Ultima ora
X Factor 2023, tutto pronto per la finale: duetti e ospiti
Maria Tomba sarà sul palco con M¥SS KETA, duetto internazionale per SARAFINE che canterà con gli Ofenbach, Il Solito Dandy accoglierà sul palco Francesco Gabbani mentre gli Stunt Pilots saranno con Omar Pedrini
Tutto pronto per la finale di X factor 2023. Per i quattro finalisti Maria Tomba, SARAFINE, Il Solito Dandy e Stunt Pilots è il momento della verità: saranno loro a contendersi la vittoria finale nell’ultimo atto di questa stagione domani, giovedì 7 dicembre alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW. Un ultimo scontro che sarà deciso soltanto dal voto del pubblico, dopo l’acceso confronto di queste settimane tra i giudici Fedez, Ambra Angiolini e Dargen D’Amico. Alla conduzione della finalissima ancora una volta Francesca Michielin.
Finalisti e duetti: come si svolge la finale
In finale Fedez e Dargen arrivano con due concorrenti ciascuno: il primo guiderà Maria Tomba (studentessa 20enne originaria di Verona e ora a Milano, divertente e super espansiva con outfit sempre sgargianti e colorati proprio come il suo carattere) e SARAFINE (34 anni di origini calabresi e poi trasferitasi a Bruxelles, che per il suo sogno di vivere di musica ha lasciato il suo lavoro da assistente amministrativa). Il secondo accompagnerà Il Solito Dandy (30enne nato a Torino e poi spostatosi a Roma, una grande passione per la musica tramandatagli dalla madre e dal nonno, insieme al quale ascoltava musica lirica) e Stunt Pilots (power-trio nato nel 2020 durante la pandemia composto da Zo, chitarrista e cantante di 25 anni di Milano, Moonet, bassista e sound engineer 24enne di Legnano, vicino Milano, e Farina, batterista e visual designer 24enne di Salerno).
Tre manche porteranno alla proclamazione del vincitore. Nella prima, i 4 cantanti rimasti in gara si esibiranno, in un carosello senza soluzione di continuità, ciascuno con un medley dei brani che hanno segnato il loro percorso. Nella seconda manche sarà la volta di 4 straordinari duetti: Maria Tomba sarà sul palco con M¥SS KETA, artista da oltre 650 milioni di stream complessivi e reduce da un tour sold out nelle maggiori Capitali europee e da un singolo, 'PROFUMO', molto apprezzato anche negli USA; duetto internazionale per SARAFINE che canterà con gli Ofenbach, il duo francese di musica elettronica che ha conquistato il mondo con oltre 3 miliardi di streams in carriera e una serie di hit globali (e 8 dischi di Platino in Italia); Il Solito Dandy accoglierà sul palco Francesco Gabbani, cantautore, polistrumentista e artista multiplatino, vincitore del Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte, nel 2016, e tra i Big, nel 2017; gli Stunt Pilots saranno con Omar Pedrini, una delle penne più influenti del panorama cantautorale italiano, che festeggerà i 10 anni di “Che ci vado a fare a Londra”, il disco solista della rinascita artistica, con un evento ai Magazzini Generali di Milano il 18 gennaio.
A seguire, i quattro proporranno ancora una volta gli inediti – già disponibili sulle piattaforme digitali, pubblicati per Warner Music Italy – con cui ora saranno appieno nel mercato discografico: Maria Tomba canterà la sua “Crush”, SARAFINE eseguirà “MALATI DI GIOIA”, Il Solito Dandy riproporrà “Solo Tu”, gli Stunt Pilots faranno risentire “Imma Stunt”. Solo alla fine delle manche verrà annunciata la classifica che determinerà il vincitore di X Factor 2023.
Super ospite
Super ospite della finale sarà Gianni Morandi. Un gigante della musica italiana con ben 60 anni di carriera, oltre 600 canzoni e 53 milioni di dischi venduti. I suoi tour lo hanno portato sui più prestigiosi palcoscenici italiani e del mondo. Ha recitato in numerosi film e fiction televisive, ed è il primo artista che oltre ad aver partecipato per 7 volte in gara al Festival di Sanremo (vincendo l’edizione del 1987 insieme ad Enrico Ruggeri ed Umberto Tozzi) ne ha anche condotte 3 edizioni nel 2011, 2012 e 2023 (quest’ultima al fianco di Amadeus). Quest’anno è inoltre reduce da un tour di grandissimo successo, il “Go Gianni Go” che lo ha portato tra marzo e settembre nei principali Palazzi dello Sport e in alcune delle più belle arene italiane.
Spettacolo
‘I soliti ignoti’, Codacons diffida la Rai:...
L'associazione: "Azienda detiene i diritti dal 1991, da quando Gianni Ippoliti ideò un programma identico"
La Rai non può permettersi di perdere il game show 'I Soliti Ignoti' a vantaggio del Nove, dal momento che è proprietaria dei diritti sul format dal 1991. Ne è convinto il Codacons che, in seguito agli insistenti rumors di stampa su un possibile trasloco del format a Discovery, dove tornerebbe nelle mani di Amadeus, insieme all'Associazione Utenti Radio e Tv ha presentato una diffida formale alla Rai. L'intento, spiega il Codacons nel documento che l'Adnkronos ha visionato in anteprima, è quello di "verificare/vigilare/monitorare le notizie sin qui trapelate" dal momento che "se tutto quanto esposto corrispondesse al vero si verificherebbe la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare, ricordando come la Rai sembrerebbe detenere la proprietà del format del programma già dal 1991".
Nello specifico, il Codacons riporta nel documento diversi articoli di stampa che evidenzierebbero l'eventualità ipotetica che Amadeus porti con sé al Nove il game show. "Sulla scia delle prime notizie trapelate sui vari articoli di stampa, sembrerebbe emergere come con il passaggio del conduttore televisivo Amedeo Umberto Rita Sebastiani, pseudonimo di Amadeus, al gruppo Warner Bros. Discovery, quest’ultima potrebbe acquisire i diritti in scadenza del game show 'Soliti ignoti'", scrive l'associazione dei consumatori. "Se quanto trapelato dalle prime notizie di stampa corrispondesse al vero, a parere di chi scrive, si potrebbe arrivare a verificare la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare", osserva il Codacons.
Che spiega i motivi per i quali la tv di Stato dovrebbe ritenersi proprietaria esclusiva del programma 'I Soliti Ignoti'. "Nel settembre del 1991 -scrive il Codacons - nel corso del programma 'La Vela d’oro', Galà per la presentazione del palinsesto Rai, il conduttore Pippo Baudo, su Raitre, illustrò le principali novità e idee del nuovo palinsesto. In tale contesto si propose l’idea, ascrivibile al sig. Gianni Ippoliti, di un quiz caratterizzato dalla natura fisiognomica, ovvero un format in cui si richiedeva al concorrente di indovinare il lavoro di una persona utilizzando esclusivamente l’osservazione. Si trattava di un primo, seppur embrionale, format di gioco a quiz basato sull’osservazione e, cosa importantissima, di produzione tutta interna alla Rai. La Rai quindi ha acquistato i diritti del format dalla società olandese Endemol, ma anni prima Gianni Ippoliti aveva ideato un format identico proprio per la Rai, che ne detiene quindi i diritti".
C'è poi, rivela il Codacons, un ulteriore elemento che renderebbe il format Rai originale rispetto a quello che l'azienda acquistò da Endemol. "Nell’acquisto della licenza del format americano non sembrerebbe essere presente la figura del 'parente misterioso' -spiega il Codacons nel documento visionato dall'Adnkronos- Elemento che, invece, era originariamente presente nel game andato in onda a 'Girone all’italiana'. Difatti, quest’ultima parte del gioco non risulterebbe essere presente nel format americano che Endemol vendette alla Rai, e successivamente aggiunto nelle ultime edizioni dei 'Soliti ignoti'".
Ciò detto, per il Codacons sarebbe "fondamentale" che "la stessa Rai provveda, nel pieno rispetto della verità, dell'importanza della tutela, protezione e valorizzazione delle produzioni interne ed al fine di assicurare tutela tanto ad essa quanto ad un suo artista, oltre che a tutti gli utenti che pagano un canone ed esigono che la concessionaria beneficiaria adotti comportamenti virtuosi e non di spreco". Contestualmente alla diffida, l'associazione dei consumatori e Assourt chiedono "di avviare il necessario procedimento istruttorio e di monitoraggio, al fine di accertare se con riferimento alle fattispecie esposte possano configurarsi sprechi di denaro pubblico a danno della collettività".
Esteri
Usa, l’allarme dell’Fbi: “Hacker cinesi...
Il direttore Wray: "Sono riusciti a infiltrarsi in diverse società americane che operano in settori critici, come quello energetico o idrico"
Il direttore dell'Fbi, Christopher Wray, ha lanciato l'allarme sul fatto che hacker legati al governo cinesi stanno aspettando "solo il momento giusto per un devastante attacco" ad infrastrutture critiche negli Stati Uniti. Durante un discorso alla Vanderbilt University, Wray ha rivelato che un gruppo di hacker cinesi, Volt Typhoon, è riuscito ad infiltrarsi in diverse società americane che operano in settori critici, come quello energetico o idrico, secondo quanto riporta l'International Business Times.
Nel suo discorso, Wray ha sottolineato quindi che la Cina possiede la capacità di infliggere danni sostanziali a infrastrutture critiche Usa, e che il piano degli hacker è quello di "attaccare infrastrutture civili per cercare di indurre il panico". Un portavoce del ministero degli Esteri cinesi ha dichiarato, all'inizio della settimana, che Volt Typhoon non ha nessun contatto con il governo cinese ma fa parte di un gruppo criminale specializzato in "ransomware".
Economia
Ia, Cerutti (Politecnico di Milano): “Intelligenza...
Il responsabile scientifico della commissione bioingegneria del concorso IDEA: "Solo un esperto può capire se la macchina sbaglia"
“Intelligenza artificiale? Certo che sì, ma guidata dall'esperto che è in grado di capire quando la macchina sbaglia". Lo ha detto Sergio Cerutti, responsabile scientifico della commissione bioingegneria del concorso “Idea”, durante il panel “Etica ed innovazione nella bioingegneria del futuro” che si è svolto nella sessione pomeridiana della giornata conclusiva degli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati a Milano dall’Ordine degli ingegneri.
Durante il suo intervento Cerutti, dipartimento di Bioingegneria, B-cube Lab, Politecnico di Milano, si è soffermato su etica e intelligenza artificiale: “Qualunque ingegnere che si trovi a progettare un impianto, un'apparecchiatura, un device, non può non affrontare un problema etico, a maggior ragione in un settore applicativo in ambito ospedaliero e clinico, dove bisogna intendere qual è il soggetto umano che verrà sottoposto a delle indagini attraverso l'utilizzo di apparecchiature magari invasive o che presentano un grado di pericolosità. In ambito costo-beneficio l'aspetto etico deve essere sempre tenuto in considerazione -ha contestualizzato Cerutti- L'uso massiccio degli algoritmi può comportare la perdita della capacità di intervento dell'uomo di svolgere compiti di alto livello di specializzazione. Avere sempre più ‘delegati automatici’ controllati dall'intelligenza artificiale potrebbe portare all'incapacità di capire criticamente quando il programma di intelligenza artificiale commette un errore”, ha concluso.