

Spettacolo
Miti Contemporanei, la nuova collezione di Nello De Blasiis
Straordinario successo per l’evento organizzato Domenica 5 marzo 2023, presso il San Bartolomeo Green Event. Il défilé di Nello De Blasiis, promosso insieme a Loreto Marziale Banqueting Designer, ha entusiasmato ed emozionato tutti i presenti.
La moda si fa pensiero ecologista, sociale, esistenziale e diventa show. E’ cosi che lo stilista napoletano vuole parlare al mondo e trasmettere le sue idee in particolare sulla società che “è un organismo vivente in continua evoluzione” dice “ed il cambiamento caratterizza tutte le sue forme. Cambia la moda, l’arte, l’architettura, i paesaggi, la tecnologia… cambiano i punti di riferimento, i valori, i nostri eroi e quindi i nostri miti…” da questa riflessione la collezione prende il nome di Miti Contemporanei.
“Il punto fondamentale è quello della riflessione sul sociale: siamo tanti, dove stiamo andando? Quali sono i punti di riferimento? Tutte le età sociali, oggi, a cosa pensano? Prima c’erano valori e vari riferimenti, adesso quali sono? Tik Tok, Instagram? Che modelli propongono? Un giorno, stando dal salumiere, ho visto affiancate due figure: quella di Maradona e quella di Gesù. Ognuno di noi ha il suo mito, i miei vanno da quelli del calcio a Cristo, un mito che viene da altri tempi, il rivoluzionario per eccellenza; attualmente, infatti, perde la semplice connotazione religiosa, e viene considerato anche come uno studioso, un filosofo. Perché, duemila anni fa, ha avuto l’idea di portare l’attenzione alla divinità dell’uomo, a quanto l’uomo possa essere vicino a Dio nella capacità di amare, di creare, di avere uno spirito”.
Il defilé inizia con un vero e proprio invito alla pace, vedendo sfilare in passerella un abito a sirena realizzato interamente con pizzi incastrati a mano artigianalmente, miscelando i vari colori dell’arcobaleno, una reinterpretazione originalissima che già anticipa quello che sarà il valore della sfilata, che si è, di fatto, articolata in 3 momenti ricchi di sorprese, di capi che si trasformano e che nascondono nuove forme funzionali al contenuto semantico che il creativo vuole trasmettere.
Le coreografie di Andrea Tarantino incarnano ad hoc i passaggi del défilé sulle note di Marilyn Monroe, con “Diamond”, emblematico di una società in cui fascino, ricchezza e potere sembrano essere l’unica risorsa che conta, e di Madonna che, individuata come uno dei miti contemporanei, è considerata da De Blasiis un’artista moderna, capace di rompere miti e tabù, dalla profonda religiosità intima e non di facciata. Proprio per questo lo stilista decide di affiancare 2 pezzi “Like a Prayer” e “Vogue”, il primo con un’ouverture di profondo valore esistenziale, il secondo un invito al movimento creativo ed all’esplicitazione della “superstar” che è in ognuno di noi!
“E nella notte buia, una bolla di luce, fecondata dal ritmo della passione, sboccia e lascia volare palloncini luminosi al cielo… i propri sogni diventano realtà ed indicano il cammino, diventano il cammino stesso!”
I sogni di chi vede il calcio come un ideale, un momento di condivisione e non solo di lotta. I sogni di chi cerca unione nella famiglia e sogna il matrimonio, l’amore, i figli. I sogni di chi vede la natura e l’ambiente come la propria casa e vuole scoprirli e viverli sempre.
Per questo motivo la scelta della location non è casuale, De Blasiis è stato ispirato dagli animali che a San Bartolomeo fanno mostra di sé come modelle in passerella, splendidi e colorati. Un luogo magico dove scorrazzano a contatto con la natura fenicotteri rosa e lama, più altre specie animali, alcune della quali in via d’estinzione.
“Ho preso così le figure di animali apparentemente feroci, come la tigre o l’aquila, per ricamarli a mano su stampa” unendo tecnica di ricamo artigianale a stampa moderna.
La sartoria di De Blasiis si trova a Napoli e si occupa di moda femminile e maschile. All’artigianato classico miscela la sperimentazione: tessuti nuovi e tecniche che rispettano la natura. Ad esempio, nella nuova collezione, ha ideato una produzione di abiti patchwork: una mini-linea con filati ad hoc usando tessuti riciclati, raccolti da aziende che distribuiscono campionari, con un’attenzione particolare ai colori e ai materiali. Il creativo, inoltre, ha utilizzato bottiglie di plastica che poi ha appiattito con i ferri a caldo per creare patine ritagliabili e produrre paillettes da applicare sull’abito cult della linea che ha concluso il defilè per rappresentare il pensiero madre della collezione, ossia che “volere è potere, anche quando si tratta di rispettare la natura”.
Il tutto è stato gestito dalla regista Luisa Corcione. Tanti i personaggi intervenuti: Francesco Mànisi attore, Antimo Mallardo personaggio televisivo, Davide Montana calciatore attore, Daniele Dattero cantante, Michele de Simone presidente del Coni, Giovanni Chianelli giornalista del Mattino, Luca De Lorenzo attore e cantante, Michele Dentice di uomini e donne. Ad impreziosire la serata gli allestimenti di Lio Di Muro e la musica di Dj Antonio Gambardella.
Spettacolo
Hotel de Russie celebra Nijinsky, suite dedicata a grande danzatore russo

All'icona dei Ballets Russes di Diaghilev consacrati 172 mq di spazi interni e 240 mq di terrazza con vista mozzafiato sui tetti delle capitale e sul Pincio

Inaugurata a Roma, all’Hotel de Russie la suite Nijinsky dedicata ad uno dei danzatori mito della danza del 900 stella dei Ballets Russes di Diaghilev. La Suite Nijinsky si sviluppa in 172 mq di spazi interni, ospita due camere da letto e offre 240 mq di terrazza privata con vista giardino monumentale, Villa Borghese, Pincio e tetti di Roma. Gli spazi della suite sono stati completamente ripensati e sono oggi il risultato di un importante restyling volto a rendere l’ambiente più spazioso e confortevole, dando l’opportunità agli ospiti di sentirsi come se avessero il proprio appartamento a Roma.
Le nuove stanze hanno acquisito maggiore luminosità e sono molto più propense a evocare un senso di appartenenza legato al luogo. Gli arredi scelti e selezionati sono un eclettico mix di oggetti vintage di design italiano e custom tutti provenienti dall’Italia e in stretta relazione con la cultura romana e con il periodo del palazzo che ospita la suite. I materiali e le trame, così come le forme, hanno tutte una fortissima connessione con l’artigianalità tipica del design italiano, contribuendo a creare una sensazione di accoglienza elegante, mai troppo invadente, e tipica dei progetti di Olga Polizzi, deputy chairman e director of design dei Rocco Forte Hotels
Racconta la sua visione della Suite Nijinsky, Olga Polizzi che da sempre cura minuziosamente in prima persona ogni dettaglio progettuale e stilistico. “Amo creare un senso di appartenenza, quell’ home feeling che è da sempre parola chiave di tutti i progetti del gruppo Rocco Forte Hotels – spiega- utilizzando un linguaggio visivo che richiama la città dove ci troviamo. Ecco quindi che la suite rispecchia una casa nobiliare romana. Statue originali all’ingresso, colori rossi intensi alle pareti, tipici delle case romane accanto ad una collezione di piatti e di oggetti d’arte dell’ 800, periodo di Valadier. E poi – aggiunge – una carta da parati con una rappresentazione di un tipico giardino italiano, un pavimento cabochon in cotto in strettissima connessione con il palazzo e con la città di Roma”.
“La città di Roma sta vivendo una rinascita del turismo e della clientela internazionale e l’Hotel de Russie – spiega una nota dell’hotel – in pronta risposta con il mercato, sta finalizzando un ampio progetto di rinnovamento degli ambienti comuni e delle camere, fondato su una fusione tra storico e moderno con l’obiettivo di raggiungere una ristrutturazione completa dell’inventario dell’Hotel”.
Ristrutturazione iniziata nel 2020 con il restauro del giardino monumentale, che ha riportato alla luce l’assetto originale ideato da Giuseppe Valadier, seguito dal rinnovamento del ristorante Le Jardin, restaurato e decorato interamente dall’artista immersivo Gio Bressana, e dello Stravinskij Bar, rinnovato nel design e arricchito da mosaici nello sfondo. Dal 2022 il progetto di restyling ha coinvolto la lobby, le camere e le suite dell’hotel, ponendo particolare attenzione alla riorganizzazione degli ambienti, all’illuminazione e alle aree destinate a guardaroba e bagni, con l’intento di ridefinire il design e ottimizzarne la funzionalità in relazione anche ai lunghi soggiorni degli ospiti dell’Hotel de Russie.
Spettacolo
Rome Cavalieri Hilton, un compleanno che parte dalla Dolce Vita

Nel 1963 fece da apripista ad un’ospitalità cosmopolita pensata per una clientela internazionale che vedevano nella capitale una meta ambita e una città da visitare e amare. Per celebrare i 60 anni cene stellate con Heinz Beck alla Pergola e una serata di gala in piscina ispirata ai meravigliosi anni 60

Festeggia 60 anni il Rome Cavalieri Hilton, uno dei luoghi più amati della capitale, con un turismo e una clientela, soprattutto internazionale, fidelizzata da anni e da generazioni. Inaugurato da Conrad Hilton, il Rome Cavalieri, all’epoca noto come Rome Cavalieri Hilton, ha aperto le sue porte a viaggiatori provenienti da tutto il mondo, proprio 60 anni fa, nel giugno 1963, facendo da apripista ad un’ospitalità cosmopolita pensata per tutti coloro che vedevano in Roma una meta ambita e una città da visitare e amare.
L’edificio, rispettando i criteri di contemporaneità dell’epoca, è un esempio di architettura modulare anni ‘60, su un progetto firmato dall’archistar del momento Ugo Luccichenti e al quale ha partecipato, senza però comparire, anche Nervi per la parte riguardante il calcolo del cemento armato. L’interior decoration fu affidata ad un altro celebre progettista, Franco Albini, che realizzò un albergo lussuoso, rispettando al tempo stesso i canoni di linearità e minimalismo in voga in quel momento. Collocato sulla sommità della collina di Monte Mario, offre da decenni la più bella e suggestiva vista sulla Città Eterna.
Da allora il Rome Cavalieri non ha mai smesso di essere una pietra miliare del turismo, contribuendo in maniera determinante alla creazione di una capitale in grado di accogliere al meglio anche i viaggiatori di fascia alta. L’hotel, pur mantenendo la struttura originaria, si è con il tempo arricchito di una collezione d’arte privata unica al mondo, di un ristorante – La Pergola, tutt’oggi unico 3 Stelle Michelin di Roma, di una selezione di raffinate suite e di un centro congressuale tra i più avanzati in un hotel di lusso in Europa. Ha ospitato celebrità internazionali, capi di Stato, delegazioni ufficiali e summit riservatissimi. Teatro di importanti eventi mondiali, è stato scelto come quartier generale di manifestazioni sportive, è assurto agli oneri del movie system facendo da location a numerosi film di vari autori e nazionalità, ha visto nascere al suo interno amori tra celebrities che si sono poi felicemente sposate.
Alcuni nomi? Serena Williams, Julia Roberts, Leonardo Di Caprio, l’attuale re di Norvegia e la regina Sonja. L’elenco degli avvenimenti di questi 60 anni è veramente lungo e ricco, perché il Rome Cavalieri ha avuto la straordinaria capacità di rinnovarsi, restando sempre al passo con i tempi, e mantenendo in modo costante la sua leadership nel mondo dell’ospitalità di lusso. A tutt’oggi l’albergo è sinonimo di eccellenza dei servizi, bellezza degli spazi e altissima professionalità del team, e resta all’avanguardia anche sulle tematiche attuali più importanti prima tra tutte la sostenibilità, con il conseguimento dell’ambita certificazione Green Key, ottenuta per il quinto anno consecutivo.
Alessandro Cabella, managing director del Rome Cavalieri svela in anteprima alcune novità legate all’anniversario: “Molte sono le iniziative e i festeggiamenti previsti per questo 60esimo anniversario. Tra queste, sono lieto di annunciare una cena stellata di Heinz Beck a La Pergola, preparata a sei mani in collaborazione con altri due chef stellati, a 10 portate per 60 ospiti, e una serata di gala a bordo piscina in tema anni ‘60 rivisitati nel mood contemporaneo. Inoltre - spiega ancora – in occasione di questo compleanno, sono state realizzate alcune grafiche speciali, ispirate ai meravigliosi anni ‘60, che accompagneranno ogni reparto dell’albergo con un visual allegro ed elegante per tutta la durata dell’anniversario”.
“Un anno intenso di appuntamenti per le celebrazioni di questo importante anniversario – annuncia Alessandro Cabella – che vedrà l’albergo attivo su più fronti, per festeggiare come dovuto questo affascinante, opulento, iconico protagonista dell’ospitalità capitolina e internazionale”.
Spettacolo
Fedez: “Luis ha lasciato Muschio Selvaggio, spiego i motivi”

Il rapper: "Discussione dopo il Festival, lui ha deciso di lasciare"

“Vi darò le agognate spiegazioni sulla sparizione di Luis dal podcast”. Fedez, nella puntata di Muschio Selvaggio, spiega l’addio di Luis Sal al podcast creato con il rapper. Da mesi, Luis Sal non compare più in studio ma è presente nella sigla. “Mi sarebbe piaciuto che fosse stato Luis a dare le spiegazioni per il rispetto di 3 anni di lavoro insieme e per il rispetto nei confronti del pubblico. Sono nati gossip e speculazioni, la verità è meno tragica di quanto si possa pensare. Tocca a me dare spiegazioni in questo momento, anche se non mi piace. Quando ho iniziato a condurre il podcast da solo, sapevo che Luis non ci sarebbe più stato. Ho chiesto al management di Luis di dire quantomeno che lui non ci sarebbe più stato. Questa situazione ha penalizzato questo format. In questo momento faccio fatica a reperire ospiti, perché non sono contenti di venire a parlare per un’ora e poi nei commenti si parla solo di Luis. Io non ho intenzione, e non l’ho mai avuta, di mettere in difficoltà una persona con cui ho condiviso momenti belli della mia vita e un progetto così bello come Muschio Selvaggio. E finché mi diverto, porterò avanti Muschio Selvaggio”, spiega Fedez in una puntata dedicata al ‘caso’.
“Il podcast non è nato per guadagnare soldi, abbiamo rifiutato tante entrate in questi anni per evitare di contaminare il contenuto. Per me e Luis era una parentesi di grande libertà. La parentesi di Sanremo è stata più lavorativa che divertente. L’ho voluta io, è stato un progetto che pensavo potesse essere utile. Non siamo stati pagati, i soldi sono stati spesi per il format. E’ stata una parentesi impegnativa, Luis inizialmente non era d’accordo ma poi ha detto ‘proviamo a farlo’. E’ stata un’esperienza caduta in un momento in cui la mia salute mentale non era proprio al top. Alla fine del progetto c’è stata una discussione lavorativa, ho fatto notare a Luis come avessi la sensazione di dovermi far carico di tutto, senza supporto da parte sua. Alla fine della conversazione abbiamo deciso di prenderci qualche settimana per capire cosa fare”, dice l’artista.
“Non avevo avuto campanelli d’allarme, ma dopo una settimana di riflessione Luis mi ha mandato un messaggio dicendo che il podcast era identificabile soprattutto come un prodotto di Federico, non voleva più fare Muschio Selvaggio e voleva dedicarsi ad altri progetti. Ci sono rimasto male, anche perché avevamo fondato una società qualche settimana prima. Luis è ancora nella sigla perché ad oggi il podcast è ancora di Luis, spero si trovi una soluzione perché ad oggi sono io a portare avanti la società. Luis sa che è sempre il benvenuto per fare puntate, i microfoni sono aperti per qualsiasi spiegazione in libertà e trasparenze. Questa situazione mi ha dato molto dispiacere. So che la narrazione è ‘Fedez litiga con tutti’, mi dispiace che per il lavoro si sia rotto un rapporto che andava oltre. Tenevo molto a Luis, non è stato facile. E’ strano ora portare avanti questa cosa da solo, ma non mi sento di buttare 3 anni di lavoro”.
Spettacolo
Conero Film Festival, Vanzina: “Le nuove generazioni hanno nostalgia degli anni Ottanta”

Dal 30 giugno al 1 luglio a Numana una rassegna dedicata ai film di quell'epoca. Mostra e tanti ospiti speciali da Christian De Sica a Ezio Greggio, Jerry Calà e Marco Marzocca

Edizione zero del Conero Film Festival, ideato e prodotto da Ltm&Partners, dal 30 giugno al 1 luglio a Numana (Ancona). Un festival popolare del cinema italiano anni Ottanta per fare riflettere su se stessi e sui vizi e le virtù della nostra società. Il direttore artistico è il regista Enrico Vanzina, che assieme al fratello Carlo ha prodotto film iconici degli anni di riferimento della manifestazione, come ‘Sapore di Mare’, ‘Vacanze di Natale’, ‘Yuppies – I giovani di successo’. “Ho conosciuto l’Adriatico, che ho trovato meraviglioso, come presidente della giuria di Miss Italia con le preselezioni a San Benedetto del Tronto – rivela Vanzina – Poi ho scoperto il Conero perché un’amica di mia moglie, mito assoluto del cinema italiano e bond girl di ‘A 007, dalla Russia con amore’, Daniela Bianchi, abita a Sirolo e siamo andati a trovarla”. L’obiettivo della manifestazione è avvicinare le persone al cinema cercando di creare nello spettatore un bisogno della settima arte ma nello stesso tempo valorizzare il territorio dove si svolge. “Ho detto subito di sì dato che in un momento così difficile per il cinema mi sembra doveroso occuparmi di qualcosa che riporta quest’arte sui giornali – afferma.
Quello che sarà un festival vero e proprio nei prossimi anni, quest’anno è una rassegna di due serate con film scelti anni Ottanta. Ci sarà una mostra di manifesti di locandine dell’epoca e ospiti speciali come Christian De Sica, Eleonora Giorgi, Ezio Greggio, Jerry Calà, Andrea Roncato, Marco Marzocca, Andrea Bianchi. L’attrice Daniela Bianchi verrà premiata. A presentare in Piazza del Santuario ci saranno Enrico Vanzina con Camilla Ghini, figlia dell’attore Massimo Ghini. Sullo sfondo ad animare la rassegna Marcello Cirillo con la band di Demo Morselli. La prima serata sarà in compagnia di Ezio Greggio e Jerry Calà; la seconda con Christian De Sica, Marco Mazzocca, Eleonora Giorgi e Andrea Roncato.
“Gli anni Ottanta sono la via di fuga da un periodo molto complicato per il nostro Paese, gli anni Settanta – ricorda Vanzina – A me interessano molto non solo perché li ho vissuti ma perché le nuove generazioni impazziscono e ne hanno nostalgia. Mi sono reso conto di questo con il mio film ‘Sotto il sole di Riccione’ su Netflix, che è stato il prodotto italiano più visto sulla piattaforma”. Il regista pensa che i giovani di oggi vedano in quell’epoca “una certa ingenuità, leggerezza, un certo modo di affrontare la vita ma soprattutto questo sguardo verso la speranza” di un cambiamento.
L’obiettivo del festival è anche incentivare il turismo in una regione che è stata recentemente colpita dall’alluvione insieme all’Emilia-Romagna. “Abbiamo scelto gli anni Ottanta perché ci siamo accorti che i film di quell’epoca erano in grado di lanciare location a livello turistico – fa sapere Marco Bruschini, presidente dell’Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche – Eventi come il Conero Film Festival rappresentano un’ottima forza di attrazione e riconoscibilità, stimolando la creazione di ulteriori appuntamenti sul territorio”. Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura, sottolinea che si è voluto puntare sul legame tra turismo e cinema “che può fungere da volano per lo sviluppo del nostro territorio, promuovendolo sia a livello nazionale che internazionale”.
Soddisfatto dell’iniziativa il governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli che pensa che il festival sia “un punto di partenza ma è una sfida che vogliamo affrontare”. Spera di poter riuscire a ridare una nuova luce alle Marche che hanno dovuto affrontare difficoltà come terremoto e alluvioni. Il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini, è altrettanto entusiasta e svela di conoscere da venticinque anni il comico Marco Marzocca, ospite del festival e frequentatore della cittadina. “La Riviera del Conero è una rarità dell’Adriatico dal punto di vista geomorfologico – spiega – Abbiamo la bandiera blu, sinonimo di qualità delle acque e dei servizi, la bandiera verde e la spiga verde. C’è anche un museo statale di arte picena unico al mondo”. La cittadina ospita eventi musicali e di comicità, in particolare Smile Numana, un cartellone di spettacoli comici gratuiti.
L’anno prossimo il festival si terrà tra Porto Recanati, Numana e Sirolo e durerà una settimana. L’iniziativa è organizzata dalla Regione Marche con il sostegno di Atim con il patrocinio Fondazione Marche Cultura e della Film Commission Marche. Il festival è ideato e prodotto da Ltm&Partners, agenzia di comunicazione creativa che ha organizzato, recentemente, l’Umbria Cinema Festival e il festival internazionale di arte e impresa Manibus e seguito la comunicazione di mostre importanti su protagonisti del cinema come Vittorio De Sica, Ettore Scola, Sergio Leone e Bud Spencer.
Spettacolo
‘Taormina Arte’ fra cinema, teatro, danza e musica nel segno del cambiamento

Partenza con il 'Tao Film Fest' dal 23 giugno al 1° luglio con la consegna dei Nastri d'Argento

“Una stagione all’insegna del cambiamento e della positività”: così viene presentato il cartellone che dal 23 giugno al 18 agosto comporrà l’offerta del ‘Taormina Film Fest’ e di ‘Taormina Arte’, i due festival organizzati dalla fondazione Taormina Arte Sicilia, il primo dedicato al cinema, il secondo al teatro, alla danza e alla musica, presentati a Palermo nel Palazzo d’Orleans da Ester Bonafede sovrintendente della fondazione Taormina Arte, da Beatrice Venezi direttrice artistica del festival e da Barrett Wissman direttore esecutivo e condirettore artistico del ‘Taormina Film Fest’.
Il taglio del nastro al Teatro Antico di Taormina è affidato il 23 giugno al ‘Gala Pavarotti Forever’ realizzato in collaborazione con la fondazione Luciano Pavarotti presieduta da Nicoletta Mantovani, che porterà sul palco colleghi e amici di Big Luciano, come Placido Domingo, Marcelo Alvarez, Vittorio Grigolo, Aida Garifullina, Mario Biondi, Andrea Griminelli, con Beatrice Venezi a dirigere la Taormina Art Festival Orchestra. Cinema protagonista nei giorni successivi, con l’anteprima assoluta il 24 giugno del film ‘Lo sposo indeciso’ con Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Francesco Pannofino, Ornella Muti e Claudia Gerini; e il 25 giugno con l’anteprima italiana di ‘Indiana Jones e il quadrante del destino’ protagonista Harrison Ford con Antonio Banderas.
Il programma prosegue il 28 giugno con la prima assoluta di ‘Billie’s Magic World’ favola per bambini diretta da Francesco Cinquemani che vede per la prima volta insieme sul set i fratelli William e Alec Baldwin oltre alla partecipazione di Valeria Marini; il 29 giugno il film ‘I peggiori giorni’, sequel ideale di ‘I migliori giorni’, film a episodi con un cast nutrito rappresentato da Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Anna Ferzetti, Neri Marcorè, Ricky Memphis, Rocco Papaleo e Giovanni Storti; e il 30 giugno in prima italiana ‘Jean du Barry’ di e con la francese Maiwen coprotagonista assieme a Johnny Depp.
Taormina accoglierà anche la tradizionale cerimonia di consegna dei Nastri d’Argento, assegnati per il film ‘La stranezza’ al regista Roberto Andò, ai produttori e agli interpreti Toni Servillo, Salvo Ficarra & Valentino Picone. Nel corso della stessa serata, si svolgerà anche la consegna del Premio Nino Manfredi.
Passando dal cinema del ‘Tao Film Fest’ al programma di teatro, danza e musica per ‘Taormina Arte’, si parte l’8 luglio sempre al Teatro Antico con il ‘Trittico pucciniano’ in coproduzione con l’Opera Theatre de Metz e in collaborazione con la fondazione Pavarotti, per la regia di Paul-Emile Fourny e la direzione d’orchestra affidata a Beatrice Venezi, mentre il 9 luglio è la volta del Zukerman Trio.
La prosa vedrà il 14 luglio la prima nazionale della commedia ‘Di là dal fiume e tra gli alberi’ tratta dal testo di Ernest Hemingway per la regia di Giancarlo Marinelli: e il 22 luglio lo spettacolo ‘Francesco, il giullare che inventò il presepe’ interpretato da Luca Lazzareschi. Per la lirica, il 21 luglio la ‘Turandot’ con regia di Giancarlo del Monaco e direzione musicale affidata a Gianluca Martinenghi; il 16 agosto il dittico ‘Cavalleria rusticana – Pagliacci’ con regia di Georges Delnon e direzione musicale di Marco Guidarini. La danza sarà rappresentata il 26 luglio da Eleonora Abbagnato protagonista di ‘Giulietta’.
“Come afferma lo scrittore Karl Klaus, ‘quando il sole della cultura è basso i nani hanno l’aspetto dei giganti’: la nostra intenzione è di contribuire affinché il sole e la cultura siano sempre più in alto”. E’ quanto sottolinea la sovrintendente della fondazione Taormina Arte, Ester Bonafede, in occasione della presentazione nel Palazzo d’Orleans a Palermo del programma di ‘Taormina Arte’ e del ‘Taormina Film Festival’.
“Vorremmo che la realtà fosse corrispondente a quello che è il compito fondamentale della cultura stessa, ovvero educare le anime e la vita delle persone, ispirando l’arte come strumento di elevazione in tutte le sue forme: la musica, il teatro, la danza, la prosa, il cinema”, afferma ancora la sovrintendente.
L’auspicio è che Taormina Arte Sicilia “possa diventare quasi un modello da essere replicato. Stiamo mettendo insieme tutte le nostre energie e tante sono le persone coinvolte che lavorano con grande entusiasmo e passione, permettendo che una stagione di ampio respiro culturale stia prendendo forma. Crediamo, allo stesso tempo, che questo lavoro non è altro che un forte riconoscimento per tutti coloro che ci hanno preceduto e che hanno dedicato la loro vita all’arte e alla cultura della rappresentazione. Pensiamo inoltre a chi sta investendo nel futuro, i nostri giovani, affinché possano affermare le loro ispirazioni e i loro desideri”.
Per la direttrice artistica, Beatrice Venezi, “questo è un momento di svolta epocale per la fondazione Taormina Arte Sicilia, che finalmente con questa stagione 2023 torna a produrre e a porsi come interlocutore artistico di rilievo nel panorama nazionale e internazionale”.
“Vogliamo restituire a Taormina Arte il ruolo di palcoscenico dell’eccellenza – sottolinea Venezi – e quest’anno si potrà avvalere della collaborazione della Fondazione Pavarotti, dell’Opera di Stato di Budapest, del Teatro dell’Opera di Metz oltre che di altri enti nazionali come il Vittoriale degli Italiani e i teatri del circuito veneto; di artisti di assoluto rilievo nazionale e internazionale come Eleonora Abbagnato e Jacopo Tissi, i cantanti lirici Alberto Gazale, Marcelo Puente, Marco Berti, Massimo Cavalletti e Annunziata Vestri, i registi Giancarlo Del Monaco e Giancarlo Marinelli”.
Inoltre, la fondazione Taormina Arte “svolge anche un’azione importante di talent scout e valorizzazione dei giovani: assieme alla fondazione Pavarotti sono state infatti svolte audizioni per individuare giovani promettenti della lirica da far debuttare sul nostro palcoscenico durante la stagione estiva. Mi auguro che questo primo esperimento possa risultare prodromico rispetto alla creazione di un’accademia lirica che diventi un punto di riferimento per la Sicilia e per tutto il Sud Italia, superando il gap esistente nel nostro Paese tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro in molti ambiti, compreso il mondo della produzione dello spettacolo dal vivo e del teatro”.
Spettacolo
Lancio del singolo d’esordio di Michael Gambino: “Magnate o Ca'”

Michael Gambino, nuovo talento emergente, ha ufficialmente debuttato nel panorama musicale con il suo primo singolo intitolato “Magnate o Ca'”. Il brano, ricco di doppi sensi divertenti e con un videoclip didascalico, è disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 26 maggio 2023.
Gambino ha fatto il suo debutto alla “Festa dei Sogni” 2023 a Nola, riscuotendo un successo clamoroso e consolidando il suo posto nel cuore del pubblico. L’artista ha partecipato a una serie di trasmissioni televisive per presentare il suo primo singolo, un inno dedicato alla squadra di calcio del Napoli che ha celebrato la sua stagione vincente.
Contraddistinto da una maschera bianca che corrisponde perfettamente al colore del suo completo sportivo, poco si sa del misterioso Michael Gambino. Ciò che si nota è la mancanza di enfasi sulla sua identità personale, portando all’interrogativo: è l’anonimato il vero distintivo di questo artista?
Con un approccio anti-conformista, Gambino punta a dare voce all’anima e a far risplendere le parole che compongono le sue canzoni. In un’epoca in cui l’apparenza sembra essere tutto, l’artista sceglie di esprimersi attraverso testi ironici ma al contempo reali e crudi.
Questo intrigante personaggio mascherato ha già suscitato grande interesse, attirando l’attenzione sia sul suo personaggio che sulla sua musica. Con il potenziale di diventare il tormentone estivo, “Magnate o Ca'” è solo l’inizio per Gambino che si sta già preparando per il suo primo tour.
Spettacolo
Paolo Conte illumina l’Auditorium: note da sogno “sotto le stelle del Jazz”


Bastano le prime note al pianoforte di ‘Aguaplano’ per catapultare la Cavea dell’Auditorium romano in una dimensione onirica e senza tempo: c’è qualcosa di mistico nella devozione degli amanti della musica di Paolo Conte, ben disposti ad arrendersi senza condizioni alla poetica dell’avvocato di Asti fino ad esplodere in un applauso che sa di riconoscenza per l’ennesimo viaggio nel sogno. Ed è quello che puntualmente è avvenuto ieri sera, letteralmente ‘sotto le stelle del jazz’, nello spazio all’aperto del Parco della Musica gremito di appassionati cultori delle atmosfere contiane.
Conte non dialoga col pubblico, non ne ha bisogno, non spiega che le canzoni che ogni spettatore finisce per interpretare e immaginare dentro di sé grazie alla potenza evocativa di un mix di musica e parole di livello assoluto. Lo chansonnier però mantiene un contatto diretto con i presenti, ammicca, sorride sotto i baffi, applaude i suoi orchestrali dopo un assolo, accenna a un inchino, saluta e fa gesti con le mani. Non c’è bisogno di parole, a parte quelle dei brani in scaletta. E la platea mostra di apprezzare: si abbandona al fascino esotico di ‘Alle prese con una verde milonga’ e ‘Ratafià’, si diverte sulle note di ‘Dancing’ e ‘Come di’, insegue i giri armonici di ‘Max’, ‘Le chic et le charme’ e ‘Gli impermeabili’, gusta chicche per intenditori come ‘La frase’ e ‘Uomo Camion’, si commuove alla struggente bellezza di ‘Madeleine’ e ‘Gioco d’azzardo’ e alla fine si scatena al ritmo incalzante di ‘Diavolo Rosso’ e ‘Via con me’.
La voce roca e inconfondibile di Paolo Conte si accompagna sul palco a un ensemble orchestrale di undici musicisti straordinari, che assecondano il Maestro in questo viaggio nella musica d’autore: Nunzio Barbieri (Chitarra e Chitarra Elettrica), Lucio Caliendo (Oboe, Fagotto, Percussioni e Tastiere), Claudio Chiara (Sax Contralto, Sax Tenore, Sax Baritono, Flauto, Fisarmonica, Basso e Tastiere), Daniele Dall’Omo (Chitarre), Daniele Di Gregorio (Batteria, Percussioni, Marimba e Piano) Luca Enipeo (Chitarre) Francesca Gosio (Violoncello), Massimo Pitzianti (Fisarmonica, Bandoneon, Clarinetto, Sax Baritono, Piano e Tastiere), Piergiorgio Rosso (Violino), Jino Touche (Contrabbasso, Basso elettrico e Chitarra Elettrica) e Luca Velotti (Sax Soprano, Sax Tenore, Sax Contralto, Sax Baritono e Clarinetto). Alla fine del concerto c’è spazio per il bis di ‘Via con me’ e sulle ultime note della serata il pubblico si lascia andare cantando in coro e battendo le mani a tempo. E’ l’ovazione finale, con la Cavea dell’Auditorium che tributa in piedi un applauso interminabile al suo autore preferito. Cala il sipario sull’appuntamento romano, la magia di Paolo Conte si è compiuta di nuovo.
Spettacolo
Ascolti tv, ‘Un marito sospetto’ su Rai1 vince prime time

Con il 17,8% di share, secondo gradino del podio per Italia 1 con 'Pucci Show'

Vittoria di Rai1 nel prime time di ieri sera con il film ‘Un marito sospetto’ che è stato visto da 3.208.000 telespettatori pari a uno share del 17,8%. Secondo gradino del podio per Italia 1 con ‘Pucci Show’, seguito da 1.485.000 telespettatori (share del 9,2%). Terzo posto per Canale 5 con la serie ‘Sissi’ vista da 1.218.000 telespettatori (share dell’8,8%).
Fuori dal podio Retequattro con il film ‘Don Camillo Monsignore… ma non troppo’ che ha interessato 1.212.000 telespettatori (share del 7,4%). Su La7 ‘DiMartedì’ ha realizzato 1.172.000 telespettatori e uno share del 7,1% mentre su Rai3 ‘#Cartabianca’ ne ha totalizzati 971.000 raggiungendo uno share del 6%.
Su Rai2 il film ‘Un’estate all’Isola d’Elba’ ha conquistato 856.000 telespettatori e il 4,7% di share. Chiudono gli ascolti del prime time Tv8 con ‘Victoria Cabello: viaggi pazzeschi’, visto da 363.000 telespettatori (share del 2,3) e Nove con il film ‘L’immortale’, seguito da 362.000 telespettatori (share del 2,2%).
Nell’access prime time sulla rete ammiraglia di viale Mazzini ‘Cinque Minuti con Bruno Vespa’, programma in cui è stato ospitato Fiorello, ha ottenuto 4.261.000 telespettatori e uno share del 23%. Ancora su Rai1 l’ultima puntata della stagione di ‘Affari Tuoi’ condotto da Amadeus ha realizzato 4.866.000 telespettatori e il 24,6% di share. Su Canale 5 ‘Striscia La Notizia’ invece è stata vista da 3.168.000 telespettatori (share del 16%). Nella fascia preserale ‘L’Eredità’ su Rai1 ha interessato 3.509.000 telespettatori arrivando a uno share del 25,9% mentre su Canale 5 ‘Avanti un altro! Story’ ha totalizzato 2.369.000 telespettatori e il 18,4% di share.
Nel complesso le reti Rai hanno vinto la prima serata con 7.406.000 telespettatori e uno share del 38,27% mentre le reti Mediaset hanno prevalso nella seconda con 3.789.000 telespettatori e uno share del 41,21% e nell’intera giornata con 2.926.000 telespettatori e uno share del 37,77%.
Spettacolo
Miguel Herran, il Rio de ‘La Casa di Carta’ diventa padre

L'annuncio è stato dato e dall'attuale fidanzata, Celia Pedraza, dall'attore attraverso i social

Miguel Herrán, il Rio de ‘La Casa di Carta’, diventerà padre. L’annuncio è stato dato e dall’attuale fidanzata, Celia Pedraza, dall’attore attraverso i social network. Una notizia inaspettata per i followers, dato che i due hanno una relazione da poco più di due mesi. Nonostante abbiano scelto di mantenere la più stretta privacy sulla loro storia, entrambi hanno deciso di gridare ai quattro venti la felicità che stanno attraversando per il futuro arrivo del bambino.
“Beh… C’è poco altro che posso dire. Le immagini parlano da sole. Questa è la mia famiglia. Ed è ciò che voglio di più in questo mondo. Celia mi ha fatto il dono più grande della mia vita, siamo genitori”, ha scritto l’attore su Instagram. “Non sappiamo ancora nulla, solo che al momento tutto è perfetto e che abbiamo un’illusione che ci costa molto da gestire”, aggiunge. Insieme a queste parole, Miguel Herrán condivide la prima ecografia. “Felicità”, dice la sorella di Maria.
Ma chi è la compagna di Miguel Herrán? Celia Pedraza è sorella di Maria Pedraza, attrice e ballerina che ha recitato nel ruolo di Alison Parke ne ‘La casa di carta’ ed è stata fidanzata per un paio d’anni con Jaime Lorente, l’attore che ha interpretato Denver. E prorprio grazie alla sorella Maria che i due si sono conosciuti.
Spettacolo
Da Beatrice Rana a Carlo Rizzari al festival ‘I Tramonti di Tinia’

Dal 12 al 18 giugno nel viterbese tra Sutri e Bassano Romano, anche una serata di beneficenza per Alba Onlus

Dal 12 al 18 giugno la musica classica torna protagonista nel cuore delle terre viterbesi per la terza edizione de ‘I Tramonti di Tinia’, la rassegna musicale che porta tra la natura e i patrimoni culturali di Sutri e Bassano Romano un ricercato repertorio cameristico affrontato da grandi musicisti internazionali. Tra gli ospiti del festival spicca la partecipazione di Beatrice Rana, la più acclamata pianista italiana sui palcoscenici internazionali, i musicisti di Avos Project, la scuola di perfezionamento musicale che organizza il Festival, il maestro Carlo Rizzari, il pianista Massimo Spada, che è anche direttore artistico del Festival, Sylvia Schwartz e diverse prime parti dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Dopo il successo ottenuto negli scorsi anni, con i concerti tutti sold out, il Festival ripropone la fortunata fusione della grande musica da camera con un paesaggio unico adagiato tra le colline che circondano l’antica città di Sutri. Già gli Etruschi, ad ogni equinozio di primavera, organizzavano in queste valli grandi festeggiamenti in onore della loro più grande divinità, Tinia, chiamati dagli studiosi Thesan Tins (l’Aurora di Tinia).
Spazio anche per la beneficenza nel concerto di sabato 17 giugno alle ore 19.30, organizzato in collaborazione con Alba Onlus, associazione di volontariato che dal 2008 agisce a sostegno delle categorie più svantaggiate della comunità, supporta i progetti oncologici e offre borse di studio in nome di Loredana Battaglia. Il ricavato del concerto verrà devoluto al progetto ‘Adotta una stanza’ nella grande Casa di Peter Pan di Roma, la struttura che ospita i piccoli malati di tumore e le proprie famiglie provenienti da tutta Italia e con cui Alba collabora ormai da tempo. “Sono davvero onorata di poter contribuire anche quest’anno con la mia musica al supporto di un’associazione come Alba onlus, per una causa che mi è molto a cuore – sottolinea Beatrice Rana – La musica può davvero fare la differenza per molte persone e non solo nel momento dell’ascolto. Ciò che rimane può e deve risuonare a lungo”.
I programmi musicali affronteranno circa tre secoli di letteratura musicale che dal classicismo viennese di Schubert arriveranno alla musica di Korngold, due volte Premio Oscar per le sue colonne sonore e attivo nella prima metà del ‘900, passando per Verklärte nacht (Notte trasfigurata), capolavoro di Schönberg eseguito en plein air nella suggestiva atmosfera dell’Azienda Agricola Spada. “Quest’anno nella programmazione abbiamo voluto concentrarci sulla musica viennese; abbiamo immaginato un grande crescendo, che parta dal Quintetto per archi di Schubert alla Quarta Sinfonia di Mahler. Nel percorso incontreremo la musica ironica di Haydn, gli spasmi tardoromantici di Schönberg, l’entusiasmo giovanile di Korngold e le armonie autunnali di Brahms”, osserva Massimo Spada, co-direttore artistico del Festival.
“Un ringraziamento speciale va ai tanti artisti come Beatrice Rana, Carlo Rizzari, Sylvia Schwartz, il Sestetto Stradivari, tutti i docenti dell’Accademia musicale Avos Project con i suoi migliori allievi: anche quest’anno ci hanno dato fiducia e nella cornice naturale dell’Azienda Agricola Spada, con un entusiasmo che non finisce mai di stupire, si sono riuniti in questa avventura musicale”, aggiunge Spada.
Il concerto d’apertura di questa terza edizione è lunedì 12 giugno alle ore 18.30 presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Bassano Romano dove l’ensemble composto da Mirei Yamada, Sofia Bandini, Riccardo Savinelli, Diego Romano e Sara Gentile si confronterà con Schubert attraverso il Quintetto d’archi Op. Post. 163 D. 956, tra le sue ultime composizioni ed eseguita per la prima volta nel 1850 a distanza di 22 anni dalla sua morte. Un’opera colma di lirismo e metafore, ispirata da alcune poesie di Heinrich Heine, massimo esponente del romanticismo tedesco.
Dopo l’anteprima, la rassegna si sposta per tre concerti presso l’Azienda Agricola Spada a Sutri. Il primo, venerdì 16 giugno alle ore 19.00, il trio composto da Mario Montore, Seina Matsuoka e Alessio Pianelli affronta il Trio per pianoforte, violino e violoncello Op. 100 di Schubert, un’opera energica e drammatica che Stanley Kubrick ha utilizzato come colonna sonora per il celebre ‘Barry Lyndon’. La seconda parte del concerto prosegue con il Sestetto Stradivari impegnato nell’esecuzione del poema sinfonico ‘Verklärte Nacht’ di Arnold Schönberg, prima opera di successo del padre della dodecafonia.
Sabato 17 giugno alle ore 18.00 la conferenza di Gaia Vazzoler, dedicata alla tradizione musicale viennese, apre la seconda serata del festival. Dalle ore 19.30, tre mondi musicali si alternano sul palco dell’Azienda Agricola Spada. Il Trio Tharsos esegue il Trio No. 44 Hob.XV:28 di Haydn, tra le più rappresentative del classicismo viennese del XVIII secolo. Beatrice Rana, Alessio Pianelli e Kevin Spagnolo, proseguono con la Vienna tardo-romantica attraverso Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte di Brahms. Il programma si completa con la musica di Korngold: Massimo Spada, Mirei Yamada, Matteo Morbidelli, Matteo Introna, Alessandro Sacchetti eseguono il Quintetto per pianoforte e archi.
Se si parla di Vienna, non può mancare in cartellone la musica di Mahler che segna il grande finale della rassegna, domenica 18 giugno alle ore 19.30, è affidato al Tinia Ensemble diretto da Carlo Rizzari e con la partecipazione del soprano Sylvia Schwartz, impegnati nell’esecuzione della Sinfonia n. 4, tra i massimi capolavori della storia della musica, eseguito nella versione da camera trascritta nel 2017 dal compositore tedesco Klaus Simon. Tutti i concerti sono a offerta libera, tranne quello di sabato 17 giugno per cui è prevista un’offerta minima di 10 euro.
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