soluzione ai principali problemi stradali e, se implementata, potrà ridurre gli incidenti mortali che nel 70% dei casi avviene in città e vede fra le vittime principalmente coinvolte gli over 65.

Nel nostro Paese, secondo gli ultimi dati Istat relativi al periodo gennaio-giugno 2023, rispetto al 2022, sono in calo le vittime sulle autostrade (-9,7%), seguono quelle sulle strade extraurbane (-3,3%) e sulle strade urbane (-0,1%). Se da un lato, però, gli incidenti mortali sono in diminuzione, dall'altro si registra un calo molto limitato del numero degli incidenti stradali con lesioni a persone (79.124; -1%) e dei feriti (106.493; -0,9%). Inoltre, dalla recente Indagine sulla qualità della vita del 2023 dell’Università Sapienza di Roma, emerge che nel 2022 le città più sicure sono: Prato, Gorizia e Genova con rispettivamente 118, 120 e 120 tra morti e feriti per 100 incidenti stradali. Fanalino di coda sono: Foggia, Cosenza e Crotone dove i numeri salgono, nell’ordine a 176, 170 e 169.

A livello internazionale, l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che attualmente ci siano circa 1,3 milioni di morti per incidenti stradali ogni anno. Stando ai dati pubblicati nel Rapporto Dekra, nel 2020 nell’Ue si è raggiunto il numero più basso di incidenti stradali, un valore che però nel 2022 è tornato a crescere. Il calo percentuale rispetto al 2001 si riduce, quindi, al 56%. I progetti europei, che prevedono il dimezzamento del numero di vittime sulle strade nell’Ue entro il 2030 e la possibilità di eliminare completamente i decessi entro il 2050, sono finalità ancora lontane dall'essere raggiunte.

Secondo il Rapporto Dekra, l'uomo è responsabile di oltre il 90% degli incidenti e per questo l’industria automobilistica sta puntando, ormai da anni, su sistemi di assistenza alla guida in grado di riconoscere tempestivamente situazioni critiche del traffico o modalità di guida non sicure. Il continuo miglioramento della tecnologia (sensori, automazione, digitalizzazione) rappresenta una valida opportunità per ridurre significativamente il numero di incidenti tra veicoli a motore e utenti stradali vulnerabili. Ciò nonostante, così come evidenzia il report, rimane l'essere umano con i suoi comportamenti al volante e la sua condotta l'attore principale di una sana sicurezza stradale.

È necessario prestare particolare attenzione alle zone urbane e alle persone di età superiore ai 65 anni. Il 70% circa di tutti gli incidenti mortali di pedoni, ad esempio, si verifica nei centri urbani. Quasi la metà di tutte le vittime di incidenti stradali nell'Ue rientra nella fascia di età superiore ai 65 anni, anche se la loro percentuale sulla popolazione totale nel 2021 era del 21% circa. Nel 99% di tutti gli incidenti stradali, che hanno interessato pedoni con lesioni mortali registrati nell'Ue, erano coinvolte autovetture. Nell’ottica della 'Vision Zero', perseguita anche a livello internazionale, si chiede di sfruttare al meglio il potenziale a disposizione per migliorare ulteriormente la sicurezza stradale. Il rapporto fra uomo e tecnologia, in questo caso, può essere una componente essenziale per il raggiungimento di tali obiettivi.

La tecnologia e, in particolare, i sistemi di guida automatizzati e connessi svolgono un ruolo importante. Dotando i veicoli di sistemi di assistenza specifici e rendendoli in grado di comunicare reciprocamente, è possibile individuare tempestivamente le situazioni di pericolo ed evitare gli incidenti o almeno limitarne le conseguenze. Tuttavia, i sistemi di assistenza non esonerano i conducenti dalle loro responsabilità. In fondo, scegliere di adottare una condotta responsabile o meno fa sempre parte delle determinazioni della persona. Sebbene la tecnologia sia molto utile, il Rapporto Dekra sottolinea come sia necessario accertarsi che essa non finisca per distrarre o stressare eccessivamente chi è alla guida. Il prerequisito fondamentale per l'utilizzo dei sistemi di assistenza è, quindi, che essi siano facilmente fruibili da parte di tutti gli utenti.

Le misure dell’Ue per la sicurezza stradale 2020-2030 evidenziano come le politiche sulla mobilità devono adeguarsi ai cambiamenti in atto, per affrontare le sfide e le nuove opportunità come la trasformazione dei modelli di mobilità, la connettività e l’automazione. Anche se i progressi sono troppo lenti, l’Europa non intende rallentare, ma garantire che sulle strade viaggino solo tecnologie sicure. L’obiettivo è quello di assicurare il massimo livello di sicurezza e un processo normativo uniforme. La creazione di un assetto di regole dell’Ue per i veicoli automatizzati rafforzerebbe la competitività globale delle case automobilistiche europee. La guida connessa e automatizzata ha un grande potenziale e la volontà nell’Unione Europea è quella di lavorare velocemente per creare le giuste condizioni per il suo sviluppo.

Il videomessaggio di Matteo Salvini

''Conto che entro la fine di questo anno almeno un ramo del Parlamento approvi definitivamente il disegno di legge sulla sicurezza stradale, perché possa entrare in vigore nei primi mesi del 2024'' sottolinea il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in un videomessaggio alla presentazione a Montecitorio del rapporto Dekra. ''La politica ha il diritto di dividersi su tanti fronti, ma quando c'è di mezzo la sicurezza stradale io conto che all'unanimità il parlamento approvi dopo 30 anni il nuovo Codice della strada''.

''La distrazione al telefono è tra le principali cause di incidentalità. Addirittura un 10% delle persone alla guida, o in compagnia di qualcuno, usa il telefonino per fare video durante la guida. Per questo nel nuovo Codice della strada c'è un intervento severo che arriva fino alla sospensione della patente per chi guida usando il cellulare''. ''L'obiettivo è salvare vite umane e costruire una nuova norma nel nuovo Codice della strada che corrisponda all'evoluzione di questi 30 anni in tema di mobilità. Infatti più che sulle sanzioni economiche o penali, ho deciso di intervenire con strumenti deterrenti e probabilmente più incisivi come la sospensione e la revoca e nei casi più grandi la revoca a vita della patente di guida'' annuncia. ''Nel dicembre scorso il Mit ha stanziato ulteriori 13 miliardi e mezzo di euro per la progettazione, realizzazione di interventi per il miglioramento della sicurezza dei pedoni in 14 grandi Comuni italiani per ridurre il tasso di incidentalità'', mentre, aggiunge il vicepremier, "a marzo abbiamo stanziato altri 5 milioni di euro di incentivi sulla formazione professionali degli autotrasportatori per sicurezza stradale del lavoro con un budget fino a 300mila euro per ogni singola azienda''.

''Destineremo i fondi per la manutenzione delle strade provinciali e comunali che sono 162 milioni, dal 2024 e per i successivi tre anni, anche per il rifacimento e la sostituzione dei guard-rail esistenti con quelli 'salvavita' per i motociclisti''. ''Nel dicembre scorso il Mit ha stanziato ulteriori 13 miliardi e mezzo di euro per la progettazione, realizzazione di interventi per il miglioramento della sicurezza dei pedoni in 14 grandi Comuni italiani per ridurre il tasso di incidentalità'' ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L'intervento del viceministro dei Trasporti Galeazzo Bignami

“Nell’evoluzione dei Rapporti Dekra registriamo questa significativa attenzione verso le nuove frontiere della sicurezza e quest’anno, in particolare, sul tema della sinergia fra uomo e tecnologia" sottolinea il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, in occasione della presentazione a Montecitorio del Rapporto Dekra sulla sicurezza stradale. "I dati che si evincono dal Rapporto fotografano una certa diffidenza verso l’utilizzo della guida assistita e degli altri sistemi tecnologici. È altrettanto interessante il fatto che circa due intervistati su tre dichiarino che la provenienza di questi strumenti sia per loro indicativa. L'esigenza di una performance da parte dei Paesi produttori e la ricerca della qualità è un aspetto che l'Europa deve continuare a salvaguardare. Il rapporto, inoltre pone anche il tema della formazione, soprattutto con riferimento agli anziani, molti dei quali restano refrattari all’utilizzo di tali strumenti”.

''Il fattore distrazione e di alterazione della piena consapevolezza di quello che sta succedendo è un elemento significativo. E quì faccio una riflessione personale. Chi vi parla è figlio di una famiglia romagnola. Mio cugino Rodolfo, che oggi avrebbe la mia età, abbiamo condiviso i primi 18 anni della nostra vita. Una mattina eravamo d'accordo per vederci per l serata, e invce su l'ultima volta che l'ho visto. Alle 13 arrivò una telefonata a casa che ci avvertita che mio cugino era morto in un incidente stradale. Il trauma e la frattura che costituisce in una storia familiare la perdita di una persona cara non è mai prevedibile. La di là di un primo momento di rabbia che rivolsi a mio cugino a quanto fosse stato sciocco nel distrarsi alla guida in autostrada in uscita da una rampa perchè pare volesse alzare il volume della radio''.

Le parole di Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati

“Quello della sicurezza stradale è un tema di prioritaria importanza, in relazione al quale l'attenzione del Parlamento è particolarmente alta" dice Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati, nel messaggio letto all'apertura dell'evento. "Lo dimostra il recente avvio, nella IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, dell'esame della proposta governativa di riforma del Codice della Strada. In base agli ultimi dati presenti nella Relazione illustrativa al disegno di legge si evidenzia come nel 2022 i livelli d'incidentalità nel nostro Paese siano rimasti elevati con più di 160.000 incidenti, oltre 220.000 feriti e più di 3.100 morti". "Credo che molto possa e debba essere fatto per aumentare la sicurezza e prevenire gli incidenti, anche attraverso li ricorso alle nuove tecnologie - aggiunge Fontana -. Il loro continuo sviluppo e perfezionamento ci permette di avere accesso a strumenti sempre più sofisticati in grado di evitare la maggior parte dei sinistri che si verificano quotidianamente sulle nostre strade", aggiunge Fontana a giudizio del quale nel contempo "deve necessariamente accompagnarsi un'azione costante di sensibilizzazione e di educazione al rispetto delle norme al codice della strada". Occorre, quindi, conclude, "promuovere e diffondere la cultura della responsabilità per accrescere la consapevolezza circa i rischi alla guida".

Il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto

"I monopattini sono il terreno, secondo me, su cui è assolutamente necessario intervenire decisamente per evitare che vengano scambiati come luoghi in cui il diritto non si applica, una sorta di liberazione da tutti i vincoli" ha detto il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. "Quindi, una riflessione è quanto mai urgente per evitare che la facilità di locomozione possa essere scambiata con una facilità di bypassare le norme comportamentali".

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Israele-Hamas, Netanyahu: “Nessun ostaggio sarà...

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Il primo ministro israeliano: "Pronti a entrare a Rafah"

Manifestazione dei familiari degli ostaggi di Hamas per chiederne la liberazione (Afp)

"Nessun ostaggio resterà nella Striscia di Gaza". Lo ha promesso il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso dell'incontro con i parenti delle persone ancora nelle mani di Hamas dal 7 ottobre scorso. ''Sono i nostri eroi'' li ha definiti, aggiungendo di sapere che ''ogni giorno che passa è un inferno''. Netanyahu ha sostenuto che solo la pressione militare su Hamas porterà alla liberazione degli ostaggi. Per questo, le forze di difesa israeliane ''si stanno preparando a entrare a Rafah'', nel sud della Striscia di Gaza, dove oltre un milione di sfollati hanno trovato riparo.

Idf: "Ucciso uno dei dieci comandanti di Hamas"

Le truppe israeliane, che si trovano intorno all'ospedale al-Shifa a Gaza, hanno ucciso Raad Thabet, tra i dieci comandanti ai vertici di Hamas. Ad annunciarlo è stato il portavoce Daniel Hagari, precisando che Thabet è stato ucciso durante un tentativo di fuga. In un'altra zona dell'ospedale, i militari hanno avuto uno scontro a fuoco con alcuni uomini armati e hanno ucciso tre miliziani. L'operazione in corso all'ospedale ha portato all'arresto di 900 sospetti terroristi.

Le Forze armate israeliane hanno reso noto, inoltre, di aver distrutto, facendolo esplodere, come riporta Times of Israel, un tratto di 2,5 chilometri di tunnel di Hamas, parte di una rete sotterranea che collega la zona nord con quella sud di Gaza. Secondo quanto reso noto in conferenza stampa dal portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, oltre 30 tonnellate di esplosivo sono state usate nell'operazione.

L'appello della Corte internazionale di Giustizia

La Corte internazionale di Giustizia ha varato nuove misure provvisorie contro Israele, dopo che il Sudafrica ha presentato una seconda richiesta il 6 marzo a fronte della situazione di carestia nella Striscia di Gaza. La denuncia del Sudafrica chiedeva alla Corte internazionale di giustizia nuove misure precauzionali o una modifica delle precedenti al fine di "garantire la sicurezza di 2,3 milioni di palestinesi a Gaza, tra cui più di un milione di bambini". Allo stesso modo, denunciava le "continue violazioni" da parte di Israele delle misure precedentemente stabilite.

La Corte ha così stabilito che Israele deve "adottare tutte le misure necessarie ed efficaci per garantire, senza indugio" e in coordinamento con le Nazioni Unite, "la fornitura senza ostacoli e su larga scala" di aiuti umanitari, cibo, acqua, elettricità, carburante, alloggi, abbigliamento, servizi igienico-sanitari e cure mediche. Allo stesso modo, nella sua decisione la Corte afferma che è necessario "aumentare la capacità e il numero dei valichi di terra" per la consegna di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza in tutta la Striscia, e "mantenerli aperti per tutto il tempo necessario". Alla fine di gennaio il tribunale aveva già ordinato misure di emergenza e ordinato a Israele di fare tutto il possibile per prevenire il genocidio nella Striscia di Gaza.

Presidente cipriota: "Pronto già ad aprile porto provvisorio a Gaza"

Potrebbe essere pronto e operativo già ad aprile il porto temporaneo la cui costruzione è stata annunciata dagli Stati Uniti e che verrà installato lungo la costa della Striscia di Gaza allo scopo di fornire ulteriori aiuti ai civili. Ad annunciarlo il presidente cipriota Nikos Christodoulides, citando una delegazione statunitense. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato l’8 marzo l'allestimento del bacino galleggiante al largo di Gaza. Il porto sarà costituito principalmente da un molo temporaneo che consentirà ogni giorno a centinaia di camion carichi di aiuti di raggiungere la Striscia, dove non esiste un porto sufficientemente profondo per navi mercantili grandi. Inizialmente il molo, costruito dall’esercito americano, doveva essere pronto il 1° maggio.

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Ora legale 2024, quando si cambia: si dorme di più o di...

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Lancette avanti di un'ora tra sabato 30 e domenica 31 marzo per un'ora di sonno in meno per una notte ma un'ora di luce in più ogni giorno

Torna l'ora legale  - (Fotogramma/Ipa)

Conto alla rovescia per l'ora legale. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, precisamente alle 2.00, sarà necessario spostare le lancette dell'orologio un'ora avanti. Questo significa dormire un'ora di meno per una notte ma allo stesso tempo vuol dire avere un'ora di luce in più a disposizione ogni giorno.

L'introduzione dell'ora legale si basa, infatti, proprio sulla volontà di sfruttare meglio la luce solare durante le giornate più lunghe di primavera ed estate e di ridurre il consumo di energia elettrica. Sono anni che si discute sulla necessità di eliminare questo passaggio, dall'ora solare a quella legale e viceversa, che avviene due volte all'anno. Qualche anno fa è stata indetta una petizione su Change.org, la piattaforma gratuita di campagne sociali, con lo scopo di abolire l'ora solare e mantenere quella legale tutto l'anno.

I dati Terna

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nei 7 mesi di ora legale del 2023 il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 370 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Il dato si traduce in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro. I benefici dell'ora legale riguardano anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 180 mila tonnellate.

Dal 2004 al 2023, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,3 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,1 miliardi di euro.

Cosa dicono gli esperti

"L'ora legale va mantenuta tutto l'anno", afferma da sempre il pediatra Italo Farnetani che chiama in causa la Costituzione. "L'articolo 32 recita che 'la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività'", ricorda il medico all'Adnkronos Salute. Ma se questo è vero, osserva, "il cambio dell'ora rappresenta una duplice contraddizione". "Innanzitutto - spiega il professore ordinario di Pediatria dell'Università Ludes-United Campus of Malta - perché sono noti gli effetti benefici della luce sulla salute e sull'organismo", e quindi l'ora legale che 'allunga' le giornate andrebbe resa perenne. "E poi perché interferire due volte all'anno", adesso e a fine ottobre quando si ripasserà all'ora solare, "sui ritmi cronobiologici dell'organismo non solo non è una promozione della salute, ma non è nemmeno nell'interesse della collettività. Perché creare un disagio all'organismo, che perdura per alcuni giorni con riflessi sul comportamento e il rendimento, è senza dubbio qualcosa di negativo".

Tra le righe dell'articolo 32 che tutela il diritto alla salute, per proprietà transitiva Farnetani legge "il consiglio di mettere a disposizione dell'organismo più luce possibile, per i vantaggi che questa produce sul nostro benessere, e di evitare cambiamenti bruschi dei ritmi circadiani, per le ricadute negative sull'organismo. Allora manteniamo l'ora legale tutto l'anno", insiste il pediatra. La luce, infatti, fa bene "soprattutto al pomeriggio - precisa - quando l'organismo è orientato all'ottimismo". Ecco perché è allungando le giornate come vuole l'ora legale, piuttosto che anticipando il diradarsi del buio come avviene con l'ora solare, che "l'effetto positivo della luce produrrebbe i vantaggi maggiori in termini di salute".

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Pechino Express, Amiche vincono quarta tappa: una coppia...

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Ultima frazione in Vietnam prima del trasferimento in Laos

Le Amiche

La coppia delle Amiche vince la quarta tappa di Pechino Express 2024 - La rotta del Dragone. Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo si sono imposte nell'ultima frazione in Vietnam, prima del trasferimento in Laos, precedendo i Caressa e i Pasticcieri. Le coppie a rischio eliminazione sono quelle dei Giganti, formata da Kristian Ghedina e Francesca Piccinini, e dei Brillanti, Nancy Brilli e Pierluigi Iorio. Le Amiche, come da regolamento, indicano la coppia da rispedire a casa: Corvaglia e Petrillo scelgono di eliminare I Brillanti. La busta emette il verdetto definitivo: l'eliminazione diventa effettiva, I Brillanti sono out.

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