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Moby, preso in consegna secondo traghetto nuova generazione Moby Legacy
Alla cerimonia di consegna erano presenti per Moby Alessandro Onorato e Matteo Savelli, manager storico della famiglia Onorato
Il Gruppo Moby ha preso in consegna dal cantiere cinese Guangzhou Shipyard la Moby Legacy, il secondo traghetto di nuova generazione e nave gemella di Moby Fantasy, entrata a far parte della flotta a giugno 2023. Partita oggi dalla Cina, il suo arrivo in Italia è previsto per fine gennaio al porto di Livorno. Alla cerimonia di consegna erano presenti per Moby Alessandro Onorato e Matteo Savelli, manager storico della famiglia Onorato. La Moby Legacy che, come la nave gemella, sarà caratterizzata dalla iconica Balena Blu dipinta sulla fiancata è partita dalla Cina con il suo equipaggio guidato dal Comandante Massimo Pinsolo.
Dopo un viaggio attraverso tre oceani e doppiando il Capo di Buona Speranza, giungerà nel Mediterraneo dove entrerà in servizio sulla rotta Livorno-Olbia accanto a Moby Fantasy nei primi mesi del 2024. Le due navi garantiranno così al Gruppo Moby di aumentare sensibilmente la capacità verso la Sardegna che è una delle destinazioni più richieste. Con i suoi 237 metri di lunghezza per 33 di larghezza e una stazza lorda di 69.500 tonnellate la Moby Legacy, dopo la Moby Fantasy è il secondo traghetto passeggeri più grande finora costruito a livello mondiale, con una capacità di 3.000 passeggeri, 441 cabine, 400 poltrone e 3.800 metri lineari di carico rotabile pari a 1300 auto o 300 camion. La Moby Legacy può viaggiare a una velocità di crociera di 23,5 nodi con punte di 25 nodi e una potenza del motore di 10,8 megawatt.
La Moby Legacy sarà dotata delle tecnologie ambientali più all’avanguardia, capaci di assicurare una riduzione del 50% delle emissioni di Co2 rispetto ai traghetti oggi impiegati su linee analoghe. La nave è inoltre già predisposta per poter essere alimentata a GNL (gas naturale liquefatto) ed è dotata della possibilità di ricevere l’alimentazione da terra assicurando emissioni zero in porto quando disponibili le strutture in banchina.
Come la gemella, ha ottenuto la certificazione EEDI Phase 3. Il design dello scafo e gli organi propulsivi ad alta efficienza idrodinamica assicurano un risparmio di combustibile e una conseguente riduzione dell’inquinamento: la Moby Legacy come la Moby Fantasy sarà in grado di trasportare il carico di due navi, dimezzando di fatto le emissioni nocive del 50% a parità di carico trasportato.
Per celebrare il nuovo traghetto, Moby ha lanciato oggi una promozione speciale dedicata a tutti i passeggeri che decideranno di prenotare il loro viaggio. La speciale tariffa promozionale “Moby Legacy” è valida per un passeggero con auto al seguito a partire da 54,80 euro sulla tratta Livorno-Olbia-Livorno ed è valida per chi prenoterà da oggi al 10 gennaio 2024 per partenze fino al 30 settembre 2024, salvo disponibilità posti riservati all’iniziativa.
Spettacolo
Arnold Schwarzenegger dopo l’intervento al cuore:...
L'attore 76enne rassicura i fan sul suo stato di salute e anche sulla serie Tv di Netflix
Nonostante il recente intervento chirurgico al cuore, Arnold Schwarzenegger, è "pronto a girare" la seconda stagione di 'Fubar' già da aprile. All'inizio del mese l'attore ha subito un intervento al cuore per mettere un pacemaker e, intervenendo al podcast 'Arnold's Pump Club', aveva scherzato: "Sono diventato un po' più una macchina".
La star di Terminator, 76 anni, su Instragram ha, quindi, rassicurato i fan sul suo stato di salute e anche sulla produzione della serie targata Netflix che non subirà interruzioni: "Ho ricevuto tanti messaggi gentili da tutto il mondo, ma molte persone mi hanno chiesto se il mio pacemaker causerà problemi con la seconda stagione di Fubar". E aggiunge: "Assolutamente no".
"Sarò pronto per girare già ad aprile", assicura. L'attore di Hollywood nella serie ‘Fubar’, disponibile su Netflix, interpreta il ruolo di Luke Brunner, un agente della Cia prossimo al pensionamento, che a causa di un segreto di famiglia, è costretto a tornare sul campo per un ultimo lavoro.
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Terremoto in Grecia, scossa magnitudo 5.7 nel Peloponneso
Il terremoto è stato registrato vicino alle isole Strofadi ed è stato avvertito fino ad Atene e Creta
Un terremoto di magnitudo 5.7 ha scosso oggi il Peloponneso occidentale, nel sud della Grecia poco dopo le 9 ora locale. Il terremoto è stato registrato vicino alle isole Strofadi ed è stato avvertito fino ad Atene e Creta. Al momento non si hanno notizie di feriti o danni.
"È troppo presto per dire se questo sia il terremoto principale", ha affermato il sismologo Gerasimos Papadopoulos alla tv pubblica Ert. Efthymios Lekkas, presidente dell'Organizzazione per la pianificazione e la protezione dai terremoti (Oasp) ha precisato che il sisma desta grande preoccupazione perché è stato registrato in un'area marina con una grande profondità focale. "Tuttavia, si tratta di un terremoto che non sembra avere alcun impatto sulle infrastrutture edilizie e sulle persone", ha osservato.
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‘Sandokan’ si è pentito, il boss dei Casalesi...
Detenuto al regime del carcere duro dal 1998, Francesco Schiavone avrebbe avviato i primi colloqui da alcune settimane con l'Antimafia. Ai familiari offerto il programma di protezione
A confermare l'avvio della collaborazione con la giustizia del boss "Sandokan" Francesco Schiavone sono anche la Direzione Nazionale Antimafia e la Direzione distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, che da alcune settimane hanno avviato i primi colloqui con l'ormai ex boss del clan dei Casalesi, oggi 70enne, detenuto al regime del carcere duro dal 1998, quando l'11 luglio fu catturato in un bunker a Casal di Principe, in provincia di Caserta.
A riportare la notizia del pentimento era stato il quotidiano Cronache di Napoli. Secondo quanto si apprende, ai familiari di Schiavone - originario di Casal di Principe - è stato offerto di entrare nel programma di protezione riservato ai familiari dei collaboratori di giustizia, come avvenuto già nel 2018, quando a pentirsi fu il figlio Nicola Schiavone. Ergastolano, detenuto da anni al 41 bis, Francesco Schiavone è in carcere ininterrottamente da 26 anni. Da principale imputato, è stato condannato nel maxi processo Spartacus.